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Autore: paperback_writer    08/05/2014    7 recensioni
One, two, three, four
Can I have a little more?
five, six, seven, eight, nine, ten
I love you.
La vita di John e Paul.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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All together now
 

One
Il sole splende, il mese di Luglio si fa sentire.
E beh, anche quel ragazzo in camicia a quadri si fa sentire.
Chitarra alla mano e voce nel petto di certo non se la cava male. Qualche parola inventata al momento, qualche accordo improvvisato, ma sembra avere fegato.
E voglia di provarci.
Tanta voglia di provarci.
Voglio conoscerlo, questo spaccone alla Elvis.
 
Two
-John, ti volevo far conoscere un amico, lui è ..-
-Ciao, sono Paul!-
-John. Bel gioiellino.-
-Ti ringrazio, è la mia chitarra. Vi ho sentiti oggi. Io dico che avreste bisogno di uno che sappia suonare nel gruppo. Uno davvero bravo.-
-Io dico che stà a me decidere. E l’hai portato solo per farti compagnia o lo sai suonare per davvero quell’affare?-
-Diciamo che me la cavo. Ti va di sentire qualcosa?-
Cenno di incoraggiamento.

Respiro profondo.
Si comincia.
 
Three
Le mani si fanno agili. Seguono la musica, il tempo, la melodia.
E’ tutto lì, fra le dita, le mani, la testa, il cuore di Paul.
 
Sguardo torvo, impenetrabile.
-Quanti anni hai?-
-Quindici.-
-Ah.- silenzio. -Scusa, devo andare con la band..-
-Capisco. Ci vediamo in giro,allora..-
Cos’altro ti aspettavi? Di colpirlo, di avere la sua ammirazione? Basta sognare, McCartney.
 
Four
Colpi concisi alla porta.
Qualcuno va di fretta o sbaglio?
-Ehm..ciao. Senti, ci ho pensato. A quello che mi hai detto alla festa.. a Woolton, hai presente? Ci stai ad entrare nella band?-
-Io..su due piedi,non..-
-Ci stai si o no?-
Certo che questo John va subito al dunque.
-Si.-
 
Can I have a little more?
-No, l’accordo di Do maggiore non è cosi. Questo è un accordo da banjo-
Profondo sospiro. Nell’aria odore di sigarette, tante sigarette.
Da quand’è che stanno provando?

Accordo sbagliato.

-Devi solo concentrarti.-
-E tu devi solo fare silenzio e insegnarmi a non sbagliare, McCartney.-
-Non mi hai ancora ringraziato.-
-Per cosa?-
-Per questo.-
John alza lo sguardo dalla chitarra, solo per un istante.
-Sarai tu a dovermi ringraziare quando sfonderemo.- sguardo di nuovo sulla chitarra.
-Ma per il momento.. grazie.-
Adesso si che è l’accordo giusto.
 
Five
Le mani tremano.
La gente guarda, assiste, giudica.
Gli amplificatori stridono.
Respiro profondo.
Che Elvis ci aiuti.
Lo sguardo si incrocia per un attimo con quello di John, essere positivi risulta, adesso, più facile.
Un piccolo cenno e … che lo spettacolo cominci, gente.
 
Six
Una frenata improvvisa, tutti spinti inevitabilmente contro il sedile davanti a sé.
-Lui è George, ci sa fare. Fagli sentire, George.-
Il ragazzo interpellato fa un cenno timido con il capo, imbracciando la sua chitarra ed esibendosi sull’autobus in corsa.
Ha anche lui quel tocco, quel modo di esprimersi, di immedesimarsi nel suo strumento.
Ci siamo.
E’ dei nostri.
 
Seven
E’ tardi, molto tardi.
Il cielo è ormai scuro, nero come la pece.
E’ il classico autunno a Liverpool: freddo pungente, vento travolgente e odore di mare, battelli e di nuovo mondo.
Due figure sono sedute su una panchina, a fumare, bere e confidarsi segreti e timori.
-Paul, secondo te ce la faremo davvero?-
-Con la band, intendi? Certo che si. Insomma, dobbiamo ancora migliorare, ma tra qualche mese  saremo perfetti.-
-So benissimo che sfonderemo, Macca, a dispetto di tutto e di tutti. Intendevo nella vita. Ce la faremo?-
-Non lo so, John. Ma tu sei due passi avanti a me, proprio da oggi. Andrà tutto bene. Buon compleanno.-
 
Eight
-John, fammi entrare.-
Nessuna risposta.
 
