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Autore: Terabithia    06/05/2014    1 recensioni
"Mi ricorderò di te per tutta la vita, e tu ti ricorderai di me. Proprio come ci ricorderemo dei crepuscoli, delle finestre bagnate di pioggia, delle cose che porteremo sempre con noi perché non possiamo possederle."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "Mi ricorderò di te per tutta la vita, e tu ti ricorderai di me. Proprio come ci ricorderemo dei crepuscoli, delle finestre bagnate di pioggia, delle cose che porteremo sempre con noi perché non possiamo possederle."





                                                             Prologo.
" Si può ingabbiare un uccellino, ma non la sua voglia di volare.
Si può chiudere in una scatola una fotografia,ma non impedire
al ricordo di seguirci.Si può mettere un 
cane alla catena,
ma non fargli dimenticare la libertà. E se provi a fermare l'acqua.... No l'acqua non si può fermare!"

Pov's Lily
L'acqua mi arrivava fin sopra le ginocchia, l'aria era fredda come l'acqua del lago che mi stava bagnando. Sentivo di non farcela mentre le mie gambe tremavano, mi allontanavo sempre di più dalla riva, mettendo le mani dentro l'acqua. Mi lasciai travolgere da essa mentre le lacrime mi bagnavano il viso. 
« Papà, ti prego no » ricordavo solo questo, il giorno prima lo avevo detto mille volte. Ma mio padre non mi aveva ascoltato, se n'era andato lo stesso, lasciandomi sola "come farò senza di lui?" continuavo a pensare mentre mi lasciavo andare, i miei vestiti erano tutti bagnati come le mie scarpe, ma era l'ultima cosa che in quel momento m'importava. Mamma stava già cercando qualcun'altro da sposare, diceva che lo faceva per me, per non farmi mancare niente, ma stavo male lo stesso. Dentro sentivo un male immenso era meglio mettere fine a tutto e dimenticare, una volta per tutte. Ero scappata dal funerale per rifugiarmi lì. Le persone presenti in chiesa mi guardavano e mi porgevano le loro condoglianze, non ce l'ho fatta ad ascoltarli sono fuggita prima di una loro parola che mi avrebbe fatta crollare. 
« No, non farlo» la voce del mio migliore amico non mi fece fermare lo sentii correre per avvicinarsi a me, mi buttai a capofitto dentro l'acqua chiudendo gli occhi e immaginando mio padre che sorrideva
« Papà, sto arrivando» fu l'ultima cosa che dissi prima di buttarmi , i miei capelli lunghi e biondi ondeggiavano nell'acqua come delle alghe, mentre il mio corpo si lasciava andare a quella sensazione di sconforto, e di cupo. Dopo il buio più immenso. Mi sentivo mancare, avrei voluto rialzarmi ma mi mancavano le forze. 
***
« Che cazzo volevi fare Lily?»  chiese Niall quasi arrabbiato, aveva i capelli tutti scompigliati e bagnati come il resto dei suoi vestiti, i suoi occhi erano ancora più azzurri del solito ed erano estremamente rossi e lucidi, lo aveva fatto di nuovo, mi aveva di nuovo salvata.
« Perchè non me l'hai lasciato fare?» chiesi dopo aver sputato l'acqua  che avevo bevuto immergendomi nell'acqua
« Stai scherzando?» chiese 
«  Non c'è la faccio più, mi manca mio padre, non c'è la faccio più - dissi ricominciando a piangere, portai le mani alla bocca tossendo. -Niall, credo di essere stanca  di tutto questo dolore » continuai guardandolo 
«  Shh, sei tutta bagnata» disse lui asciugandomi le lacrime, lo vidi mettermi le mani sulle gambe nude e bagnate non capendo cosa volesse fare.
« Posso?» chiese dopo, annuii non sapendo a cosa si riferisse. Le sue mani salivano sempre di più fino a stringere il bordo della mia maglietta per poi toglierla e gettarla a terra, spostò le mani sulla maglia asciutta che invece aveva lasciato sulla sabbia doveva di sicuro essere sua. 
« Tieni, così non sentirai freddo» disse mettendomi la maglietta che teneva fra le mani. I nostri sguardi si incrociarono. Sentii che mi leggeva dentro con una tale chiarezza che mi sembrò di avere i suoi occhi incastonati nell’anima.
« Grazie, Grazie davvero - dissi avvicinandomi a lui e stringendolo forte a me - Sei l'unico amico, su cui possa veramente contare» continuai dandogli un bacio sulla guancia vendolo arrossire. Arrossiva sempre, era una delle cose che ci accomunava e che di lui mi piaceva particolarmente, il rossore delle guancie su di lui stava molto meglio di quanto potesse stare su di me.  

  
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