Le cadeau
[Bon
anniversaire, Sas’ke-chan]
Sbuffò.
Aprì gli occhi.
Oh, ma che bel buongiorno: muscoli tesi ed
indolenziti, occhiaie peggio del fratello e un mal di testa che gli spaccava il
cervello.
Si alzò a sedere, strusciando sul lenzuolo di lino;
si grattò dietro il collo, lasciandosi andare ad uno sbadiglio che gonfiò i
suoi pettorali lasciati nudi.
-Maledetto baka…- sibillò, tentando di tenere aperte
le palpebre pesanti: tutto ciò che ricordava di quella serata era il forte
odore di alcool e le scollature delle signorine, nonché la stridula voce del
suo migliore amico cantargli tanti auguri. Più esaltato di Naruto
non c’è nessuno… in fondo che differenza fa avere un anno in più? Per quel che
gli riguardava, la sua festa a sorpresa gli aveva lasciato come regalini i
postumi di una sbronza da record. Scostò il lenzuolo, poggiando i piedi nudi
sul parquet; barcollava un po’ nell’avanzare nel suo monolocale. Quando giunse
al bagno un forte olezzo acre ed acido lo colpì al naso; una rughetta si formò
sulla sua fronte quando il cervello cominciò ad ingranare, ed intuì cosa
contenesse il water di casa sua… tirò lo sciacquone senza pensarci troppo:
meglio dimenticare qualsiasi resto della sua cena.
Il getto d’acqua fredda si aprì con un leggero tocco,
ed il contatto con quel liquido gli provocò spiacevoli sensazioni; strinse i
denti e resistette al freddo. Con l’asciugamano posto sulle spalle si asciugò
le guance coperte da un leggero campo di barba ricresciuta, mentre entrava in
cucina riepilogando tutti i movimenti consueti per farsi un caffè. Riempi la
macchinetta di acqua, metti la polvere di caffè all’interno, chiudi la
macchinetta, accendi il gas, poni la macchinetta sulla fiamma…
… il sonno passò; la vista perse quella patina opaca,
e non si sentiva più la mente intontita.
Fu per questo che notò un piccolo particolare; un
calore vicino a sé nel letto, calore che abbracciò nel dormiveglia, scoprendolo
morbido. Senza riprendere fiato tornò di corsa nella sua camera da letto,
spalancando la porta con poca grazia…
-… buongiorno.- sbadigliò una figura, femminile,
visto il modo in cui i suoi seni emergevano dalla camicia del pigiama.
-… ma che…- si appoggiò con il pugno sul muro,
fissando sconcertato quella massa di capelli biondi sciolti a contrasto con i
raggi solari provenienti dall’ambiente esterno.
-Ehi Sas’ke-chan, ti ricordi? Ino Yamanaka, no?- la
figura si alzò in piedi, stiracchiandosi per bene.
-… ehi!- il ragazzo si coprì gli occhi, imbarazzato;
quella camicia da notte era decisamente corta per lei. -… che cazzo ci fai
qui?!-
Sbatté più volte le ciglia memori del trucco della
serata precedente. –Ho dormito qui, genio.-
-… tu… eh? Dormito?-
-Non è il tuo pigiama questo, Sas’ke-chan?- raccolse
con le dita un lembo dell’indumento. –I miei vestiti sono quelli.-
Quel che Sasuke notò con la coda dell’occhio, una
manciata di abiti buttati malamente a terra.
-Oh!- la biondina annusò l’aria. –Hai fatto il
caffè?-
Non gli diede il tempo di rispondere che lo spintonò
via dalla porta, seguendo quel profumo fino alla cucina. Il ragazzo prese un
bel respiro, tirando indietro i lunghi ciuffi della frangia.
-Non ti fai scrupoli ad essere invadente.-
Si sporse dalla cucina, osservandola muoversi in
quell’ambiente che non l’aveva mai ospitata; era piacevole notare come quel
pigiama le stesse bene. E come lasciasse scoperte certe parti che, benché si
vestisse come una puttanella, lui non aveva mai visto…
-Allora, quando si fa colazione?-
-Che c’è, il concetto non ti è chiaro?-
-Di che parli?- lo guardò male.
