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Autore: LadyWolfReborn    06/05/2014    0 recensioni
"Il trono di spade era lì, in fondo alla sala, alto, immenso, pericoloso. Il lungo corridoio era circondato dagli scheletri dei draghi e mano a mano che ci si avvicinava al trono diventavano sempre più grandi e terribili. Il drago era lo stemma della sua casata, simbolo della forza dei Targaryen, dei suoi avi… E quei teschi erano lì per ricordare a tutti chi erano e quanto fossero potenti. Il drago era anche il suo simbolo,ciò che lui era, ciò che rappresentava: Rhaegar Targaryen, l’ultimo dei draghi…"
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elia Martell, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Il Principe di Roccia del Drago


Il peso degli errori



Rhaegar Targaryen camminava a passo svelto tra le mura della Fortezza Rossa. I suoi passi risuonavano nelle sale vuote. Non riusciva a dimenticare la voce di suo padre, il disprezzo nel suo sguardo mentre lo criticava e lo rimproverava per il gesto avventato al torneo di Harrenal e per il suo modo di agire che, a parere del re, andava contro la sua stessa famiglia. Allontanarlo a Roccia del Drago con Elia e Rhaenys solo perché Aerys II non si fidava del suo stesso figlio, gli sembrava una decisone un po’ affrettata; non che avrebbe sentito la mancanza di Approdo del Re, ma suo padre, in quelle condizioni, aveva bisogno di lui,così come il regno.
E senza rendersene conto, si trovò davanti la sala del trono. Si fermò davanti alle gigantesche porte spalancate, fece un respiro profondo ed entrò. Il trono di spade era lì, in fondo alla sala, alto, immenso, pericoloso. Il lungo corridoio era circondato dagli scheletri dei draghi e mano a mano che ci si avvicinava al trono diventavano sempre più grandi e terribili. Il drago era lo stemma della sua casata, simbolo della forza dei Targaryen, dei suoi avi… E quei teschi erano lì per ricordare a tutti chi erano e quanto fossero potenti. Il drago era anche il suo simbolo,ciò che lui era, ciò che rappresentava: Rhaegar Targaryen, l’ultimo dei draghi…
Guardare quelle ossa non faceva latro che portargli alla mente ricordi tristi… L’incidente di Sala dell’Estate l’aveva segnato profondamente e il ricordo gravava su di lui come un peso così immenso da farlo soffrire. Spostò lo sguardo dai suoi simili al trono,imponente e spaventoso, e a tutte le lame che lo componevano, tantissime e disordinate. Alla morte di suo padre sarebbe stato lui a succedergli, e già sentiva quei rostri acuminati che gli colpivano la schiena, pronti a farlo a pazzi se solo avesse fatto un passo falso… Un peso che avrebbe gioiosamente evitato se non fosse stato un suo dovere.
«Altezza…» Rhaegar si voltò di scatto,sussultando. Oswell Whent, in armatura bianca splendente, si trovava sul ciglio della sala <> Il principe annuì impercettibilmente e seguì la guardia reale.
«Sono arrivate notizie da Dorne?» Chiese Rhaegar mentre stava dietro al cavaliere che lo stava conducendo negli alloggi di sua madre. «È arrivato un corvo stamattina, da Ser Lewyn Martell. Vostra moglie e vostra figlia torneranno a giorni; forse anche domani»«Bene…» La principessa Elia e la piccola Rhaenys erano partite per Lancia del Sole, per passare del tempo alla corte dei Martell, due mesi prima, pochi giorni dopo la comparsa della cometa rossa nel cielo, pochi giorni dopo l’ultima notte cha aveva passato con Elia.
Il tonfo sordo provocato dal guanto ferrato di Ser Whent sulla porta lo riportò alla realtà. Ser Barristan Selmy, detto il valoroso, era lì accanto per sorvegliare sulla regina Rhaella «Maestà,il principe Rhaegar» La voce di sua madre arrivò atona, eppure autoritaria, come sempre «Lascialo entrare»

