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Autore: Vals_90    06/05/2014    4 recensioni
- Sebbene sapevo che fosse sbagliato non riuscivo a smettere di guardarla
- Non appena la sua mano si strinse alla mia fu come se una scossa mi percorresse tutto il corpo. Mi voltai a guardarlo e quando incrociai i suoi occhi castani quella sensazione mi colpì ancora. Cosa cavolo era?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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1.
 
ETHAN
 
9. NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI
Se avessi potuto cambiare questo comandamento per adattarlo alla mia situazione l’avrei scritto così: NON DESIDERARE COSI’ ARDENTEMENTE LA RAGAZZA DI TUO FRATELLO.
Già, mi rispecchiava alla grande.
 
Sospirando mi lasciai cadere su una delle gradinate e, mentre mi accendevo una sigaretta, puntai lo sguardo sul campo da football dove le cheerleader si stavano allenando per l’ultima volta visto l’arrivo dell’estate.
Non appena i miei occhi la individuarono mi raddrizzai e la osservai attentamente inspirando una boccata di fumo. Questa storia andava avanti ormai da tempo e sebbene sapevo che fosse sbagliato non riuscivo a smettere di guardarla.
Le lunghe gambe abbronzate spuntavano da sotto la gonna della divisa e davanti a quello spettacolo non riuscii a trattenere il sorrisino che immediatamente mi si formò sulle labbra. Mi sentivo un perfetto idiota a starmene lì da solo, eppure non potevo farne a meno.
Avevo bisogno della mia dose quotidiana di Rachel e siccome quello era l’unico modo per potermela godere senza che ci fosse mio fratello nei paraggi mi andava benissimo comportarmi da perfetto fesso.
Quanto avrei voluto affondare le mani in quei capelli, oddio in realtà avrei voluto fare tante di quelle cose con lei che avevo l’imbarazzo della scelta. C’era una cosa però che le accomunava tutte, lei ed io senza vestiti. Sogghignai al pensiero e lanciai a terra il mozzicone di sigaretta.
<< Rachel! >> la voce squillante di Kenna fece concludere il mio sogno ad occhi aperti e mi fece tornare alla realtà.
Vidi l’oggetto dei miei desideri voltarsi verso l’amica e rivolgerle un sorriso mozzafiato, e Dio solo sa quanto avrei voluto che quel sorriso si rivolgesse a me, per poi fare una piccola corsa nella sua direzione. La lunga coda castana era mossa dal leggero venticello e per un momento chiusi gli occhi immaginandomi davanti a lei.
Si mordeva il labbro inferiore e non mi guardava. Era leggermente rossa in volto per via dell’allenamento e un ricciolo ribelle le sfuggiva dalla coda perfetta. Allungai una mano verso di lei e delicatamente le feci alzare lo sguardo per poter incontrare i suoi occhi verdi. Mi stava sorridendo adesso. Ricambiai a mia volta e prima che uno dei due potesse aggiungere qualcosa mi avvicinai a lei così tanto da
<< Trovato un nuovo posto per dormire? >>
No. Impossibile.
Sollevai lo sguardo e mi trovai davanti proprio colui che speravo di non vedere.
<< Fratello >> lo salutai con un cenno della mano e dissi addio al mio pomeriggio con lei.
 
