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Autore: elis_rogue    02/05/2014    1 recensioni
Un viaggio nelle ansie di una giovane adulta alle prese con il dubbio più grande della vita: "Chi sono?" ma soprattutto " Chi voglio essere?"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Labirinto.

E’ come trovarsi al centro di un enorme labirinto, con tante vie disponibili, ma senza sapere quale intraprendere. Sono sulla strada giusta? Dovrei ripartire da zero? Cosa sono? Chi sono? Chi voglio essere?

Non lo so. Non so che mi succeda, non so dove voglio andare, mi sento alla deriva, priva di qualsiasi forma e sostanza. Sento solo che ci sono cose che mi fanno stare bene, ed altre no, ma non per questo sento che dovrei sempre fare le prime per tutta la vita. Cosa voglio essere?

Alla mia età tutti i coetanei hanno già chiarito queste domande ed io non so cosa fare. Non ho mai avuto dubbi fino ai miei 18 anni, sapevo cosa facevo e cosa non volevo fare. Ma non ho mai saputo chi volevo essere in futuro. Conosco solo la persona che voglio essere, non la donna che voglio essere. Non riesco a vederla a inquadrarla, a parlarle. Ecco il personaggio più difficile per me, darmi una dimensione futura, la me di 30 anni, che donna sarà, cosa avrà ottenuto dalla vita? Che lavoro starà facendo, che vita starà vivendo?

Non ho grandi richieste per quella donna, vorrei solo riuscire a vederla, a capire se sto scegliendo la via giusta o se mi sto cullando nell’idea che queste scelte mi potranno piacere in futuro. Ma mi sento nata per qualcosa di più alto che neppure io sono in grado di vedere. Il futuro è come una nube oscura lontana sull’orizzonte, posso vedere il suo arrivo ma non la forma che assumerà quando riuscirò a toccarla.

E se avessi sbagliato tutto? Se non fosse questa la mia strada? Cosa potrei fare per cambiare le cose? Ho Paura di trovarmi schiacciata, senza respiro, con le spalle al muro di un vicolo cieco, senza uscita, senza aria, senza speranza. E allora non saprei cosa fare, sono sempre stata pronta ad affrontare il male degli altri, ma non so come reagirei ad essere io la causa del mio male, se fossi io stessa con le mie decisioni a portarmi alla rovina.

E questa domanda continua a tormentarmi, a violare la tranquillità del mio pensiero: “ chi sono?” “chi voglio essere?” . Io non lo so. Davvero, non ne ho la minima idea. Non riesco a vivere nel futuro, non voglio tornare nel passato e penso di poter vivere solo nel breve orizzonte temporale del presente. Ho il terrore del futuro, questo senso di angoscia che non riesco a non sentire sulla pelle, questo dubbio costante che accompagna la mia esistenza già da troppo tempo, una pioggia che non smette mai di battere sulle pareti della mia anima, un temporale da cui non riesco a fuggire. E mi manca il respiro, l’aria, una ragione per andare avanti.

Ieri mi sono detta “ Nella vita ci sono tante ragioni per essere infelici, Ma nessuna per scegliere l’infelicità. “ Ed io? Cosa sto facendo della mia felicità? Sono felice, ora. Ma domani? Tra un mese? Tra un Anno?

Non riesco a fare chiarezza. Non riesco ad illuminare un sentiero davanti a me e vedere ciò sarà di me. Io vorrei solo essere una brava persona, una persona felice, una madre, magari, in un futuro lontano. Ma altro non so , non so dare un tracciato al cammino che mi deve condurre a queste mete. Sono un’attrice lasciata solo con l’applauso, ma senza spettacolo. Che devo fare? Come posso capire chi sono? E questo senso di ansia non mi lascia, mai, mi opprime, cerco di non pensarci, ma non riesco, è come cercare di combattere le onde quando c’è l’alta marea:  continui a nuotare, ma non riesci a resistere ai cavalloni, cerchi la superficie, ma ti rispinge giù.

E sento che questa potrebbe essere la mia fine, la fine dei miei sogni, delle mie aspettative, che sto bruciando senza arrivare a portare la mia luce in quel futuro. Brucio e non so come spegnermi, come calmare la mia anima, come trovare la quiete della certezza.

NDA: Questo è un lungo stream of consciousness, un flusso di coscienza , una fotografia dell'anima priva di filtri, di schermi, di prepensieri. Spero vi piaccia. So che per essere un flusso ha molta punteggiatura, ma nella mia testa le virgole, la punteggiatura, i paragrafi  scelgono sempre di manifestarsi. Anche quando parlo.

   
 
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