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Autore: _RuannaDela    03/05/2014    1 recensioni
La mia collezione di dolore mi accompagna ovunque.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quella sensazione di chiuso? Il momento in cui ciò che hai intorno ti soffoca? Quando non trovi una via di uscita ed il resto del mondo non ti nota nemmeno? Quando hai bisogno di aiuto e vorresti gridarlo ma non lo fai per paura di poter dare fastidio? Bhe è esattamente ciò che io sto provando, proprio ora con questa lametta in mano. Me la giro e rigiro tra le dita sentendo la lama a contatto con le mie dita mentre lascio scendere delle lacrime dai miei occhi lucidi lungo la mia guancia. Sto riflettendo se sia la cosa giusta da fare o meno. Ho una collezione di dolore sul mio braccio alcuni di essi sono piccoli e superficiali mentre altri sono lunghi e profondi e sono proprio quest'ultimi ad avermi rovinato la giornata.

Ero in classe e stavo giocando con la gomma durante la lezione di storia quando quel presuntuoso di Giacomo chiamandomi mi ha fatto voltare facendo cadere l'oggetto del mio divertimento. Elena, la mia compagna di banco, ha visto la mia collezzione di dolore quando piegandomi la manica della maglia blu notte si è alzata lasciandoli scoperti.

Ha urlato “malata” ferendomi nel profondo, tutti l'hanno sentita ma nessuno ha capito a cosa si riferisse. Appena la campanella è suonata sono schizzata fuori dalla classe dirigendomi a grandi passi verso casa ed ora eccomi qui.

Seduta sulle fredde piastrelle del bagno con le gambe al petto e intorno il silenzio se non il rumore die mie singhiozzi, quella lametta tra le mani, la mia compagna più leale.

E' colpa mia se nessuno vuole stare con me. Un taglio.

E' colpa mia se i miei genitori litigano continuamente. Un altro.

E' colpa mia se sono fuori luogo. Un altro ancora.

Mentre continuo a far sprofondare la lama nella mia carne osservo il sangue fuoriuscire dalle ferite non lo fermo mentre percorre il mio braccio fino a cadere a terra.

Appoggio la mia compagna più leale a terra senza fermare né le lacrime né il sangue.

Il mio unico pensiero va a lei.

Quella ragazza dagli occhi scuri e dai capelli castani, morbidi e pieni di boccoli che mi sta accanto cercando continuamente di farmi stare meglio e solo pensando a lei mi rendo conto di aver sbagliato.

Spero che non se ne vada sapendo che non ho mantenuta la promessa. Io ho bisogno di lei, è l'unica mia salvezza, l'unica che può riuscire a tirarmi fuori dal buio in cui mi trovo.

Io mi fido di lei. Lei è tutto per me.

E' per questo che mi sto alzando, mi sto medicando prendendo infine delle garze fasciandomi il polso per non vedere più quei tagli.

Guardo per l'ultima volta quella lametta, la mia compagna di dolore, e la lascio cadere nel sacchetto della spazzatura con solo un idea in testa.

Ho lei, tutto è possibile, posso farcela.

  
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