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Autore: CrAzYtEn    24/07/2008    3 recensioni
Finalmente una vacanza da Konoha... ma cosa può succedere su una spiaggia bianca del Paese dell'Acqua tra i nostri Ninja preferiti? La mia prima fan fiction! spero vi piaccia!^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sea EVERYBODY TO SEA!
Ciao raga! Ho pensato, siccome noi ci stiamo godendo le vacanze estive...perchè non anche a Konoha? XPXD
Buona lettura! E, vi preeeeeeeeeego, COMMENTATE!

Casa Aburame
MS(madre Shino): ...Shino? La colazione è pronta! Io devo andare! Ci vediamo settimana prossima!
Il figlio scese moooooolto lentamente le scale, il cappuccio tirato sulla testa, il colletto inamidato e gli spessi occhialini neri, seguito da una valigia volante, anzi, trasportata dagli insettini del Clan...xò comodi ‘sti insetti!
S: ...ciao...
Shino si sedette a tavola e addentò le sue cavallette fritte in gelatina (BRRRRRRRRR...MA KE SKIFOOOOOOOOO!), creando una sferina di chakra su cui si gettarono gli insettini-facchini.
S: ...buon appetito...
La porta si chiuse silenziosamente alle sue spalle e, seguito dai suoi fedelissimi insetti, il ragazzo Aburame si diresse verso la Porta Nord.

Casa Inuzuka
H(Hana, sorella di Kiba): KIBAAAAAAAAAA! MUOVITI E ALZA IL CULO DAL LETTO!
K: E CHE CAZZO! NON SI PUO’ PIU’ MANKO RIPOSARE ADESSO?!!!
H: EMERITO RINCOGLIONITO! SEI IN RITARDO!
Kiba saltò in piedi sul letto e corse verso la porta ma, mentre scendeva saltando dal letto inciampò in un assonnatissimo Akamaru, che gli ringhiò addosso.
K: grrrrrrrrr! Woof wof! Anf caai! (Muoviti, Aka! Siamo in ritardo! Cazzo! Non ho manko fatto le valigieeeeeee!)
Toltosi il pigiama ed vestitosi normalmente, Kiba iniziò a correre ad ogni angolo della stanza, raccattando ossi, croccantini, vestiti, limette per unghie e sbiancanti vari per canini affilati.
Hana cacciò dentro la testa in camera del fratello, inciampando anch’lei sul cagnone sdraiato per terra.
H: AKAMARU! ANCHE TU!
A: Auffffffff! Caiiiiii caiiiiii!( che palleeeeeee! Va bene va bene va bene!)
La sorella, armata d’aspirapolvere ed affini, ripulì la stanza e consegnò ad un affannato Kiba un paio di cosce di bue, per colazione sarebbero bastate per entrambi i cani.
K: Grazie Hana! Io...ODDIO! DEVO ANDARE! CIAOOOOOOOOOOO!
Il ragazzo, cosciotto in bocca, seduto su Akamaru, anch’esso a bocca piena, aveva legato al cane le tre valigie e lo incitava per correre più alla svelta sui tetti, in direzione della Porta Nord.

Casa Yamanaka
MI (Madre Ino): Tesoooooooooroooooooo! La colazione ipocalorica è proooooonta!
Il tono smielato e zuccheroso della madre svegliarono la biondina raggomitolata nel letto viola nella stanza accanto.
Questa si stiracchiò e salutò la madre, poi si diresse in bagno, uscendone circa mezz’oretta dopo, ben truccata, vestita e pettinata.
MI: oooooooh! Sei uno splendore piccola! Vieni! Mangia che le valigie le ha papà, te le porta lui fino alla Porta Nord!
La ragazza si sedette e mangiò il pompelmo e i biscotti di soia, se Choji avesse assistito ad una scena del genere gli si sarebbero afflosciati tutti i capelli sparati in aria.
I: Grazie mamma! Ora scusami ma sono ELEGANTEMENTE in ritardo! PAPAAAAAAAAAAA’!
