Laurel!-
La biblioteca era immersa nel silenzio e quel richiamo era stato fatto
sottovoce.
-Usciamo stasera?!-
Il tono speranzoso.
Laurel Verdemare si girò verso quella voce che stava cercando di richiamare la
sua attenzione.
-Ssst,già il bibliotecario mi vede male perchè l'ultimo libro gliel'ho
restituito con un mese di ritardo e ho un sacco di compiti da correggere
stasera per domani...-
-Dai Laurel!E' venerdì..andiamo! in quel posto nuovo,quella specie di
enoteca... che hanno aperto in centro-
Barbara come al solito stava cercando di convincere l'amica ad uscire.Ma sapeva
che era un impresa.
-Usciamo di qui-
Laurel stava ascoltando i cento e uno motivi per cui sarebbe dovuta uscire con
Barbara ed andare a vedere questa "nuova" enoteca in centro.
Era la parola "nuova" che la faceva sorridere.
Andando a memoria in quel locale c'erano stati,una panetteria,una merceria e se
la memoria non l'ingannava anche una rivendita di vini.
Molti,molti anni prima.Ma questo Barbara non lo sapeva.
-insomma Laurel,mi hanno detto che c'è una selezione eccezionale di
Passiti,Sauterns e ascoltami bene... anche del Ramandolo!-
Barbara stava giocando il suo asso!Conosceva bene alcuni punti deboli,e i vini
liquorosi era uno di quelli.
-In più stasera suonano dal vivo...dai...-
Due occhi azzurri si fissarono sugli occhiali di Barbara.Occhi di un azzurro
così intenso da sembrare persino violacei.
-Passa tu perchè non ho voglia di arrivare fino a qui in bici...-
-Potresti anche fare la patente,alla tua età!-
-Appunto per quello non la voglio fare,sono una giovane donna anziana!-
Laurel rideva,tutto sommato dimostrava sempre quella indefinibile
età,venticinque,trenta?!
Una mano nei capelli,biondi come un campo di grano e un pensiero a quando aveva
bevuto vino liquoroso per la prima volta.
-Laurel Earwenya!Se ne bevi ancora ti ubriacherai e dovremmo metterti
di traverso sul cavallo per tornare a casa-
Il bosco risuona di voci allegre e di tintinnii di bicchieri.Le foglie rosse e
gialle dell'autunno hanno creato un magnifico tappeto e gli alberi,non ancora
del tutto spogli,innalzano al cielo settembrino le chiome dorate.E'festa,danze
e canti si intrecciano a Lorien,mentre piano si fa sera.
-Laurel,verso le nove e mezza,dieci?!-
-Ah scusa,le nove e mezza o le dieci?!-
Barbara sbuffava
-Hai capito bene,verso quell'ora là!Ci vediamo stasera...Vuoi un passaggio?!-
Ma Barbara conosceva già la risposta,Laurel aveva una specie di rifiuto per un
certo tipo di tecnologia "inquinante".
-No grazie,vado a piedi,io...A stasera nove nove mezza dieci- e Laurel ride
mentre la saluta.
Essere un elfo e per giunta l'ultimo non era per niente facile.Vivere in
città,meno che meno.Ma Laurel non poteva più abitare in un paesino,considerando
che tutti bene o male si conoscono,e che lei aveva qualche difficoltà ad
invecchiare.Ed era una cosa che si notava.La città andava bene,si poteva
confondere e negli ultimi cinquecento anni si era già inventata quasi cinque
vite diverse.Tutte con un unico denominatore comune.
Il nome"Laurel".
L'unica cosa che non avrebbe mai cambiato.Glielo aveva dato Galadriel quel
nome,quando era piccola,anche se per intero era Laurefindë,dai capelli d'oro.
Ma i tempi di Lorien era così lontani,persi.
Come avrebbe voluto rivedere i suoi cugini di Bosco Atro e il Re di Gondor!Le
alte e bianche torri di Minas Tirith,splendere come argento al primo raggio di
sole!E i cavalieri di Rohan cavalcare nella piana di Cormallen,nei tornei che
si tenevano per festeggiare ogni anno la caduta dell‘Oscuro Signore...
Laurel sospirò,mentre lavava i piatti,a lei sembrava solamente l'altro ieri e
invece...
-Diamoci una mossa-pensò
-Barbara sarà qui fra poco-
Grazie a chi legge e a chi commenta!Ciao!
Il Ramandolo è un vino friulano.