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Autore: Nikao    02/05/2014    0 recensioni
James ha un piano per conquistare un "si" per un appuntamento con Lily Evans.
Ci riuscirà questa volta?
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Quel che si farebbe per un amico

                                   Quel che si farebbe per un amico

Il tepore di quella giornata di metà primavera stava pian piano svanendo e rifugiandosi dentro le tane e i nidi di passerotti e picchi che abitavano le fronde degli alberi dei dintorni . Il grande velo notturno era al principio dell’oscuramento della volta celeste , dando all’atmosfera che circondava la Banshee del lago Nero una nota cupa e malinconica, accentuata da una sussurrata cantilena. L’aura di tristezza sembrava aver penetrato le massicce mura di pietra della scuola addormentata e oltrepassato il portone rinforzato dell’imponente ingresso. Ormai stava continuando la sua avanzata oltre il ritratto della Signora Grassa, su per le scale del dormitorio maschile, silenzioso e grigio. Ma quando la brezza portatrice di strazio e infelicità fu quasi prossima all’ultima porta in cima alla scala a chiocciola , qualcosa, o più che altro, una voce alterata, le giunse alle orecchie arrestandola.

Sirius Black , con il volto esamine e l’espressione allibita era seduto a gambe incrociate sul tappeto davanti al caminetto che riscaldava l’ambiente e che donava tinte vivaci agli oggetti della stanza.

Il ragazzo , rigorosamente in pigiama con un simpatico cappellino da notte nella cui punta sbocciava pon-pon sfoggiato in tutta la sua magnificenza , aveva gli occhi sbarrati e la bocca spalancata. Un moscerino,ignaro del pericolo,si avviò verso essa.

Chiunque fosse entrato nella stanza in quel momento,pensò Remus,rintanato sotto il lenzuolo fiocamente illuminato dalla bacchetta per poter leggere così il compito di Rune Antiche che aveva sul grembo,avrebbe trovato la scena molto comica,quasi al limite del melodramma,benché i suoi protagonisti in questione non riuscissero il realtà a dare un aggettivo più appropriato di “ tragico”.

James Potter scivolò giù dal letto poiché si era sporto troppo in avanti in attesa di una risposta da parte del compagno,causandosi un livido violaceo sul ginocchio e svegliando quella povera anima di Peter, che stava serenamente sognando di nuotare in una fontana che spruzzava Gelatine Tutti Gusti +1.

Remus, è giunto il momento. Il momento in cui onori il giuramento che mi facesti quel giorno di metà Ottobre, nel bagno delle ragazze” Non che fosse il luogo più adeguato per fare giuramenti,ma chi siamo noi per giudicare le decisioni altrui? ”Fratello,uccidimi . Credo che la mia lucidità stia mutando in inclinazione omicida . Ma non è come l’altra volta … ne … sono certo” lo pregò James ancora disteso a faccia in giù contro il pavimento.

Con un colpo secco Remus tirò giù il lenzuolo che lo copriva e incominciò con fare annoiato:”Affermi di amare la Evans e disprezzare Mocciosus?”.

“ Si “

“Lasceresti mai vincere i Serpeverde in un’amichevole contro Grifondoro?”

“No”

“Accetteresti un invito a cena con Silente o Lord Voldemort? “

Qui James parve pensarci un pochino, analizzando ogni singola parola della domanda quasi sicuramente a trabocchetto , e dopo diverse tergiversazioni esalò un timido “Si…Silente?”

Quella procedura era ormai diventata una routine quotidiana e di vitale importanza per James,quasi ne valesse veramente della sua sanità mentale. Ogni qualvolta percepiva di star per avere un crollo di nervi,per evitare spargimenti di sangue,chiedeva l’intervento di Remus che, con professionalità quasi medica, analizzava ed esponeva i risultati ogni volta.

Quest’ultimo,che fino a quel momento aveva assunto un’aria artificiosamente preoccupata,concluse sciogliendosi in un sorriso sornione:”Amico, hai più testa nelle spalle tu di Nicholas Flamel” e soddisfatto di aver compiuto il suo compito ritornò sotto il lenzuolo.

