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Autore: Jade Tisdale    05/05/2014    2 recensioni
One shot ambientata il giorno del matrimonio di Crilin e C18. I due futuri sposi, poco prima della cerimonia, inizieranno a parlare e C18 rivelerà al terrestre un piccolo segreto...
[Estratto]
«Gli umani, per dimostrare ciò che provano, si scambiano le fedi e giurano fedeltà. Ma l'amore è un'altra cosa.»
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 18, Crilin | Coppie: 18/Crilin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Gli umani, per dimostrare ciò che provano,
si scambiano le fedi e giurano fedeltà.
Ma l'amore è un'altra cosa.

 

 

 

 

C18 guardava con estrema attenzione il suo riflesso nello specchio. Bulma aveva fatto del suo meglio, ma la cyborg non era soddisfatta del risultato. Sembrava quasi una bambola. E questo la disgustava. 
La scienziata le aveva ripetuto svariate volte che il vestito le stava benissimo e che le rose blu nei capelli facevano risaltare il colore dei suoi occhi.
Nell'ultimo anno era cambiata tanto. La convivenza con Crilin, da come diceva lui stesso, l'aveva resa più umana.
C18 non poteva dire il contrario. Sapeva di non essere più la stessa, certo, ma era anche consapevole che non sarebbe mai stata una donna qualunque.
Perché lei aveva dei circuiti nel suo corpo.
Perché lei aveva una forza sovrumana.
Perché lei era immortale.
Sfiorò con le dita la collana che le aveva regalato Crilin per l'occasione.
Non poteva deluderlo.
Non poteva tirarsi indietro, quel giorno.
Il giorno del loro matrimonio. 
Si sistemò una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
«C18, sei pronta? Dobbiamo andare!» disse Bulma, aprendo di scatto la porta. 
La bionda sospirò.
Lei e la turchina si diressero al piano inferiore della Kame House. Poco prima di uscire, C18 posò lo sguardo su una fotografia che lei e Crilin avevano fatto pochi mesi prima, posta di fianco alla porta. La scienziata però, la prese a braccetto e la condusse velocemente sino alla navicella che le avrebbe portate a destinazione. E durante tutto il viaggio, ripensando a quella foto, a C18 tornò alla mente il ricordo di quel giorno...

 

Anche se era inverno inoltrato, il tempo permetteva di stare all'aria aperta solamente con una felpa.
C18 era seduta in riva al mare ad osservare il tramonto. Le piaceva farlo. Le suscitava molta calma.
Crilin era appena uscito dalla Kame House e teneva il pacchettino lilla stretto nella mano destra. Non appena vide la cyborg, si pietrificò. Le gambe iniziarono a tremargli e il cuore sembrava volergli bucare il petto.
Devo farcela... continuava a ripetersi. Devo trovare il coraggio di dirle quello che provo per lei!
Così, dopo aver deglutito un paio di volte, il terrestre si diresse, a passo estremamente lento, verso la sua amata.
Ormai era da un po' di tempo che si erano fidanzati, ma nessuno dei due aveva mai esternato i suoi sentimenti. Crilin non si aspettava di certo che C18 lo facesse. Dopotutto la conosceva e sapeva che per lei, anche un semplice 'ti voglio bene', era complicato da dire. Ma lui, non si era nemmeno degnato di dirle che ci teneva. Di sicuro lei lo sapeva, ma Crilin, desiderava farglielo sapere con le sue parole.
Si sedette di fianco a lei e prese a guardare quei pochi raggi che ne rimanevano del sole. 
Con grande stupore, si rese conto di non riuscire nemmeno ad aprire la bocca. Si sentiva la gola secca per l'agitazione.
«C18...» riuscì a dire, con voce fioca. «Devo dirti una cosa...»
Lei si voltò immediatamente verso il compagno, pronta ad ascoltarlo.
«Sai... Da quando stiamo insieme, non ti ho mai detto quello che provo per te...» iniziò a dire il pelato. 
«Non ce n'è bisogno.» rispose C18, con un tono di voce che non esprimeva alcuna emozione.
Crilin si sentì a disagio. Erano giorni che pensava ad un discorso adeguato da fare, ma si rese conto che alla sua amata, non avrebbe fatto né caldo né freddo sentire le sue motivazioni. Allora, si limitò ad aprire il pacchettino e a mostrarle l'anello.
«C18... Mi vuoi sposare?»
Le parole del terrestre stupirono la bionda, che iniziò a sentirsi molto confusa. Seguì un lungo silenzio da parte di entrambi, tanto che Crilin iniziò a pensare che C18 non lo avesse sentito.
Dopo non molto, la cyborg mise la testa sopra alla sua spalla. Erano davvero rare le volte che compiva dei gesti d'affetto.
«Uhm. Perché no?» si limitò a dire, estraendo l'anello dalla scatola e mettendoselo al dito.
Quel gesto fece nuovamente battere il cuore di Crilin come un martello. E quale miglior modo di ricordare quel giorno, se non facendosi scattare una foto dal maestro Muten?