SY( signor Yamanaka): S-sì amore?
Ino uscì dalla porta guardando il cielo azzurro e saltò sul tetto della casa.
I: E’ GIA’ L’ALBA! MUOVITI CON LE VALIGIE!
SY: S-sì amore!
Come può un uomo regnare in una casa dove il potere esecutivo, quello legislativo e giudiziario erano tutti nelle mani di moglie e figlia? Eeeeh...dura la vita per i maschi Yamanaka...!

Casa Nara
S(shikamaru): ma che palle! Perché devo andare anche io?
MS (madre Shikamaru): perché di SÌ! Non puoi startene tutto il tempo a ronfare come tuo padre! non diventerai anche tu un ghiro umano! Non lo permetterò!
SN (Shikoku Nara, padre di Shikamaru): EHI! Zzzzzzzzzzzzzzz....
La moglie alzò gli occhi al cielo e mugugnò qualcosa contro il marito ed il mondo maschile in generale, poi spinse fuori casa il figlio, gettandogli addosso una valigia e sbattendo la porta alle sue spalle.
MS: TI CONTROLLO! NON PENSARE DI ANDARE A CAZZEGGIARE PER KONOHA! VAI CON GLI ALTRI!
S: Ma che palleeeeee!
Costretto, il ragazzo prese la valigia e se la trascinò appresso fino a casa Akimichi, dove l’aspettava un tristissimo Choji.

Casa Akimichi
Choji si stiracchiò e diede un morso al panino con cui dormiva di notte...uno diverso ogni giorno, la farcitura in base alla giornata.
C: umm....pollo, salsa tartara, ketchup e filetti di polipo...(BLEAH!)...deve essere giovedì!
Il ragazzo osservò l’orologio e rotolò fuori dal letto, in casa nessuno aveva il letto rialzato...o meglio, originariamente l’avevano tutti...ma nessun telaio aveva resistito sotto il loro ehmm... dolce peso.
Si rialzò faticosamente e agguantò le quattro valigie sulla scrivania, poi, quatto quatto, strisciando lungo il muro, si avvicinò alla porta.
C: “ci siamo quaaaaaaaasi! A piano piano...mooooolto lentamente!”
SA( signor Akimichi): CHOJI!
C: AAAAAAAAAAAAH!
Il figlio sobbalzò, facendo volare in aria tutte le valigie, riacchiappate poi velocemente per evitare che si sfracellassero sul pavimento di legno.
C: fiuuuuuuu! PAPÀ! Ma che bistecca arrostita ti è preso ? vuoi fami morire d’infarto?
( PER QUELLO HAI GIÀ IL COLESTEROLO!)
SA: no...come mai ben QUATTRO valigie?
Choji iniziò a sudare freddo, le balle non sapeva raccontarle, qui serviva Shikamaru...
C: ohemmm...per-perché ho preso tanti vestiti...
Il padre iniziò a farsi sospettoso e sfilò velocemente una delle prime valigie agguantate dal figlio, aprendola.
SA: CHOJI! MA VUOI FARCI MORIRE DI FAME!!?!
C: SIGH!
Ben tre e mezza delle valigie erano ricolme delle più svariate delizie culinarie provenienti dalla dispensa del Clan...il tutto corrispondeva a circa il 3% della fornitura settimanale ma avrebbe potuto sfamare tutti i compagni, incluso quel pozzo senza fondo e Ramen- dipendente di Uzumaki.
Il padre gli requisì il cibo, inghiottendolo e salutando soddisfatto e sazio il figlio, a cui era rimasto solo lo sfilatino del giovedì.
Lo inghiottì e si afflosciò rattristato sul muro di casa.
A quel punto arrivò Shikamaru ( ALLA BUON’ORA!) e insieme andarono alla Porta Nord.

Casa Hyuga
Neji aspettava fuori dalla porta d’entrata, appoggiato con la schiena al muretto di cinta, una valigia nera e bianca appoggiata accanto, le braccia incrociate e la fronte corrugata dall’impazienza.
