Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Sognatrice_2000    06/05/2014    3 recensioni
Strani casi di omicidio si verificano nella città di Tokyo,destando lo spirito indagatore del giovane detective Shinichi Kudo,sotto le sembianze di Conan Edogawa. Le vittime,esclusivamente di sesso femminile, sembrano essere accomunate dall'età,intorno ai vent'anni,e dalla professione,nel campo della medicina o della scienza; inoltre,strani indizi compaiono ogni volta sulla scena del crimine,apparentemente privi di significato.
Nel corso delle indagini,Conan scoprirà che il caso è collegato all'Organizzazione nera,ma per motivi totalmente diversi rispetto a quelli pensati da lui. Una persona che gli è molto vicina è coinvolta senza che lui lo sappia in questa terribile vicenda,e alla festa di compleanno di Sonoko,il giovane Shinichi Kudo affronterà una lotta piena di colpi di scena,che lo porteranno a scoprire un' inquietante verità.
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!! Sì,lo so,ho ancora alcune long fiction in sospeso,ma non ho potuto trattenermi dall’impulso di buttare giù questa piccola follia. Vi dico subito che non credo sia un granché,è la prima volta che scrivo una storia di genere giallo,e non sono per niente esperta. Accetto ogni tipo di consiglio o di critica per migliorare,ma vi prego di non essere troppo severi …
Non sarà sicuramente all’altezza del grande Gosho Ayoama,ma spero possiate apprezzarla ugualmente.
Detto questo,vi lascio al capitolo e buona lettura a tutti! 

 
                                              
                                                                    Capitolo 1 :
                                                  Un omicidio misterioso     

 
 
