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Autore: Rota    05/05/2014    2 recensioni
Fiore blu cobalto appena sopra l'orecchio destro – è la stanchezza un poco accompagnata dal tedio che ha appesantito quel tanto lo sguardo di Akashi da fargli abbassare anche gli occhi, assieme al mento, perché catturassero i riflessi di luce trasmessi dalla televisione tra i petali finti quanto brillanti di quell'iris dischiuso.
-Il colore dei tuoi capelli è molto intenso, Reo. Servirebbe qualcosa che potesse valorizzare anche i tuoi riflessi.
-Come qualcosa del colore dei tuoi occhi, Sei chan?

Con quelle parole, probabilmente, ha lanciato un implicito invito senza neppure rendersene conto coscientemente. Eppure, al momento, non riuscirebbe a trovare abbinamento più perfetto di quello.
[Akashi x Mibuchi; CrossDressing]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reo Mibuchi, Seijuro Akashi
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: Rota
*Titolo: Blue Passion
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Mibuchi Reo, Akashi Seijuro
*Generi: Romantico, Sentimentale
*Avvertimenti: What if, Yaoi, One Shot, OOC, Cross Dressing
*Rating: Arancione
*Dedica: A Assasymphonie (L)
*Note autore: Seconda della serie/raccolta. Perché mi sono presa troppo bene, questa è la verità.
Buona lettura (L)

 

 

 

 

 

 

Fiore blu cobalto appena sopra l'orecchio destro – è la stanchezza un poco accompagnata dal tedio che ha appesantito quel tanto lo sguardo di Akashi da fargli abbassare anche gli occhi, assieme al mento, perché catturassero i riflessi di luce trasmessi dalla televisione tra i petali finti quanto brillanti di quell'iris dischiuso.
-Il colore dei tuoi capelli è molto intenso, Reo. Servirebbe qualcosa che potesse valorizzare anche i tuoi riflessi.
-Come qualcosa del colore dei tuoi occhi, Sei chan?

Con quelle parole, probabilmente, ha lanciato un implicito invito senza neppure rendersene conto coscientemente. Eppure, al momento, non riuscirebbe a trovare abbinamento più perfetto di quello.
Seijuro scivola con lo sguardo prima sul profilo del suo viso e poi di nuovo allo schermo posto poco distante da sé, mentre sente Reo muovere di nuovo la propria spalla contro il suo petto e strofinare la guancia contro di lui. Ascolta con poco interesse ma abbastanza attenzione i dialoghi dei protagonisti di quel film che dura da troppo tempo, troppo ben educato per fare altrimenti.
Ha la mano appoggiata al braccio di lui, nella prossimità del gomito piegato verso il ventre. Il fianco di Reo è libero ed esposto – quella lunga vestaglia pare morbida alla vista come lo è effettivamente al tatto, ma non può approfittare più di così dei singhiozzi che hanno reso l'altro vulnerabile e sensibile, né dell'evidente desiderio che prova nei suoi confronti. Tuttavia, lo ha lasciato accomodarsi come meglio credeva, sui cuscini di quel divano, apprezzando quel discreto pezzo di cosce nude che fuoriesce dal bordo del tessuto avvolgente.
Non si muove, ancora, mentre Reo alza una mano alla sua spalla e si aggrappa alla camicia candida: è la prima volta che lo fa, dall'inizio del film così per tutta la serata, sembra tanto delicato che se non fosse per la sua presenza concreta non percepirebbe affatto quei polpastrelli attenti. Ma sente il suo viso premuto, il calore delle guance e il peso del suo corpo contro il proprio. E ogni sospiro a cui si lascia andare.
Tornati dalla cena di quella sera, Reo lo ha invitato al proprio appartamento, ben sapendo che avrebbero potuto godere esclusivamente della propria e reciproca compagnia. Lo ha accolto nella propria dimora, come un ospite perfetto e umile, e ha trattenuto a stento l'emozione nel momento in cui lui ha chiuso la porta dietro le proprie spalle.
Akashi è sempre perfetto, ai suoi occhi e nei suoi occhi. Akashi è perfetto, e rende perfetta ogni cosa. Akashi, in quel momento, è a casa sua.
È stato così anche quando lo ha visto tornare dal bagno con tutto quel blu addosso; ha indugiato appena sul decoltè aperto, per quella sorpresa tanto difficile da nascondere subito e per il suggerimento strano ed esplicito di uno spallino rosato, visibile verso la spalla di sinistra, e un lucidalabbra del medesimo colore. Poi gli ha sorriso e l'ha seguito in salotto, senza aggiungere nulla.
La bottiglia dell'acqua con cui si sono serviti è appoggiata al tavolino davanti al divano, mezza piena, assieme a due bicchieri trasparenti di vetro. Ha fatto loro compagnia durante la prima ora del film, ma quando Rose e Jack hanno cominciato a ballare, con tutti quei sorrisi e tutto quell'amore, Reo non è riuscito a trattenersi; sciogliendo la perfetta postura con cui si era depositato accanto all'altro, aveva cercato rifugio e rassicurazione nel ritmo costante e calmo del suo cuore.
I capelli frusciano di nuovo, sulla scia degli eventi narrati: scena d'amore, in un insieme di ansimi e di vetri appannati – ora Reo è sulla sua spalla e lui riesce a sentire sia il suo respiro sia il profumo di vaniglia che sale direttamente dal suo collo scoperto.
Lascia che gli prenda la mano tra le proprie dita, e vede un braccialetto sottile con un pendaglio anch'esso blu quando Mibuchi sussulta davanti alla nave spezzata e a tutte quelle vite cadute in acqua. Non fa male, non osa.
Quando torna a guardarlo, sporgendo appena il suo capo verso l'esterno, ha ancora il cuore acceso d'emozione, e il laccio della vestaglia allentato.

