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Autore: malincomica    06/05/2014    1 recensioni
Zayn vive la vita al momento, fa la prima cosa che gli passa per la testa, passa le giornate allo skate park e con Niall, fuma come una ciminiera e ama leggere e viaggiare, ma quando Niall gli ha detto "ti amo" lui gli ha risposto di moderare i termini. Non era uno di quei "modera i termini" come quando sei con i tuoi parenti, ti scappa una parola di troppo e tua madre ti fulmina con lo sguardo e senza dire una parola ti dice "modera i termini", no! Era un "modera i termini che il tuo amore detto tutto d'un fiato fa mancare il mio".
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho il brutto vizio di camminare per la stanza solo in boxer, e tu rotei gli occhi al cielo e sei grato alla lezione di fisica a cui devi essere tra meno di venti minuti.
"Io vado" dici .
Ti schiocco un bacio sulla guancia prima di lasciarti uscire. Chiudi la porta alle tue spalle, sai che non ho nessuna intenzione di uscire dalla stanza, come sempre.
Ci siamo conosciuti a scuola durante una lezione di matematica, io ero in difficoltà e tu ti sei spontaneamente offerto di aiutarmi. E poi si sa, da cosa nasce cosa. Tu ami il calcio, io non riesco neanche a tenere un pallone in mano. Tu hai una media impeccabile, io non riesco ad arrivare al sei neanche sommando i voti presi in tutte le materie. Tu sei sempre puntuale, io e il ritardo andiamo a braccetto. Tu sei estroverso, io non riesco ad esprimere i miei sentimenti.
Non è che sei ossessionato dallo studio, solo che sai i sacrifici che i tuoi genitori hanno fatto e fanno tutt'ora per mandarti a scuola, certo ora lavori anche tu quindi metà retta scolastica te la paghi da solo, ma resta il fatto che non vuoi deluderli. Io dal canto mio me ne sbatto, vivo la vita al momento, faccio la prima cosa che mi passa per la testa, passo le giornate allo skate park e a con te, fumo come una ciminiera e amo leggere e viaggiare, ma quando mi hai detto "ti amo" io ti ho risposto di moderare i termini. Non era uno di quei "modera i termini" come quando sei con i tuoi parenti, ti scappa una parola di troppo e tua madre ti fulmina con lo sguardo e senza dire una parola ti dice "modera i termini", no! Era un modera i termini che il tuo amore detto tutto d'un fiato fa mancare il mio.
"Come è andata?" chiedo appoggiato al tuo armadietto.
"Non pensavo saresti uscito dalla stanza" rispondi. "Le solite cose"
Saluti Harry e mi prendi per mano.
"Tea?"
Annuisco e andiamo in caffetteria.
E non essere arrabbiato, Niall, io i miei sentimenti li tengo dentro, un po' come tengo dentro te.
I tea arrivano e sono bollenti, ti scotti la lingua e sembri un bambino.
"Sei arrabbiato." dico, perché te lo leggo in faccia.
"No" ribatti e bevi il tuo tea.
"Non era una domanda" e io il mio tea neanche l'ho guardato.
"E invece la mia era una risposta"
e la conversazione si chiude lì, nessuno dei due dice più niente, di cose da dire ce ne sono fin troppe, ma affoghiamo le parole nel tea.
Parlami, urlami in faccia che mi odi, che non ti capisco e che non ti merito, i nostri silenzi dove vuoi che ci portino? Raccontami dell'America che tanto sogni, che poi un giorno ti ci porto io in America, che poi l'America sei tu. E tu mica sai di tutti gli incubi e il buio della notte, che poi notte sei tu. E scusami se non so tenere un discorso, se dopo un po' perdo il filo e ti chiedo di ricominciare, se non so amarti come meriteresti e neanche riesco a dirtelo. È che tanto io non ti meriterei anche se ti dicessi ti amo ogni minuto del giorno. Ma lo sai, le parole devi tirarmele fuori, e tu provaci, tiramele fuori, con forza, con rabbia, con delicatezza, come ti pare. Ci provo ad essere migliore, perché se non ci provo per te per chi dovrei provarci?
E se potessi sentire i miei pensieri mi risponderesti "Per te", ma per me io riesco solo ad essere peggiore. Per te provo ad essere meno peggio.
Ora sei seduto sul tuo letto e stai leggendo un libro, mi avvicino a te, ti guardo mentre leggi, e penso che se fossi in un libro non vorrei nient'altro se non essere letto da te. Chiudi il libro e lo posi sul comodino, ora mi guardi, con il tuo sguardo che brucia l'anima. Mi prendi il viso tra le mani, e mi baci, sento la mancanza sulle tue labbra, l'amore che non riesco a dire e che tu invece dici tutto d'un fiato facendo mancare il mio. Infilo le mani sotto la tua maglietta, il tuo corpo caldo e le mie mani fredde, scaldamele, scaldami l'anima, il cuore. E passiamo il pomeriggio cosí, tra baci rubati e ti amo non detti.
Odio la matematica, ma ora penso che se ci avessi mai capito qualcosa tu ora non saresti qui con me. Le equazioni sono piene di x, lettere il cui valore è ignoto, e prima di conoscerti ero anche io una x, non conoscevo il mio valore, e poi sei arrivato tu, che ogni giorno fai sbocciare in me un valore nuovo.
"Allora?" mi chiedi, appoggiato allo stipite della stanza in boxer e con solo la mia camicia addosso.
"Soluzione" dico.
E tu sorridi, perché sai che è soluzione. 




La storia non è niente di che, anzi, non è neanche una storia, non so cosa sia, ma qualcosa è, è un qualcosa nato tra l'ora di ricevimento e quella di matematica, e forse scriverò un missing moment, ma non prendetela come una promessa.
Alla prossima ora -non- produttiva. -R

 

  
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