Dalla porta uscì una ragazza che doveva avere più o meno la sua età, stringeva in mano un paio di valige e aveva il fiatone.
H: scu- scusa...Neji...pufff...puff... non sapevo cosa...puff...mettermi!
Neji la squadrò, indossava gli abiti di sempre e questo lo fece incavolare ancora di più.
N: ma se sei vestita come sempre?!
Hinata si guardò i vestiti e lo gurdò storto.
H: non è vero! Sono i vestiti estivi!
N: perché, quelli invernali volevi metterti?
Hinata incrociò le braccia al petto e mise il broncio, iniziando a camminare verso Porta Nord, seguita dal sarcasticissimo cugino.
H: volevo solo farmi carina...per una volta!
Neji sorrise e le camminò al fianco.
N: per Naruto?
La ragazza arrossì violentemente e si coprì la faccia per nasconderlo, ma così dicendo le cadde una delle valigie che si aprì e ne scivolarono fuori un centinaio di foto e qualche pupazzetto biondo fatto a mano.
N: ...capito...hehe
Hinata raccolse velocemente tutto il materiale e richiuse la valigia, affrettando il passo, per tutto il tragitto nessuno dei due disse niente.
Ad un certo punto la ragazza sembrò innervosirsi, mentre dietro Neji sogghignava, aveva imboccato apposta quella strada, oltre che per andare a prendere la SUA Ten Ten.
All’improvviso un urlo li fece sobbalzare, seguito poi da un rumore di vetri rotti e da una figura che li superava saltando e, riconoscendoli, si fermò dinnanzi alla ragazza, che teneva gli occhi chiusi per la paura.
“ CIAO HINA!”
C’erano solo tre persone che la chiamavano così al villaggio: Ten Ten, che oramai per lei era quasi una sorella maggiore ( IL TEAM GAI HA UN ANNO IN PIÙ RISPETTO AGLI ALTRI GRUPPI); Ino, che aveva trovato nomignoli e abbreviativi per tutti...pensava che fosse adorabile...gli altri pensavano solo fosse irritante; e...

Casa Uzumaki
Un biondino rotolò fuori dal letto e, ancora in pigiama, strisciò a mo di lombrico (prima allungandosi e poi raggomitolandosi) fino in cucina, dove saccheggiò la sua stessa riserva di Ramen e, non contento, tento di svegliarsi con un’azione masochistica: prese il ghiaccio dal freezer e se lo mise dentro la maglietta.
N: UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! FREDDOFREDDOFREDDDDDDOOOOOOOOOOOOOOOO!
(MA VÀ! ECCO A VOI IL NUOVO EINSTEIN! IL GRANDE GENIO DELLA FISICA!...MA FAMMI IL PACERE...)
Naruto saltò e core in camera, cambiandosi velocemente e guardando l’orologio, aveva ancora sette minuti esatti per arrivare alla Porta Nord.
S’infilò in bocca un toast al Ramen (ma che schifo...bleah! tagliatelle in brodo tostate sul pane! Con tanto di condimento!...sento che mi sta venendo il voltastomaco...BLEAH!), agguantò la valigia...arancione, ovvio, e saltò fuori dalla finestra, non c’era tempo per le scale...ma almeno aprirla...
Evitò due passanti sorvolandoli con un salto, ma dall’alto riconobbe una testa amica, aveva visto
quella nuca tante di quelle volte, quando lei abbassava il capo, che oramai la riconosceva da qualsiasi angolazione.
Non appena atterrò si voltò e la trovò a pochi centimetri dal suo viso, con gli occhi bianchi chiusi e le mani strette al petto.
N: “CIAO HINA!”
L’interpellata spalancò gli occhi ed arrossì violentemente, fece quasi per svenire quando il cugino le mollò un pizzicotto e la fece ripigliare.
H: C- ciao Naruto- ku- kun!
Il ragazzo biondo le sorrise e lei iniziò a torturarsi i polpastrelli degli indici, come faceva sempre quando era in sua presenza.
