Note: Questa è un abbozzo di one-shot che scrissi tempo fa, una volta finito di godermi l’anime per intero.
Probabilmente farà schifo… anzi no, senza probabilmente ^^’’’ io non sono assolutamente brava a scrivere one shot, però mi ispirava e, in una notte dove probabilmente ho bevuto troppo Nesquik (ebbene sì…) ho deciso di pubblicarla anche su questo sito.
Avvertenze spassionate prima di iniziare la lettura: YAOI! (BoyxBoy) RyuzakixLight / LightxRyuzaki. Introspettiva di Light p.o.v. e si riferisce principalmente all’ultima puntata dell’anime dunque, chi non l’ha vista/non ha letto il fumetto fino alla fine e non vuole spoiler sulla serie non vada oltre. Le citazioni in grassetto sono prese dagli episodi 25 e 37.
A chi leggerà e commenterà un grazie di cuore! ^____^
Il testo utilizzato è Dark Chest of Wonders dei Nightwish.
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Yagami Light, tu sei Kira.
Hai perso.
E’ finita.
Le
sue parole risuonano ancora nella mia testa, come una lenta litania che
continua e continua senza mai fermarsi.
No,
non ci credo. Non è ancora finita.
E’
inutile, inutile ragionare con loro! Sono un branco di stupidi!
Non
capiscono! Non capiscono che solamente io potevo mondare il mondo
dall’ingiustizia che vi serpeggiava, solo io potevo
liberarlo dal male, dalle oppressioni, dalla feccia!
Solo
io! Io, Yagami Light, ero il solo e unico Dio del
nuovo mondo!
…
“ero”?
Avanti
Light, smetti di prenderti in giro in questo modo e muori con dignità. Anche se non vuoi crederci, lo hai già ammesso e le tue
stesse parole ti tradiscono.
E’
finita.
E potrò camminare anche per giorni e giorni, ferito e
sanguinante. Potrò implorare ogni Shinigami, ogni
nome con cui il mondo intero chiama Dio ma non ci sarà nient’altro che la
verità: ho perso.
E’
finita.
Once I had a dream
And this is it:
Correndo
lungo uno dei ponti recintati non posso far altro che
ricordare.
Near sa che morirò presto, se continuo a fuggire…sto perdendo
troppo sangue. Per questo non mi insegue.
Lui
ha già capito. Lui è sempre un passo più avanti.
…ed è per questo che mi ha battuto. Anzi, che mi hanno
battuto.
Una
volta avevo un sogno.
Ed è questo: diventare un poliziotto.
Perché i poliziotti difendono la Giustizia e agiscono
in suo nome per salvare il mondo.
Ma era solo un sogno, un sogno di bambino.
Once there was a child’s
dream
Tuttavia era logico supporlo.
Giorno
dopo giorno, vedevo il mondo cadere ed infrangersi in pezzi sempre più piccoli.
Insudiciarsi di malvagità e di malignità, infangarsi di
false leggi e interminabili menzogne.
E la Legge non contava niente.
Così
ho deciso di creare la mia legge. Farne parte non valeva nulla,
bisognava crearla.
E Ryuk con la sua iniziativa per
passarsi il tempo…è stato il Destino incarnato nei panni di uno Shinigami.
Il Death Note era la chiave per la
Giustizia. La mia Giustizia. Presto sarebbe nato un nuovo mondo, e di quel
mondo io ne sarei stato l’incontrollato ed onnipotente Dio.
Tutto
ciò non era sbagliato.
No.
Non l’ho mai pensato.
Non
era sbagliato.
Poi,
è arrivato lui.
In
un primo momento ho pensato che sarebbe stato divertente. Dopotutto, ogni
supereroe ha il suo antagonista all’interno di un copione.
E, a dire il vero, è esattamente ciò che rende interessante
la storia descrittavi.
L.
Non
conoscevo il tuo nome, non conoscevo il tuo volto.
Anzi…a
dire il vero il tuo nome non lo conosco nemmeno ora.
Nemmeno
ora che, camminando senza fiato ed energie verso una fine quasi certa, non
connetto nemmeno i miei ultimi pensieri.