“Ti ammazzo io se proprio ci tieni!” ringhiò Sirius,imbambolato sul tappeto rosso e oro di lana.

“Avanti amico,non rivolgerti come se fossi andato a far shopping con un mangiamorte!”

“Ma…ma ti rendi conto delle…babbanate che la tua bocca da vacca ha emesso?Codaliscia” continuò voltandosi verso Peter che era nascosto sotto le coperte “chiama Madama Chips. Dille che è scappato un suo paziente dal reparto psicopatici”. Il poveretto azzardò un’occhiata a James come a sincerarsi se avesse dovuto farlo davvero, ma lui scosse il capo fiocamente chiudendo gli occhi.

Felpato sussurrò a se stesso” Forse ho esagerato con il firewhisky…” per poi continuare ad alta voce risoluto “Ripeti ciò che hai detto”.

Finalmente Ramoso parve decidersi di risollevarsi da quella posizione che gli stava facendo intorpidire le gambe,si mise a sedere per terra poggiandosi al letto, si levò i capelli sudaticci dalla fronte e cercò a tentoni gli occhiali sul comodino. Li inforcò e ripeté lentamente,come per rivolgersi a una persona lenta di comprendonio : “Ti ho chiesto,e questa è la sedicesima volta che te lo ridico,tra parentesi,se saresti così gentile,così puro di cuore,così Grifondoro da aiutare il tuo stupendo,bellissimo,accattivante,migliore amico ad invitare il suo vero amore,la sua rosa estiva , la sua carezza gentile , la sua metà,alias Lily Evans, a uscire “.

La risposta di Sirius lo aggredì subito dopo:”Mi riferisco al dopo , antilope obesa!“

Il risolino nervoso di Peter giunse come eco delle parole precedentemente pronunciate.

“Non. Sono. Una. Antilope. Sono un cervo. E il tuo bel culetto da randagio lo dovrebbe sapere visto che le  lucentissime e forzute e potenti corna del suddetto cervo gliele ha suonate di santa ragione  come papà Godric “, e qui si baciò il pugno e lo sollevò verso il soffitto , facendo alzare gli occhi di tutti al cielo “sa durante la scorsa piena. Quindi ti prego … ti prego. Non insultarmi . La mia gloria è così magnifica e lucente che potrebbe accecare per sempre o tuoi occhi poco abituati a questo genere di grandiosità. E poi il dopo non conta , esiste un solo obiettivo e noi dobbiamo perseguirlo al meglio! “ concluse con baldanza arrogante.

James era troppo eccitato dell’esito del suo piano , che secondo lui avrebbe riportato risultati al di là delle aspettative di tutti , per occuparsi dei particolari che sembravano preoccupare l’altro.

Purtroppo però Sirius non sembrava dello stesso avviso e perciò rimanendo basito più per i sintomi di demenza che James sembrava accusare, che per le pompose parole che gli giunsero alle orecchie , senza batter ciglio sputò disgustato:”Brutta vacca senza cervello che non sei altro, mi hai chiesto di fare il cane da riporto! Ma ti rendi conto?! Io , Sirius Arturus Black, primogenito di Walburga e Orion Black , discendente della divina casata dei purosangue direttamente imparentata con Salazar Serpeverde , dovrei fare la parte di uno stupido cagnolino tutto tolettature e shampi , per accontentare te?Che sicuramente riceverai il rifiuto che io e Peter riporteremo sulla Lista dei NO , lì sulla parete? “

Erano passati ormai tre anni da quando Peter , a detta di tutti men che da James , aveva ricevuto la più grande illuminazione della sua intera esistenza ,quando , mentre scherzavano sull’ultimo rifiuto dello sfortunato , il pensiero di raccoglierli tutti si trasformò in parole. Il giorno dopo un lungo foglio di pergamena spiegazzata venne affissa alla parete vicino al letto di James come per ricordargli la sua totale inettitudine.

