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Autore: _ClyssiasChange_    01/05/2014    13 recensioni
« Non riesco a dormire. » sussurrò, guardò il soffitto prima di prendere una decisione.
Si alzò, aprì la porta e bussò un paio di volte a quella di fronte alla sua prima di aprirla.
« Babi? Stai dormendo? » chiese a voce bassa.
« No, cosa vuoi? » era nervoso, lo percepiva chiaramente dalla voce.
« Non riesco a dormire, posso farlo con te? Mi ricordo che da piccoli spesso ci addormentavamo vicini, possiamo rifarlo? » stringeva la sua camicia da notte arancione chiara con ansia, si sentiva stranamente in imbarazzo nel dire queste parole al fratello.
Lui la guardò perplesso, prima di acconsentire.
Si mise proprio accanto al fratello, cercando di occupare il meno spazio possibile del letto già non molto grande, con timore lo abbracciò, accoccolandosi sul petto del fratello come per cercare conforto, egli ricambiò quel contatto.
« Bart, hai il cuore che batte veloce, lo sai? »
Sixteen!Lisa/Eighteen!Bart
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bart Simpson, Lisa Simpson
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incest, Incompiuta
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Can we sleep together, again?

 
« Lisa, presto! Tra poco dobbiamo andare alla classica cena di famiglia fuori, sei pronta? » Marge Simpson, ormai quarantaduenne richiamò la figlia sedicenne, stufa di aspettare.
La donna indossava il suo vestito della domenica verde e la sua preziosa collana di perle, i capelli blu legati sempre alti e ricci.
« Ciuccellona, muoviti che sennò qui si fa notte. » borbottò il fratello maggiore, Bart, che grazie alla palestra fatta era dimagrito notevolmente e messo su massa, i capelli erano sempre tirati in su come quando era un ragazzino di dieci anni, ma gli era cresciuta una leggera barba e, per qualche motivo ancora ignoto alla sorella, faceva successo tra le ragazze.
« Eccomi! Stavo solo finendo di truccarmi. » sbottò scendendo velocemente le scale, tentando di non inciampare visti i tacchi più alti rispetto a quelli che era solita portare, anche Lisa era cambiata molto, i capelli li aveva lasciati crescere fino a metà schiena e si era lasciata crescere la frangia, giovani curve di donna erano spuntate sul corpo, infatti non solo Milhouse la trovava attraente adesso, la sua intelligenza era sempre evidente, ecco perché era ancora la prima della classe, purtroppo della stessa di Bart dato che l’avevano mandata nella classe avanzata, oltre che per la sua cultura, anche nella speranza che il fratello prendesse esempio.
Indossava un vestito nero con una sola spallina lungo fino alle ginocchia che lasciava le gambe snelle scoperte, aveva un piccolo spacco sulla parte sinistra dell’abito e sandali del medesimo colore con dei brillantini sugli intrecci d’essi. I capelli erano ordinati in una treccia che aveva messo sulla spalla destra e le ciocche azzurre abbellivano ancora di più quella capigliatura, aveva mantenuto la sua collana di perle bianche e si era messa matita ed eye-liner neri sugli occhi e un velo di lucidalabbra trasparente sulle labbra, rendendo il suo viso di adolescente più intrigante.
« Uhm, non mi convince signorina, ti sembra il modo di vestire? » la richiamò la madre con una smorfia sul viso truccato con cura.
« È inutile che ti fai bella, nessuno vorrà mai stare con una so-tutto-io come te! » esclamò Bartolomeo ridendo.
« BART! » gridò la diretta interessata con sguardo truce, chinando leggermente la parte superiore del corpo tenendo le braccia lungo i fianchi e le mani a pugno.
Egli ricambiò il gesto con una linguaccia.
« Ohh, ma è mai possibile che dovete sempre litigare? Avete rotto i … »
« HOMER! » lo interruppe Marge.
« Suvvia pulcina, sono grandi adesso, se sentono qualche parolaccia non sarà grave. » ribatté.
« E Maggie? » la donna indicò la bambina di nove anni accanto a lei, con un grazioso vestito blu e un fiocco del medesimo colore tra i capelli.
« Dai, andiamo che dopo questa stupida cena posso uscire con Milhouse. » il ragazzo si sistemò il colletto della camicia bianca, allentandolo.
