Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Arya Tata Montrose    05/05/2014    2 recensioni
Secondo le conoscenze di Hanabi, Kiba era il migliore amico della sorella, che lo considerava come un ragazzo dolce e simpatico.
Lei però lo aveva classificato come "Cane Pulcioso" la prima volta che lo aveva visto e a parer suo Akamaru, il cane del ragazzo, era più civile e rispettoso.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hanabi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Chi disprezza compra.
 




 
 
 
Hanabi Hyuga era sempre stata una ragazza diligente, seria e studiosa, ligia alle regole e amava presentarsi nel migliore dei modi.
I capelli lunghi lasciati sciolti, con delle ciocche color cioccolato ad incorniciare il viso delicato e pallido, quei fosse stato di porcellana. Gli occhi bianchi sempre attenti ad ogni particolare, ogni sfumatura del mondo era catturata da quelle perle. 
Però Hanabi Hyuga era anche una ragazza sola, triste e terribilmente seria. 
Non aveva amici e all'uscita dalla scuola nessuno la aspettava, nessuno la salutava. 
Per questo quei meravigliosi occhi bianchi, che un tempo erano splendenti e luccicanti, pieni di vita e gioia, ora erano due perle opache, succubi del dolore e della solitudine.
Hanabi Hyuga però era anche una ragazza forte, determinata ed aveva imparato a dominare quei sentimenti così tristi e a trasformarli in carica per quella maschera di serietà e diligenza che si era costruita e che indossava sempre, facendo sì che diventasse come uno strato di trucco così pesante da nascondere completamente il vero volto della vera Hanabi.
 
Era sabato quel giorno e Hanabi, all'uscita della scuola, si diresse a passi decisi verso il cancello, dove solitamente c'era la sorella Hinata ad attenderla. Per questo si sorprese di ricevere un messaggio proprio da lei appena acceso il cellulare.
 
"Scusa  Hanabi-chan, oggi non posso venire a prenderti, il lavoro mi ha costretta a rimanere in ufficio. Ho chiesto a Kiba di portarti a casa".
 
Secondo le conoscenze di Hanabi, Kiba era il migliore amico della sorella, che lo considerava come un ragazzo dolce e simpatico. 
Lei però lo aveva classificato come "Cane Pulcioso" la prima volta che lo aveva visto e a parer suo Akamaru, il cane del ragazzo, era più civile e rispettoso.
 
Appena lo vide poté dare un fondo ai suoi sospetti, secondo i quali, l'Inuzuka si sarebbe portato dietro il cane - che comunque le stava più simpatico del padrone.
 
- Inuzuka.- lo salutò quando gli fu vicino.
 
- Hyuga, ma che piacere.- ribatté lui prima di farle cenno di seguirlo.
 
La condusse fino al parcheggio adiacente la scuola e di diresse poi verso la sua auto, una semplice Volvo V70, molto diversa dalla Lamborghini a cui suo padre l'aveva abituata.
 
- Io dovrei salire su questo catorcio?-domandò quindi la ragazza.
 
- Oh, mi dispiace miledy, gradirebbe di più una limusine?- rispose lui sarcastico.
 
Lei quindi si limitò a voltarsi e incamminarsi verso Villa Hyuga.
 
- Hey, calma mocciosa!- la fermò lui provocandole rabbia al sol sentire quell'odioso soprannome - Dove credi di andare senza di me?-.
 
- A casa.- gli rispose semplicemente  senza voltarsi e continuando a camminare.
 
- Eh, no mocciosa. Hinata ti ha affidata a me e sei sotto la mia responsabilità. - esclamò Kiba una volta raggiunta.
 
Hanabi a quell'affermazione lo guardò stranita e dimentica dell'irritazione per il nomignolo. Quella andava contro tutto lo schema che si era costruita riguardo Kiba Inuzuka. Per lei era un ragazzo strano - i segni rossi dipinti sulle guance erano bastati a convincerla di questa teoria - troppo casinista, poco serio e irresponsabile. Gli aveva anche attribuito molti aggettivi, tra cui stupido e testardo ma all'ennesima insistenza di lui per convincerla a farsi accompagnare e che fosse una sua responsabilità aveva riponderato molte delle sue convinzioni.
Per questo aveva ceduto e aveva acconsentito a farsi riaccompagnare. A piedi s'intende, perché non aveva la minima intenzione di salire su "quel catorcio malandato e sporco".
Si erano dunque incamminati in silenzio, a pochi passi di distanza l'uno dall'altra.
 
