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Autore: Domi_chan    24/07/2008    4 recensioni
Si trovava in una landa desolata..
Imprigionata ad una parete..
Alla sua destra c’era Naruto in un lago di sangue..
Mentre alla sua sinistra vedeva in lontananza Konaha in fiamme..
Iniziò a piangere.
Vedere Naruto.. svenuto, o probabilmente morto..
.. il giubbetto che aveva ricevuto dopo essere diventato chunin imbrattato di sangue..
.. il coprifronte, da cui non si era mai separato, spezzato..
Sentire le urla di amici, compagni e conoscenti..
No.
Non poteva accettarlo.

[CONCLUSA]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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TO LOOK AHEAD, OR NOT?
[Guardare avanti, o no?]

.

.

Era li.. davanti a lui..
Da quanto tempo non incrociava le sue iridi smeraldine?
Mesi..?
.. forse anni..
No.. No..
Non cosi tanto..
Stava perdendo anche la cognizione del tempo..
“ Male.. molto male.. “ sussurrò quasi divertito a se stesso.
- Spostati – sibillò, puntandola con gli occhi, rossissimi per via dello sharingan – Immediatamente -
Si era frapposta tra lei e il biondo..
Lo stesso biondo che sin da piccolo proclamava fiero per tutta Konoha che avrebbe occupato lui la carica di quinto Hokage (sesto dopo la nomina della grande Tzunade) ma che adesso giaceva li, svenuto, e con un rivolo di sangue che scendeva dalla bocca.
- No – ribatté quella convinta – Non ti permetterò mai di fare del male a Naruto -
Si stava preparando allo scontro.
Aveva già concentrato il chakra nella mano destra, pronta a colpire.
- Tsk – ghignò, divertito – e tu, una piccola ragazzina frignona, speri di riuscire a fermare me?Sasuke Uchiha?! -
- Sasuke - disse con rabbia – io non sono più la Sakura di una volta –
- Dimostramelo! – urlò.

Era da tanto che la sua voce, sempre atona e incolore, non trasmetteva delle emozioni umane..
Da quando aveva ucciso Itachi, sempre se fosse esatto dire che lo aveva ucciso..
Da quando aveva capito di non avere più uno scopo nella vita..
Persino radere al suolo Konoha.. a cosa sarebbe servito?
A niente.
Il tempo da allora si era fermato..
Lui aveva smesso di vivere realmente, lasciando che la realtà gli scivolasse lentamente addosso.
Ma per gli altri invece sembrava che le cose fossero proseguite in qualche modo.
Lo sciocco, stupido Naruto era finalmente diventato Jonin, e da quello che sentivo dire in giro il suo sogno rischiava di avverarsi a breve.
Inoltre aveva quasi dato la vita per salvare la ragazzina.. e questo significava che forse..
“ Ragazzina? “ sorrise tra se e se di nuovo, riflettendo sulle sue stesse parole..
Evento più unico che raro.
In effetti quella che si trovava davanti non era più la dodicenne che aveva platealmente rifiutato per inseguire la sua vendetta.
Per meglio dire.. non era più una dodicenne.
Ormai era una donna.
Una ventenne bella, si bella, e fatta.
Però portava ancora i capelli corti.. peccato..

- Con piacere! -
Schizzò verso di lui, immobile.
Non voleva ucciderlo.
Non ce l’avrebbe mai fatta..
Però l’avrebbe ferito..
Oh si.. gli avrebbe fatto molto male.
Lo avrebbe riportato a Konoha e lo avrebbe convinto a tornare alla vecchia vita.
Con le buone o con le cattive.
O almeno il piano prevedeva questo.
Già.. prevedeva.
Perché per quanto fosse migliorata, non era riuscita a impensierire più di tanto l’avversario.
- Spero che questo non sia il tuo meglio – sussurrò serafico.
Non si era spostato dalla posizione di partenza, e manteneva ancora quello stupido ghignò, mentre lei, ansante, era stata costretta ad indietreggiare per evitare la sua katana.
- Mi dispiace Sakura – sussurrò, improvvisamente triste.

