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Autore: Sylvia Ruth    05/05/2014    0 recensioni
Un ladro misterioso visita alcuni lussuosi appartamenti di New York sembra senza portar via nulla... Un burbero poliziotto indaga. Che legame unirà una giovane antropologa, un noto playboy e un agente del FBI? Più di quanto si creda...
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultimo capitolo

"Non devi sentirti obbligato... Capiamo la tua posizione." Interviene Danny."Allora ti metteremo al corrente di come procedere. Domani, con calma. Charlie non me la lascerebbe passare liscia..." Sulla porta si blocca, come se un pensiero lo avesse attraversato e si volta. "Una raccomandazione. Evita la tentazione di incastrare il proprietario della villa. Lascia quella responsabilità alle autorità locali."

Mark sorride. "Contaci... Ancora una cosa che mi ronza da tanto nel cervello... La polizia ha ritrovato, in una delle case visitate una piuma... Una penna nera..."

"Tony!" Daniel scuote la testa, visibilmente divertito. "Ricordi il costume che il suo amico ha indossato in un tour? Come è normale in questi casi ne esistevano molte copie... Ma una sola del prototipo ideato dal suo stilista... Sparito dal guardaroba e mai rintracciato. Credo che ora sia ritornato a Santa Barbara."
"Sbagliato! Ne ha fatto omaggio a Fogle... A patto che non lo metta in vendita. Figurati! Svitato com'è!!" Tony è apparso in pigiama e con le pantofole ai piedi. "Alexa. Al telefono."
"Corro."
"Sta male?" Si preoccupa Charlie.

Daniel nega. "Ha bisogno di... tenerezze... Coccole. Si paragona ad una mongolfiera e si trova orribile..." Alza gli occhi, con aria esasperata. "Perché non riesce a credere che per me è più bella che mai??"
"Prova a dirglielo."
"Sono giorni che glielo ripeto, ma lei... dura. Insiste e insiste." Mark si avvicina per sussurrargli qualcosa. "Dici che funziona?" Chiede dubbioso.
"Con Lizzie ogni volta."

"Che gli hai suggerito?" Domanda curiosa.
"Mmmm... Mi è più facile dimostrartelo..." Afferra i lembi della sua cintura e l' avvicina. "Che ne dici di... continuare a trastullarci... Cerchero di non... annoiarti.." Mormora sfiorando quel lato del collo dove vede una vena pulsare veloce.


"Mark? Mark." Si accorge che Charlie lo sta chiamando.
"Sì? Cosa c'é?" Sbatte le palpebre.
"Sembravi distante."

Lui l'attira più vicino. "Ripensavo a cosa abbiamo fatto dopo l'uscita di Daniel. Credi che il nostro letto reggerà a simili sollecitazioni?" Bisbiglia sfiorandole il lobo dell'orecchio.
"Smettila di scherzare." Lo colpisce con la mano chiusa a pugno, il viso in fiamme.

"Non so voi ma io ho intenzionde di dormire per il resto della giornata. Credo che in futuro mi sarà difficile farlo." Si stiracchia a lungo, sbadigliando. "Che farete?"
"Ormai non ho più vie di fuga. Sarò costretto a sposare questo esemplare unico." Risponde scherzando.
"Costretto?? Io non costringo proprio nessuno!"

"Come potrei vivere senza di te? E poi non dobbiamo destare sospetti... Danny?"
"Sì?" Si volta.
"I costumi con le ali. Quanti ne ha?"
"Decine. Perché?"

"Tu non avrai il tempo per annoiarti, te lo garantisco. Ma io e Charlie dovremo pur concederci delle pause. Ho sempre una certa età. Non vorrai rovinare il nostro rapporto..." Lo sguardo inquieto di Charlie passa da un viso all'altro.

"Ma non eri TU quello che la voleva eliminare??"
"Accantonare.  Perché escludere l'eventualità di risentirne parlare? Magari tra qualche mese. Tanto per tenere sulle spine il signor Plant." Dice guardandoli con aria sardonica.
"Charlie aveva ragione anche questa volta. Ci assomigliamo. E se la prossima fosse... Bianca?"

"Bianca... Nera... Nei panni di Flood comincerei a suggerirgli di cambiare costumi. Che ne pensa delle paillettes?"
"Uno, come al solito, in nero e lui in agento? Bel contrasto. Sì, credo che gli piacerà. Notte... Giorno..." Li saluta con un gesto stanco e l'aria imbambolata.
"Povero. Non si regge in piedi." Charlie lo osserva trascinarsi.