Non
l’ho mai saputo, nonostante volessi conoscerlo.
Un
segreto che ti sei portato nella tomba, L.
No…Ryuzaki. Io ti conoscevo così. Scusa…se così continuo a
chiamarti.
Da
quella notte, credo di meritarmelo.
One night
the clock struck twelve
The window
open wide
Once there was a child’s
heart…
Ti
ho sempre considerato un ostacolo, una sfida, un nemico da eliminare per la
riuscita del mio piano.
Avrebbe
dimostrato che io ero il più forte. Avrebbe dimostrato che ero il più
intelligente.
No…lo
ha fatto.
Quel
giorno di pioggia vinsi io.
Ryuzaki, cosa stai facendo?
Niente…non sto facendo nulla in particolare.
Ascolto le campane.
Le campane?
Sì. Oggi suonano in modo davvero assordante.
Forse
lo sapevi. O forse no.
Forse,
con la frase “oggi tutto finirà” sapevi che saresti morto quel giorno. Oppure, sapevi che quel giorno mi avresti smascherato e
avresti chiuso il caso.
…forse
ti dispiaceva. O forse no.
A
me no.
Nonostante tutto ciò che ci legava, per me eri prima di
tutto l’ostacolo da superare per dar vita al nuovo mondo.
Eravamo
diversi…ma uguali anche nel più piccolo ragionamento fatto.
Eravamo
legati indissolubilmente.
Avevamo
legami visibili, come la catena in acciaio che non mi
permetteva di allontanarmi da te.
Legami
invisibili. I più significativi.
Legami
di carta, come la carta del Death
Note che aveva dato inizio a tutto.
Legami
d’amicizia. Perché sì, mi consideravi tuo amico. Ed io, forse anche solo per sfruttare un qualche futuro asso
nella manica, ti consideravo lo stesso.
Legami
d’ideale. Perché nel momento in cui ho dimenticato di essere
Kira, ho dato la caccia con te all’usurpatore del
trono della Giustizia senza nemmeno sapere che, quell’usurpatore, ero io.
Legami
di sospetto. Da parte tua.
Legami
di morte. Da parte mia.
Legami
segreti. Fatti di segreti. Il tuo nome, la mia identità…e la mezzanotte che
abbiamo aspettato insieme.
Per
una sola notte. E per altre notti dopo di essa.
Avevo
diciotto anni. E tu…la tua età non l’ho saputa mai.
The age I learned to
fly
And took a step outside
No,
non mi è dispiaciuto.
Vederti morire, vederti cadere a terra e alzare gli occhi
verso di me.
Con
la tua vita hai voluto verificare la tua teoria, con la tua
vita hai voluto scoprire la verità.
Una verità che forse ti è piaciuta. O
forse…no.
Non
mi è dispiaciuto. Avevo vinto.
Eppure…eppure sì, forse mi dispiace.
Una
volta conoscevo tutte le favole.
Mi
dispiace che…il “vissero tutti felici e contenti”…fosse
in realtà…
…la
più grande bugia.
Once I knew all the tales
It`s time to turn back time
Follow the pale moonlight
Ed ero Dio.
Avevo
il controllo, avevo il Quaderno della Morte, avevo Misa ai miei ordini.
Avevo
una squadra investigativa, avevo un ruolo ed una laurea, avevo il potere di
Dio.
Avevo
il mondo.
Ma continuavo a vederti.
Incessante e senza tregua, la tua figura e la tua voce, i
tuoi occhi, le tue deduzioni.
Pensavo
come te. Ed era questa la parte di te di cui non sono
mai riuscito a liberarmi, perché non potevo liberarmene se non morendo e, si
sa, Dio non può morire.
E
nella notte consideravo il fatto che quel giorno non
sarebbe mai arrivato.
Osservavo
l’orologio e, per un secondo, alla mezzanotte smettevo di pensare.
E ricordavo solamente.
No,
forse non mi mancavi. O forse…sì.
Once I wished for this
night
Faith brought
me here
It`s time to cut the rope and fly
Quel
momento è giunto.