Quel giorno un altro numero e un altro titolo furono annoverati da Remus: n.1273 , il povero cuoricino del cavalier cortese riceve un’altra stilettata.

Sirius si alzò dal tappeto e incominciò a far avanti e indietro con le braccia conserte e la testa abbassata.

James fissò un punto imprecisato del camino , improvvisamente fattosi serio , e a bassa voce tentò nuovamente ormai priva di speranze: “Sirius , io la amo. La amo. Lo vuoi capire che ormai non è più un passatempo?Voi scherzate sui miei continui fallimenti e anche io rido di gusto nel ripensarci , ma il mio più che umorismo è autocommiserazione. Sto giungendo al limite. E non voglio abbandonare la partita prima di non aver provato tutti gli schemi. Ma un capitano ha sempre bisogno della sua squadra. E la squadra di un cercatore. Sirius , sei tu il mio cercatore “.

Il purosangue gli dava le spalle,rivolto verso la finestra che dava sulla Foresta Nera che si allargava a macchia d’olio sotto il cielo plumbeo.

“Perché proprio io?” sbottò improvvisamente , la voce apparentemente incolore.

“ Perché sei un cane e a tutti piacciono i cani “ disse James acceso da una nuova forza , il sapore della vittoria stava già facendo ballare le sue papille gustative.

 “ Anche i lupi mannari sono affascinanti. Remus sarà più che lieto di aiutarti a far colpo”.

Remus , sentitosi preso in causa , con uno sbuffo tirò nuovamente giù il lenzuolo , chiuse con un tonfo rabbioso il tomo perché consapevole dell’impossibilità di studiare in una situazione simile e si difese sarcasticamente :“Brillante osservazione Black. Si James , se vuoi una ragazza col collo spezzato , chiedi a Remus , lui sarà felice di aiutarti “.

“ Sirius perché non accetti?Oltretutto sai quanto James ci tenga” si intromise Peter , che era ancora sotto le coperte per il timore di venir aggredito da un grosso cane nero.

Felpato si voltò di scatto verso i due compagni , lanciando sguardi roventi e tacite maledizioni.

“ Guarda che voltafaccia. Siete venuti a dar man forte al cervo che non sa dove sbattere le corna?Nessuno pensa alla mia dignità?Sono pur sempre Sirius Black , per Merlino. Ho un orgoglio da difendere , una reputazione da coltivare e curare con attenzione “

La situazione stava diventando assurda , pensò Remus ormai deciso a porre un punto sulla questione che stava giungendo a livelli platealmente critici.

Disse laconico: “Sirius tu non hai una dignità dal 5 anno quando vomitasti per tutta la scuola vermelli ballerini. Il tuo orgloglio ha fatto letteralmente le valigie ed è andato a vivere nel bagno di Mirtilla Malcontenta. E smettila di fare lo schizzinoso. Nessuno sa che sei un animagus a parte noi quindi puoi star certo che la tua “reputazione” rimarrà intaccata”

Sirius , col viso arrossato , sedette sull’estremità del proprio materasso e si massaggiò le tempie pulsanti.

Peter si era deciso a uscire dalla sua tana di piume e lana , gli occhi acquosi erano accentuati dall’ aria stravolta che era giunta col brusco risveglio e nel mentre Remus aveva allungato una mano verso il comò per afferrare la borraccia contenente estratto di Raggiodoro che Madama Chips gli aveva dato per ogni qualvolta si fosse sentito fiacco.

Stranamente James non aveva spiccato più parola e questo allarmò non poco Remus

Sussurrò a Peter quatto quatto: “Vai a vedere come sta James. E’ troppo silenzioso “

Peter fremette un pochino , si alzo incerto sul da farsi , incurvò le spalle su cui sembravano gravare tutte le aspettative e preoccupazioni dei compagni e si avviò con passo felpato verso James.

Le mani sudaticce e pallide si sfregarono tra di loro ,mentre le gambe tremanti barcollavano leggermente per l’ansia che gli aveva catturato lo stomaco.