"Troppa tensione. Troppe emozioni. Come ti senti?" La sfiora con un dito, seguendo il contorno del volto.
"Non saprei. Incredula. Piena di... una strana aspettativa. Non mi sembra vero. E tu?" Ricambia il gesto.
"Ci sono abituato. Per una volta senza rimpianti." Charlie bacia un angolo della sua bocca.

"Charity, Mark... Una telefonata per voi." La voce di Faith li fa sobbalzare.
"Mi ero scordato della sua esistenza. Grazie. Chissà chi può essere..."

"Mi scusi se disturbo a quest'ora, ma ho urgenza di mettermi in contatto con l'agente Mark Goyle e la Dottoressa Charity "Charlie" Dench." Una voce impostata ma sconosciuta ad entrambi.
"Sono Mark Goyle e Charity Dench è qui, vicino a me. Parli pure."

"Sono l'avvocato Pennypaker. E' stato lo sceriffo Bronson a fornirmi questo recapito..."
"Telefona da Turner?" Si guardano sorpresi.

"Esatto. Sono il legale della Signora Flick. Purtroppo sono desolato di comunicarvi che la signora è deceduta la settimana scorsa..."
"Mi dispiace." Mormora Charlie, visibilmente addolorata.

"Posso dirvi che non ha sofferto. Si è spenta nel sonno. Mi sarei messo in contatto prima con voi, se non avessi dovuto leggere i numerosi testamenti sparsi per casa..."
"Mi scusi avvocato... che c'entriamo noi due?" Lo interrompe Mark.

"Nel testamento più recente, risalente a poche settimane fa, prima della sua partenza per la Florida, la signora vi ha lasciato tutti i suoi beni."
I due si fissano increduli. "Signor Pennypaker... Conoscevamo appena Desirèe..."

"La signora Flick, Desirèe, come amava farsi chiamare, non aveva eredi diretti e si divertiva a compilare testamenti. Ne ho trovati una decina ed in ognuno gli eredi erano diversi. La notizia ha destato non pochi malumori. Potete arrivare non appena vi è possibile?"
"Malumori?"
"Oh!Sarà la stanchezza. Mi sono dimenticato di specificare l'importo. Oltre alla villa e a quanto in essa contenuto avete ereditato all'incirca cinque milioni di dollari."

"All'...incirca...??" Charlie non crede alle sue orecchie.
"Milione più, milione meno. Dipende dall'andamento del mercato, dalla borsa e dal valore di alcuni immobili."
"Avvocato, ci concede qualche ora per riprenderci? Ci metteremo in contatto con lei."
La voce li saluta gentilmente e i due si lasciano andare sul divano.

"Cinque... milioni... di dollari??" Ripete Charlie.
"Più o meno??" Aggiunge Mark. "Altro che... malumori.... Charlie, io non so che farmene di quell'enormità."
"Potrai offrire il meglio alle tue figlie. Aspetta di conoscere le rette per una buona università." Dice sorridendogli.

Lui scuote la testa. "Mi piace quello che faccio e voglio continuare a farlo. Nonostante tutto lo schifo che ho visto."
"Pure io. Che facciamo, allora? Rifiutiamo?"

"Perchè rinunciare?" Flood ha ascoltato la conversazione ed ora interviene. "Potete creare una Fondazione. Amministrerà i beni, sotto il vostro controllo. Daniel ne ha creato una, in previsione di..." Non ha bisogno di aggiungere altro. "La sua concede prestiti a tassi accessibili oppure eroga microcrediti. Fornisce borse di studio ad allievi meritevoli... Come per Jake... Scusatemi, ma non riuscivo a prendere sonno."

"Ci sei stato utile... Possiamo..."
"Dobbiamo..."
Tony si ritira con discrezione.

"Chiederò un breve permesso a Jason."
"Io avevo altro in mente. Che ne dici di tornarci in viaggio di nozze?" Gli propone.
"Nella nostra vecchia stanza?" Ribatte cominciando a sorridere. "Letti uniti però. Promettimi una cosa..." Dice, estremamente serio.
"Cosa?"
"Nella nostra futura camera da letto niente  rose, pizzi o merletti."
"Va bene. Sceglierò righe o quadretti e colori discreti. Desideri altro?"

