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Autore: Aman    07/05/2014    2 recensioni
Egalord, Signore Oscuro degli Elementi Rinnegati è ormai sconfitto e la pace ha misteriosamente albergato nell'Universo in tumulto nei giorni successivi.
Ma sarà veramente tutto finito o è solo un preludio per nuove ere di lotte per il potere e l'ascesa di nemici potenti e pericolosi?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Wilhelmina (Will) Vandom
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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"I nemici sono gli alleati più improbabili... gli amici sono i nemici più probabili"
Lord Cedric

Casa di Will...

La ragazzina dai capelli rossi varcò pigramente la soglia del soggiorno, sbadigliò alle prime luci dell'alba (o meglio, delle dieci e mezza, ma di domenica per Will erano le "prime luci dell'alba") e si sedette sul divano, afferrò il telecomando e iniziò a scorrere in maniera quasi automatica i canali televisivi... non si accorse nemmeno del giovane che le stava seduto accanto, che sorseggiava una tazzina di té verde con aria maliziosa.
-Ben arrivata, Will- disse Lord Cedric.
Will urlò e saltò in piedi col Cuore di Kandrakar in mano -Prova a muovere un muscolo e dovrai vedertela con me e una scarica di novemila watt diretta al cuore. Non sto scherzando, posso affrontarti anche da sola-
-Will!- la madre accorse dalla cucina, ancora col grambiule da cuoca -Quante volte ti ho detto di non aggredire i nostri ospiti?- si rivolse a Cedric -Oh, mi scusi. Un po' è l'età difficile un po' è le cattive compagnie che si fa-
-Ha proprio ragione, signora Vandom- Cedric posò delicatamente la tazzina sul piattino, con un'aristocrazia impeccabile nonostante la razza ambigua e aggressiva a cui apparteneva -Sa, penso che girare per i mondi con uno dei talismani più potenti dell'Universo e giudare insurrezioni contro il nostro amato Principe Phobos, grande benefattore di Meridian, non sia proprio una delle attività migliori per una tredicenne-
-Bene, credevo di essere l'unica a pensarlo. Ma lei deve capirmi, sono divorziata, con un bambino piccolo di cui occuparmi e una figlia degenere che passa metà del pomeriggio a inculcarmi in testa discorsi astrusi e diffamatori su questo Phobos, su Nerissa, Egalord e gente simile... Se solo fosse un po' più piccola le avrei dato una bella sculacciata e l'avrei mandata a letto senza cena, ma visto che ormai è grandicella, aspetto che maturi da sola-
-Non sa quanto ha ragione, signora Vandom. Io capisco benissimo Will- si alzò in piedi, si infilò l'impermeabile color canapa alla Tenente Colombo e fece per uscire -Anch'io sono stato giovane... solo che avevo una coda al posto delle gambe-
Will si riscosse dalla tance di domande e imprecazioni mentali nonappena sentì la porta chiudersi.


-Mamma!- Will gettò un'occhiata truce alla signora Vandom.
-Sì, tesoro?- la madre tornò in cucina e si ricominciò a lavare i piatti... se davvero doveva sorbirsi un'altra lamentosa filippica prosaica della figlia, tanto vale che facesse qualcosa di utile per la società, no?
-Che cosa significa!?-
-Significa che il signor Cedric sarà nostro inquilino nell'appartamento di fianco al nostro-
-Ma non puoi farlo!-
-Io e il consiglio di condominio siamo d'accordo. In più il signor Cedic paga... al contrario dei tuoi "amici"-
-Di che cosa stai parlando?-
-Sempilce... di Caleb e compagnia bella. Vengono sulla Terra senza permesso, si danno delle gran spadate e guerriglie per la città e non pagano nemmeno le tasse. Praticamente è lo stato che paga per loro, perciò anche noi privati cittadini. Se davvero devo tenermi in casa dei clandestini di Meridian, almeno mi assicuro che paghino...- la donna sfilò dal portafoglio una bella mazzetta di denaro terrestre -...E il signor Cedic non ha badato a spese. Per l'affitto l'ho preso un po' in giro, decuplicando il prezzo di ogni rata mensile e quello non ha battuto ciglio, mi ha pagato perfino tutte le dodici rate...- iniziò a mescolare la fonduta valdostana che si scioglieva placidamente nella pentola -...e tu è ora che abbandoni i tuoi pregiudizi su quella gente, tesoro-
-Ma sei impazzita!? Quelli sono criminali di livello interplanetario!- Will non voleva crederci.
-Senti, Will. Non farla tanto lunga. Stasera ho invitato il signor Cedric a cena da noi- le puntò il mestolo imburrato in fronte -E tu ti comporterai bene, sono stata chiara? Oppure niente concerto sabato sera-
-Ma c'è Vance Michael Justin!- protestò Will, poi il suo pensiero si spostò dall'idolo indiscusso delle ragazzine ad un piano risolutivo per mettere definitivamente dietro le sbarre quel delinque di un mezzo-serpente -Sevirà anche del pollo alle mandorle, immagino... vado a prenderlo io al Silver Dragon-
-Uhm... Oh? Ok, tesoro. In effetti il signor Cedric mi ha confessato di adorare il cibo cinese. Bella trovata, Will. Vedo che hai già seppellito l'ascia di guerra col nostro ospite. Bene. Mi fa piacere che possiate fare amicizia-

