I suoi occhi erano ormai spenti.
Quell’azzurro si era trasformato in un blu mare.

Guardava fisso l’altro che parlava tranquillamente con gli altri.
 
Quelle parole, il modo in cui le ha pronunciate, quell’abbraccio caldo... Ricordava tutto ciò molto bene.
Ci aveva creduto.
Ed invece era caduto nel tranello.
 
Odiava quella situazione.
 
“E se non me ne andassi più?”
Quella frase continuava a risuonargli nella mente.
Continuava a guardarlo mentre, passo dopo passo, se ne andava.
Neanche un “Dove vai?”.
Nulla.
Continuava a parlare.
 
“E se non me ne andassi più?”
Le lacrime iniziavano a scendere.
Andarsene vuol dire anche non parlarsi.
 
“Dov’è?”
“Se n’è andato.”
“Perché?”
“Dovresti saperlo.”
“Non gli parlo da tempo…”
“Appunto.”
 
Non chiedeva molto, voleva scappare da questa situazione.
Eppure riuscivano a riprenderlo.
Lui ci riusciva.
Kaito ci riusciva.
E Gackpo, anche se era abituato a non vederlo, ci stava male.
Sapeva che alla fine sarebbe ricaduto, ancora, nel suo tranello.