« Potrò, Babi, si dice “potrò uscire con Milhouse” » lo corresse la bionda soddisfatta. « E comunque ci sarò anche io, quindi a questo punto puoi accompagnarmi tu? » chiese.
Lui sbuffò sonoramente, ma annuì.
***
La cena si era svolta normalmente, i battibecchi in famiglia e di Homer contro i camerieri e il cuoco che aveva deciso ch’egli non avrebbe più potuto ordinare altro, dato che avrebbe finito tutti gli ingredienti, e la povera Marge che imbarazzata si posava una mano sul volto, mentre Lisa tentava di consolarla, con l’aiuto della piccola di casa.
« Mamma, potete tornare a casa col taxi? Vi riportiamo la macchina noi, non aspettateci svegli. » propose Bart.
« Ed io dovrei pagare un taxi per lasciarvi la macchina? Ma usatelo voi. » brontolò l’uomo di casa.
« Papino andiamo, hanno ragione, non hanno dietro nulla oltre tutto … però non fate tardi, va bene? » la blu abbracciò i suoi “bambini”, facendoli vergognare leggermente, per poi lasciar loro l’automobile.
***
« Babi, hai studiato per il compito della prossima settimana? » domandò la ragazza mentre il fratello stava guidando.
« Cosa? Che compito? »
« Quello di letteratura inglese, Bart. »
« Dai, lasciamo stare la scuola per stasera, lasciati andare, fidati che otterrai molto più successo con i ragazzi se non fai la ciuccellona. » sorrise di sbieco, lui.
« E chi ti dice che io lo voglia? A me importa il mio futuro scolastico e lavorativo! »
« Ascolta, le conosco bene le ragazze, una non si veste così per una cena di famiglia, vuoi attirare un po’ l’attenzione e beh, diciamo che ci riesci … » arrossì un po’ nel dire questo a sua sorella.
« Ah sì? » s’incuriosì.
« Non so se hai notato che durante la cena più di un cameriere più o meno giovane si è soffermato sulle tue gambe, e non solo. Sai, non è che sia molto contento, anche se litighiamo sempre sei mia sorella e … » sempre più imbarazzato il diciottenne farfugliò frasi incomprensibili, facendo ridere dolcemente Lisa.
« Sei davvero dolce, Bart! » affermò con tenerezza la Simpson.
Una volta arrivati alla festa delle gemelle, diventate molto popolari specialmente per le grandi feste che erano solite dare, si divisero per andare ognuno dalle proprie amicizie.
« Lisa! Sei uno schianto, vuoi fare conquiste eh? » l’osservò maliziosamente Alex, sua amica da tempo immemore.
« Ma va, » rise lei « è che prima sono stata a cena coi miei. » asserì, nel tentativo di non pensare alle parole del fratello in macchina.
« Sarà, ma se guardi dietro di te potrai notare qualcuno fissarti molto attentamente. » con un paio di gomitate la fece arrossire e girando la testa di scatto vide suo fratello guardarla con un’espressione indecifrabile.
Cercò di non curarsene.
***
« Però Simpson, tua sorella è proprio un bel bocconcino! » fischiò Nelson, che adesso era in buoni rapporti con il nostro protagonista.
« Ma che dici? Non è niente di speciale. » scosse il capo.
« Insomma Bart, devi ammetterlo, Lisa è cambiata molto ed ora è molto più bella di quando era bambina, non sai cosa darei per poter essere te per un giorno … » gli fece notare Milhouse, decisamente troppo attratto dalla ragazzina.
« Come se fino a otto anni fa non volevi, sono anni che le vai dietro e non le hai mai chiesto di uscire, sei un fifone. E poi fidati, essere me non è bello in questo caso, ti svegli e prende il possesso del bagno per un sacco di tempo, esce lasciando tutto in perfetto ordine e con un profumo di rosa selvatica nauseante, poi è sempre perfettamente acconciata e ti corregge in continuazione, e insiste sempre col farti studiare, poi quando si arrabbia è impossibile, per non parlare di quando ci sono delle manifestazioni! »
« Non sembra così dura, comunque lo sappiamo, finisce sempre in televisione quando manifesta … » si lasciò sfuggire il blu.
« Ma ciucciati il calzino. » ringhiò.