Neji ne approfittò per :
Far uno scherzetto alla cuginetta della casata principale...hihihihuhuhu!
Dare un passaggio a Ten Ten, rimanendo soli
Aiutare Hinata a stare un po’ di tempo sola con il suo fotogafatissimo Naruto
Andare a salutare Rock Lee che partiva con Sakura...aaaah...che dolci...andavano in crociera soli soletti...
Ne: bhè...ciao ragazzi! Io vado! Ci si vede alla Porta! Passo a prendere Ten!
N: CIAO!
Hinata arrossì e si sbracciò facendo segno al cugino di non lasciarla sola, ma quest’ultimo le sorrise ridacchiando e agitando la manina destra.
H: C- ciao “avolocavolocavoloc...”
Naruto si stiracchiò e osservò i bagagli della (PER ORA) amica Hyuga, si era portata due valigie gonfie colorate di viola e bianco, con lo stemma del Clan dei Nobili della Foglia su entrambi i lati.
Il ragazzo mise la mano libera su quella con cui Hinata teneva i bagagli pieni, quest’ultima, sentendo il tocco voltò il capo ed arrossì ancora di più, ritraendo velocemente la mano.
A questa reazione Uzumaki abbassò lo sguardo, facendo il finto offeso- triste.
N: scu- scusa...volevo solo aiutarti a portarle, sembrano pesanti! “ ma che mi frega se sono pesanti o no! Io volevo solo prenderle la mano! Ehi...FERMI TUTTI! MA CHE MI PIGLIA?!?!”
La ragazza s’irrigidì e lo guardò di schiena, era così tenero e carino!
H: no- non fare così Na- Naruto- kun!
Lui rialzò la testa e le sorrise, porgendole la mano, Hinata non sapeva cosa fare così gli diede la valigia bianca, in quella viola ci stavano foto e pupazzi...meglio non farglieli vedere, o avrebbe pensato che fosse fuori.
La ragazza sospirò e il tono di voce si ridusse ad un flebile sussurro, mentre gli occhi s’intenerivano e le guance arrossivano ancora un poco (oramai da sola illumina tutto il villaggio con quelle guance bordeaux! Peggio dell’Enel!): sì, fuori d’amore per te...
Naruto le si avvicinò, cercando di mascherare la delusione, inspiegabile, di tenere in mano una valigia e non il suo palmo.
N: Scusami Hina, non ho capito...che hai detto?
Al solito, la ragazza si allontanò e, muovendo velocemente le mani davanti al viso come per far segno di nulla, arrossì.
H: NULLA! NULLA!
Il biondino sospirò, si era allontanata ancora, cazzo! Portò le mani, cariche di bagagli viola ed arancioni, dietro la nuca e alzò gli occhi azzurri al cielo albeggiante delle sei del mattino.
N: Allora? Andiamo?
H: s- Sì!
I due s’incamminarono verso Porta Nord, che quel giorno pareva essere il centro di ritrovo per ragazzi svogliati e assetati di ferie.

Porta Nord.
Shino Aburame se ne stava appoggiato al muro di cinta che circondava il Villaggio di Konoha, il bagaglio ancora levitante grazie ale creaturine a sei zampette che lo seguivano fedelmente.
Poco lontano da lui, Shikamaru Nara era ancora impegnato a risollevare il morale del robusto amico Choji Akimichi, oramai da un quarto d’ora in lacrime.
Non era servito nemmeno scongiurare di aprire al Chiosco di Teouchi...il ramen, benché ottimo (voglio dirvi che quest’ultima affermazione sono stata COSTRETTA a farla, pena: essere trucidata  due noti ninja di Konoha...e io ci tengo a rimanere integra e completare il work!!) non era sufficiente a tirarlo su di morale...
Dall’angolo Est sbucarono, abbracciati, Neji Hyuga e Ten Ten...bho! non so come faccia di cognome questa arma vivente.