E’
finita.
Accasciato su scale di ferro arrugginito e sotto la luce di
una finestra zozza e intaccata di muffa.
Bella
fine per Kira, bella fine per Dio…
Questa
luce mi ferisce gli occhi e forse so, sì, so cosa sta facendo Ryuk in questo momento.
E’
il patto a cui mi sono legato. E sai, Ryuzaki…la Morte è precisa e non ammette indulgenza.
Hai perso, Light.
Ricordi cosa ti avevo
detto?
Quando sarebbe venuta la tua
ora…io avrei scritto il tuo nome sul mio quaderno.
E’ questa la condizione posta dallo Shinigami all’umano che raccoglie per primo il quaderno dal
suolo.
In prigione mi sarebbe difficile venire a sapere
la data della tua morte.
E mi annoierei troppo ad
aspettare.
Tanto, la tua vita è già terminata.
E’ meglio morire qui.
Fly to
a dream
Far across the sea
All the burdens
gone
Open the chest once more
Cos’è?
Cos’è
quella figura che, nel suo portamento anche troppo famigliare, mi sta
guardando?
Lo
so, sto morendo. Ho sentito l’ultimo battito del mio
cuore.
Ma allora…questa deve per forza essere una visione.
Ryuzaki…sei venuto per me?
Ti
vedo. Adesso, davanti a me.
Sei
venuto per me? Sei arrabbiato con me?
Sei…qui.
Mi
dispiace, Ryuzaki.
Vorrei
tanto dirti che ti raggiungerò, che ci rivedremo…ma
non sarà così.
Lo
sai anche tu che non sarà così. E
forse…è per questo che sei qui.
Chi
utilizza un Death Note non
va né in Paradiso né all’Inferno. Ciò che lo aspetta è il Nulla.
Grazie,
Ryuzaki.
Un
giorno forse ci rivedremo. O forse…no.
Dark chest of wonders
Seen through the eyes
Of the one
with pure heart
Once so long ago
Non
te lo chiedi mai, Ryuzaki? Io sì.
Se io non avessi trovato quel quaderno…noi due…
Addio.
The one in
the Big Blue is what the
world stole from me
This night will bring him
back to me…
~ In un
altro Futuro… ~
Avanzò,
tranquillo, un passo dietro l’altro lungo i giardini del suo liceo, il volto
serio come sempre, concentrato su un unico obiettivo.
Quel
quaderno. Era letteralmente caduto dal cielo.
Arrivò
fino al piccolo rettangolo d’erba nascosto dagli edifici delle classi, notando
l’oggetto dalla copertina nera a terra, quasi al centro di quel piccolo
giardinetto.
Si
fermò davanti ad esso, lo prese, lo guardò.
<<
“Death Note” ovvero Quaderno della Morte >>
disse, ridacchiando divertito. Lo aprì, leggendo la prima pagina che vi scorse:
<< “How to Use” come usarlo. L’umano il cui nome sarà scritto in
questo quaderno morirà >> tradusse dall’inglese,
perfettamente.
Alzò un sopracciglio, ridacchiò ancora. << Sì,
certo…come no. E’ ancora peggio di quelli che mandano
le lettere di malaugurio. Certo che se ne inventa di cose la gente…>> e
così, borbottando, girò i tacchi e si incamminò verso
l’uscita, il portamento elegante mentre imboccava il sentiero verso il cancello
principale.
Poi
si fermò, si girò, osservò di nuovo il quaderno.
Forse
sarebbe tornato indietro. Era curioso, doveva
ammetterlo.
All’improvviso,
la suoneria del suo cellulare lo distrasse dall’intento. Estrasse
il piccolo aggeggio, ne vide il nome sul display: “Ryuzaki”.
Quel
ragazzo è Yagami Light.
E, in questo mondo, Kira non
esiste. Esistono solamente due ragazzi che coltivano un’amicizia sbocciata un
pomeriggio in biblioteca, mentre fuori pioveva a dirotto, sperando forse in
qualcosa di più.
Chissà,
forse sarebbe andata così. O forse…no.
Fly to
a dream...
Owari.