« Bart devi renderti conto che tua sorella ora ha sedici anni e che viene corteggiata molto, una così bella e intelligente raramente si trova. » disse Nelson, accendendosi una sigaretta.
Il biondo sospirò, per poi guardare la sorellina presa sotto tiro dalla ultra-formosa Alex.
***
Una volta finita la festa, alcuni dei ragazzi circondarono le ragazze che loro reputano più interessanti, qualcuno si avvicinò anche all’intelligente Lisa.
« Ehi bellezza! » la salutò volgarmente un moro palestrato dagli occhi verdi.
« Ti ho vista spesso a scuola, però difficilmente indossi qualcosa di così provocante. » continuò un altro, sfiorandole il braccio.
« Devo tornare a casa, se non vi dispiace … » lei, diligentemente, tentò di allontanarsi, ma il primo ragazzo la prese per un polso e la fece girare verso di loro.
« Suvvia piccola, sei Lisa Simpson vero? Resta a farci compagnia, non ti va? »
« Devo andare a casa, ho detto. » ricalcò, con la pazienza che le andava scemando. « Mio fratello mi aspetta. »
« Ti riportiamo noi se il problema è questo, vogliamo solo stare un po’ con te, non è mica un crimine. » rise, mettendole un braccio intorno alle spalle e avvicinandola a sé.
« Non mi va. » scandì le parole, lei.
« Come siamo difficili … hai per caso il ragazzo? » insistette.
« No, solo non voglio sprecare il mio tempo con stupidi come voi, ora se non vi dispiace me ne vado! »
« Il rispetto per i più grandi non esiste più? Che maleducata. » assunse un tono melodrammatico, muovendo le braccia teatralmente, così da far ridere gli amici.
« E il rispetto per una donna invece? Lasciatemi andare. » rispose a tono.
« Ascolta bambola, qui siamo noi a ordinare, se non vuoi problemi ti conviene stare buona e sederti qui. » indicò le sue ginocchia, con riluttanza seguì l’ordine, dentro stava covando una profonda ira e preoccupazione, sperava ardentemente che Babi l’avrebbe aiutata.
« Vedo che incominciamo a capire … » le circondò la vita con le braccia, tenendola ancora più stretta. « Dimmi un po’, non va meglio ora? Siamo tutti molto più calmi. »
Non rispose, si limitò a restare immobile.
« Direi che ora sembri una vera e propria bambolina … quindi non ti dovrebbe dare fastidio se facessi … » le girò il viso per premere le sue labbra contro quelle della sedicenne, che ora desiderava ardentemente prenderlo a calci.
« Lasciatemi andare. » sibilò a denti stretti.
« Come? » la schernì.
« Ha detto di lasciarla andare, siete sordi? » intervenne un ragazzo dalla voce familiare, la bionda scattò subito in piedi.
« Bart! » esultò. « Non sono mai stata così felice di vederti. »
« Mi sento buono oggi, quindi non vi picchierò, ma azzardatevi a toccare ancora mia sorella e ve ne farò pentire amaramente. » si fece spazio spingendo quei tre ragazzi attorno alla sorellina, prima di prenderla per il polso e portarsela dietro.
« Grazie Babi … » pensò Lisa.
Una volta saliti in macchina, la ragazza fece un sospiro di sollievo, certa di essere al sicuro.
« Ti è andata bene stanotte, non metterti mai più una cosa del genere o non oso immaginare cosa ti avrebbero potuto fare quei … » strinse forte le mani sul volante, accelerando di colpo.
« Lo so. Starò più attenta, la prossima volta porterò il cellulare e chiamerò qualcuno. »
« Non ne avresti il tempo, piuttosto perché ti sei seduta sopra quello? Ti piace? » alzò il tono della voce, spaventandola.
« Assolutamente no!  Mi avevano sbarrato la strada quei deficienti, era l’unica cosa che potevo fare, se avessi avuto scelta non avrei sicuramente fatto nulla del genere. »
« Ok, oggi ho capito una cosa, io sono tuo fratello e devo assolutamente proteggerti, non so perché ma in molti ti trovano attraente e beh, mi sto rendendo conto che probabilmente se non fossi tuo fratello darei loro ragione, non sminuirti così, puoi avere chiunque tu voglia, non hai bisogni di questi stratagemmi, sono stato chiaro? » ella annuì debolmente.