“Sono tornato!”esclamò entusiasta Conan,con una vocetta infantile,aprendo la porta dell’agenzia investigativa Mouri,le mani ben strette alle spalline del suo zainetto marrone.
Si aspettava di trovare Goro intento a sonnecchiare sul divano come sempre,lattine di birra sparse ovunque e la tv a tutto volume,invece fu sorpreso nel vederlo serio ed elegante,che parlava con una donna di fronte a lui.
Era alta,magra e slanciata,ma i suoi tratti non sembravano giapponesi,cosa che stupì un po’ il bambino. In ogni caso,era veramente bella,e questo era forse il motivo principale per cui Goro era così elegante.
“Ciao,Conan”sussurrò dolcemente Ran con un sorriso. Il detective invece non lo degnò nemmeno di un’occhiata,intento a discutere con aria da professionista con la donna.
“Chi è quella signora?”bisbigliò,avvicinandosi a Ran in un angolo,in modo da non farsi sentire.
La karateka si inginocchiò alla sua altezza,parlando a bassa voce : “Si chiama Ryoko Ito, è venuta in agenzia poco fa,dicendo che aveva urgente bisogno di aiuto. A quanto pare,la figlia,Megumi, è scomparsa nel nulla da ieri sera,quando doveva rientrare dal suo turno all’ospedale.”
“Ospedale?”la curiosità di Conan venne destata. Casi come quello capitavano spesso, ma ogni volta lui provava sempre lo stesso entusiasmo davanti ad un nuovo mistero da risolvere.
Ran annuì : “Esatto,sua figlia lavorava come infermiera all’ospedale centrale di Beika. Vive ancora con i genitori,ed è per questo che loro sono così preoccupati. La figlia non aveva detto che sarebbe rimasta a dormire da qualche amica,e stamattina non si è presentata a casa. La madre ha deciso di rivolgersi ad un investigatore privato perché non vuole ancora denunciare la scomparsa alla polizia.”D’ un tratto Ran si bloccò “Dove vai,Conan?”tentò di afferrarlo,ma lui fu più veloce e sgusciò via rapidamente.
Era molto interessato,dopo aver ascoltato con aria assorta e preso nota mentalmente di tutte quelle preziose informazioni,aveva visto la donna estrarre dalla borsa una fotografia e poggiarla sul tavolino di fronte a sé.
Si sporse a guardarla,analizzandola meticolosamente. I suoi occhi azzurri si spalancarono stupiti : “Che bella … ”gli sfuggì. La foto ritraeva una ragazza che sembrava una modella,dai tratti occidentali e i capelli mori corti,tagliati a caschetto che evidenziavano ancora di più i lineamenti perfetti del volto. Le labbra rosse e carnose erano distese in un largo sorriso.
“Quanti anni aveva sua figlia?”Conan si rivolse alla signora,incurante delle occhiatacce di Goro.
“Cosa credi di fare,piccolo moccioso?”chiese seccato,cercando di allontanarlo.
“Non c’è problema”rispose Ryoko,sebbene un po’ stupita “aveva appena compiuto diciannove anni”disse,rivolgendosi al bambino occhialuto.
“E lavorava già nonostante fosse così giovane?”domandò Conan meravigliato.
Ryoko annuì : “Sì,è sempre stata molto intelligente,e la professione medica era quella che le piaceva di più. Per mantenersi agli studi di medicina,sta lavorando come infermiera,ma mi ha confidato che il suo sogno è quello di diventare una dottoressa”disse,con la voce velata di tristezza.
“Per caso lei è straniera?”proseguì imperterrito Conan,al che Goro si spazientì.
“La smetti di curiosare e di intralciare le indagini? Vai a giocare fuori,su … “lo rimproverò, ma  Conan non gli prestò attenzione.
“Guarda,anche Megumi non ha dei tratti giapponesi … “disse,indicando la foto con il dito indice.
Goro la guardò più attentamente,dovendo riconoscere che aveva ragione : “E’ vero, signora,risponda alla domanda”disse serio.
“Sì,mio marito è giapponese,ma io sono nata in America. Megumi ha sempre avuto dei tratti occidentali,probabilmente li ha presi da me”rispose lei.
Conan si fece pensieroso : non sapeva perché,ma quel volto,quegli occhi,quella pettinatura … gli ricordavano qualcuno. Un ricordo maledettamente vicino,ma che,per quanti sforzi facesse, non riusciva ad afferrare.
“Che tipo di carattere aveva sua figlia?”chiese ancora,tentando di capirci di più,ma venne bloccato da Ran,che lo prese in braccio per allontanarlo.
“Ti sembrano domande da fare,Conan?”lo sgridò “lascia lavorare mio padre,da bravo.”
“Ero solo curioso”insistette lui in modo infantile “ per caso è fredda,e più o meno sempre distaccata?”provò “oppure era allegra e socievole?”
“Direi la prima”rispose pensierosa la signora “non ha mai manifestato apertamente nessun tipo di emozioni,ed è sempre stata troppo orgogliosa per esprimere affetto nei confronti di qualcuno.”
“E per caso,non potrebbe dirci una caratteristica particola di sua figlia?”continuò ancora.
“Non so se possa essere utile … però odia i profumi,non ne ha mai messo uno”rispose la donna dopo un po’.
Conan assunse un’espressione delusa : di certo quell’informazione non gli sarebbe servita a niente per ritrovarla. Sospirò rassegnato.
“Sono successi fatti insoliti in questi ultimi giorni? Ci pensi bene,per caso sua figlia le ha mai detto qualcosa di particolare? “intervenne Goro,stufo di lasciarsi ‘rubare’ il lavoro da quel bambino impiccione.
Ryoko corrugò la fronte,concentrata,poi all’improvviso esclamò : “Ma certo! Due giorni fa mi ha detto di aver visto nei pressi della periferia di Beika un uomo che la osservava con insistenza.”
Conan si insospettì : “E per caso,si ricorda anche qualche particolare di quell’uomo?”
“Direi di no,Megumi mi ha detto che l’ha visto solo di sfuggita …”Ryoko scosse la testa, preoccupata “però … adesso che mi ci fate pensare … ha detto solo di aver visto che portava un impermeabile nero”aggiunse infine.
Lo sguardo di Conan mutò rapidamente : le pupille si dilatarono a dismisura,la bocca era semiaperta in una strana smorfia per lo stupore,il battito del suo cuore accellerò improvvisamente per la paura,il colorito del suo viso divenne simile a quello di un fantasma.
"Gin ... "fu il suo primo pensiero. “Un … impermeabile nero?”mormorò infine con un filo di voce “e per caso si ricorda qualcos’altro?”chiese,stavolta molto più infervorato.
“No,mi dispiace”la donna fece un segno di diniego con la testa.
Conan era sempre più agitato : possibile che … che quel caso fosse collegato all’ Organizzazione?
“Ehi,ma cosa ti prende?”domandò l’investigatore al bambino,ma non ottenne risposta “Comunque sia”riprese,sbuffando “è meglio andare sul posto,potrebbero esserci indizi”Goro si alzò,rivolgendosi a lei “ci accompagna,signora?”
“Ma certo”rispose lei,apprestandosi ad uscire.
“Posso venire anch’io?”la interruppe Conan con tono supplichevole.
“D’accordo”Ryoko sorrise teneramente.
“Grazie!”Conan simulò un sorriso e un tono molto infantile,correndo immediatamente fuori.
Ran sbuffò,seguendolo. Quel bambino era davvero una peste.
 