Silver Dragon...

Hay Lin correva avanti e indietro, i genitori le stavano addosso con lo sguardo e con la voce, sua madre le intimava di far presto con la bollitura del riso, mentre il padre, iperprotettivo da paura, aveva delle continue crisi di panico ogni volta che la sua cara figliola non compariva nel suo campo visivo.
La famiglia Lin era molto particolare nella sua paranoia, ma del resto gestivano un ristorante cinese in pieno centro e l'orario di punta e il calar del sole assicuravano un afflusso costante di clienti soffisticati alla ricerca di piatti esotici o di grossi camionisti ex-galeotti tutti tatuati e con uno stomaco molto, troppo capiente.
Yan Lin, l'anziana proprietaria del ristorante, sapeva trattare con tutte le tipologie di clienti, dai politici schizzinosi riguardo alla cultura culinaria orientale ai bambinetti incuriositi dalle lampade cinesi e dagli ideogrammi che Hay Lin si divertiva a disegnare sulle insegne.
Tutto si aspettavano i Lin, a parte vedere Will entrare nel Silver Dragon, erano già le sette e mezza e un'enorme calca di clienti imbufaliti imprecava cori razzisti contro la proprietaria e la sua famiglia, che non si sbrigavano a servirli.
-Benvenuta, Will- Yan Lin sorrise come solo lei sapeva fare, le rughe attorno alle labbra si corrugavano dolcemente con le borse sotto gli occhi -Posso esserti utile?-
-Cercavo Hay Lin. E' una questione complicata, riguarda Cedric-
-Purtroppo la mia nipotina è molto indaffarata, tesoro. Ma gli riferirò il messaggio. Comunque, vuoi che ti impacchetti il pollo alle mandorle?-
-Oh, sì, grazie...- Will strabuzzò gli occhi -...ma... come fa a sapere...-
-Telepatia, tesoro, telepatia...- Yan Lin fece l'occhiolino -Ricorda che il pensiero non è altro che uno stimolto di impulsi elettrici nervosi, l'energia elettrica è il tuo Elemento e sono sicura che se giocherai bene le tue carte riuscirai a mettere in scacco anche uno come Cedric- le porse la confezione di pollo alle mandorle appena confezionato -Ecco a te, offre la casa-
Senza nemmeno accorgersi di essere entrata, Will si ritrovò fuori dal Silver Dragon.
Avrebbe voluto contattare Hay Lin e organizzare assieme alle altre un'imboscata a cena per rapire Cedric, ma questo avrebbe fatto andare di matto la madre...
Ora Yan Lin le aveva mostrato la via alternativa, il temporeggiamento e la fraternizzazione col nemico, di gran lunga più civile e produttivo che torturare Cedric.

Casa di Will...