 

Nel frattempo, davanti alla porta di una chiesetta situata sui Monti Paoz, non molto distante dalla casa di Chichi, Crilin iniziò a chiedersi che fine avessero fatto Bulma e C18. Gli altri invitati avevano già preso posto all'interno.
Manca davvero poco alla cerimonia... Ma dove si saranno cacciate? si chiese il futuro sposo.
Dopo pochi minuti, la scienziata -che aveva lasciato la navicella vicino a casa della moglie di Goku- fece la sua comparsa.
«Bulma!» esclamò Crilin, stupito nel vederla sola. «Ma cosa...?»
L'amica gli rivolse uno sguardo malinconico.
«Non chiedermi spiegazioni... Non ho idea di quello che le è preso!»
«Lei... Dov'è ora?»
«Non lo so.» rispose la turchina. «Ha detto che prima di venire qui voleva fare una passeggiata per riflettere.» 
In men che non si dica, Crilin si alzò in volo, ma fu bloccato dalla stretta di mano di Bulma.
«Era strana ancora prima di partire. Dev'esserci qualcosa che non va.» lo informò. 
Il terrestre annuì, lasciando la presa dell'amica e volando sempre più in alto. 

 

C18 non aveva mentito. Desiderava davvero fare una passeggiata lungo la collinetta per riflettere, ma non sapeva quanto tempo le sarebbe servito. Si era seduta lungo la riva di un fiumicello ed iniziò a chiedersi se non stava commettendo uno sbaglio.
Se avesse pronunciato il fatidico "sì, lo voglio" la sua vita sarebbe cambiata.
Voleva essere per Crilin la moglie che ogni uomo desiderava, quella gentile ed affettuosa, che preparava i pasti, stendeva i panni e puliva la casa.
Ma voleva davvero cambiare per lui?
Non lo sapeva più. Dopo quella notizia, non aveva più idea di che cosa volesse dalla vita.
Si concentrò e tentò di localizzare l'aura di Crilin. Si stupì molto non appena si rese conto che il suo futuro sposo era a pochi metri di distanza da lei e che lo stava per raggiungere in volo.
«C18!» si sentì chiamare ad un tratto, senza però voltarsi. «Ma che succede? Che cosa ci fai qui?»
Rimase pietrificata.
E ora cosa faccio? si chiese, emettendo un lungo sospiro.
«Stai bene?» chiese Crilin, iniziando a mostrare i primi segni di preoccupazione.
«Sì, sto bene.» rispose lei, senza togliere lo sguardo dall'acqua del fiume che scorreva lentamente. 
Il terrestre si sedette di fianco a lei sull'erba verde primaverile. Aveva capito benissimo che c'era qualcosa che non andava. Ma aveva paura a chiederle di che cosa si trattasse. 
Con estrema delicatezza, Crilin sfiorò con le dita i pochi ciuffi che ricadevano sulla fronte della sua amata. C18 si voltò verso di lui, provando un sentimento misto a paura e malinconia.
«Non so più se mi voglio sposare.» disse tutto d'un fiato la cyborg.
La reazione del compagno la lasciò perplessa. Non aveva battuto ciglio.
«Non dici nulla?» chiese dopo poco la bionda.
Il terrestre mantenne un'espressione tranquilla.
«Perché?» domandò semplicemente.
La cyborg abbassò lo sguardo.
«Perché mi sono resa conto che non sarò mai il prototipo della moglie perfetta.» 
Crilin le alzò il mento con due dita, costringendola a guardarlo in faccia.
«Ma tu sei perfetta.» sussurrò, facendo un sorriso.
Seguirono alcuni secondi di silenzio, alternati dal cinguettio di alcuni passerotti e dal fruscio del lieve venticello che si era alzato.
«No, non lo sono.» continuò lei decisa.
«Cosa te lo fa pensare?» chiese il terrestre.
«A cominciare dal fatto che sono un cyborg, una macchina distruttrice con dei circuiti al posto del cervello e una forza sovrumana. Non so fare nulla, nemmeno cuocere della stupida carne, mentre le altre donne sanno fare di tutto. Ti tratto sempre male, nonostante tu, al contrario, ti comporti come se io fossi una regina. E ora dimmi, ti sembro una moglie perfetta?»
Il sorriso di Crilin si ampliò, fino a far entrare la cyborg in uno stato confusionale. 
«Certo che mi sembri una moglie perfetta.» rispose. «Ti ho amata fin dal primo momento che ho incrociato i tuoi occhi, 18. E sì, è vero, tu mi tratti sempre male e mi comandi, ma nonostante questo, io ti amo. E desidero trascorrere il resto della mia vita con te.»