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Il tramonto era giunto da tempo,sfumature arancioni e violacee tingevano il cielo e i palazzi,con ultimi deboli raggi di luce.
Conan gironzolava furtivo con le mani nelle tasche della sua giacchetta blu : qualcosa non quadrava. Era da più di due ore che cercavano,avevano perlustrato quella zona da palmo a palmo,ma niente. Non era detto che la ragazza fosse in quel luogo,eppure lui aveva un brutto presentimento. Il fatto che gli uomini in nero avessero probabilmente rapito quella ragazza lo allarmava,ma si chiedeva se per caso lei non lavorasse per loro. In quel caso,doveva assolutamente trovarla,anche se, conoscendo il modo di agire dell’organizzazione,aveva già una mezza idea su che fine avesse fatto la ragazza.
Alla fine si era deciso a staccarsi dal gruppo,percorrendo una stretta via laterale a caccia di indizi,sebbene ormai lo ritenesse molto improbabile.
D’improvviso si fermò : era finito in un vicolo cieco. Non appena mosse un passo per tornare indietro,però,la sua attenzione fu catturata da una porticina leggermente aperta sul lato sinistro della strada.
Incuriosito,l’aprì lentamente,venendo immediatamente investito da un penetrante odore di muffa e di chiuso. L’interno era immerso nella penombra,sembrava un vecchio magazzino abbandonato.
Conan accese la torcia incorporata al suo orologio per farsi luce,quindi riprese a gironzolare cautamente. Ad un tratto,la luce illuminò con un fascio verticale il volto di una donna,impregnato di sangue.
Sussultò,sgranando gli occhi. Con il respiro mozzato,illuminò meglio quel giovane viso,che sebbene sfigurato dai colpi di pistola,era lo stesso della fotografia di quel pomeriggio. Si chinò,posando una mano sul collo per controllare il respiro,ma purtroppo non c’era più niente da fare.
Megumi aveva diverse ferite di arma da fuoco,sul petto,sui fianchi e anche sulle labbra. Che particolare insolito …
“Conan,sei qui?”la voce apprensiva di Ran lo distrasse “eravamo preoccupati,sei sparito nel nulla”avanzò verso di lui,posandogli una mano sulla spalla “ehi,Conan,va tutto bene?”
Spostò lo sguardo in direzione del cadavere e la voce le morì in gola. I suoi muscoli facciali si trasformarono in un’espressione di puro terrore,e poco dopo un grido fortissimo risuonò nel silenzio.
“Ran! Stai bene?Rispondimi!”Goro irruppe in quel momento nel magazzino, affannato e allarmato,seguito dalla signora Ryoko.
“E’ terribile,papà … “sussurrò lei,indirizzando uno sguardo al cadavere della giovane disteso per terra.
Ryoko si avvicinò,e per poco non svenne.
“Megumi! Megumi!”urlò disperata,tentando di avvicinarsi,ma Goro la bloccò con un gesto della mano.
Le sue dita si posarono sul collo della donna,ma quasi subito scosse la testa.
A quel punto Ryoko scoppiò in lacrime,mentre Goro mantenne la classica espressione seria del detective.
“Ran,vai ad avvertire la polizia”disse alla figlia,che prontamente corse fuori.
Conan rimase fermo,immobile,senza riuscire nemmeno ad ascoltare il pianto straziante di quella donna. La sua mente faceva mille ipotesi,costruiva mille ragionamenti. Era davvero solo una coincidenza?
 
