Cyan
Doll face..
Tre passi dal molo, un quarantadue e mezzo dalla panchina e
un’unghia mangiucchiata dalla tua pelle di ceramica. Tre distanze, tre limiti,
tre tipi di terrore diversi. Il terrore dell’acqua insieme alla sua non gravità
e alla conseguente immaterialità di carne che galleggia, alla pesantezza di un
pensiero fisso che mi tira giù insieme a tutto quell’insieme di inutili cazzate
che mi riempiono polmoni e gola e premono sulla lingua. Il terrore di avere il
tempo di sedermi, per la prima volta, e accorgermi di occupare un posto, quel
posto, e di respirare l’odore di marcio e salsedine e ruggine che impregnano le
assi di legno e il ferro ossidato; il terrore di avere il tempo di riconoscere
il tuo profumo tra quegli odori. Il terrore di essere troppo vicino, troppo in
tempo, troppo pronto.
In pratica il terrore di un' occasione che potrei non saper
cogliere e la tua mano stretta alla mia mentre dondoliamo sulle assi malferme
di un molo seguendo il ritmo del mio respiro strozzato e due labbra cianotiche,
le mie, che tremano sulle tue, perfettamente sane e rosse e piene.
Faccia da bambola, freddo cyan, piedi pestati e corpi
ricoperti di attesa.
..and a dance.
***
Credo di poter dare per certa la mia totale incapacità di decifrare quello che penso di sentire nell'esatto istante in cui m'innamoro di qualcuno o di qualcosa. In questo caso il mio feroce innamoramento è tutto rivolto ad una canzone o forse alla pressante sensazione di sentirmela bene addosso o forse alle occasioni perse catalogate accuratamente sulla federa lilla del cuscino.
Comunque se cliccate sulla foto parte magicamente la canzone in questione. Innamoratevene anche voi.
Lis