Da quanto tempo non lo sentiva pronunciare il suo nome?
.. mesi..
Esattamente cinque..
Cinque lunghissimi mesi..
Ricordava tutto di quell’incontro, o per meglio dire scontro..
Aveva rischiato di morire..
Ma l’aveva rivisto.. ed era già tanto.
Anche se, doveva ammetterlo, già allora era diverso..
La scintilla che da sempre aveva attraversato i suoi occhi, sharingan o no, si era affievolita.
E anche la voce, un tempo minacciosa e tagliente, era diventata diversa.. quasi accondiscendente.
Come se si fosse rassegnato al proprio destino.
.. e adesso addirittura leggeva nei suoi occhi sconforto e tristezza.

- Per cosa..? – fece incerta..
- Io.. non avei voluto – abbassò la katana, demoralizzato - ma.. tu e lui.. io non posso.. - attivò lo stadio finale del suo sharingan - lasciarvi andare.. -
Tecnica illusoria.
E lei, pur avendo ricevuto decine e decine di raccomandazioni da Kakashi e dalla maestra, compì il grave, gravissimo errore di non distogliere lo sguardo.

Si trovava in una landa desolata..
Imprigionata ad una parete..
Alla sua destra c’era Naruto in un lago di sangue..
Mentre alla sua sinistra vedeva in lontananza Konaha in fiamme..
Iniziò a piangere.
Razionalmente sapeva di trovarsi all’interno di un illusione.. perfetta e realistica si, ma pur sempre un illusione.
Ma il suo cuore non voleva accettarlo.
Vedere Naruto.. svenuto, o probabilmente morto..
.. il giubbetto che aveva ricevuto dopo essere diventato chunin imbrattato di sangue..
.. il coprifronte, da cui non si era mai separato, spezzato..
Sentire le urla di amici, compagni e conoscenti..
No.
Non poteva accettarlo.
- Sakura.. – due occhi scarlatti era comparsi nell’oscurità - .. che te ne pare?! – fece mellifluo.
Non riusciva a parlare.
Sasuke, il suo Sasuke, stava per finirla.
L’ex compagno del team 7.
Il suo prime vero amore.
Sentì una strana fitta all’addome.
Era la fine.
Chiuse gli occhi.. preparandosi a ricevere il colpo finale..
.. che però non venne.

Riaprì gli occhi, osservando con circospezione il luogo in cui si trovava.
Era..
Era tornata nella foresta.
Cercò con lo sguardo il suo avversario.
Era ancora di fronte a lei..

Immobile.
Aveva riposto la Katana al suo posto..
Non sembrava intenzionato ad attaccarla.
- Sarebbe cosi semplice ucciderti.. adesso.. - fece improvvisamente, dirigendo lo sguardo al cielo - .. ma.. -
Si voltò verso di lei che, ansimante, stava per crollare al suolo.
Aveva disattivato lo sharingan, e i suoi occhi erano tornati ad avere il colore della notte.
Erano tornati ad essere bellissimi.

Il Sasuke Uchiha di adesso non era poi cosi diverso dal dodicenne che, insieme a Naruto, l’aveva accompagnata in decine e decine di missioni.
Che più di una volta le aveva salvato la vita..
.. e che, anche se inconsciamente, l’ aveva sempre protetta.
A parte il fatto che era diventato, se possibile, ancora più bello.
I capelli, nero pece come sempre, ricadevano morbidi sulle sue possenti spalle..
I suoi lineamenti, perfetti e inconfondibili, erano diventati più maschi..
Se si fossero trovati in una situazione diversa sarebbe stato impossibile non notare il suo fascino da bello e dannato.
Rispecchiava perfettamente l’ideale dell’eroe maledetto.
Il vendicatore mascherato presente in qualsiasi favola che si rispecchi.
Peccato che le favole non esistano.
Peccato che la realtà sia più difficile di quanto si pensi.
Peccato..
Già.. peccato.