- Come mai ci tieni tanto a riaccompagnarmi a casa?- domandò a bruciapelo dopo un breve tratto di strada.
 
La domanda lo colse impreparato, ma rispose che aveva fatto un favore ad un'amica.
 
- Tsk, lo so benissimo che a te piace mia sorella.- aveva ribattuto lei.
 
- Cos ..  Co-Come hai detto?!- balbettò lui.
 
- Ma sentilo. Comunque per tua informazione mia sorella è già fidanzata. Naruto mi pare. È uno sciocco.- considerò Hanabi.
 
Poi il silenzio cadde, accompagnandoli fino a destinazione. 
 
- Bene, grazie della "compagnia". Ci vediamo.- lo salutò una volta davanti al cancello principale della villa.
 
- Si, salutami Hinata.- fece lui, stranamente felice e raggiante. Per Hanabi un comportamento del genere non aveva senso.
 
- Perché così raggiante Inuzuka?- domandò quindi.
 
- Beh, ti sei accorta che esisto.- le rispose quello, sorridente mentre si grattava la testa imbarazzato e ad Hanabi bastò fare due più due per capire cosa intendesse il ragazzo.
 
- C-Cioè tu vuoi dire che.. T-ti piaccio?- balbettò, rossa come un peperone.
 
Nel vedere la ragazza così diversa da "visetto pallido" a cui era così abituato non potè fare a meno di sorridere sornione.
Dopotutto Kiba era così: schietto e non si faceva troppi problemi con una dichiarazione, anche se lo faceva tra le righe.
E Hanabi aveva capito anche questo.
 
- Diciamo che è così. -.
 
Quello fu l'unico avvertimento che la ragazza ebbe prima che Kiba posasse le labbra sulle sue. 
Delicato.
Hanabi arrossì rendendosi conto che praticamente tutte le sue convinzioni riguardo all'Inuzuka erano errate. 
 
Certo, era casinista e strano - basti pensare alla dichiarazione di pochi secondi prima - ma non era affatto stupido, n'è irresponsabile n'è poco serio.
Aveva anche capito che, nonostante non si fossero mai conosciuti davvero, quel ragazzo le piaceva, era il suo opposto, e anche se indirettamente, l'aveva sempre fatta sorridere ogni qualvolta udiva la sua risata cristallina invadere le stanze silenziose di Villa Hyuga.
Si ritrovò quindi a chiudere gli occhi - dapprima spalancati per lo stupore - e ad assaporare quelle labbra che senza preavviso erano piombate sulle sue.
Quando Kiba si staccò entrambi riaprirono gli occhi e le iridi cioccolato di lui si specchiarono in quelle perlacee di lei. 
Quel ragazzo l'aveva sorpresa e le aveva fatto cambiare totalmente idea sul suo conto da farla rendere conto che le piaceva. 
 
- Grazie Kiba.- era la prima volta che lo chiamava per nome e questo fece sorridere entrambi.
 
- Di nulla mocciosa.- e questa volta lei non si arrabbiò.
 
Si salutarono con un sorriso dolce sulle labbra e lei gli fece promettere che anche il lunedì sarebbe andato a prenderla.
 
 
 
Angolo autrice pazza
Allora, non so come sia uscita questa cosa.
Allora, qui vediamo un cambiamento radicale di Hanabi, e la causa sta nel comportamento, al di fuori dagli schemi che lei si è costruita, di Kiba - che teneri ^^. 
Non so se mettere che sia una non-sense.
Io comunque spero possa piacere, in caso contrario è colpa del mio cane che trema, scodinzola e si muove, il tutto a stretto contatto con la mia schiena e alle tre di notte.
Allora, passando poi alle cose serie - si, mi piacerebbe... - io amo un sacco questa coppia, come il SasuSaku del resto, e appena vedo qualche frase che si possa adattare a una delle coppie che io amo me la annoto, così appena l'ispirazione decide di visitare il contenitore di segatura mi metto a scrivere come una pazza.
Detto questo saluto tutti e ringrazio coloro che vorranno recensire.
Baci,
Tata-chan.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Arya Tata Montrose