{Se la musica è il nutrimento dell'amore, continuate a sonare; datemene l'eccesso così che, abusandone, il mio desiderio ne ammali e muoia. – Duca Orsino, La dodicesima notte di Shakespeare.}
Sentiva gli occhi di Hinata addosso.
Li sentiva sui capelli, sulle nocche contratte contro il muro, sul petto che si alzava e abbassava ripetutamente.
Lo stava guardando come mai aveva fatto nei suoi ventidue anni di vita.
Era solo una sensazione, ma con gli anni Kiba aveva imparato a fidarsi del suo istinto più che della razionalità tanto elogiata in un ninja.
Chissà che espressione doveva avere il byakugan di Hinata, perennemente rivolto in basso.
Si chiese se piangesse o se semplicemente avesse gli occhi spalancati nella realizzazione che qualcosa le era sfuggito – a lei, che vedeva in tutti i pregi e di difetti, con una calma sistematica, ma rasserenante, che non aveva nulla da invidiare a suo cugino.
Tutto in lei era oceano […].
[ Hinata x Kiba x Sorpresa ] [ Rating Rosso per precauzione ]
Seconda Classificata al contest “Shakespeare meets Naruto” indetto da Mala_Mela e LalyChan89!