Non riuscendo a vedere il volto del ragazzo poiché era girato , Codaliscia si accucciò accanto a lui e con un fruscio di vesti si sporse maggiormente verso James per vedere se stesse dormendo. Era a un palmo di naso ormai , dalle labbra tremolanti  usciva del tiepido alito.

D’un tratto James percependo uno spostamento d’aria davanti a lui spalancò gli occhi facendo spaventare Peter che cadde all’indietro e ,come reduce da un’ esperienza mistica , disse: “Peter , amico mio . Solo tu sei sincero e leale. Ti regalerò il poster dei … L’ho stabilito nel mio testamento appena redatto. Solo uccidimi. O trasformati in un tenero animaletto da coccolare. A tua scelta. “

“Insomma James, non importunare Peter! “ disse Remus ormai all’estremo delle forze e soprattutto della pazienza. Il libro di Rune antiche sembrava catalizzare tutta la gravità verso di sé come un buco nero.

Il pallido Peter in un fremito si trasformò in topo e con velocità disperata andò a rifugiarsi tra le coperte di Lunastorta che lo guardò con la coda dell’occhio sbuffando.

Deciso a porre fine alle poteste che il suo cervello stava sollevando in vista dell’imminente bisogno di dormire- e di svegliarsi prima per dare un ultimo sguardo al tomo in vista dell’esame- Remus sospirò rumorosamente e convinto che ormai la storia doveva volgersi verso un esito o l’altro esclamò:” Per l’amor del Cielo Sirius accetta!”.

“ Si Sirius accetta!” gli fece eco James che volle sfondare le mura dell’inflessibilità di Sirius con le catapulte dell’insistenza e dell’esasperazione.

Ma nessuno dei due ragazzi riuscì a cavare una risposta,un grugnito,un cenno dall’amico che rimaneva immobile come pietrificato. Due pipistrelli volarono davanti le finestre della loro camera emettendo suoni acuti che disturbarono un poco Sirius che stava combattendo una battaglio interiore tra il dare fuoco alla stanza con tutti i ragazzi e fuggire con la sua scopa e diventare un contrabbandiere clandestino o di buttarsi dalla finestra facendo così sentire in colpa quello zuccone di James e, chissà , curare quel deficit di pazzia di cui ormai soffriva dal primo anno.

Eppure una terza, inizialmente debole e ,man a mano che si faceva largo tra i tortuosi percorsi dei suoi pensieri, in seguito  sempre più chiara e allettante alternativa gli si presentò. Approfittare della situazione. E lui sapeva come.

                                                                                                                                       ***** 

 

Il giorno seguente Lily avrebbe avuto il corso facoltativo di Alchimia che si teneva in un’ala attigua alle serre di Madama Sprite quindi l’avrebbero potuta facilmente incrociare alla fine della lezione.

Già erano in posizione:quella mattina James si era fatto passare dalle cucine e da Hagrid ossa di vitello, scarti della cena del giorno prima, e biscottini per cani “per fare più scena” come disse a Sirius quando tornò dalla capanna del loro amico. Sirius sembrava essere fuori di sé appena vide ciò che aveva in mano.

Calma cane,tutto a tempo debito, tutto a tempo debito si ripeteva come sorta di mantra per cercare di non far sfociare il suo leggero dissenso per tutto quello in un omicidio.

Ora erano lì, in mezzo ad altro tanti studenti che si godevano il caldo sole pomeridiano, mentre inscenavano una perfetta scena di un padrone con il suo cane che giocano sul prato con un legnetto raccolto poco prima.

Remus e Peter invece erano a parecchi metri di distanza da loro e questo fu deciso da Remus stesso che si voleva godere tutta la dinamica della sicura disfatta del piano che presto sarebbe giunta. Non voleva perdersi neanche un dettaglio, nessuna espressione facciale, così da poter prenderli in giro per il resto della sua vita e forse anche dopo.