Dapprima osservarono curiosi i due amici, poi si appostarono pochi metri lontani da Shino e continuarono il loro discorso sull’armamentario ninja necessario per il viaggio.
“CIAO RAGAZZI! SU COL MORALE! È ARRIVATA LA VOSTRA YAMANAKA!”
Shikamaru roteò gli occhi neri e tirò definitivamente su Choji, facendolo ridere con una perfetta imitazione muta di Ino, che gli tirò un cazzotto sul testone pieno, abbassandolo di un paio di centimetri.
I: PAPAAAAAAAAAAAAAAAÀ! Puoi mettere qui i bagagli! Ora dammi un bacio e torna a casa, mamma ti aspetta per i mestieri!
SY: puff! Certo amore! Tieni!
Il Signor Yamanaka posò delicatamente le valigie e terra...non sia mai che quel viola fluorescente venisse sbeccato da un sasso! Sarebbe stata la sua fine! Salutò la figlia con u bacio sulla fronte e corse a casa, maledicendo il giorno in cui aveva deciso di avere dei figli.
Shikamaru si rimise in piedi e venne travolto dall’abbraccio della compagna di squadra, lunatica come pochi.
I: Amooooooooore! Sei contento che andiamo insieme? Sì vero? Ammmmore!
S: “oddio...non farà così per TUTTO il periodo fuori ...VERO?”
...sbagliato...hihihi.
All’improvviso il sole sorgente fu oscurato e un’ombra enorme sorvolò le loro teste, andando a schiantarsi accanto ad Aburame.
K: OIOIOIOIOIOI! CHE MALE, CAZZO!
A: CAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! (dolllllllllllllllllllllllllllllooooooooooooore!)
Il compagno del Team 8 sorrise leggermente, ma quanto poteva essere scemo quel deficiente di amico che si era ritrovato?
Kiba si rialzò, la zazzera castana spettinata come al solito, gli occhietti a forma di fessura e neri che correvano tutt’intorno, adrenalinici.
K: allora allora! Ci siamo tutti?
Dall’eccitazione iniziò a saltellare, finendo per pestare la coda pelosa e morbida del suo fido Akamaru, che, troppo assonnato per arrabbiarsi, si limitò a guaire, mandandolo a fanculo.
Neji gli rispose che no, non c’erano tutti.
Shikamaru sciolse l’abbraccio coccoloso della sua ragazza, cosa che quest’ultima non gradì affatto, e andò al centro della piazzola avanti alla Porta, osservando tutti i ragazzi.
S: possibile che non ve ne siate accorti? C’è troppa calma perché manchino solo quell’esaltato di Lee e quell’isterica di Haruno!
I: VAI COSI’!
S: Ino...
I: Che c’è?
Kiba si diede uno schiaffo in fronte...un SONORO schiaffo in fronte, che gli lasciò l’impronta rossa del palmo sulla stessa.
K: ma certo! Che dementi! Mancano Naruto e Hinata!
La biondina iniziò a saltellare attorno a Nara, sorridendo maliziosa.
I: chissà come mai mancano appena loro DUE...
Choji inarcò il sopracciglio destro, non capendoci una bistecca arrostita.
Dal vicolo adiacente alla piazzetta sbucarono un’Hinata paonazza ed un Naruto deluso, senza conoscerne nemmeno il perché.
TT: HINA! Era ora!
H: Ten!
Le ragazze si abbracciarono ed Hinata si ricordò del bagaglio viola affidato all’amico biondo, ancora piuttosto assonnato.
Naruto si avvicinò a Kiba e, posando il suo bagaglio arancione, gli diede il cinque.
N: EHILÀ, KIBA!
K: COME VA, NARU?
Schifato, Shino si staccò dalla parete, seguito dagli insettini, e prese un rotolo dalla sacca sulla schiena.
Aprì la pergamena al centro della piazza de vi remette il palmo colmo di chakra.
Con un sonoro “puff” e un poco di polvere comparì cinque grosse vespe.
