Il cielo è grigio fuori dalla finestra.
Alle 8 di mattina l'aula è ancora vuota. Entro e le luci si accendono al mio passaggio.
"fa tanto diva", sorrido e mi siedo.
I pensieri rivanno a lui, anche se so che non dovrei... Non so gli piaccio, non so quanto mi piaccia... Non oso sperare nulla... La mia vita è sempre stata come un inverno perenno con qualche illusorio raggio di infido sole.
dovrei fare qualcosa di utile per l'università ma la voglia oggi proprio non c'è...
accendo il pc e facebook...
Tra l'apatia della mattina e le solite cavolate all'improvviso una sua notifica! Un raggio di sole più caldo degli altri si sia infiltrato nella cortina di nuvole e stia pian piano raggiungendo questo terreno gelato...
Il cervello tenta di imporsi ma, tra un commento e un breve messaggio durante il pranzo, il cuore spinge via ogni brandello di ragione. Il calore si irradia attraverso il vetro e si insinua tra l'erba.
Lentamente un piccolo germoglio spunta dal terreno umido, timido, fragile.
Il danno è fatto, contro ogni pronostico e volontà stringo tra le mani un flebile bagliore che mi riscalda in un sorriso.
La speranza.