“Prendi nota Peter, ci faremo grosse risate” disse al compagno accanto che guardava curioso e affascinato la scena di un Sirius dalle sembianze di un cane andare lento verso un bastoncino appena lanciato da James più che entusiasta.

“Forza Sirius, sii più energico!Non ti piace stare all’aperto?” disse questi rivolto al cane che si voltò di scatto abbassando le orecchie nel sentire il suo nome ed emettere un suono gutturale con la bocca come monito.

James fece finta di non comprendere il fastidio dell’amico e ghignando come se avesse capito il vero problema si tastò le tasche e prese uno di quei biscottini.

Guardò perfido Sirius che capendo le sue intenzioni gli rivolse lo sguardo più supplichevole che gli occhi canini gli potevano offrire e uggiolò agitando fiocamente la coda

“Ed ecco che entra in scena la preda” disse a bassa voce Remus sistemandosi meglio tra l’erba, Peter con un risolino gli si avvicinò.

Lily aveva avuto una giornataccia. Aveva un tremendo mal di testa da quella mattina che le aveva impedito di seguire le lezioni e fare gli opportuni interventi. Per non parlare dell’appena terminata lezione di Alchimia. Aveva confuso quasi tutti i minerali e se non ci fosse stata Alice  ad evidenziarglielo avrebbe già fatto liquefare il calderone. Ma non era finita qui. Aveva un presentimento – un brutto presentimento- come gli suggeriva il piccolo grillo nella sua testa, e cioè che la sua serie di sfortunati eventi giornalieri non sarebbe finita lì. Il sospetto fu subito confermato poiché incarnato in un ragazzo alto uno e settantacinque col fisico asciutto, lo stemma Grifondoro , occhiali che urlava sorridente incitazioni verso un cane

Un cane?!

Strizzò meglio gli occhi per essere certa che il suo grillo parlante non stesse bruciando funghi allucinogeni nella sua scatola cranica. Cosa ci faceva Potter con un cane? E da dov’era spuntato?

Squadrò meglio la bestia dal manto nero, sembrava fosse stanca sebbene corresse ovunque. Non sembrava molto contento di essere lì. Insomma non scorrazzava e scodinzolava come tutti i cani erano soliti fare quando li vedeva nel parco vicino casa sua da piccola,esuberanti e frenetici.

Circospetta si avvicinò a Potter senza degnarlo di uno sguardo e fissando il cane che era intento a guardare con occhi da cucciolo il ragazzo.

“ Potter, che stai facendo?” disse forse con troppa enfasi, visto che il ragazzo balzò in alto spaventato.

“Ah Evans, ciao!” disse riprendendosi subito dalla sorpresa tirandosi su gli occhiali e sorridendole sornione.

Cercò di essere il più naturale possibile.

Qui gatta ci cova pensò Lily.

“Stavo giocando con questo ragazzone!L’ho trovato l’altro giorno vicino la capanna di Hagrid che rovistava tra l’immondizia e quindi gli ho dato da mangiare. Da allora non si scolla più da me!>> disse tirandosi dietro un abbaio da parte del cane come conferma di ciò che era stato detto.

“Non ti facevo un amante dei cani” disse sinceramente sorpresa. In realtà si immaginava Potter solo come un grande, grandissimo, fanatico del Quiddicht. Non immaginava potesse avere altri interessi al di fuori di quello e del suo hobby di farle perdere la razionalità con l’esasperazione.

Il ragazzo agitò la mano col biscotto mentre parlava:”Scherzi? Io li amo! Ne ho sempre desiderato uno, ma mia madre non si convinse a prenderlo”.

Fischiò poi disse:”Sirius vieni qui bello!”.

Il cane ululò quasi frustrato.

Fremette immediatamente mentre l’animale iniziava a ringhiare sommessamente.

“Sirius?Come mai gli hai dato questo nome?” chiese la ragazza a James che ad un tratto sembrava in difficoltà.

Si perché gli ho dato questo nome? Pensò chiedendo mentalmente perdono a Sirius e maledicendosi.

