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Autore: Lia483    08/05/2014    8 recensioni
Frostcup: Hiccup Horrendus Haddock e Jack Frost da Le 5 Leggende
Ad un certo punto, Hiccup interruppe il silenzio. "Mi hai lasciato vincere, vero?".
Jack si colorò appena sulle guance, continuando a fissare il cielo. "No, ma che dici?!".
Hiccup sorrise, voltandosi su un fianco per guardarlo in viso. "Sei stato molto gentile, ma la prossima volta voglio una sfida seria. Perché mi hai lasciato vincere?".
Che io sia dannato, piuttosto che dirgli la verità.
Ma le parole gli sfuggirono di bocca prima che potesse fermarle, davanti a quei due occhi verde smeraldo era completamente inerme. "Mi piace quando sorridi dopo aver vinto".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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We Are The Legend
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Hiccup era abituato ad avere dei segreti.
Aveva tenuto segreto per settimane di possedere un drago a tutto il villaggio, un segreto difficile da nascondere.
Poi aveva tenuto celato il fatto di vedere spesso e volentieri uno spirito del freddo che visitava il villaggio ogni inverno.
Poi, un giorno, il suo segreto era diventato il più pericoloso che avesse mai mantenuto.
Lui amava lo spirito dell'inverno, Jack Frost, ed egli amava lui, Hiccup Horrendus Haddock.


Quel mattino, Hiccup si svegliò di buon ora come sempre, aiutato da un drago prepotente che pestava sul suo tetto.
Decise di lasciare lì l'elmo, per paura di perderlo come gli succedeva spesso, e uscì nella fresca aria mattutina e autunnale. Si fermò sulla soglia, facendo una nuvoletta di vapore con il respiro. La temperatura era scesa parecchio durante la notte, ma ancora la neve non aveva cominciato a cadere.
Fece una panoramica del villaggio con lo sguardo, sorridendo di gioia al vederlo così tranquillo e in pace, poi si affrettò a fare il giro della casa.
Aveva un appuntamento importante.
Sdentato scese subito dal tetto, facendogli praticamente le feste, e Hiccup lo accarezzò piano sul muso, per salutarlo.
Poi gli saltò in groppa, salutando un paio di vichinghi che passavano di lì.
Il vento freddo gli spingeva i capelli all'indietro e gli faceva bruciare le guance, già rosse per l'eccitazione.
Volare era la cosa più bella che avesse mai provato. Ancora si chiedeva come avesse fatto a vivere prima, senza quella sensazione di libertà pura nelle vene.
Mentre sorvolavano il mare limpido, un fiocco di neve piccolo e perfetto gli volteggiò intorno, facendolo sorridere. Si guardò intorno e di colpo un piccolo bacio a stampo si posò sulla sua bocca.
Fece un sorriso dolce e Jack Frost ricambiò con allegria.
Era un ragazzo alto, con capelli bianchi e scintillanti come la neve che portava, e gli occhi azzurri come il ghiaccio. Indossava una casacca blu ricoperta di finissimi cristalli di ghiaccio e pantaloni marroni, leggeri. I piedi erano nudi.
Tra le mani, teneva un bastone lungo e ricurvo da un'estremità, che gli permetteva di incanalare il suo potere su punti precisi.
La cosa più sorprendente, però, oltre al fatto che lui stesso fosse già fantastico, era che potesse volare tutto solo, spinto dal vento freddo.
"Facciamo una gara, Hiccup?" chiese, con tono canzonatorio.
Il castano ridacchiò, accettando e piegandosi verso l'orecchio del drago per sussurrargli qualcosa. Poi si tirò su e lo guardò. "Caduta libera! Il primo che sterza perde. E anche chi finisce in acqua".
E di colpo, Hiccup, liberatosi delle cinghie che lo tenevano legato alla sella, si staccò da Sdentato, lasciandosi cadere di lato, verso il basso, seguito a ruota libera dal drago.
Jack rise gioioso e li seguì.
I due giovani si ritrovarono uno davanti all'altro nella caduta e fecero due sorrisi gemelli per l'entusiasmo, la felicità e sì, anche per l'amore che provavano l'uno nei confronti dell'altro.
Poi Hiccup chiuse gli occhi, lasciandosi andare, e Jack rimase a fissarlo estasiato.
Mai, nella sua lunga vita, aveva pensato di incontrare un ragazzo così speciale, che capisse il suo bisogno di libertà e che lo... amasse per ciò che era, senza incertezze.
Hiccup era unico e suo, solo suo.
Si lasciò andare più veloce, chiudendo gli occhi anche lui.
Alla fine, furono Hiccup e Sdentato a vincere, planando sull'acqua all'ultimo momento.
Jack rise.
Sentiva che avrebbe potuto fare di meglio, ma adorava vedere quel sorriso di vittoria sul viso di Hiccup.