 

-Questo film ti piace molto, noto.
Casa, di nuovo silenzio. Luce filtrata da una tenda opaca sopra la finestra, suono appena quando comincia il movimento. Quel cuscino dietro la schiena di Akashi è il primo che cade a terra.
-È indubbiamente un bellissimo film, riesce a farmi emozionare sempre.
La mano che scivola sulla spalla, ad abbassare il tessuto scuro fino a metà avambraccio. Pizzo rosa, che regge una coppa semitrasparente su un petto piatto, tondo nel muscolo.
Le dita risalgono alla nuca, per affogare tra i capelli neri.
-Tu sei sensibile per certe cose.
Bocca dischiusa, non volgare. Una lingua dal sapore dolce, uno sguardo che anche nel buio accompagna e seduce, senza fretta e senza malizia indecente.
La schiena lunga di Reo si tende quando sente la carezza delle dita di lui correre lenta verso il laccio – e poi quello scivola contro i fianchi, lasciando il tutto molle.
Si ritrae ma non per paura: quando Akashi lo guarda, sembra non aver mai visto niente di più bello.
-Lo credi?
Orlo sui fianchi, dietro la schiena.
Un completo appena trasparente, con un fiocco all'altezza dello sterno. C'è qualche ricamo blu anche su quello, sulle costole. Addobba il ventre, sopra l'ombelico, e carezza la pelle quando questa vibra, al primo bacio della labbra rosse di lui.
Gambe lunghe, perfette, oltre le mutande morbide. Seijuro ne prende una tra le mani e la bacia, partendo dalla coscia.
Il centro: lo spazio perfetto da occupare.
Niente più camicia.
-L'indifferenza non saprebbe dare la giusta tonalità a una bellezza come la tua.
Collo, ancora, e capelli sparsi sul cuscino. C'è più ombra che luce, e allora si ha la scusa perfetta per toccare, per baciare ancora, perché le forme vengano delineate con le labbra e con la lingua.
Akashi continua a dimenticare la conformazione della bocca di lui, e non può davvero permetterselo.
Cosce attorno ai fianchi.
-Sei-chan, sei un perfetto gentiluomo.
È così bello che potrebbe davvero innamorarsene.

 

 

   
 
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