Guardò disperato intorno a sé, cercando con lo sguardo un aiuto. Incrociò due paia di occhi le lo guardavano in lontananza, ridevano sotto i baffi.

Maledetto Lunastorta, la prossima volta lo ammazzo.

Mentre James incespicando sulle sue stesse parole inventava una scusa a Lily,Sirius intanto stava adocchiando l’oggetto tra le mani dell’amico. Visto che il senso dell’olfatto era più sviluppato,riuscì a percepire un odore davvero delizioso provenire dal biscotto. Si avvicinò lentamente guardando con sfida il cibo incriminato

No Sirius, non cadrai così in basso si disse con veemenza mentre allungava la testa verso la mano.

Il piccolo quadratino sembrò però farlo cedere alla tentazione di assaggiarlo.

James non parve accorgersi dell’improvviso istinto canino che sembrava aver posseduto l’animagus poiché era troppo intento a discutere con la compagna quindi l’animale, con l’acquolina alla bocca decise di addentare il biscotto colto da una golosità improvvisa.

“L’ha mangiato?” sussurrò esterrefatto Codaliscia.

“Si”  riuscì a dire Remus, le guancie rosse per la fatica di trattenere una sonoro risata che bussava alle porte della sua bocca per uscire e quindi destare l’attenzione di James. Sapeva già come sarebbe andata a finire la cosa e non voleva perdersi quel divertimento per nulla al mondo.

Le papille gustative di Sirius stavo davvero cantando inni di gloria al cielo. Il biscotto si era rivelato veramente delizioso,un cibo idilliaco, migliore di certe marche di patatine, si sarebbe ritrovato a pensare ore dopo.

Decise che ne voleva ancora,erano troppo buoni.

Spinse col muso la mano di Ramoso vedendo però che era vuota. Volle allora annusare l’aria per vedere dove avesse nascosto gli altri. Le tasche posteriori.

Aggirò le gambe del ragazzo che intanto stava sfinendo Lily con un articolato racconto di come lui avesse voluto addestrare un criceto a riportargli le arachidi in assenza di un cane.

James era sicuro che il piano stesse funzionando per il meglio. La Evans si era dimostrata , come dicevano le sue previsioni, un’amante degli animali. E poi, chi non gli si sarebbe avvicinato in compagnia di un cane che fungeva da ottimo pretesto per intrattenere una piacevole chiaccherata?

Ormai era fatta. In mezzo a quella marea di discorsi intavolati lì senza alcun senso logico ci avrebbe messo in mezzo una proposta di andare a prendere qualcosa da bere, lei avrebbe accettato e poi si sarebbero sposati.

Già stava pensando il luogo dove comprare casa.

James però non tenne conto di una grossa macchia scura che andò a posizionarsi dietro di lui.

Accadde tutto in pochi attimi, Remus li aveva stampati a ferro e fuoco sul rullino della sua mente,fotogramma per fotogramma.

Sirius sembrava preda di una smania totale. Sentiva che erano al di là della tasca ma constatando che al posto di quattro dita e pollice prensile aveva una zampona tutte unghie e cuscinetti, non sapeva come giungere alla meta. Uggiolò un po’ per farsi sentire così James si sarebbe accorto di lui e gli avrebbe dato altri biscotti ma l’unica azione che questi fece fu allontanarlo distratto con una mano.

Rimase deluso. Dov’erano gli amici nel momento del bisogno? Non gli importava più niente del piano,tanto la ragazza, che era intelligente, gli avrebbe rifilato un ennesimo rifiuto. Voleva quei biscotti,non ci sarebbero state altre occasioni per mangiarli

Non posso andare da Hagrid e chiedergli:” Hagrid non è che hai quei biscotti per cani?Sai erano deliziosi!”.

Bisognava agire subito.

Aprì le fauci e diete un morso al tessuto della tasca.

James urlò. Un dolore lancinante lo colpì alla natica destra che misto alla sorpresa lo fecero retrocedere calpestando così una zampa di Sirius che guaì.

Cosa aveva fatto quel malato?L’aveva morso?

