Giochi di Ruolo > Vampiri: la masquerade
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Autore: Jake Blake The Heartquake    08/05/2014    0 recensioni
Jacob, giovane rampollo della famiglia Rutellini, entra a far parte della ben oliata macchina criminale della famiglia. Ma un giorno, durante una serata un pò troppo sopra le righe, si risveglia in qualcosa che mai avrebbe potuto nemmeno lontanamente sognare. Un grosso incubo che diviene realtà. Riuscirà la sua leggendaria tenacia a non fargli perdere la testa? Oppure impazzirà scoprendo quanto marcio è realmente il mondo?
Genere: Avventura, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccolo background di un pg di Vampiri: The Masquerade scritto in rapidità. Spero possa piacere, considerate però che non l'ho revisionato per bene, chiedo venia per ogni errore che possa presentarvisi^^ Ho deciso di adottare uno stile che non padroneggio appieno, quindi siate clementi. Buona lettura!

Il mio nome è Jacob, vengo da varese,mio padre era un'imprenditore di varese che faceva parte del pirellone di milano, e faceva parte della mafia milanese, invece mio zio, faceva parte della polizia, e si aiutavano a vicenda. il primo(mio padre) permise la scalata al potere all'interno della polizia a suo fratello, mentre mio zio copriva e forniva alibi/falsificava prove per proteggere la banda di mio padre. All'età di ventanni sono entrato in polizia grazie a mio zio, e sono stato inserito nel circuito d'affari grazie al mio babbo, mi occupavo di controllare il traffico della cocaina. Durante una trattativa ho avuto modo di conoscere importanti personaggi famosi a livello italiano, quali: lapo elkan,Monte zemolo,Luca Giuratom,Alfano, e altri personaggi minori come: Pedro,Pasquale del GF,Valter Nudo,Andrea Diprè. Tutto andava a gonfie e vele fino a quando una sera del febbraio del 94 sono morto. Non mi ricordo esattamente cosa fosse successo, o come fosse successo, so solo che la creatura orripilante con cui parlai qualche ora dopo, mi spiegò quello che era successo. Essendo ancora strafatto di cocaina,o almeno convinto di esserlo, mi diressi verso il bagno(perchè mi ero reso conto inconsciamente di essere a casa mia), quando mi misi davanti allo specchio realizzai che forse quel tipo tutto sommato avesse ragione, con una calma serafica,lo raggiunsi nuovamente in salotto, e gli dissi, Spiegami cosa cazzo è successo. Con una risata famelica mi spiegò tutto quanto(che era un nosferatu blablabla,Vampiri blalbalba, Indipendenti blabla.). Non so come riuscì a calmarmi, so solo che l'unico modo che avevo per non perdere tutto quello che avevo accumulato, era trovare qualcuno che interagisse con gli umani al mio posto, quel vampiro mi spiego che veniva dalle fogne,e che sarei dovuto recarmi lì nel più breve tempo possibile e chiedere di un certo William, il quale mi avrebbe spiegato la situazione del nostro clan all'interno di varese. Scrissi velocemente una lettera a mio padre, dicendogli che sarei tornato non appena possibile, perchè affari urgenti richiedevano la mia presenza. Lasciai anche un messaggio alla mia ragazza, dicendole che quando avrò finito la chiamerò e lei dovrà venire a casa mia. Erano abituati a questo genere di messaggi in quanto di solito lavoravo così. Una volta giunto nelle fogne,quello che in seguito ho scoperto essere il mio sire,mi salutò dicendo di chiamarsi mario the plumber. Girai per alcuni cunicoli cercando William finchè non fù lui a trovare me. Gli spiegai la situazione,visibilmente peoccupato visto che quella cosa era veramente orripilante, e si stava avvicinando lentamente. Chiusi gli occhi pregando il mio dio,quando lo vidi alzare quella che definirei la sua zampa destra. Mi ripresi da un violento scossone, datomi da William, che mi stava dando delle pacche sulla spalla dandomi il benvenuto. Nelle due settimane che seguirono, venni istruito a quello che ero diventato, mi insegnarono a nutrirmi,mi spiegarono cosa era proibito e cosa no,e mi spiegarono cosa potevo fare con i poteri del mio nuovo sangue fù in quel momento, che ebbi un lampo di genio. Telefonai immediatamente alla mia ragazza, e le dissi di presentarsi a casa mia che avevo una sorpresa per lei, decisi di diluire un pò del mio sangue all'interno di due bottiglie di vino, in modo da farla bere pesantemente (le piaceva molto bere il vino rosso anche se si era difficile che si ubriacasse). Quando entrò in casa capì che ero riuscito a padroneggiare parte dei miei nuovi poteri perchè non appena mi vide mi saltò addosso baciandomi. rimasi sorpreso dal fatto che non provai nulla,e che dopo averla fatta sedere iniziai a farla bere parlando del più e del meno.Dopo circa tre ore, ossia alla fine della seconda bottiglia,le dissi che quello che le stavo per dire sarebbe potuto essere traumatico,lei allarmata mi chiese se volevo mollarla(cazzo se mi amava,e mi ama ancora), le spiegai quello che mi era successo e le dissi che per renderla immortale, ma non costringerla a seguire il mio stesso destino, era necessario che bevesse il mio sangue, almeno una volta al mese.Lei convinta che io stessi scherzando mi chiese una dimostrazione di quanto le stessi dicendo, chiusi la porta e tutte le finestre, abbassando le tapparelle,mi sedetti difronte a lei e lasciai che la maschera dei mille volti cadesse.Ancora oggi mi chiedo per quale motivo lei abbia reagito così, so solo che con una freddezza inmane mi disse che quello che stava vedendo ora, era quello che aveva sempre visto guardandomi negli occhi; e che lei era proprio innamorata di quel mostro. Nonostante io abbia un'eternità davanti sono certo che non comprenderò mai le donne.Vi chiederete, perchè vi sto raccontando tutto questo? Semplicemente perchè tra poco verrete sciolti nell'acido dato che avete calpestato i piedi alla persona sbagliata.Dopo aver sistemato la questione con la mia donna, comunicai a mio padre e mio zio, che lei avrebbe preso il mio posto come punto di riferimento perchè ero entrato in un giro d'affari in cui non avrei assolutamente voluto immischiarli, in quanto volevo dimostrare di essere loro degno erede.Dopo un primo momento di disaprovazione i due mi diedero la loro consenso.Iniziai la mia scalata al potere negli ambienti malavitosi, aprì diversi buisness di: spaccio,traffico d'armi, prostituzione,trattamente farmacologici illegali,cliniche mediche abusive,traffico di organi. tutto questo in una zona di infulenza che copriva Brescia,Desenzano,Cremona,Piacenza,e alcuni paesini del lago.Tutto questo supportato dall'aparato criminale organizzato dalla mia famiglia. dopo una quindicina di anni decisi di spostarmi a verona, per un semplice motivo. Avevo sentito parlare, di un noto personaggio famoso che avevo conosciuto anni addietro e che decisi di ricontattare.Quando scoprì che le voci che giravano sul suo conto erano vere,decisi di raggiungerlo in quel di verona. Avrei visto nuovamente Andrea Diprè.Ora se volete scusarmi, devo partire per verona.Voi due siete l'ultimo problema che mi è rimasto e se non avessi già spostato tutte le mie influenze in quel di verona,avrei fatto fare a loro questo lavoro.papà,zio,è stato un piacere lavorare con voi. Amore ci pensi tu?

  
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