Ora erano nella conca dove Hiccup aveva prima incontrato Sdentato, qualche anno prima, poi Jack.
Erano entrambi sdraiati sull'erba, uno vicino all'altro, le mani allacciate, mentre guardavano il cielo azzurro.
Jack non aveva ancora fatto nevicare, era arrivato troppo in anticipo rispetto al solito, anche se il suo arrivo aveva notevolmente abbassato la temperatura.
Ad un certo punto, Hiccup interruppe il silenzio. "Mi hai lasciato vincere, vero?".
Jack si colorò appena sulle guance, continuando a fissare il cielo. "No, ma che dici?!".
Hiccup sorrise, voltandosi su un fianco per guardarlo in viso. "Sei stato molto gentile, ma la prossima volta voglio una sfida seria. Perché mi hai lasciato vincere?".
Che io sia dannato, piuttosto che dirgli la verità.
Ma le parole gli sfuggirono di bocca prima che potesse fermarle, davanti a quei due occhi verde smeraldo era completamente inerme. "Mi piace quando sorridi dopo aver vinto".
Hiccup si sciolse e si appoggiò alla sua spalla, con un sospiro di contentezza. "La prossima volta niente favoritismi comunque, promesso?".
"Promesso".



Ad un certo punto, una voce li fece sobbalzare. "Hiccup?".
I due rimasero immobili, fissandosi negli occhi.
Hiccup era sdraiato sopra Jack, il quale gli teneva poco educatamente le mani sul fondoschiena, per premerlo ancora di più a sé.
Erano tutti e due molto inesperti all'inizio, ma ora ci stavano prendendo gusto nel baciarsi e stuzzicarsi, anche se ancora in modo semplice.
Hiccup si sollevò da lui, arrossendo tutto deliziosamente.
Jack si mise seduto, portandosi una gamba piegata al petto.
Lo fissò negli occhi, sorridendo maliziosamente e sapendo bene di attirarlo peggio di una calamita.
Ma ormai Astrid si stava avvicinando. Entrò nella radura e scese a terra con agilità. Lo salutò con la mano, mentre camminava verso di lui, e Hiccup ricambiò il saluto.
Cercando di riprendere un aspetto normale, diede le spalle a quel sexy spirito, che protestò forte, già sapendo che Astrid non poteva vederlo.
A Berk ci riuscivano solo Hiccup e Sdentato.
"Ehi, Hiccup, che fate qui tutti soli? Ciao Sdentato".
Fece un grattino dietro l'orecchio del drago, che fece le fusa, poi guardò l'amico.
Hiccup sorrise, cercando di mentire. "Ci rilassiamo".
"Ah sì? E perché sei tutto rosso?".
Hiccup maledì lo spirito dell'inverno, che ora camminava intorno a lui, cercando di distrarlo.
Come se ciò non bastasse, Sdentato cominciò a seguire Jack con una certa curiosità, girando anche lui intorno a Hiccup.
Allora il ragazzo si lasciò sfuggire un sorriso e andò incontro ad Astrid. "Avevi bisogno di qualcosa?".
"No, ero solo curiosa di sapere dov'eri".
"Ok, bene".
Astrid non riusciva a capire, ma comprese di essere di troppo. Non sapeva perché lui stesse cercando di farle capire che voleva rimanere solo, ma colse il messaggio.
"Meglio allora che io torni da Tempestosa, ora che ti ho trovato. Non tardare a cena".
Gli diede un bacio sulla guancia e corse via, risalendo le rocce all'entrata della conca.
Rimase però lì ferma perché sentì Hiccup dire:"Astrid è solo un'amica, Jack. Non fare così".
Lo guardò da dietro una roccia e vide che abbracciava l'aria, dicendo:"Io amo solo te, Jack Frost".
Jack Frost...
Quel nome le diceva qualcosa e infatti risvegliò ricordi sopiti delle leggende vichinghe che ascoltava da bambina...
E in quel momento, tra le braccia di Hiccup, comparve un giovane con i capelli bianchi, proprio nel momento in cui baciava Hiccup sulla guancia.
Non fiatò e non si stupì, erano anni che non si stupiva più delle faccende in cui era coinvolto Hiccup Horrendus Haddock III. Ne combinava sempre una nuova e impossibile.
Però, era contenta per lui. Sapeva che non era riuscita a renderlo veramente felice e, dal suo sguardo, si capiva invece che Jack Frost ci stava riuscendo.
Così si allontanò, ancora sorridendo, forse con un po' di malinconia.



