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Autore: Ice Star    05/05/2014    8 recensioni
All'improvviso un tocco leggero sulla guancia la ridestò dai suoi pensieri, facendola indietreggiare spaventata.
Rufy le si era avvicinato silenziosamente ed aveva poggiato le dita sul leggero solco lasciato da quella piccola lacrima, sfuggitale durante la lettura del libro.
-Perché hai pianto?- sussurrò con voce roca e profonda ad un paio di centimetri dal suo volto.
-I-Io...- per la prima volta, Robin non sapeva cosa rispondere, ormai preda dei battiti irrefrenabili del suo cuore.
*fan fiction partecipante al RuRobin day!*
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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RuRobin day: il rosso di un sorriso da Re e l’azzurro degli occhi di una bambina dai mille petali rosa.
Il destino li ha fatti incontrare e non importa quanto siano diversi, il loro amore è più forte di tutto.

 

CICATRICI
 

 

Nel buio di una notte senza luna, si poteva vedere la sagoma di una nave veleggiare tranquilla sul nero oceano del Nuovo Mondo.

Era strano sentire un tale silenzio a bordo di quel buffo veliero sempre pieno di urla e schiamazzi.

 

Nella stanza delle ragazze, Nami dormiva tranquilla, cullata dal dolce movimento della nave.

 

Nella zona notte riservata alla componente maschile, invece, si potevano udire delle voci che, nel mezzo del sonno, conversavano:

-Chopper...ti va di sentire alcune delle mie avventure?..-il cecchino si girò a pancia in su, alzando il braccio destro in aria

-Oh, si Usopp....racconta...-il piccolo medico si voltò verso il compagno

-Smettila di dire cretinate, nasone...- lo spadaccino si voltò sul fianco sinistro, nascondendo il volto sotto il cuscino

-Stai zitto, marimo da quattro soldi...- il cuoco si mise a pancia sotto, premendo il volto sull'intreccio dell'amaca

-Ma come sono suuuuper...- biascicò il carpentiere, mettendosi nella sua solita posa

-Yohohohoho....ma quante belle mutandine....- lo scheletro stava perdendo sangue dal naso.

-Ho fame...-disse il capitano, aprendo gli occhi e scendendo dalla sua amaca.

Il ragazzo si guardò attorno e, ancora mezzo addormentato, uscì dalla stanza.

 

 

Dalla cucina si poteva intravedere l'unica luce accesa di tutto il veliero.

All'interno della stanza, con un libro alla mano ed una tazza di caffè fumante sul tavolo, Robin stava svolgendo il suo turno di guardia.

Il libro che stava leggendo narrava la storia di una bambina che, rimasta orfana di entrambi i genitori, si era ritrovata a vagabondare per le vie di una grande città.

La bambina, per vivere, rubava e truffava la gente che,non le si avvicinava per via del suo aspetto trasandato e dei suoi abiti sudici.

Si sentiva sola mentre vedeva i bambini giocare felici e divertirsi con i loro genitori.

Robin si asciugò una lacrima mentre tristi ricordi le riaffioravano nella mente.

Un sorriso, un'isola in fiamme, un manifesto con una taglia da capogiro ed una sola parola...”mostro”.

Quante volte le era venuto in mente di farla finita, così da terminare quella lenta agonia e quella vita piena di sofferenze e cicatrici.

Ma, ogni volta che ci pensava, i volti di tutte le persone che si erano sacrificate per lei le tornavano alla mente, accompagnate da dolci parole:

 

-Vivi la tua vita al meglio, Robin! - due occhi azzurri da madre che salutavano per l'ultima volta una dolce bambina dall'infanzia bruciata

-Ricordati che nessuno nasce per essere solo, un giorno incontrerai i tuoi amici, per i mari...Darrenshishishishi..- una buffa risata, accompagnata da un dolce sorriso ed un cuore grande come l'oceano”

 

Quelle parole, assieme alla speranza di una vita migliore, la facevano desistere ogni volta dai suoi macabri propositi, riportandola alla cruda realtà.

 

Ma ora aveva dei veri amici su cui contare, una famiglia...

 

-Robin, non te l'ho ancora sentito dire...DI' CHE VUOI VIVERE!!-”

 

La voce del suo capitano le risuonava chiara e forte nelle orecchie riuscendo, almeno in parte, a risanare le cicatrici del suo passato, facendole battere forte il cuore.

 

 

SGRR SGRR

 

Uno strano rumore proveniente dal frigorifero la ridestò dai suoi pensieri.

Persa com'era tra i ricordi, non si era accorta che qualcuno si fosse intrufolato nella stanza.

Si alzò dalla sedia senza far rumore, avvicinandosi piano al frigo.

Appena intravide una figura di fronte ad esso, fece spuntare dal pavimento una rete di mani e braccia, intrappolando così l'intruso.

-Ahio...ma...ma che succede?...- biascicò una voce a lei familiare, mentre l'ombra si divincolava da quella rete.

Robin si avvicinò cautamente all'intruso, riconoscendovi la figura del capitano.

-Ma... Rufy, che ci fai qui?- gli domandò con voce candida, trattenendo a stento le risate

-Cosa? Eh?...- il ragazzo si guardò attorno spaesato, per poi, una volta resosi conto della situazione imbarazzante, arrossire di colpo.

-Ecco...io...-

-Non c'è bisogno di spiegare nulla, capitano...- la donna si avvicinò al lucchetto del frigorifero, prendendolo tra le mani -..stavi cercando di aprire il lucchetto a morsi, vero?- affermò convinta, osservando i segni dei denti del ragazzo.

Il volto di Rufy divenne rosso incandescente per la vergogna

Perché tra tutte le persone a bordo dovevo farmi beccare proprio da lei?....Ora penserà che sono solo uno stupido moccioso infantile....” pensò sconsolato.