-Non sei la benvenuta qui.-
-Ah… e perché?-
Sbuffò, scuotendo la testa. –Forse perché
non ti ho invitato io…-
Stavolta fu la biondina a scuotere il capo.
–Sas’ke-chan, non si rifiutano i regali degli amici…-
-… Regali?!-
Aveva forse capito male?!
Ino lo guardo sconcertata. –Come, non ricordi?-
schioccò la lingua sul palato. –Io sono il tuo regalo di compleanno. Tanti
auguri da parte dei tuoi amici Kiba e Naruto, Sas’ke-chan.-
Il moro rimase letteralmente a bocca aperta…
espressione poco adatta ad un duro come lui.
-… ripeti?-
Alzò le spalle. –Naruto ha detto se restavo a farti
compagnia, visto che eri sbronzo marcio… e Kiba ha aggiunto che ti avrei fatto
un bel regalino stamattina… ovviamente prima mi sono arrabbiata, poi però l’ho
trovata un’idea originale… e così, ora io sono qui per conto di Naruto e Kiba.-
sorrise come una bimba innocente.
Sasuke si accasciò su una sedia, mentre fissava la
sua schiena.
-Regalo…-
-E’ il 23 Luglio, no? E fai 21 anni, no?-
-Ok, ma… che stronzata è questa del regalo?!- si
alterò. –Se quelli vogliono prendermi per il culo, li metto sotto con la mia
moto!-
-Nah, credo che vogliano farti davvero un regalo…-
bisbigliò, più concentrata nello spegnere il gas sotto la macchinetta del
caffè.
L’Uchiha la guardò di sbieco. –Uhm… e tu, che genere
di regalo saresti?- sbuffò rumorosamente. –Una piattola che dorme nel mio letto
e scrocca la colazione a casa mia.-
-Non esattamente…- lasciò cadere la frase in un
respiro, girandosi lentamente. Lo fissava con gli occhi socchiusi, e dalla
posizione delle braccia sembrava mettere in risalto la scollatura. –Posso
essere davvero un gran bel regalo, io…-
Il respiro gli si bloccò in gola, mentre l’avvertiva
secca; osservava rapito il movimento sinuoso della sua camminata avvicinarsi,
fino a terminare la sfilata sedendosi a gambe aperte su di lui, cingendogli le
spalle con le lunghe braccia lattee. Un calore avvampò nei suoi polmoni,
credendoli bruciare. Un formicolio viaggiò tra i polpastrelli delle sue dita,
che delicatamente si poggiarono a tastare la morbidezza dell’indumento,
desiderando la pelle nuda. Si morse il labbro interno, inalando il dolce
profumo di una creatura femminile.
-… un bel regalo?- nonostante tutto modulò il tono
della voce, manifestando un gran sangue freddo.
Ino intrufolò la mano tra i suoi capelli, scostandoli
dall’orecchio destro; si avvicinò ad esso, soffiando le parole.
-Buon compleanno, Sas’ke-chan.-
Tappò quella maledetta boccaccia con le sue labbra,
rubandole il soffio bollente di poco prima con la lingua.
Continuarono in camera da letto.
Forse Naruto e Kiba, per una volta, avevano avuto una buona idea…
Ma la sua moto sarebbe passata lo stesso sopra i loro
cadaveri.
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Il titolo l’ha scelto mia sorella: banalmente
significa in francese “Il regalo- Buon compleanno Sas’ke-chan” ,però a volte
sono le cose più semplici le più adatte.
Ultimamente SasuIno mi ispira sensualità: questa
fanfiction ne contiene molta, ed ammetto che per certi versi sia non-sense. Badate
bene che Ino non è una sciacquetta che Kiba e Naruto hanno “affittato” per
Sasuke: è una sua amica con la quale ha una “questione sentimentale irrisolta”;
volevo intenderla così.
Questo è il mio regalino per il compleanno di Sasuke,
oggi 23 Luglio: credo che sarà l’unico firmato Ino Yamanaka, ma in fondo non mi
dispiace.
Lo dedico sia al vero Sasuke Uchiha che al “mio
Sasuke-kun”.
E spero che a tutti, Violet Roses o non, piaccia.
La vostra Rael