Si girò per vedere quali fossero le condizioni della situazione e vide che metà tasca dei jeans era squarciata.

Per terra c’erano alcuni biscotti che aveva preso mentre un paio erano già finiti nello stomaco del cane che incurante della zampa pestata stava acchiappando più biscotti che poteva.

Lily, inizialmente allibita, scoppiò a ridere. In lontananza gli fecero eco altre due voci

“ Stupida bestiaccia senza cervello, cosa diavolo hai fatto?” urlò James paonazzo mentre si tastava il fondoschiena pulsante.

Si conquistò un chiaro ringhio del cane che gli mostrò i denti impasticcati di biscotti.

“Volevi i biscotti?Perchè non lo dicevi idiota!”

“Potter, è un cane” puntualizzò Lily che guardò impietosita il cane.

“E’ dura avere uno zuccone per padrone vero piccolo?Poverino vieni qui” Disse chinandosi a terra e allargando le braccia per accogliere il cane che fingeva di zoppicare e di piangere.

Gli lisciò il pelo per tranquillizzarlo, accertandosi che non stesse sanguinando dunque snobbando il ragazzo che stava ancora imprecando contro il cane disse dolcemente:<< Ora ti porto da Hagrid così vediamo che può fare per te”.

Altri biscotti! pensò Sirius che scodinzolò vivacemente all’idea.

“Evans aspe…” gli si avvicinò velocemente James disperato. Ormai le sue probabilità di successo stavano precipitando in basso.

“E’ un no, neanche a domandarlo”disse lei già in cammino verso la capanna.

James si accasciò a terra, ormai shockato dall’improvviso rifiuto che gli era stato rifilato ancora prima di aver domandato. Il piano era sembrato così perfetto!L’aveva ritenuta l’idea dell’anno e si era promesso di raccontare l’eroica impresa sua e di Sirius alle generazioni future. Davvero era così antipatico agli dei?O forse era Mocciosus che gli aveva lanciato il malocchio?Tutti i suoi dubbi si dissiparono non appena gli ritornò alla mante le condizioni in cui Sirius aveva accettato l’affare.

Sirius si voltò con un sorriso stranamente tranquillo che fece rabbrividire lui e Remus.

“Accetto,” disse. Al che James gli stava già correndo contro eppure una singola sillaba,una congiunzione avversativa lo fece gelare lì dov’era” ma…ma… “ disse Sirius prendendosi una pausa per far pesare di più la suspense “ ma dovrai passarmi tutti ti temi di trasfigurazione e pozioni, dovrai infiltrarti in infermeria e prendere dalle scorte della Chips quelle caramelle gialle che mi fanno impazzire, dovrai presentarmi quella battitrice dei Corvonero e, nel caso tu dovessi fallire nell’intento, cosa certa, ti costringo la prossima luna piena a flirtare con una cerva chissà forse anche lei ti dirà no!”terminò soddisfatto.

Sirius gliel’aveva fatta,aveva avuto il coltello dalla parte del manico e se n’era saputo approfittare egregiamente. Non c’era niente da fare, era morto

Si distese sull’erba riparandosi lo sguardo dal sole accecante con un braccio. Era esausto e moralmente a pezzi. Gli uccellini cinguettavano allegri mentre la scolaresca sghignazzava nel più totale relax. Le voci dei suoi compagni di scuola gli giungevano ovatte alle orecchie ma riuscì a percepire bene una frase emessa da una voce amica:” Vai in stanza Peter, scrivi n. 1273, a Sirius piacciono i biscotti per cani “.

NOTE AUTRICE

Salve gente, ho questa storia in cantiere da quasi un anno infatti potete notare il cambio di stile. Personalmente penso che la prima parte sia quella riuscita meglio, anche perchè mi sono divertita a scriverlo ma poi ho abbandonato l'idea per mancanza di ispirazione. Ma era lì da troppo tempo e siccome mi ero innamortata dell'idea venuta in mente ho deciso comunque di continuarla. Spero che vi sia piaciuta comunque! Alla prossima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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