Il cavaliere bianco aprì la porta, permise al principe di rientrare e poi la richiuse alle sue spalle. La stanza era spaziosa e ben illuminata. il grande letto a baldacchino posto al centro della camera era lussuoso, la coperta tempestata dai draghi dei Targaryen. Si voltò per osservare la regina. La donna si trovava sul balcone e osservava il mare, le spalle rivolte verso di lui. Era vestita con un abito di seta, color avorio, modesto, e indossava un copri – spalle leggerissimo e argentato, che si abbinava perfettamente ai suoi capelli.
«Mi avete chiamato, mad…»«Ho sentito che tuo padre vuole mandarti a Roccia del Drago» Non si voltò a guardarlo,continuava a fissare il mare, le onde che si in frangevano contro la scogliera. Rhaegar abbassò lo sguardo, non lo aveva mai fatto con nessuno, solo con sua madre «Si,è vero… Anche se la ritengo una decisione un po’ drastica…»«Tu sei un principe, Rhaegar !» Sua madre si voltò e lo fulminò con lo sguardo, quegli occhi violetti che lo fissavano, la voce calma ma autorevole «E diventerai re! Devi seguire il tuo dovere sempre e comunque; devi seguire il tuo dovere di figlio, di erede … E di marito» Il principe stavolta affrontò lo sguardo della regina, indaco su violetto «Al torneo di Harrenal ho fatto solo quello che mi sentivo di fare. Incoronare regina della bellezza Lyanna Stark sarà stato un gesto avventato, fatto senza pensare, ma non ritengo che sia necessario farne una ragione di stato; in fondo Elia…»«Elia è tua moglie, Rhaegar!» Disse Rhaella avvicinandosi a lui «Ti rispetta e ti è vicina, non andrebbe mai contro di te, e tu dovresti rispettarla di più» «Io la rispetto! È la madre di mia figlia e mia moglie; mi è molto cara, le voglio bene e mi preoccupo per lei» «Non quanto dovresti!» Lo sguardo di sua madre divenne più accusatorio, non riuscì più a reggerlo, improvvisamente il pavimento divenne incredibilmente interessante « Non dovresti parlare così, proprio tu…» Disse quelle parole mormorando, in modo da essere il più delicato possibile. La regina sospirò chiudendo gli occhi. Rhaegar si sentiva come un bambino in quel momento, nonostante fosse molto più alto di lei, e ciò lo faceva sentire incredibilmente a disagio. «So che il mio matrimonio non può essere paragonato al tuo, so che sei un marito migliore di tuo padre, ma desidero comunque che tu sappia come comportarti per essere un buon re. Come è tuo dovere d’altronde…» Il principe sorrise malinconico «Un re migliore di lui?» Rhaella gli accarezzò la guancia «Essere peggiore sarebbe difficile»
Qualcuno bussò alla porta «Sono Ser Barristan, Maestà» Sua madre si allontanò da lui «Avanti» Il cavaliere aprì la porta «Maestà, mio principe» Disse facendo un piccolo inchino «Parla, Ser» «La principessa Elia e la principessa Rhaenys sono appena tornate da Dorne, vostra grazia»

Rhaegar stava per scendere nel cortile seguito da Ser Whent, quando una bambina di circa tre anni dai i capelli corvini, gli corse incontro «Padre!» Esclamò con la sua vocina infantile. Il principe le sorrise e la prese in braccio «Ciao, piccola» La bimba lo abbracciò forte «Ti sei divertita dagli zii?»Chiese Rhaegar alla figlia spostandole i capelli dal volto «Si tanto. C’erano  tanti bambini, e il mare e i giardini e ho giocato tanto»« Sono contento!» Le accarezzò i capelli,le diede un bacio sulla fronte e la mise giù «Dov’è tua madre?» «Ser Lewyn l’ha accompagnata nelle sue stanze» « D’accordo…» Le sorrise di nuovo, poi si rivolse al cavaliere «Ser Oswell accompagna la principessa dovunque voglia andare, ma fai sempre attenzione » Il cavaliere annuì inchinandosi e si rivolse alla bambina «Dove vuoi andare principessa?»«Nelle cucine, ho tanta fame e poi voglio vedere i miei gattini…» Rhaegar si allontanò, sorridendo, e si diresse verso le stanze della moglie.
Quando entrò nella camera Ser Lewyn stava uscendo e lo salutò con un inchino. «Mio principe» Lo salutò Elia non appena entrò nella stanza, i capelli neri sciolti lungo le spalle, il vestito arancione con rifiniture rosse, i colori dei Martell «Mia Lady»Si avvicinò a lei e la baciò sulla fronte «Come è andato il viaggio?»«Bene, anche se è stato un po’ faticoso» Elia era cagionevole di salute ed in quel momento sembrava abbastanza pallida «Non dovresti affaticarti troppo, la tua salute è…» «Lo so, ma adesso è più importante» Gli prese le mani e lo fece sedere sul letto accanto a le. Rhaegar era confuso,lei era sempre importante «Cosa stai…» Gli portò le mani sul proprio ventre «perché c’è qualcuno altro di importante in me»








Angolo autrice
Salve a tutti! Sono LadyWolfReborn e questa è la mia prima storia. 
Ho iniziato a scriverla perchè amo alla follia le "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" e "Il trono di spade" e i personaggi di Rhaegar, Elia e Lyanna mi intrigano tantissimo. Purtroppo non sappiamo molto di loro, eccetto quello che ci viene raccontato dagli altri personaggi. Così ho voluto dare una mia personale interpretazione della loro storia e quindi delle vicende avvenute prima dell'inizio della serie. 
Spero che vi piaccia!
Ps: Ovviamente si accettano qualsiasi tipo di commenti, anche le critiche, che sono sempre utili per migliorare.
Grazie per l'attenzione e al prossimo capitolo!
Ciao!
  
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