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Autore: Daeva    22/12/2004    1 recensioni
Una delle mie prime one shots monografiche su Rei, sicuramente quella che ancora oggi definisce al meglio la mia idea di questo personaggio è_é
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rei Ayanami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Who Cares?

Rei si alza pigramente dal letto.
E' come se un sacco di patate si sollevasse.
Che peso. Che peso questa carne inutile.
Uno sguardo alla finestra con gli occhi socchiusi.
Sole.
Brucia il sole.

Sente i suoi riflessi trapassargli le palpebre, farle male.
Chi se ne importa, basta chiudere gli occhi.

Si volta, scendendo dalla sua branda.
Alza lo sguardo verso la parete in penombra. Saluta gli occhiali del Comandante Ikari e và in bagno.

E' dura la vita quando non si ha niente da fare.
Sà tutto di così falso, patetico, inutile.
E il fatto che le cose necessarie, lavarsi, andare al bagno, mangiare, siano date da bisogni primordiali e istintuali che poco hanno a che fare con la dignità umana e il raziocinio rende il tutto ancora più nauseante.

Coraggio, si và a scuola.
La sola idea di dividere dello spazio con quella gente rumorosa la cui unica ambizione è strapparti aria, riempita dalle loro stupide parole, la irrita.
Ma a che serve irritarsi, dopotutto?
Ma irritarsi dà una bella sensazione.

Forse è per questo che la Second lo fa in continuazione, anche quando non ce n'è motivo.
In effetti, la Second non è la stessa rappresentazione del superfluo?
Non del frivolo, del superfluo.

Mentre si dirige a scuola, attraversando un piccolo tratto di strada, gli occhi le cadono su una coppietta che si dirige verso chissà dove mano nella mano.
Rei si blocca per un secondo.
Studia discretamente i due con gli occhi rubino.
Poi scuote la testa e riprende il suo tragitto.

Amore.

Perchè le persone sono felici quando provano questo sentimento?
Lei non conosce l'utilità dei sentimenti.
Non che non ne provi, solo che non la sorprendono come di solito succede negli altri.
Non la colgono di sprovvista.
Non si accorge di provarne.
Probabilmente non ha mai avuto motivo di provarne.
Ma crede che dopotutto faccia male.
Se esistono un'utilità ci sarà.

-D'altra parte, non tutto ciò che esiste ha un'effettiva utilità.- riflette mentre osserva un'aiuola di fiori.
Mentre guarda, un'ape si posa su un una gerbera e inizia a violarne il contenuto.
Rei osserva di nuovo.
-Mh, forse mi sbaglio.- si corregge.

E' avvilente rendersi conto di essere una quattordicenne come tutte le altre, che mentre si dirige a scuola pensa al suo futuro principe azzurro.
-Bah.- constata.

Una volta arrivata a scuola, entra in classe degnando di poca attenzione li altri, come al solito, e si siede al suo posto, sistemando le sue cose.
Entra Ikari, in compagnia di quei due della sua classe.
Rei osserva il ragazzo pensierosa.
Lui si volta verso di lei, e gli fa un timido cenno di saluto.
Rei distoglie lo sguardo.
Cosa prova per quel ragazzo?

Se lo chiede molte volte, durante qualche battaglia, o durante i soliti esercizi di sincronizzazione.
Amore? E' questo l'amore?
Pensare a una persona in particolare.

No, non può essere così semplice.

Chiude gli occhi e prova a immaginare di dargli un bacio.
Ridicolo.
Penoso.
Non ha motivo per dargli un bacio.

Ma...

Un abbraccio, glielo darebbe.

Un abbraccio. Non implica sesso.
Forse implica amore?
Ma non è l'amore delle coppie.

Rei poggia la guancia sul palmo della mano, mentre all'esterno una classe inizia il riscaldamento per educazione fisica.
Educazione fisica le prime ore? Ma è orrendo.

Un brusio nella classe.
Rei non si volta neanche in direzione della porta.
Dai mormorii dei compagni di classe ha già capito di chi si tratta: la Second.
A volte pensa che trovi frustrante essere considerata "Second" e non "First".

Asuka Soryu Langley.
Ciò che non le interessa essere.
Forma una bella coppia con Ikari.
Anche se lei non darebbe mai il suo consenso.

Che aria festosa c'è in classe.
I mormorii delle ragazze alle finestre che guardano i tizi in cortile.
I gorgoglii dei maschi.
Horaki e Suzuhara che fanno finta di litigare.
La Second che fà finta di essere offesa con Ikari.

Rei guarda fuori dalla finestra, le api che vorticano intorno ai fiori biancastri di ciliegio.

-Arriverà anche per me la primavera?- pensa malinconica.

Entra il professore.
-In piedi.- grida la capoclasse.
-Saluto.- e tutti si inchinano.

-...-
-Ma chi se ne importa.-



note: Questa fanfic rappresenta il mio assoluto NO! alle fanfics romantiche che hanno per protagonista la ragazza dai capelli turchini.
Ok, Rei avrà pure dei sentimenti, ma come ignorare quel sano vuoto che ha dentro di lei e la rende così maledettamente speciale rispetto agli altri?!...
Negare la vacuità di Rei significa negarne fondamentalmente tutto ciò che la rende speciale: ingozzare Rei di emozioni e sensazioni senza tenere conto del suo tormento non significa impreziosirla, ma solo volgarizzarla.
   
 
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