Intanto Jack aveva posato il bastone di fianco a Sdentato e sorrideva malizioso verso l'altro giovane. "Mi sembrava che stessimo facendo qualcosa prima dell'arrivo di Astrid. Vieni qui".
Fu quasi un'ordine e Hiccup ubbidì, il cuore che gli batteva a mille.
Jack lo prese per la casacca di pelle e lo baciò sulla bocca, con passione, cogliendolo quasi di sorpresa.
In pochi minuti, si ritrovarono di nuovo sdraiati nell'erba, Jack sopra Hiccup, i loro corpi allacciati in un abbraccio stretto e focoso.
Intorno a loro, la neve cominciò a cadere, formando quasi un muro intorno a loro. Jack non riusciva a controllarsi, così premuto contro Hiccup.
Si staccò per prendere una boccata d'aria e Hiccup ne approfittò per guardarlo bene, respirando forte.
Era bellissimo, con quei capelli color argento vivo e gli occhi color del ghiaccio, ma caldi come il sole. Prese il suo viso tra le mani e Jack chiuse le palpebre, abbandonandosi al suo tocco gentile. Hiccup gli accarezzò le guance, gli zigomi, la fronte, cercando di imprimerselo bene in testa, come se non lo sapesse già a memoria.
Non riusciva a credere di avere lui accanto. Era il più bel dono che Odino avesse potuto fargli, insieme a Sdentato.
Rimase immobile, sfiorando appena con le labbra la punta del suo naso, per fargli aprire gli occhi.
La neve gli volteggiava intorno, come un'aureola su tutto il corpo, e Hiccup trattenne il fiato.
Era un dio. No, anzi, era meglio di un dio... Era...
"Tu sei veramente una Leggenda, Jack Frost".
Lui sorrise appena e si piegò in avanti per baciarlo sulla bocca.
"No, Hiccup. Noi siamo Leggenda".








NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti quelli che sono arrivati sin qui ^^ Lo ammetto, ho realizzato un sogno ** Volevo da tantissimo scrivere una storia su questa coppia e finalmente ce l'ho fatta ** Oggi ho voluto essere dolce, infatti è parecchio romantica e tranquilla questa storia, ma presto ne scriverò altre, li amo troppo questi due ^^
Finora, avevo solo shippato Astrid con Hiccup, ma dato che sono una Yaoista convinta, non potevo non mettere insieme anche loro due **

Jack: Io continuo a non essere d'accordo, anche se la storia è scritta bene.
Hiccup: Bah, secondo me poteva anche scrivere altro e lasciarci in pace.

Sì, lo so, i personaggi stanno prendendo vita e si stanno appropriando del mio pc... non riesco a frenarli, la mia fantasia sta dando loro la vita XD
La storia è una Frostcup perché trovo che Jack sia molto più dominante di Hiccup, anche se ora che è grande... mmm... potrebbe anche non essere così, ma stavolta comanda Jack ^^
L'immagine è della mia cara amica Mary, su EFP Snow_Queen, che approva ^^

Beh, basta, me ne vado  che dico troppe scemenze XD
Spero che la storia vi sia piaciuta e che mi lascerete una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, ci terrei molto **
Baciiiii
Lia Haddock Frost <3

  
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