- .. non posso.. – stiracchiò il volto in una smorfia - .. siete deboli.. troppo.. sarebbe inutile e controproducente sprecare le mie preziose energie con voi. -
La voce era ferme.. decisa.
Ma il suo sguardo, mentre pronunciava queste parole, era assente.

- Sa-sasuke - disse portandosi una mano all’addome, era stata una giornate difficile - perché?? -
Non fu necessario chiederle a cosa si riferiva.
Ormai quella ragazza era diventata un libro aperto per lui.
Strano.
Sbuffò.
- e me lo chiedi ancora Sakura?! – si sistemò con eleganza il kimono - ma.. non eri cambiata?- ghignò.
- IDIOTA!!! -
Si era rialzata, facendo appello a quel briciolo di chakra rimastole in corpo.
- HAI UCCISO ITACHI! – gridò con quanto fiato aveva in corpo – HAI COMPIUTO LA TUA VENDETTA!
Potresti tornare a Konoha..
Potresti riavere una vita normale..
Potresti tornare ad essere Sasuke Uchiha. -
Il moro, per tutta risposta si sforzò di sorridere.
Una vita normale..
Come no.
Certo.. da una parte gli sarebbe piaciuto tornare a casa.
Ma..
Lui era pur sempre l’ultimo degli Uchiha.
Il traditore.
L’assassino.
Anche se, per assurdo, Tsunade fosse riuscita a fargli scampare la pena capitale, chi mai lo avrebbe accettato?
A parte Naruto e Sakura (e comunque aveva dei forti dubbi anche in proposito), chi sarebbe riuscito a perdonarlo?
Chi..?
Nessuno.
Non aveva intenzione di passare il resto della sua inutile esistenza tenuto a debita distanza come un appestato.
E poi il suo unico obbiettivo adesso rimaneva pur sempre quello di distruggere i piani alti del villaggio.
Lo doveva alla sua famiglia.
E lo doveva anche a Itachi.

- Sakura.. Sakura.. Sakura.. - sospirò avvicinandosi – credi davvero che sarei disposto a tornare in quel.. posto? – fece con disprezzo.
Lei si limitò a fissarlo negli occhi.
Non avrebbe usato nessuna tecnica. Ne era convinta.
- è a causa di quel posto che il mio clan è scomparso.
È per colpa sua se sono orfano.
È per colpa sua se sono quello che sono.
Credi che sia stato bello lasciare il team7?
Seguire quella serpe di Orochimaru?
Farsi comandare da lui?
No. Non lo è stato. -

Era la prima volta che Sasuke si apriva con lei.
La prima volta che le parlava senza considerarla una stupida, saccente, monotona ragazzina.
E questo la fece interiormente sorridere.
- Lo so - annuì convinta, senza rompere il contatto visivo.
- ed è proprio per questo che te lo chiedo un ultima volta:
torna Sas’ke. Torna da noi. -

Si avvicinò ulteriormente.
Ormai erano a meno di un metro di distanza l’uno dall’altra.
- Sei noiosa. - disse senza sentimento.
- Tu e quell’altro credete ancora di potermi riportare indietro? -
Sorrise, divertito dalle sue stesse parole.
*- Quand’è che capirete che è ora di lasciarmi in pace?
Sono preda di un potere molto più grande di me.
In realtà io non posso sapere che cosa ne sarà della mia vita futura.
So soltanto che non posso farci niente.
NIENTE! -*

Sakura distolse lo sguardo.
Disgustata.
- Io.. Io.. - calde lacrime cominciarono a scorrere dai suoi smeraldi.
- Io ci ho provato Sasuke.. -
Sussurrò poi, abbozzando un tenue sorriso.
- Ma sappilo:
non mi arrendo.
Ti riporterò in dietro.
È una promessa. -

- Un tempo era Naruto quello specializzato nelle promesse -
Fece, ripensando, senza volerlo, ai giorno felici con il team 7.

