Prologo
L’estate
era ormai finita e
quelle rare giornate in cui il Sole scaldava la pelle stavano lasciando
il
posto a giorni umidi e freddi. Selene aveva finito da un pezzo di
svuotare le
valigie e stava poltrendo nella sua stanza,in attesa che la sua
migliore amica
Beth arrivasse: come al solito era sempre la prima ad arrivare a scuola
e
quest’anno,il suo ultimo anno,era in anticipo di parecchie
ore. Guardando fuori
dalla finestra poteva vedere il giardino ancora vuoto,fatta eccezione
per
qualche ragazzino del primo anno che probabilmente si era perso. Mentre
stava
osservando il paesaggio Irlandese che si estendeva oltre i confini del
college,la porta si aprì e fecero il loro ingresso due
figure. “Sapevo che ti
avremmo trovata qui,già bella che sistemata!” A
parlare era stato un ragazzo moro
e dagli occhi neri come l’ebano,che
sorrideva raggiante alla ragazza: Hyperion. Selene lo strinse in un
abbraccio
caloroso,lanciando un sorriso anche al ragazzo castano dietro di
lui,Justin.
“Mi sembra di ricordare che vi sia vietato entrare nel
dormitorio femminile!”
fece notare la ragazza,con un sorriso che tradiva il suo tono di
disappunto.
“Oh
non iniziamo a borbottare già
da oggi,visto che dovrò sopportarti per tutto
l’anno!” una voce femminile
proveniva da fuori e faticosamente entrò Beth,trascinando
una quantità di
valigie superiore all’utile. Selene
sospirò,l’anno era definitivamente
iniziato.
Dopo aver
aiutato a sistemare i
bagagli i due ragazzi uscirono dalla stanza femminile,dirigendosi verso
la Sala
da Pranzo; era quasi ora di cena e ci sarebbe stato il classico
benvenuto ai
nuovi studenti e il bentornato a quelli vecchi. Selene, dal canto
suo,non
vedeva l’ora che iniziassero le lezioni,poiché
quest’anno avrebbero studiato
molte cose nuove. “Sono così elettrizzata per
quest’anno Beth! Ci credi?
Passati questi mesi ci sarà l’esame e poi ognuno
prenderà la propria strada!” “Oh
Sel ti prego non cominciare! Per questa sera non voglio affatto pensare
alla
scuola,all’esame e a tutto il resto!” rispose
l’amica,mentre si sistemava i
capelli neri tenendoli indietro con un cerchietto. “Io sto
scendendo,vieni con
me?”
“Ti
raggiungo tra poco,mi do una
sistemata anche io!”. Quando l’amica fu
uscita,Selene si guardò allo specchio:
non lo faceva spesso ma era proprio il caso di darsi una sistemata,dopo
il
lungo viaggio in treno. Osservò i suoi lunghi e indomabili
capelli rosso
fuoco,cercando di capire come metterli: non erano male in fondo,erano
lunghi e
formavano delle morbide onde sulla sua schiena,il vero problema era il
colore,che odiava. Decise alla fine di lasciarli
sciolti,truccò poco e
velocemente gli occhi color caramello e scese per la cena.
Una volta
entrata nella sala si
ritrovò davanti lo stesso familiare spettacolo: cinque
lunghissime tavolate
erano disposte l’una vicina all’altra ed erano
occupate rispettivamente da
tutti i ragazzi divisi per ogni anno scolastico. Individuò i
suoi migliori
amici e si sedette al loro fianco,lanciando sguardi e cenni di saluto
alle
persone in sala. La cena era abbondante e piacevole e mangiarono fino a
scoppiare,parlando di come avevano passato le vacanze estive e di quali
progetti avevano in serbo dopo la scuola; Selene ascoltava educatamente
le
chiacchiere dei suoi amici ma senza esserne troppo coinvolta,vagava con
gli
occhi per la sala,scorgendo volti conosciuti e osservando i nuovi
arrivati. Lo
sguardo le si posò un po’ più
giù,nella sua stessa tavolata,ma dall’altro capo
di essa: un ragazzo dai capelli color biondo cenere fissava il suo
piatto con
sguardo vacuo,ignorando deliberatamente le chiacchiere dei compagni che
lo
circondavano. In quel momento Eltanin Gray alzò lo sguardo e
i suoi occhi color
grigio tempesta inchiodarono quelli color caramello della ragazza.
Imbarazzata
la diciottenne distolse velocemente lo sguardo,concentrandosi di
più sulle
parole dei suoi compagni.
“Allora
Beth hai qualche
pettegolezzo da raccontare? Non so..Sai perché Gray se ne
sta sempre così
isolato dal resto del mondo?” Selene cercò di
rimanere il più indifferente
possibile,nel porgere all’amica quella domanda. In
realtà non le era mai
importato molto di quel ragazzo,idolatrato costantemente da tutto il
genere femminile
appartenente al Mercy College,ma lo sguardo con il quale fissava il
vuoto aveva
risvegliato in lei l’istinto indagatore.
“
Beh in realtà so poco e niente
su di lui,a parte che è un gran bel fusto,ma questo lo puoi
vedere da te, e che
è un gran libertino. So che adesso abita solo con il padre
ma per il resto non
parla tanto di sé.” Rispose l’amica
mora: fortunatamente la domanda non le
aveva fatto scattare ‘L’allarme
pettegolezzo’ perciò per quella sera Selene
l’aveva scampata!
Dopo cena
salirono tutti ai loro
dormitori e mentre si addormentava Selene non pensò
più ad Eltanin Gray,per
quella sera.
Eltanin’s point of view
Tornare in
quella scuola era
stato uno strazio: le solite facce,le solite chiacchiere inutili,i
soliti
posti. Aveva ritrovato la compagnia del suo migliore amico Cole,ma per
il resto
era come se tutto gli scivolasse addosso come l’olio. Nulla
lo attirava e nulla
lo incuriosiva,tranne che quella ragazza dai capelli buffi che aveva
sorpreso a
spiarlo,durante l’ora di cena. L’aveva vista nei
corridoi,come ignorarla
d’altro canto con quei suoi capelli rosso fuoco,ma a malapena
si ricordava il
suo nome. Mentre cercava di prendere sonno ripensava a cosa
l’avesse
incuriosita a tal punto da fissarlo così spudoratamente,ma
nonostante cercasse
di trovare qualcosa di diverso in lui,gli tornava sempre il pensiero
che in
realtà lui non era “interessante” per
niente: bello,certo,o almeno così gli
dicevano tutti,ma nello sguardo di quella ragazza senza nome non
c’era
ammirazione né venerazione. “Quella ragazza senza
nome..” pensava “eppure io
penso di sapere come si chiami..”