RACHEL
 
Uscii dagli spogliatoi contenta che finalmente l’ultimo giorno di allenamento fosse finito. Era arrivata l’estate e non vedevo l’ora di godermi i pomeriggi di totale libertà.
Abbronzatura perfetta, piscina. Non potevo desiderare di meglio.
Attraversai l’ampio corridoio principale del palazzetto con la mia sacca sulla spalla destra quando mi sentii chiamare << Ho sentito che i ragazzi nel weekend andranno alla casa al mare di Tommy e ci staranno per tre settimane >> la voce di Kenna mi fece voltare << Tu che programmi hai? >>
Mi strinsi nelle spalle << A parte godermi il sole? Nulla >> sorrisi.
<< Io vado con i miei a Santa Monica, vuoi venire? >> mi chiese con gli occhi illuminati. So che ci teneva che andassi con lei, ma sinceramente volevo starmene un po’ tranquilla. << Mi stai per dire di no vero? >> sollevò le sopracciglia corrucciando le labbra.
<< Mi spiace >> dissi appoggiandole una mano sulla spalla << Ma voglio proprio rilassarmi a casa >> sorrisi e lei annuì.
<< Ok >> disse poi << Vorrà dire che ti tartasserò con gli sms >> scoppiò in una risata squillante.
<< Affare fatto >> le feci l’occhiolino e proprio in quel momento la porta d’ingresso si spalancò.
Sentii Jenna trattenere il respiro accanto a me e quando mi voltai capii il perché.
Ethan il bello e dannato della scuola aveva appena fatto il suo ingresso.
<< La bava >> sussurrai a Jenna dandole un colpetto col gomito mentre Ethan si avvicinava a noi.
Abbassai lo sguardo su di lui e non potei non dar ragione alla mia amica. La maglietta nera che indossava metteva in risalto i pettorali ben allenati e i jeans gli ricadevano a pennello sui fianchi.
Se non fosse stato un perfetto idiota le avrei detto di provarci ma siccome lo conoscevo piuttosto bene visto che era il fratello gemello del mio ragazzo non potevo far altro che sconsigliarglielo.
<< Cognatina >> sorrise mostrando la fila di denti bianchi << Jennna >>
Prima che potessi parlare Jenna ricambiò il saluto in modo civettuolo. La guardai sollevando un sopracciglio incapace di credere a quello che stavo sentendo, non era da lei comportarsi in quel modo.
Silenzio. Nessuno dei tre sapeva cosa dire. Era una situazione decisamente imbarazzante.
<< Damien è fuori ad aspettarti >> disse lui rompendo il ghiaccio.
Distolsi lo sguardo dal viso rosso fiammante della mia amica e annuii << Grazie >> sorrisi e salutandoli entrambi uscii di corsa.
 
*
 
Se ne stava seduto sulla panchina a guardare il cielo e io non potei far altro che sorridere nel vederlo. Era sempre stata la sua passione, infatti a casa aveva una stanza adibita ad osservatorio.
Stando attenta a non farmi sentire mi avvicinai a lui appoggiandogli le mani sugli occhi. Mi chinai per dargli un bacio sulla guancia e subito il profumo dolce della sua pelle mi invase le vie respiratorie. Sorrisi << Chi è? >> chiesi in un sussurro.
<< Mmmmh >> mormorò mordendosi il labbro inferiore e sfiorandomi la guancia con la punta delle dita. Rabbrividii chiudendo gli occhi. << Sei la sconosciuta che viene a trovarmi nei miei sogni? >> disse serio. Corrucciai lo sguardo e tentai di allontanarmi da lui, solo che non ci riuscii perché mi aveva già afferrato il polso << Dai che scherzo >> mi rivolse uno dei suoi sorrisi migliori che mi facevano sciogliere e andai a sistemarmi accanto a lui ridendo divertita << Come facevi a sapere che ero qui? >> mi prese una ciocca di capelli tra le dita e iniziò a giocarci distrattamente.
Mi strinsi nelle spalle << Me l’ha detto Ethan >> lo guardai.
<< A proposito di Ethan >> disse sollevando lo sguardo su di me << Ti devo chiedere un favore >> annuii voltandomi con il busto nella sua direzione e aspettai che parlasse << Mentre non ci sono, lo terresti d’occhio per favore? >> lasciò andare la ciocca e mi prese la mano intrecciando le mie dita alle sue << Ho paura che combini qualche casino nelle tre settimane in cui sarò via e visto che tu sei qui posso starmene tranquillo dato che sai tenerlo a bada. L’ultima volta quando l’hai ripreso sembrava un cucciolo bastonato >> sorrise.
<< Sai che tuo fratello non mi sopporta molto >> dissi tracciando dei cerchi immaginari sul suo braccio << Però visto che me lo chiedi tu, accetto >> sorrisi e lui mi baciò.
Perfetto, avrei passato le prossime tre settimane a fare da babysitter.
Divertimento assicurato.
  
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