E fu allora che il suo braccio destro si mosse senza il minimo preavviso.
Senza alcun consenso.
Andò a poggiarsi sulla guancia umida della ragazza e,
con molta poca delicatezza la costrinse a volgere nuovamente il volto nella sua direzione.

E fu allora che anche il braccio sinistro si mosse senza il minimo preavviso.
Senza alcun consenso.
Andò a poggiarsi sulla lattea spalla della ragazza e,
con tatto a dir poco inesistente, la spinse verso di se.

E fu allora che il suo volto si mosse senza il minimo preavviso.
Questa volta però con il consenso del cervello.. e del cuore.
Si sovrappose a quello di lei,
confusa e allo stesso tempo spaventata,
chiudendoli in un casto bacio.

- Cosa..? - sussurrò quella sconvolta, allontanandosi di scatto.
Sasuke Uchiha l’aveva baciata.
Non era stato il bacio carico di passione e sentimento che lei aveva sempre sognato,
ma era pur sempre un bacio.
- Perché..? - continuò a chiedere, senza però ricevere risposta.
Lui restava li, immobile, a fissarla.
Sembrava quasi non sapesse fare altro.

Già.
Perché?

- Perché mi andava di farlo. -
Rispose, scostante.
Peccato che nonostante si sforzasse di mantenere il tono della voce freddo e atono,
i suoi occhi tradissero emozioni diverse.
Sembrava quasi che si fossero riaccesi.
Che la luce che li aveva sempre caratterizzati fosse ricomparsa.

E fu proprio questa sensazione a spingere Sakura a reagire.
Lentamente si riportò di fronte a lui.
- Sasuke.. - sussurrò triste.
Non riusciva nemmeno ad immaginare cosa aveva provato durante quei lunghi anni da esule.
Sapeva solo che doveva essere stato tremendamente duro.
Lo leggeva nel suo sguardo,
quasi bisognoso di affetto.
Accostò con cautela la mano al suo petto, in corrispondenza del cuore.
E quello che sentì la sorprese, forse più del bacio di poco prima:
il battito dell’Uchiha era irregolare, affannato.
Quasi quanto il suo.

E fu proprio questo a spingere Sakura a proseguire.
Allontanò l’arto dal torace, spostandolo sul viso.
Iniziò a percorrere la sua guancia nivea,
il suo naso perfetto, leggermente all’insù,
le sue labbra sottili.
Coraggiosa come mai prima d’ora,
si alzò lentamente sulle punte dei piedi
e ricambiò il bacio.

Se però lei pochi istanti prima si era allontanata sorpresa,
la reazione del moro fu totalmente diversa:
la strinse a se, prolungando e approfondendo il contatto.

E fu di nuovo la ragazza a staccarsi.
- Torna a Konoha Sasuke -
Lo implorò, quasi in lacrime, guardandolo negli occhi.
- Torna . -

Lui sorrise, triste.
- Non tornerò a Konoha, Sakura - rispose convinto,
Poggiando la fronte su quella di lei,
- tornerò da te.. -

.

.

.

.

SPAZIO DELL'AUTORE
Salve miei cari lettori!
Quella che avete letto è la prima parte di una breve ff
composta da due capitoli,
forse tre.
Tutto dipende dall’ispirazione XD

Un’altra SasuSakuNaru
(prima o poi cambierò soggetto!siate fiduciosi XD)
Ambienta dopo lo Shippuuden..
O almeno credo:
i protagonisti infatti hanno più o meno vent’anni,
ma tutto sta nel modo in cui il sommo Kishimoto farà evolvere la storia!

Se ci siete battete un colpo!
Ci conto!

ps:la frase di Sasuke riportata tra gli asterischi
naturalmente non è mia!
L’ho ripresa dall’episodio 133 dell’anime
(Naruto vs Sasuke nella Valle della Fine U_U)
però ci stava bene, vero?!

pps:il titolo non ci azzecca ancora niente
lo so -_-

  
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