-John, sono due giorni che non proviamo con la band.-
-Vai a farti fottere, tu e la band.-
 
-Se non vuoi aprirmi ti parlerò da qui. Lei è ancora con te, e ti protegge. Lei non..-
-Non ti abbandonerà mai, vero? Và via, Paul.-
 
Pesante sospiro.
 
-John, non c’è niente che io possa fare per farti sentire meglio. Perché è proprio cosi che deve essere: logorante, devastante. Niente sembra aiutarti, né il conforto dei tuoi cari né il pensiero che lei è in un posto migliore, adesso.
Perché l’unica certezza che hai è che non tornerà, non da te. E questo vuoto che senti dentro..beh, devi imparare a conviverci, perché ti accompagnerà per sempre.-
La porta si apre, piano.
Ovunque vestiti lasciati alla rinfusa, odore di stantio, di lacrime e di dolore.
-Stavo cominciando a conoscerla.- mormora piano il maggiore, seduto sul letto e chino in avanti, ancora vestito con grande eleganza, la cravatta nera, scura come il vestito, abbandonata sul letto.
Paul si avvicina a lui.
-Lo so.- sussurra piano, facendogli poggiare la testa sulla propria spalla - Lo so.-
 
Nine
-John! John, fottuto dormiglione, devo parlarti, sbrigati!-
Mugolii infastiditi, passi pesanti, trascinati fino alla porta.
-Ti sembra questa l’ora di presentarti, principessa?-
-Devo dirti una cosa.-
-Se non mi dici che Elvis è dietro questa siepe te le dò di santa ragione.-
-Meglio. Si va ad Amburgo.-
La porta si chiude in faccia.
Ne è valsa la pena.
 
Ten
Locali malfamati.
Gente che urla, si ubriaca, alza le mani per nulla.
Nessuno presta attenzione a loro, semplici ragazzi con semplici strumenti tra le mani che semplicemente sanno che quello non è il posto che fa per loro, non più.
 
I love you
-John, sei sveglio?-
Breve silenzio.
-Come cazzo si fa a dormire con questo freddo?-
Fruscio di coperte. Il viso del più grande adesso è poco lontano dal viso del più piccolo.
-Anche io ho freddo.-
-Non azzardarti a prenderti una polmonite. Altrimenti domani siamo nella merda.-
Brividi di freddo.
-Avanti, vieni qui. Non svegliare nessuno.-
Entrambi si avvicinano l’uno all’altro, stringendosi fra loro per potersi riscaldare.
Il braccio di John stringe impacciato la vita di Paul, mentre quest’ultimo continua a rabbrividire, certo, per il freddo.
-Diventeremo famosi un giorno. E ci rideremo su. Quante risate che ci faremo..- mormora piano il maggiore, quasi fra sè e sè.
-Adesso dormi, John. O domani saremo nei guai comunque.- una mano accarezza i capelli ramati del ragazzo, scostandoglieli di lato.
-Paul?-
-Si, John?-
-Non vorrei essere in questo merdoso posto con nessun altro.-
-Sembra una dichiarazione d’amore, cosi.-
-Vedila come ti pare. Buonanotte.-
-Buonanotte John.-





Angolo dell'autrice : Salve a tutti! Qualche giorno fa non riuscivo a togliermi dalla testa il motivetto di "All together now". Prima di addormentarmi ho pensato che quella sorta di conta che accompagna i primi versi della canzone poteva avere un significato e che se proprio non era cosi un significato potevo darglielo io. Cosi la mia mente perversa mi ha catapultato in un mondo che ha come protagonisti John e Paul; eccone il risultato. Spero vi piaccia!  
Paperback_writer ( che mancherà per un pò, siatene felici :'D)
 
  
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