"Che ne dici di sostituire questa?" Prende con due dita la larga felpa che indossa. "Con qualcosa di più adatto?"
"Per esempio?"
"La tua pelle?" Sussurra suadente.
"Antony è sveglio." Gli ricorda con un sorriso.
"Esiste pur sempre Faith." Risponde con un sorriso malizioso. "Sfruttiamola a nostro vantaggio."
"Mmmhh..." Con il dito segue il contorno delle sue labbra. "Mi piacciono queste tue iniziative."
"E a me piaci tu."

Mark e Charlie tacciono, guardandosi avidamente per un lungo istante. Poi Charlie lo prende per mano.
"Vieni." Dice semplicemente avviandosi verso la loro stanza e tirandoselo dietro.
Mark sorride e chiude la porta alle loro spalle. Non è un sogno. Sta succedendo veramente. Charity é sua e spera per sempre.



Piu tardi, stesi fianco a fianco. "Amore, finalmente ho capito cosa voleva dire Pete con casa..."
"Cioè?" Si appoggia ad un gomito per guardalo meglio.

"Non intendeva un edificio o un luogo ma una o più persone. Tu per me rappresenti casa. Anche se non ci sei mi basta chiudere gli occhi per avvertire il tuo profumo, udire la tua voce..."
"La tua risata... Il tuo calore..." Continua a bassa voce Charlie. "Io credo che Desirèe l'avesse intuito prima di noi e che, in qualche tortuoso modo, volesso offrirci un rifugio."

"Potrai divertirti a trasformarla a tuo piacere." Dice accarezzandole le spalle.
"Non tutta. Solo alcune stanze. Provo la stessa sensazione che a volte avverto durante uno scavo... "
"Quale?"
"Che ne scopriremo delle belle su Desirèe e anche sulla casa.Sai che lei ne abitava solo una minima parte? Oltre alle poche camere che affittava..."
Mark alza la testa. "Riconosco quello sguardo. Che pazza idea ti frulla in testa?" Domanda in tono preoccupato.

"Dividerla. Una parte continuerà ed essere un B&B. Desirèe avrà senz'altro avuto degli aiutanti..."
"Che forse speravano di ereditare?"
"Appunto. Abbiamo creato abbastanza scompiglio a Turner e con l'arrivo di Danny il trambusto aumenterà..."

Mark sorride rassicurato. Ha compreso cosa si aspetta da lui. "Vuoi aiutare Aaron?"
"Aaron, Vivi, Homer..."
"Ok. Ti lascio carta bianca." All'improvviso si colpisce la fronte. "Oh Dio! Ti rendi conto che ci troveremo a lavorare a stretto contatto con avvocati e gente simile?"
"E allora?" Chiede meravigliata.
"Detesto gli avvocati!" Mugola con aria disperata.

Charlie ride di gusto. "Ci faremo consigliare da Daniel. In fondo ha vissuto in mezzo a loro per più di vent'anni. Ne conoscerà qualcuno di passabilmente simpatico."
"Me ne basta uno affidabile." Bofonchia.

"Inoltre potremo rimediare..." Mark sembra non capire. "Con Alan e Jason e pure con Daniel. Gli dobbiamo una notte memorabile."
"Meglio di quella che hanno appena vissuto?" Sogghigna beffardo.
"MARK!!" Dice colpendolo. "Una notte romantica, dolce... Piena di... atmosfera..."

Finge di concentrarsi. "Una notte da ricordare? Ma non troppo. Non me li voglio ritrovare spesso tra i piedi. Non ammetto distrazioni dal mio compito più importante... Anzi... Essenziale." Aggiunge.
"E quale sarebbe, di grazia?" Chiede imbronciata.
"Renderti felice." La prende per il mento. "E se ricominci a frignare... Giuro che ti sculaccio!" Dopodichè la stringe tra le braccia e la bacia con ardore.
"Prepotente!" Brontola Charlie con gli occhi chiusi, ma con un sorriso aperto e felice, stringendosi al petto dell'uomo che ama e che la ama.







Una breve nota che non riguarda questa storia ed importerà a pochissimi. Finita questa ne avrei in mente altre due... Avrei perchè non so quando troverò il tempo per cominciarle. Auguratemi buona fortuna :D
   
 
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