Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: SivvHerondale    02/05/2014    2 recensioni
Settembre 2007. Alec e Isabelle trovano una bambina davanti all' Istituto, Adele, con un biglietto sulle fasce firmato C.A.H.
Nove anni dopo, una famiglia shadowhunters viene attaccata da Sebastian, e si trasferisce all'Istituto. Voci mormorano che ci sia una strega, frutto di un abominio con poteri inimmaginabili, che si è sposata con Sebastian. Ma quali segreti cela la famiglia Salvatore? Questa strega è reale o è solo una fantasia? Ma soprattutto, chi è Adele? E perché riesce a vedere gli Shadowhunters? E chi è C.A.H.? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Izzy Lightwood, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Theresa Gray, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota sull’autrice: Ciao a tutti! È la prima storia che scrivo, quindi siate buoni! (Non troppo, sentitevi liberi di scrivermi tutto ciò che non va!) Spero vi piaccia ☺ Per qualsiasi chiarimento sulla storia o problema (tipo strafalcioni grammaticali) non esitate a scrivermi ☺

La storia è ambientata circa 9 anni dopo CoLS, senza CoHF, ma qui c’è un prologo per introdurre poi il primo capitolo. Enjoy reading!


 

Prologo:

Esattamente nove anni prima, dopo City of Lost Soul…

Erano le undici e mezza di una notte d’autunno e Isabelle stava tranquilla in camera sua, durante una settimana in cui i suoi genitori erano stati chiamati a Idris per svolgere alcune importanti questioni riguardanti Sebastian, e lei era all’istituto sola con Alec.

“DING DONG” il campanello.

-Ma chi diavolo suona a quest’ora della notte a un istituto invisibile ai mondani a Brooklyn? E in più non ho nemmeno ordinato cinese!- Isabelle era decisamente scocciata, ma si alzò lo stesso per andare a vedere. Passando in uno dei corridoi, a lei si accostò Alec. –Che succede?-

  - Non lo so Alec, sto andando a vedere.- 

 - Vengo anch’io.-.

S’incamminarono insieme all’ascensore. Quando furono all’ingresso, Alec disse:  –Non sarà mica…-  -Non essere stupido, mica si presenta così, alla porta! Il fatto che abbia scritto che stia arrivando non significa che semplicemente suona al campanello e dice: Ehi buongiorno, sono qua per sterminarvi tutti!-  disse Isabelle. Alec fece finta di non sentire. In realtà non stava pensando a Sebastian, alias fratello mezzo demone di Clary, ma a Magnus. Erano due mesi che lo stregone non gli scriveva, non un messaggio, una telefonata… Alec stava sempre peggio.

-Allora, apri o no?- Le parole di Izzy lo risvegliarono dai suoi pensieri. Aprì la porta, ma quello che si trovò davanti fu una cosa che lo sconvolse più di vedere Magnus nudo senza glitter: si ritrovò una specie di cesto, con dentro un bambino, un neonato. –Oh mio Dio! Portalo dentro Alec, svelto!- Alec prese il fagotto e lo diede alla sorella. Si guardò intorno, per capire come chiunque avesse potuto lasciare un neonato davanti a un edificio che nessuno poteva vedere. –Alec! Dammi una mano!- Isabelle era già di sopra. Alec si affrettò a salire per aiutare la sorella. Arrivato su, esclamò: -Izzy, Izzy guarda! C’è un biglietto!- 

 Il biglietto diceva:

 

Chiedo scusa se questa bambina darà fastidio

Il suo nome, per ora, è Adele Smith

È nata il 21 marzo di quest’anno

Come un fiore a primavera

Per il momento deve stare qui, al sicuro

Prendetevi cura di lei.

                                                                                                  -C.A.H.

 