Arrivati a casa si prepararono per andare a dormire, facendo silenzio per non svegliare la famiglia vista l’ora tarda, avevano deciso di non parlarne con gli altri.
La ragazza si rigirò nel letto, stringendo il cuscino contro il suo petto.
« Non riesco a dormire. » sussurrò, guardò il soffitto prima di prendere una decisione.
Si alzò, aprì la porta e bussò un paio di volte a quella di fronte alla sua prima di aprirla.
« Babi? Stai dormendo? » chiese a voce bassa.
« No, cosa vuoi? » era nervoso, lo percepiva chiaramente dalla voce.
« Non riesco a dormire, posso farlo con te? Mi ricordo che da piccoli spesso ci addormentavamo vicini, possiamo rifarlo? » stringeva la sua camicia da notte arancione chiara con ansia, si sentiva stranamente in imbarazzo nel dire queste parole al fratello.
Lui la guardò perplesso, prima di acconsentire.
Si mise proprio accanto al fratello, cercando di occupare il meno spazio possibile del letto già non molto grande, con timore lo abbracciò, accoccolandosi sul petto del fratello come per cercare conforto, egli ricambiò quel contatto.
« Bart, hai il cuore che batte veloce, lo sai? »
« Non è vero! » controbatté, imbarazzato.
« Ora sei anche tutto rosso, che carino! » rise sottovoce la ragazza, mettendosi sopra di lui involontariamente.
« Lisa! Ma che fai?! » domandò sconvolto il maggiore.
« Uh? » corrucciò l’espressione, perplessa.
« Ti sembra il modo di reagire con tuo fratello? »
A questo punto, resasi conto del suo atteggiamento, arrossì e scese velocemente dal letto.
« Scu- scusami, n- non era mia intenzione! Non avrai mica pensato che … oddio! Mi sento come Clary Fray! » borbottò tenendosi il viso arrossato con le mani.
« Ma non era attratta dal fratello lei? » soggiunse  Bart.
« Hai letto Shadowshunter? » s’incuriosì.
« Ho visto il primo film. » alzò le spalle.
« Avrei dovuto immaginarlo … hanno combinato un disastro! È completamente diverso! Senza contare che hanno spoilerato qualsiasi cosa, figurati, non so come hai fatto a non capire che non sono fratelli. » si lamentò.
« Quindi se non fossi tuo fratello mi troveresti attraente? » il ragazzo si alzò, mettendosi di fronte alla sorellina, osservandola con serietà.
« Non ho detto questo. »
« Beh, io ti trovo attraente. » asserì.
« Hai bevuto Babi? Oppure stai scherzando? Ok, è sicuramente uno scherzo! » rise la ragazza.
« Sono serio Lisa! E no, non ho bevuto alla festa, non è colpa mia se sei bella … dillo a qualcuno e sei finita! »
« Figurati, mi piacerebbe da matti essere presa di mira da tutte le ragazze della scuola. » alzò gli occhi al soffitto.
« Comunque puoi non dire nulla nemmeno a mamma e papà? » chiese lui, prendendola per la spalla.
« E cosa dovrei dire? Non è successo nien- » lui la interruppe con un bacio, stringendola a sé, la ragazza istintivamente mise le braccia intorno al suo collo, nel frattempo il biondo aveva spostato una mano sul fianco della minore.
« Fermo, che diavolo stiamo facendo? Tu sei mio fratello ed io tua sorella! Non è successo nulla di tutto questo, ok? Io … io vado in camera mia, buona notte Babi … » si staccò dal fratello, ripescando il suo buonsenso.
Non rispose, Bart. Aspettò ch’ella si allontanasse prima di abbracciarla da dietro.
« Mi dispiace Lisa, ma credo che tu mi piaccia. »
 
 
 
Clyssia’s Crazy Corner
Mi sto appassionando all’incesto. Ouo
Ok, siete liberi di odiarmi per aver scritto questa cosa, su questa coppia che io, personalmente, ho sempre amato e shippato da morire (aww.)
Mi dispiace per lo spoiler di shadowshunter ma, EHI, THAT’S LIFE! E poi il film faceva intendere tutto, echeccazzo.
Il finale mi fa schifo perché è troppo aperto ma la colpa è di Alex che mi ha consigliato così <3 (ily ale).
Grazie per aver speso tempo a leggere ‘sta cazzata!
Kiss Clyss
   
 
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