Salve a tutti! Questo è l'inizio di un'altra delle mie raccolte di racconti. L'oggetto dei miei studi è questa volta la famiglia Malfoy, fonte abbondante di humor sottile ma anche di grasse risate. Recensitemi! Così posso capire se devo continuare o rinchiudermi in un angolo buio a meditare sui miei errori. Baci baci



Tutti e tre erano a conoscenza di un segreto. Nessuno però si era accorto di non essere l'unico in possesso di tale preziosissima informazione.

Lucius Malfoy si svegliò presto quella mattina. Aveva incantato sua moglie, di modo che non sentisse la sveglia tuonare, con la voce del Signore Oscuro:
"Alzati scansafatiche e portami il caffè! Cioè no volevo dire..." con un tentativo malriuscito ed agghiacciante di cortesia la sveglia si corresse.
"E' ora di alzarsi, mio caro, spero passerai una buona giornata...E SE NON MI PORTI IL CAFFE' TI RAPO A ZERO!".
Lucius si mise a sedere sul letto e la sveglia si dette pace. Silenzioso e rapido come un ghepardo si infilò le babbucce, prese la vestaglia e la indossò.
Cominciò a camminare furtivo, spostandosi restava il più possibile aderente al muro, i sensi all'erta (n.d.a. avete presente Kronk ne "Le follie dell'imperatore" ecco il modello di stupidità è precisamente quello).
Superò le scale con un balzo magico, alzando in aria le braccia come una ballerina. Fece una piroetta nell'atterrare; inevitabilmente in tutta la villa si potè udire un tonfo sonoro e qualche maledizione provenire dai piani superiori.
Lucius si alzò trafelato e corse più velocemente possibile verso le cucine; ma seduta al tavolone di legno lo attendeva una sorpresa.
Stava già entrando in punta di piedi per agguantare la maniglia del frigorifero, quando la vide.
"Narcissa!...tu...tu...? Cosa ci fai qui? Pensavo fossi a letto, eri ancora sotto le coperte quando mi sono alzato"
"Buongiorno caro! Beh è evidente che ti sei sbagliato, avrai visto male" e ritornò a concentrare la sua attenzione sul piatto che aveva davanti.
Un grosso, succulento, sbavoso bignè alla panna era adagiato mollemente sulla porcellana, rassegnato alla sua fine imminente, ma il momento non era ancora arrivato.
"Ah-ah, ora capisco! Hai ancora stregato uno dei miei pavoni perchè prendessero le tue sembianze e ti sei svegliata prima di me. Non pensavo che potessi arrivare a tanto per un bignè Narcissa. Che delusione, che amarezza"  pregando in cuor suo di aver sfoggiato una brillante interpretazione, Lucius assunse un'espressione, appunto, delusa ed amareggiata certo che questo sarebbe bastato per far desistere la moglie e accaparrarsi l'agognato bottino.
Ma, Narcissa, in questa occasione non era oggetto ideale di fiducia: Lucius aveva sbagliato i suoi calcoli.
Si stavano fissando, la tensione era alta, per un momento avevano dimenticato di tenere d'occhio il bignè, per proteggerlo da un possibile terzo ladro, che, infatti, non tardò a palesare la sua presenza.
Dalla dispensa uscì una figura che doveva aver trascorso lì tutta la notte, in attesa del momento opportuno.
"Eh-eh genitori citrulli! Addio" e dopo questa profondissima sententia, Draco tentò di uscire di scena per filarsela.
Il padre lo placcò. La madre era indecisa se proteggere il figlio, il marito o il bignè; alla fine optò per il bignè che venne posato per terra di fronte all'ingresso della cucina.

Intanto Bellatrix era scesa al piano inferiore, per vedere di cruciare i responsabili di tutto quel chiasso, che avavano osato svegliare lei e il Signore Oscuro.
Arrivò di fronte alle cucine, vide per terra un magnifico e commovente bignè, poi suo nipote, sua sorella e suo marito azzuffarsi.
Con mente pronta comprese al volo la situazione e raccolse il piatto con il dolce. Con un colpo di bacchetta preparò il caffè e la tavola per una colazione per due all'aperto; pagò il gufo per il giornale. In quel momento il caffè stava schiumando.
Tornò dentro ed attese paziente, osservando ancora quei tre idioti che dalle botte erano passati alle parole.
"Come sarebbe sono grassa? Questa me la paghi, ti nasconderò lo shampoo per un mese!"
"Ah si? ed io allora ti fotograferò con i bigodini e spedirò le fotografie a tua sorella Andromeda e a tutto l'Ordine della fenice"
" Ed io racconterò a tutti cosa ha detto papà alla cena di Natale dell'anno scorso quando zia Andromeda gli ha regalato la piatra, o quel che è, con il set babbano per capelli lisci e setosi ".
Draco si schiarì la voce imitando quella bassa ed impostata del padre:
" 'Ingegnosi questi babbani' " Lucius era diventato tutto rosso e balbettò "Ma-ma io avevo bevuto una bottiglia di whisky incendiario, ero brillo! Insomma...non oserai..."
"SILENZIO!" e non volò più nemmeno un insetto.
"Buongiorno Bellatrix, dormito bene?"
"Benissimo Mio Signore, il tappeto davanti al vostro letto è morbidissimo! Guardi cosa le ho preparato" e si diresse verso la finestra.
"Oh colazione all'aperto...c'è tutto: caffè, giornale...brava Bella 20 punti per i Lestrange"
"Grazie Mio Signore ma non è finita qui" .
Bellatrix mise sotto il naso (le narici) del Signore Oscuro il prezioso dolce alla panna, per cui era stato versato tanto sangue.
"Un bignè alla panna". Con piccoli e soddisfatti morsi cominciò l'agonia del bignè che in pochi minuti era scomparso del tutto.
"Questo Bella valeva 5 punti"
A Lucius questo parve decisamente troppo.
"Solo 5 miseri punti?" gli uscì detto.
Attimo di suspence.
"CRUCIO!"
Com'era quella frase?...Ah si: il buongiorno si vede dal mattino.