S: a bordo! Neji e Ten, Shikamaru e Ino, Kiba in groppa ad Akamaru e Choji solo...per...ehmm...ovvi motivi, io sulla Regina, sono l’unico che conosce la strada...giusto?
Silenzio totale.
S: bene! Saltate su!
Naruto ed Hinata rimase un attimo fermi, poi il ragazzo richiamò Aburame, domandandogli dove dovessero sedere.
Il compagno gli indicò un’ape libera, gridandogli di salire con la ragazza Hyuga.
Appena udì le parole dell’amico, Hinata prima sbiancò, poi arrossì e si avvicinò titubante all’ape, avente già in groppa Uzumaki.
H: Na- Naruto...se...se vuoi..chi- chiedo a Shino...di- di...
N: Salire con lui? E perché? Ti sto così antipatico?
H: nonononono! È che...bhè....non fa niente...se non vuoi..io...
Naruto le porse la mano sinistra, invitandola a salire, poco più avanti Shino e la Regina si stavano già alzando in volo.
Hinata gli prese la mano, riconoscendo il tocco e la sensazione che aveva percepito pochi minuti prima, temette di svenire e rimanere stesa nella piazza, ma il ragazzo la tirò su di peso e la sistemò dietro di lui, avvisandola di reggersi forte.
La ragazza avvampò all’idea di aggrapparsi a lui, quindi strinse le gambe al torace dell’insetto gigante.
Naruto, non avvertendo alcun movimento si voltò e, sorridendo, le prese le mani e le strinse sulla sua pancia, facendole appoggiare il viso ed il tronco al suo.
N: ti ho detto di tenerti stretta! Potresti cadere e io mi sentirei terribilmente in colpa per aver privato Konoha di...” nondirlonondirlonondirloNONDIRGLIELO!”...un angelo. “MA PORCAPUTTANA PERCHÈ NON STO MAI ZITTO? E PERCHÉ HO DETTO UNA SIMILE MINKIATA? DIO CHE FIGURA...ma...perchè ho detto una cosa del genere?!!?”
Hinata non resse più e svenne, restando però attaccata a lui, era troppo...
N: “oddio! Non mi risponde nemmeno! Sono un’imbecille un idiota un pezzo di cretino un demente un deficiente un handicappato un rincoglionito un rincretinito uno stupido un...un... qualunque cosa! Perché ho detto quelle cose? Perché sto così bene con lei stretta a me? Perché mi sento così stupido quando le parlo...cioè...è solo...solo Hinata! La stessa che non mi ha mai parlato all’Accademia, che si tartassa le dita e arrossisce per tutto, la stessa che Neji ha quasi ammazzato all’esame dei Chunnin, la stessa del campo d’allenamento prima di battere Neji, la stessa che balbetta tutte le volte che parla...aaah...che tenera quando balbetta! EHI NO! FERMI TUTTI! BLOCCATE IL MONDO! COSA CAZZO MI STA SUCCEDENDO?E PERCHÈ HINATA NON MI RISPONDEEEE!!!! LO SAPEVO! ORA MI ODIERÀ PER AVERLA MESSA IN SOGGEZIONE! ODDIO! MA CHE COSA MI È VENUTO IN MENTE!!!!???!”
Mentre il nostro “eroe” Naruto si tartassava in neuroni in questo modo (e,fidatevi, non ne sono stati affatto contenti! Dopo anni di sonno incessante questo qui si sveglia pretende subito un lavoro pesantissimo?!! Il sindacato non resterà in silenzio! W IL SINDACATO DEI NEURONI SFRUTTATI!!!!!) il gruppetto volante ed il cagnone,con tanto di omino nero in groppa, erano oramai arrivati a destinazione: LE SPIAGGIE DEL PAESE DELL’ACQUA!

Primo capitolo.
Primi casini!!!!!!
Evvai!
Finalmente ho capito come usare e pubblicare le story!
Commentate!
Ne ho un casino da pubblicare, ma ditemi cosa ne pensati di questa!
  
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