-Aspetta un attimo. Mi stai dicendo che abbiamo appena preso una bambina di cui sappiamo il nome e la nascita (e non ha più di sei mesi), ma la dobbiamo tenere con noi anche se non deve stare qui, e non si sa bene dove debba stare, e…- Isabelle continuava a parlare, ma Alec la interruppe:- Izzy, calmati. Per il momento pensiamo a lei, guarda, si è svegliata e sembra che abbia fame! Fai scaldare del latte. Qua ci penso io.- E prese in braccio la bambina. Isabelle però aveva gli occhi lucidi – Izzy, ehi, che succede? -  -Niente, niente, vado- Si asciugò le lacrime e corse in cucina. Aveva subito pensato a Max, alla prima volta che lo aveva visto in braccio ad Alec, e a come le mancasse adesso, dopo che quel bastardo nel fratello di Clary gliel’aveva portato via. C’era un lato di Isabelle che solo Max conosceva: quello materno. Izzy, anche senza sapere nulla di quella bambina, si ripromise di trattarla come una sorellina, anzi no! Come fosse sua figlia. Tutti questi pensieri li fece dal corridoio alla cucina, e quando fu lì prese al volo un cartone di latte e ne versò il contenuto dentro a un vecchio biberon di Max, che ancora stava dove l’avevano posato l’ultima volta che lui aveva bevuto da lì. Quindi lo mise in microonde, e neanche un minuto dopo era di nuovo dalla bambina e da Alec.  –Alec, dai qua.- Alec le porse il fagotto, che Izzy prese con cautela, quasi avendo paura di romperla, e comiciò a darle da mangiare. Adele rispose con un “Gu” decisamente soddisfatto. –Alec io… penso che dovremmo chiamare almeno Jace e Clary… Non pensi?-  -Sì, ma se stasera Jace è da Clary ci sarà un motivo no?-  -Alec, che diavolo stai dicendo? Abbiamo una bambina sconosciuta posata qua davanti all’istituto da chissà chi e tu ti preoccupi di disturbare Jace e Clary mentre fanno sesso? -  -Izzy, lo so, ma possiamo chiamarli domani mattina. Ora, vado a comprare dei pannolini… mi sa che ne avremo bisogno, e come so che tu non mi diresti mai quello che invece sto per dirti io ma lo stai pensando da quando abbiamo capito che era una bambina, so per certo che non lascerai mai andare via questa piccolina, o meglio, Adele. Quindi , vado. A dopo!- E semplicemente Alec s’incamminò, come se fosse la cosa più normale del mondo. Izzy rimase esterrefatta dal comportamento del fratello, ma era anche felicissima di passare del tempo con Adele. Per prima cosa quindi, andò in camera sua e la posò sul letto. Le tolse quell’enorme coperta bianca tutta sporca e tirò fuori la bimba; era bellissima, con i capelli del colore del grano maturo e con gli occhi blu, di un blu intenso come l’oceano. Aveva una tutina tutta sporca che una volta era probabilmente stata rosa. Quindi, l’appoggiò sul letto, e aprì l’armadio in cerca di qualcosa di pulito per la bimba. Trovò abiti troppo grossi, quindi afferrò il cellulare e fece il numero di Alec.

Alec stava camminando per la città, in cerca di un supermercato aperto anche a quell’ora, quando gli squillò il cellulare: -Pronto?-  dall’altro capo rispose sua sorella –Ciao, sono io, senti, già che ci sei non è che compri anche una tutina o qualcosa del genere?  Non trovo niente da metterle addosso per cambiarla!-  -Izzy, non è necessario che tu le rifaccia il guard..- Isabelle non lo lasciò finire di parlare – Prima che tu aggiunga qualsiasi cosa, è tutta sporca e la devo cambiare, quindi trovale qualcosa e torna a casa!-  Detto questo gli riagganciò in faccia. Alec ci era abituato, quindi ripose semplicemente il cellulare. Era una bella notte, e il cielo scintillava (anche se non si vedeva un gran che, piena com’era di lampioni la città); il suo pensiero vagò subito fino a Magnus senza un motivo, ma semplicemente perché tutto quello che aveva pensato in quegli ultimi due mesi aveva subito ricondotto al sexy-stregone. Era così preso dai suoi pensieri che a momenti non si accorse di quattro demoni Shax, proprio dietro all’edificio dove era lui. Non ci pensò un attimo ed estrasse la spada angelica. Disse: -Muriel- E la spada si illuminò di una luce bianca, purissima. Sfruttò l’effetto sorpresa (e anche qualche coltello angelico, una nuova invenzione utilissima per gli shadowhunters!) e li fece fuori tutti. Fu lì che, finito di ripulirsi dal sangue nero, si accorse di nuovo di un’ombra dietro di lui. Qualcuno lo stava seguendo da quando era uscito. Ma chi poteva essere?  -So che mi hai visto, Lightworm- disse la voce misteriosa. Alec sussultò impercettibilmente, e ribattè:- Chi sei? ... E un attimo, Lightcosa?- Ma l’ombra era già sparita. –Ma guarda che gente…- Pensò Alec, mentre s’incamminava al supermercato.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: SivvHerondale