«Tu sei fuori di testa...» si affrettò a dire lei. Sospirò. «Gli umani, per dimostrare ciò che provano, si scambiano le fedi e giurano fedeltà. Ma l'amore è un'altra cosa. Quando si ama veramente qualcuno, a che serve sposarsi?»
Il terrestre, davanti alle parole estremamente sagge della cyborg, capì che la sua compagna stava seriamente prendendo in considerazione l'idea di non sposarsi.
«Vuoi d-dire c-che...» Deglutì. «N-non mi ami?»
C18 si alzò in piedi e ignorò la sua domanda.
«18...» iniziò a dire il terrestre, alzandosi a sua volta. «Fare un discorso simile non è da te. Insomma, da quando in qua ti poni il problema di essere una brava moglie? E poi, sei stata tu a decidere di sposarmi, dopo che te l'ho chiesto. Come mai, ad un tratto, hai cambiato idea?»
Lei abbassò lo sguardo.
«Ho paura di deluderti, Crilin.»
Quest'ultimo, stupito dalle parole della cyborg -e incredulo che avesse detto una cosa simile-, si avvicinò a lei e le prese la mano, intrecciando le sue dita paffute con quelle fredde di C18.
«Non è solo questo. C'è per forza qualcos'altro sotto.»
C18 strinse forte la mano di Crilin ed iniziò a tremare.
Era davvero una buona idea dirglielo? Oppure si sarebbe arrabbiato?
«Crilin, io...» Sentì il cuore martellargli il petto. «Credo... Credo di essere incinta.»
Vuoto.
Era questo che si sentiva dentro dopo aver detto quelle parole.
Il vuoto più totale.
In più, il silenzio di Crilin non la faceva stare meglio.
Il suo istinto, in quel momento, fu quello di volare via e di andare lontano, uscendo per sempre dalla vita del terrestre. Era convinta di non essere simpatica ai guerrieri z -cosa non vera, visto che nell'ultimo periodo avevano iniziato ad apprezzarla- e ancor di più sul fatto che Crilin, dopo aver saputo che era incinta, l'avrebbe lasciata. Lasciò la presa e fece un passo alla sua sinistra, ma prima che potesse andarsene, il terrestre riprese alla svelta la sua mano.
«E' una notizia meravigliosa!» esclamò con un sorriso.
«Come? Non sei arrabbiato?» chiese confusa la cyborg.
«E perché mai dovrei esserlo? Sono felicissimo invece!» Si rese conto che C18 era sul punto di piangere. «Aspetta un attimo... Ma allora è per questo che non volevi più sposarti?»
Ormai la bionda aveva già le guance bagnate.
«Certo che è per questo... Ti pare che un androide sarà mai in grado di essere una buona madre, oltre che una buona moglie?»
Crilin accarezzò dolcemente la guancia umida di C18.
«Tu per me sei una donna, una splendida e coraggiosissima donna, che dopo tutte le brutte cose che ha passato ha ancora la forza di andare avanti. E' per questo che ti amo, 18. E' proprio per il tuo carattere deciso e sicuro se ti ho scelta. E non ti sposerei, se non fossi sicuro di amarti.» 
La cyborg mise le braccia al collo del suo amato e gli diede un tenero bacio. In quel momento, C18 si chiese nuovamente cosa aveva spinto il ragazzo, o meglio, l'uomo che aveva davanti, a decidere di sposarla. E si meravigliò delle sue parole, che per una volta, erano riuscite a sciogliere il suo cuore di ghiaccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!
L'idea di scrivere questa one-shot mi era venuta già da un po', ma ho deciso di pubblicarla oggi perché per me è un giorno speciale... E' esattamente un anno che sono iscritta a questo meraviglioso sito di fanfiction! 
Mi piace scrivere praticamente da sempre, fin da quand'ero piccola, ma all'inizio era solo un passatempo, mentre ora è diventata praticamente la mia vita!
Ok, forse sono un po' esagerata... Però scrivere mi piace tantissimo :3
Comunque, passando alla storia, C18/Crilin è la mia coppia anime preferita in assoluto e ho cercato di rendere i due protagonisti IC al meglio, anche se credo che C18 sia venuta un po' OOC.
A parte questo, spero che l'abbiate gradita. Aspetto le vostre recensioni! 

   
 
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