La mora scoppiò in una fragorosa risata, mentre le mani che intrappolavano Rufy scomparvero in mille petali rosa.

-Sai che sei ancora più bella quando ridi?..- disse ad alta voce, alzandosi dal pavimento.

Questa volta toccò al volto della donna diventare di un rosso incandescente, mentre il moro continuava a parlare -Perché non ridi più spesso? Hai una bellissima risata...-.

Il volto di Robin, se possibile, diventò ancor più rosso, non sapendo più cosa pensare .

Perché mi fa quest'effetto? Lui non mi considera niente più di una compagna...sono troppo vecchia per lui...”

All'improvviso un tocco leggero sulla guancia la ridestò dai suoi pensieri, facendola indietreggiare spaventata.

Rufy le si era avvicinato silenziosamente ed aveva poggiato le dita sul leggero solco lasciato da quella piccola lacrima, sfuggitale durante la lettura del libro.

-Perché hai pianto?- sussurrò con voce roca e profonda ad un paio di centimetri dal suo volto.

-I-Io...- per la prima volta, Robin non sapeva cosa rispondere, ormai preda dei battiti irrefrenabili del suo cuore.

Gli occhi nero pece di Rufy si spostarono verso il libro poggiato sul tavolo, collegandone la storia alle lacrime versate dalla donna

-Cosa c'è scritto in quel libro che ti ha fatta piangere?- chiese piano

-Mi ha fatto tornare in mente vecchi ricordi-cercò di allontanare i suoi occhi azzurri da quelli di lui, troppo incandescenti e pericolosi per il suo cuore ferito.

-Lo avevo pensato anch'io...- ribadì con voce sicura, avvicinandosi al tavolo.

Come ha fatto a capirlo?... Come può leggermi dentro così facilmente?..”pensò spaesata

-Sai...- cominciò a parlare, con lo sguardo perso nel fissare quella copertina logora, attirando l'attenzione di Robin -...quando Ace è morto, anche io credevo di essere morto con lui.....Avevo perso una persona per me molto importante e mi sentivo solo e spaesato.... ma poi..- sorrise leggermente, tenendo lo sguardo sempre fisso e toccandosi la cicatrice sul petto -mi sono accorto di non essere solo...Ho tutti voi, che siete come una famiglia per me...siete tutti importanti...- alzò lo sguardo, incontrando gli occhi chiari dell'archeologa.

Sembra così maturo... i suoi occhi sono così sinceri e dolci, mentre la sua voce è ferma e sicura....non è lo stesso di due anni fa...”

 

Il moro si avvicinò piano alla donna, fino ad abbracciarla, poggiando il mento sulla sua testa.

E' anche cresciuto...”

-Tu non sei sola, Robin...- le sussurrò con voce roca -..certe ferite sono dure a guarire e ne porteremo sempre una cicatrice...-

Come s'impulso, la mora poggiò il palmo della mano sul petto del ragazzo, accarezzando la cicatrice

-Una cicatrice può essere anche invisibile, circondando il nostro cuore..- disse piano Robin, sentendo gli occhi bruciare

-Lo so.. ma prima o poi il dolore passa e tutto sarà più bello-

Rufy sciolse l'abbraccio, poggiando la fronte su quella della donna.

Con due dita asciugò le lacrime sulle sue guance, sorridendo come solo lui sapeva fare.

-Sai qual'è il modo migliore per superare il dolore?- chiese il capitano

-No, quale?- rispose asciugandosi ancora gli occhi

-Avere accanto qualcuno da amare..- le rispose semplicemente, poggiando le labbra sulle sue.

Le loro labbra combaciavano perfettamente le une con le altre, come se fossero state create per unirsi, da sempre.

Non credevo che le sue labbra fossero così morbide....non mi sta costringendo, anzi...se volessi potrei anche andarmene ma io...non voglio andarmene” .La mora dischiuse le labbra, rispondendo al bacio.

Sta davvero rispondendo al bacio?! Ma allora.... anche lei mi ama.... che sciocco, è servito vederla in lacrime per capirlo...”

Si staccarono dopo qualche istante, per riprendere fiato.

I loro sguardi si fusero, così come i loro respiri affannati che formavano un'unica fragranza: follia ai petali di ciliegio.

-Credo di essermi innamorato di te, Robin..-

-Anche io, Capitano..- sorrise dolcemente

-Non chiamarmi sempre capitano, mi sento in imbarazzo- diventò improvvisamente rosso, grattandosi la nuca e cercando di sviare lo sguardo

-hihih ok..Rufy..- disse con voce cristallina

-Mi aiuterai a guarire le mie cicatrici?- chiese con sguardo fermo e voce sicura

-E tu? Mi aiuterai a guarire quelle del mio cuore?- chiese imbarazzata

-Certamente!- sorrise ampiamente, come al solito

-Allora anche io ti aiuterò..-

 

 

 

Chissà che quelle ferite, grazie ad un amore sincero, non possano rimarginarsi.....

 









Angolo dell'autrice

Ciaooo a tutti!!
Nonostante io ami molto lo ZoNami e scriva sempre su questa coppia, amo molto anche la coppia RuRobin e la aggiungo sempre nelle mie storie.
In questa shot sono finalmente riuscita a creare un "modo" per metterla in primo piano e di questo vorrei ringraziare  kiko90  che mi ha invitata a partecipare al RuRobin day.
Ci tengo a sottolineare che questo non è altro che il giorno del compleanno di Rufy e credo che sia stata un'ottima idea usare questa data per questa bellissima coppia.
Grazie a tutti coloro che hanno letto la storia, se volete farmi sapere quello che ne pensate, lasciatemi una recensione ^^
Baci,
Star
 

  
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