Ciao a tutti!!!
sono tornata XD (non so se è un bene o un male)
Meglio che
spieghi la mia ricomparsa nel mondo della scrittura di EFP.
Tutto è
nato dal
fatto che in questi mesi stavo leggendo una ff inglese, ma come a volte
può
succedere quello che ti aspetti o che immagini in realtà non
avviene, quindi ho
deciso di “rimediare” alla cosa :P …
l’idea di base della storia che vi
presenterò m’ispirava molto, solo ci sono stati
alcuni punti che personalmente
o non avrei messo o avrei sviluppato in modo diverso, così
ho deciso di
riscrivere la storia a modo mio (naturalmente dopo aver interpellato la
vera
autrice e aver chiesto il permesso, ed averlo ottenuto, di poter usare la sua idea e usare
alcune
parti della sua storia).
Se siete
interessati a leggervi la storia da cui ho preso l’idea
questo è il link
diretto https://www.fanfiction.net/s/9830355/1/Escape
Come al solito
chiedo venia perché non sono molto brava nella scrittura,
spero di essere
perdonata per questo XD…
Ma passiamo alla
storia:
premetto che
questa è una vera e propria AU.
La storia si
svolge poco dopo la morte di Kate, giusto alla fine della seconda
stagione
inizio terza. In questo racconto non troverete la nostra Ziva agente
del Mossad
e ninjia, ma vi troverete davanti una Ziva di 19 anni. Una Ziva che ha
vissuto
per anni in America con Ari, ma è stata segregata e nascosta
in una casa
isolata e quindi non avrà avuto per anni nessuna esperienza
con il mondo
esterno, al di fuori del fratello. Ari in questa storia avrà
29 anni e agli
occhi della sorella sarà sempre il buon medico, in
realtà nasconderà un’anima
più scura come ben sappiamo dalla serie. Infine troviamo
Tony che in questa
storia avrà 25 anni ed è al suo primo anno al
NCIS, ma sarà sempre il nostro
Tony molto capace e competente nel suo lavoro e pronto a farsi strada
nella
squadra di Gibbs; vi troverete davanti il Tony che sta cercando di
lasciarsi
alle spalle al sua vita da donnaiolo, ma che una volta conosciuta Ziva
farà di
tutto per aiutarla e i due finiranno per innamorarsi…
Ah se non
l’ho
detto questa sarà una TIVA (a momenti dimenticavo di dirvi
la cosa più
importante XD).
Prologo.
Ziva
si trovava alla sua piccola scrivania in camera a svolgere dei nuovi
compiti di
lingua, ma oggi non riusciva a trovare una buona dose di
concentrazione. La sua
mente continuava a vagare verso quello spruzzo di paesaggio che poteva
vedere dalla
finestra sbarrata della sua
camera. Negli ultimi nove anni della sua vita c’erano stati
momenti in cui
aveva desiderato poter uscire e perdersi in lunghe passeggiate per il bosco che
circondava la piccola casa
in cui viveva con il fratello, ma era consapevole che questo non
sarebbe
avvenuto. Come una ragazza di 19 anni spesso sognava di poter avere una
vita
normale, poter uscire e conoscere persone nuove, farsi degli amici,
innamorarsi
e poter fare tutte quelle cose che aveva letto nei suoi amatissimi
libri, ma
sapeva che doveva continuare a nascondersi per il suo bene, proprio
come le
aveva spiegato Ari quando la portò via da suo padre. Ari per
proteggerla aveva
dettato delle regole e lei era ben disposta a seguirle; amava suo
fratello e
nonostante, a volte, trovasse difficile starsene sempre rinchiusa si
fidava di
lui e del suo giudizio; lui sapeva cosa era meglio per lei e fino a che
non
fosse stato sicuro avrebbe continuato a studiare diligentemente e
rendere
orgoglioso il fratello.
Aveva
ripreso il suo lavoro quando le parve di sentire il pavimento fuori
dalla sua
stanza scricchiolare, ma pensando che fosse Ari non si
preoccupò molto.
Continuò a studiare in silenzio fino a quando
all’improvviso la porta della sua
camera si sfracellò a terra e tre uomini armati entrarono
urlando.
“NCIS”
urlò l’uomo più anziano
Ziva
si lasciò sfuggire un urlo di terrore alla vista delle
pistole spianate contro
di lei e degli uomini che la circondavano. Era talmente spaventata che
si
bloccò completamente, non in grado di fare una mossa.
“alzati
in piedi con le mani ben in vista, non fare movimenti
azzardati!” continuò a
urlare l’uomo dai capelli grigi, ma Ziva cominciò
a tremare dallo spavento.
A
quel punto l’agente dai capelli grigi vedendo che si trovava
davanti
semplicemente ad una ragazza spaventata guardò i suoi due
agenti e ordinò loro
di abbassare le proprie armi. Vedendo che la ragazza era troppo agitata
per
rispondere provò ad avvicinarsi a lei con cautela mentre le
parlava con voce
più bassa, ma Ziva vedendolo avvicinare scattò in
piedi e provò ad allontanarsi
verso l’angolo opposto della stanza solo a causa delle troppe
emozioni quella
mossa così repentina le fece girare la testa e prima di
poter fare un passo si
sentì cadere a terra mentre la vista le si oscurò.
I
tre agenti vedendo la ragazza oscillare e cadere a terra provarono ad
afferrarla prima che toccasse il suolo, ma non fecero in tempo e Ziva
picchiò
la testa sul pavimento.