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“La vittima si chiamava Megumi Ito,19 anni. Lavorava come infermiera all’ospedale di Beika, ma seguiva anche lezioni universitarie di medicina” Takagi consultò rapidamente il suo taccuino,rivolgendosi all’ispettore Megure.
“Capisco”annuì serio lui,gettando un’occhiata severa intorno a sé. Molti poliziotti si trovavano in quel magazzino,girando alla ricerca di indizi,o meglio ancora di prove, mentre il cadavere era stato coperto da un telo bianco. La signora Ryoko se ne stava in disparte in lacrime,assieme a Ran,che aveva l’espressione sconvolta,mentre Goro si era avvicinato a Megure e Takagi.
“Bene,chi è stato a trovare il corpo?”chiese l’ispettore.
“Sono stato io”Megure abbassò lo sguardo,incrociando gli occhi vispi di un bambino che conosceva bene.
“Conan!”esclamò sorpreso “e ci sei anche tu,Goro!”aggiunse,dato che aveva notato l’investigatore soltanto adesso.
“Vede,la madre della vittima oggi è venuta da me in agenzia per chiedermi di aiutarla a ritrovare sua figlia,scomparsa dalla notte scorsa,per questo siamo venuti qui”si spiegò lui.
“Sì,la madre ci ha confessato che Megumi aveva visto un uomo sospetto osservarla nei dintorni”intervenne Conan,al che gli occhi di Megure si spalancarono stupiti.
“Un uomo sospetto?”s’informò “per caso hai visto anche tu qualche persona sospetta aggirarsi qui intorno,Conan?”si rivolse al bambino.
Lui scosse la testa : “Mi dispiace,ispettore”disse con tono infantile “però c’è un particolare strano che ho notato …”
“Un particolare?”Megure era perplesso
“Sì,venga a vedere”Conan si diresse verso la barella su cui era adagiato il corpo di Megumi,sollevando il telo che la copriva.
“Che fai,moccioso?”chiese Goro irritato,ma lui non ci badò.
“Guardi”disse all’ispettore,indicando con il piccolo dito indice le macchie di sangue “è stata colpita in diversi punti con un’arma da fuoco : sui fianchi,sul seno,sulle labbra …”Megure annuì,curioso di sentire cosa avesse da dire. Sapeva che le deduzioni di quel bambino erano sempre azzeccate.
“E allora,dove vorresti arrivare?”Goro inarcò un sopracciglio,sempre più seccato.
“Ma come,non avete capito?”il tono di Conan era fin troppo innocente “ l’assassino ha sparato questi colpi,e poi uno alla testa,quello fatale. Non le sembra strano che un assassino,che dovrebbe avere fretta di fuggire,abbia perso tempo a colpirla in punti non vitali? Sarebbe bastato solo un colpo alla testa,lei non crede,ispettore?”
Il suo ragionamento spiazzò Megure : “In effetti … “
“Evidentemente questi colpi hanno un significato particolare … “rimuginò,con il mento tra le dita,ma non fece in tempo a terminare la frase,che sulla sua testa spuntò all’improvviso un enorme bernoccolo rosso lampeggiante.
“Smettila di dare fastidio”Goro,ancora con la mano a pugno,lo fissò con sguardo truce.
In risposta,Conan si allontanò con un’occhiataccia. Gironzolò per un po’ con aria distratta,le mani dietro la nuca e la bocca piegata in uno sbadiglio annoiato,finchè una strana boccetta attirò la sua attenzione.
Sgusciò per terra in modo da non farsi vedere fino a raggiungerla. La esaminò attentamente,prendendola tra le mani usando un fazzoletto,e attento a non lasciare le proprie impronte digitali. Sembrava una comune boccetta da profumo,e questo particolare lo stupì non poco : perché mai una boccetta di profumo avrebbe dovuto trovarsi lì? Ma certo,forse si trattava di un indizio …
Aprì il tappo,annusando il liquidi all’interno. Sorrise. Era profumo alla rosa, riconosceva molto bene quella fragranza. Quando era piccolo sua madre adorava portarlo a fare shopping,ma lui detestava sempre quei pomeriggi. Yukiko diceva che era meglio educarlo fin da piccolo a capire l’universo femminile,ma se quello significava capire le donne,ne avrebbe fatto volentieri a meno.
Per lui significava solo perdere tempo in sciocchezze. Non capiva come la madre potesse impiegare una buona mezz’ora solo per scegliere il colore di un abito,o il tipo di rossetto da mettere. Senza contare che poi doveva tenerli lui i sacchetti di quelle spese folli.
Il negozio preferito della madre era la profumeria,ed era proprio lì che lo portava più spesso. Diceva che il profumo era in grado di far cadere gli uomini ai piedi di una donna. Le sue esatte parola erano …
 