-Oh, Cedric, accomodati- la donna indicò la tavola imbandita -Will ci ha portato il pollo alle mandorle-
Cedric sorrise -Ma che brava ragazzina, spero solo che non sia avvelenato, anche se sono immune ad ogni tipo di tossina per via della mia natura rettile-
Will percepì l'ipocrisia dell'ospite e captò i suoi pensieri.
"A che gioco stai giocando, Guardiana? Se è uno dei tuoi patetici trucchetti sappi che mi trasformo qui davanti a tutti e inghiotto viva tua madre e il tuo fratellino "
Nonostante questi pensieri chiaramente ostili, il nemico riprese il suo portamento simpatico e caparbio del tipico nuovo inquilino.
-Vuoi accomodarti?- domandò la donna.
-Oh, sì, signora Vandom- Cedric si sedette.
-Dunque, come vanno le cose a Meridian?-
-Molto male, signora Vandom, molto male. Prima di trovare sistemazione qui ho dovuto dimorare nei boschi alla mercé delle bestie selvatiche, che poi ho mangiato-
-Oh, che simpatico! Hai visto, Will? Quasi quasi lascio anche quello sfigato di Dean Collins e mi metto con Cedric-
Will allontanò dalla mente quell'orripilante eventualità, averlo come patrigno sarebbe stato assolutamente imbarazzante, oltre che mettere a repentaglio la propria vita ogni giorno si ritroverebbe con dei fratellastri metà uomani metà lucertole, serpeti o robe del genere.
"Se fossi tuo patrigno ti riempirei di frustate dalla mattina alla sera. Quelli come te il li scorticavo vivi al castello di Phobos. Ah, che bei tempi!"
-Che lavoro fate, signor Cedric- domandò all'improvviso Will.
"Hai anche il coraggio di chiedermelo, sfrontata?"
-Prime che tu e le tue amiche mi sfasciaste il negozio ero un libraio di una certa fama qui a Haeterfield, ora sono disoccupato. Pensavo di inserirmi nel mondo del design- il ragazzo acchiappò un pezzo di pollo in salsa agrodolce con un rapido e preciso gesto delle bacchette di legno.
-Design di cosa, di strumenti di tortura o di arredamento di castelli per Signori Oscuri esigenti?-
"Se ti fa piacere saperlo, Guardiana. Sono stato io a progettare la torre di Isengard di Saruman"
-Will!- la donna diede uno schiaffetto sulla nuca della ragazzina -La scusi, Cedric. Il fatto è che ama farmi fare figure del genere davanti ai miei ospiti. Persi che quando è venuta mia zia Rosie...-
Cedric sorrise -Non deve biasimarla, signora Vandom. La piccola mi sta simpatica, vorrei darle l'occasione di lavorare per rimettere a posto la mia libreria-
-Ma è meraviglioso!- alla signora Vandom brillavano gli occhi -Finalmente mia figlia farà qualcosa di utile per la società!-
-Sì, è meraviglioso!- scherzò Will -Finalmente lo Ye Old Bookshop, Centro Operativo per Criminali al Servizio del Principe Phobos riaprirà i battenti. Prevedo bastimenti di mutaforma e soldati armati fino ai denti che si ammasseranno sui portali per assistere al taglio del nastro rosso-
"ADESSO BASTA!" pensò Cedric e stava anche per gridarlo, la potenza della sua presa aveva già incrinato parecchio il bicchiere d'acqua che stava sorseggiando, le pupille si stavano restringendo, l'iride stava diventando di un colorito giallo sabbia, la pelle si stava inscurendo e squamando e una vistosa lingua biforcuta si muoveva dentro la sua bocca. "Autocontrollo" si disse, sfruttando una tecnica di rilassamento che Phobos gli aveva insegnato "Autocontrollo".
-E' stata una cena meravigliosa, Susan, davvero- Cedric si infilò l'impermeabile e si diresse al suo appartamente.
-Sicuro che non vuoi anche il dessert? Ho preparato il profiterol...- la signora Vandom stava sfornando anche dei cannoli siciliani.
-No, grazie. Sarà per un'altra volta- il ragazzo si rivolse a Will, si abbassò verso di lei fino a raggiungere l'orecchio -Prova ancora a fare una scenata del genere e io ti rovino lo sviluppo, sono stato chiaro?-
Ma Will sfoggiò il suo solito sorriso fanciullesco, fra le mani reggeva il Cuore di Kandrakar -Cosa c'è, Cedric? Ti stai rammollendo? Sbaglio o prima hai pensato di trasformarti e di mangiarti mia madre?- sussurrò lei -Beh, sappi che non ho più paura di te. Ho sconfitto Phobos e Nerissa e il Profeta ha potenziato i miei poteri in maniera tale da poter infondere la vita anche nei morti. Se solo proverai ad alzare un dito contro di me, io ti ridurrò in uno stato tale che dovrai imparare a strisciare sulla lingua per muoverti-
Con un ultimo sorriso eloquente, Cedric tornò nel suo appartamento e Will, stremata, cadde sul divano.
Non le importavano più le ramanzine su quanto si era comportata male ecc... ecc... ecc... di sua madre.
Ora voleva solo riposare
 
  
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