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Autore: Daphne09    08/05/2014    1 recensioni
Lo squallore del mondo può essere letale per l'anima.
Una ragazza si ritrova sul letto a compiere pensieri senza nesso logico, collegati soltanto dal proprio vissuto.
Ora non riesce più a soffrire, ma un giorno sa che risorgerà dalle proprie ceneri.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ceneri di sigaretta”

di Daphne09

 

Si poteva vedere solo un cumulo di case grigie avvolte da un fascio di nebbia, che amalgamava l'insieme con un certo alone di mistero.

Phoebe osservava tutto dalla sua camera; il vetro della finestra era ricoperto da segni astratti tracciati dalle dita affusolate ed ingiallite.

Nemmeno nell'abitacolo c'era una visuale nitida, una grossa nuvola di fumo copriva ogni cosa, rendendo difficoltosa la vista da lì ad un palmo.

Alla giovane non importava e, aspirando un altro tiro, si lasciò cadere sul letto, facendo infrangere le ciocche gaggie contro il materasso, anch'esso pregno di un forte odore di Marijuana.

Si sentiva insofferente, tutto ciò che le stava intorno le scivolava addosso senza sfiorarla, senza nemmeno schifarla.

Le persone feriscono ancor più di un'arma a doppio taglio, non ci si può fidare di nessuno.
La ragazza si sforzò di interessarsi a qualcosa, a qualcuno, ma proprio tutto le passava attraverso come aria fra i capelli.

Nel suo piccolo sapeva che il meglio che potesse fare era di dar ascolto solo al suo istinto, facendo la prima cosa che le sarebbe passata per la mente. Voleva risorgere dai suoi fallimenti, come fa una fenice con le proprie ceneri.

Era fatta, ma forse aveva proprio ragione.

Note dell'autrice: 
Oggi mi presento con questa Flashfic buttata di getto e, avendo usato un certo pragmatismo, non tutti potrebbero aver capito le mie intenzioni.
Questo scritto non ha assolutamente l'intento di descrivere una ragazzina depressa e chiusa in sé stessa, ma una giovane donna che ha imparato ad accettare le sofferenze che il mondo le sta mettendo davanti, cercando di superarle con i mezzi a lei disponibili. Non fraintendetemi, non sto incitando il lettore all'uso di stupefacenti, dato che nemmeno io ne sono una consumatrice. 
La scenografia scarsamente descritta, sporca e caratterizzata da una pesante opacità, rappresenta l'alone di dubbio che circonda ognuno di noi e -nello scritto soprastante- aiuta soltanto a rendere l'idea dello squallore della circostanza.
A voi cos'ha trasmesso? Qual'è la vostra interpretazione? 
Sarei lieta di leggere opinioni differenti dalle mie.
Un saluto, 
Daphne09.

  
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