“Profumo alla rosa … dolce,seducente,ammaliante … perfetto per far innamorare un uomo”
 
Che sciocchezza,si disse subito dopo. Perché mai gli erano tornate alla mente quelle parole ridicole? Cosa potevano avere a che fare con quell’omicidio?
D’improvviso un flashback attraversò la sua mente con prepotenza …
 
“E per caso,non potrebbe dirci una caratteristica particola di sua figlia?”
“Non so se possa essere utile … però odia i profumi,non ne ha mai messo uno”
 
Quindi non poteva essere suo. Ma allora,cosa ci faceva lì? E cosa c’entrava con il caso?
A distogliere la sua attenzione arrivò la scoperta di un altro piccolo dettaglio. Sul retro, con una grafia elegante e precisa,era scritto un ideogramma.
“La sillaba “Sh”pensò Conan “ma cosa potrà mai significare?”si chiese,dubbioso. Che fosse un messaggio in codice?
“Conan,non devi toccare niente”la voce dell’ispettore Megure interruppe bruscamente i suoi ragionamenti “oh,ma che cos’hai in mano?”chiese poi,accortosi con stupore di quello strano oggetto.
“L’ho trovata in un angolo,ispettore. È una boccetta di profumo”rispose prontamente,consegnandogliela.
Megure la rigirò tra le mani,stranito : “Sei sicuro? Mi sembra un po’ strano trovare questo oggetto nel luogo di un delitto … anche se potrebbe essere della vittima.”
“No,io non credo. Se osserva bene,noterà una piccola scritta sul retro”indicò il bambino,sicuro di sé.
L’ispettore la osservò dubbioso : “Sh … cosa significa?”sembrò chiedere più a se stesso che a lui.
“Io penso che l’assassino volesse lasciarci un messaggio”intervenne nuovamente Conan “la madre di Megumi ci ha detto che lei non sopporta i profumi,dubito che sia suo. E inoltre non si spiega quell’ideogramma”spiegò.
L’ispettore sembrò convinto,e si allontanò per chiedere conferma alla signora Ryoko se ciò che aveva detto il piccolo Conan corrispondesse alla verità.
Tornò poco dopo : “Sì,in effetti la madre di Megumi ci ha ripetuto le tue stesse parole”annuì.
Sul volto di Conan comparve un sorriso soddisfatto : “Quindi potremmo considerare che Megumi non fosse l’obbiettivo dell’assassino …”
“Scusa?”Megure sbatté le palpebre più volte,incredulo.
“Non so ancora cosa significhi quell’ideogramma,né il profumo,ma sicuramente non hanno niente a che fare con lei. Una cosa che mi ha insospettito è stato il fatto che la vittima fosse stata colpita anche in organi non vitali,un po’ come se … il killer volesse farla soffrire fino allo stremo della forze. Ci sono molte cose che non quadrano,ma ho il presentimento che sotto ci sia qualcosa di molto più grosso. E poi anche quella ragazza non mi convince … mi ricorda molto qualcuno” preso com’era dai suoi ragionamenti,non si accorse dell’occhiata sbigottita che gli rivolse l’ispettore.
Si affrettò a fare una risatina : “O almeno,questo è quello che dice il grande detective Goro”disse,con tono esageratamente ingenuo.
“In questo messaggio però manca qualcosa. E poi mi lascia perplesso il fatto che l’assassino abbia voluto lasciare chiari indizi della sua presenza. È come se volesse farsi scoprire … ma perché? Qual è il suo scopo?”riflettè Conan tra sé e sé.
“Di una cosa però sono certo … il killer si farà vivo di nuovo. Quanto meno … per completare il suo messaggio.”
 
      
 
 
      
  
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