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Autore: FedericaGrigori394_12    06/05/2014    2 recensioni
"Luce non capiva. Quei ragazzi sembrava averli già visti, incontrati e conosciuti già. Come personaggi di un sogno ormai dimenticato."
Luce ha conosciuto nuove persone nella nuova scuola . Anche se alcune di loro le sembrano familiari. E anche a Daniel questa situazione sembra strana. Molto strana.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arriane Alter, Cameron Briel, Daniel Grigori, Luce Price, Lucifero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Occhi azzurri
Luce era appena uscita dalla sua camera, portava i vestiti in lavanderia. Aveva montagne di indumenti sporchi nella cesta, e le coprivano la vista. Sbuffò scendendo le scale. Non vedeva niente e rischiava di cadere da un momento all’altro. Finalmente scese l’ultimo gradino e, quasi correndo sollevata, andò a sbattere contro qualcuno e cadde. Di nuovo! Pensò esasperata. La cesta le cadde da mano e tutti i vestiti si sparpagliarono sul pavimento. Si alzò sbuffando, non badando alla persona investita, sbattè il piede sul pavimento e si mise a raccogliere tutto.
-Ahio.- borbottò la persona investita massaggiandosi la testa. Luce stava per scusarsi, quando incontrò due occhi di ghiaccio. Trattenne il fiato. Il ragazzo della lavanderia!
-Oh, scusami. Sono mortificata.- si scusò lei –Stai bene?- il ragazzo della lavanderia alzò lo sguardo infuriato, poi si addolcì notando che era lei.
-Sì, sì. Sto bene.- si affrettò a rispondere. Luce lo contemplò, i capelli lunghi d’oro con dei riflessi più scuri, gli occhi di ghiaccio che la scrutavano con un po’ di tristezza, e il fisico da urlo. Sembrava uscito da una rivista. Vide che aveva mosso le labbra, ma lei non lo sentì. Lui fece schiccore le dita due volte e Luce sussultò, come se fosse stata tutto il tempo in trance.
-Eh?- chiese sbattendo le palpebre. Aveva di sicuro fatto la figura della stupida. Ma lui le sorrise, e lei arrossì
-Ti ho chiesto se volevi un aiuto.- le disse
-Oh, sì. Grazie.- gli sorrise. Lui si alzò in un batter d’occhio e allungò una mano
-Io sono Lucius.- Dio,com’era bello!
-Io sono Lucinda.-  strinse la mano. In poco tempo misero i panni sporchi nella cesta e infine in lavatrice.
-Luce?- mi girai verso Lucius, qualcosa lo turbava –Per caso conosci i ragazzi nuovi?- chiese. Lo guardai per qualche secondo prima di rispondere
-Solo uno. Mi pare che si chiami Cam.- rispose ricordando il ragazzo con gli occhi verdi.
-Sai cosa ci fanno qui, vero? Dimmi che ricordi.- il suo tono sembrava implorante, Luce lo guardò stranita
-Certo. Loro sono qui per andare a scuola.- lui sbattè un piede a terra, evidentemente frustato
-Sì, certo. Scusami, io vado…- non finì nemmeno la frase che già si trovava fuori la porta. Mentre era uscito era entrata Nora
-Ti stavo cercando.- mormorò, guardando sempre verso la porta da dove era appena uscito Lucius –E-era lui? Il ragazzo della lavanderia?- chiese
-Sì.- risposi avvicinandomi a lei
-O-oh Dio.- era rimasta imbambolata, così Luce piano la spinse e lei per poco cadde, però si mantenne per l’uscio. Si girò verso di lei e, notando la faccia divertita di  Luce, Nora scoppiò a ridere –Scusami, ma è davvero bello.-
-Ehi Luce!- apparve alla porta Daniel
-Ehi Daniel.- lo salutò lei avvicinandosi. Per un momento dimenticò tutto quello che le stava attorno. Gli occhi viola di Daniel la ipnotizzarono, un’altra volta. Poi ritornò sulla Terra quando incominciò a parlare
-Ti volevo chiedere se, beh, insomma, oggi pomeriggio vuoi venire in biblioteca con me, per fare i compiti?- sembrava imbarazzato, anche perché c’era Nora ad assistere divertita
-Sì!- rispose, forse con troppo entusiasmo. Ma nessuno ci fece caso
-Okay, allora oggi alle cinque?-
-Va benissimo.- e se ne andò salutandoci. Nora si avvicinò
-Ti lascio qui a fare film mentali o andiamo?- mi domandò ridendo. Risi anch’io e ci avviammo in camera.
                                      ******
Lucifero camminava a grandi passi nel giardino, verso un punto ben preciso, dove c’erano quattro persone. Stava chiacchierando
-Cam, sei sicuro che il Trono non abbia da ridire? Ti ricordi, è stato chiaro: niente interferenze!- borbottò Roland
-Oh insomma, Ro! Lui vede sempre tutto e se avesse avuto qualcosa da ridire ci avrebbe già punito. Giusto Grande T?- esclamò Arriane facendo un occhiolino al cielo
-Bene, bene, bene. Guarda chi trovo qui.- i ragazzi si girarono contro l’intruso, poi sussultarono
-Cosa ci fai qui?- gli ringhiò contro Cam
-Potrei chiederti la stessa cosa.-
-Noi siamo qui per stare vicino a Luce e Daniel e, ti prego, dimmi che non vuoi riportare tutto di nuovo al tempo della caduta!- sbottò Arriane, ma sempre un po’ intimorita, visto che si trovava davanti Lucifero
-No, a quello ho rimandato. Ora voglio solo che loro ricordino tutto!-
-Ma non è possibile! Il Trono ha cancellato loro la memoria.- disse Roland scuotendo la testa, i dread che si muovevano
-Non è la stessa cosa che succedeva a Luce ogni diciassette anni?- domandò Lucifero, quasi scocciato
-Lucifero, non penserai davvero…- mormorò Annabelle
-Sì. Io ora vado. E d’ora in poi chiamatemi Lucius.- disse ghignando. Fece dietrofront e s’incamminò verso l’entrata all'edificio a ferro di cavallo. Mentre i due demoni e i due angeli fissavano impotenti la scena che si era appena svolta. Ma, infondo, anche loro nutrivano un piccola speranza che un giorno, Luce e Daniel, ricordassero le loro avventure, la loro profonda amicizia e quando fosse stato profondo e indistruttibile l’amore tra loro due.
Spazio autrice ****
Salveeeee!!!! Allora, che ne pensate del capitolo? Spero solo che non ci siano errori. Voi che ne pensate del nuovo taglio di Addison? Io lo trovo stupendo e così somiglia molto più a Luce. Alla prossima!!!
  
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