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Autore: buffyTVS    08/05/2014    5 recensioni
Dal testo:"Passarono dieci minuti buoni senza parlarsi, o guardarsi. Entrambe fissavano la luna incantate.
Buffy era nuovamente persa nei suoi pensieri, non sapeva che dirle, era troppo imbarazzata.
Insomma le sarebbe bastato un semplice 'grazie', ma la persona che aveva di fronte era Faith! Avrebbe mai potuto ringraziarla dopo quello che le aveva fatto passare? Non si era mai sentita tanto vicina ad una persona come aveva fatto con lei. L'aveva capita e l'aveva amata per quella che era. Una stronza psicopatica che ha cercato di uccidere i suoi amici diverse volte, ma in fondo al suo cuore sapeva che non aveva mai smesso di volerle bene. Sempre se aveva cominciato.
Fu nuovamente Faith a spezzare l'imbarazzante silenzio creatosi tra loro. In realtà ogni cosa tra loro era imbarazzante."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Buffy Anne Summers, Faith Lehane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La polvere di quella landa deserta l'aveva fatta starnutire diverse volte, da quando Sunnydale era stata distrutta non c'era altro che quello. Polvere. Polvere ovunque.
Un pò le metteva malinconia, ma uno strano senso di soddisfazione ancora le pervadeva l'anima, eppure erano passati diversi giorni.
Non sapeva cosa avrebbe fatto e sinceramente neanche le importava, ripensava soltanto all'uomo che aveva dato la sua vita per vincere definitivamente la guerra.
Con malinconia guardò un sasso e lo calciò piano, cercando di trattenere le lacrime. Ecco. Quella era l'unica cosa che in quel momento le mancava.
Spike aveva significato tanto per lei, nel bene e nel male.
Probabilmente tutti gli altri avrebbero imparato ad apprezzarlo solo ora, ora che era morto, ma lei no.
Lei probabilmente lo amava... di quell'amore un pò sporco e che si crea col tempo. O forse no. Non lo sapeva neanche lei, ma infondo ora quanto importava? Avrebbe buttato giù il dolore come sempre e dopo averlo metabolizzato sarebbe diventata ancora più forte. Ormai non era più l'unica.
Grazie alla falce il potere era stato condiviso con tutte le potenziali, ormai cacciatrici, e quindi sarebbe potuta andare in pensione.
Fece una risata soffocata pensandoci su.. Lei non sarebbe mai andata in pensione. Lei era fatta così. Salvare il mondo alla fine le piaceva anche, era la solitudine della cacciatrice che la buttava giù. Ma ora non era più sola..ora aveva capito che quello era un dono e avrebbe fatto del suo meglio per migliorare il mondo.
Camminò ancora ripensando a tutto ciò che aveva perso, ai sette anni precenti... la signora Calendar. Angel... probabilmente sapeva che lui sarebbe stato sempre il più grande amore della sua vita, ma non sarebbe mai potuta funzionare. Pensò a sua madre, a quanto le mancasse... e quì una lacrima le rigò il viso. La asciugò frettolosamente con la manica della sua giacca.
E poi Tara... probabilmente nessuno le era stato più vicino di Tara durate la sua depressione post resurrezione. Quella ragazza tanto dolce e tanto buona da starla ad ascoltare per ore, tra occhi lucidi e pianti tormentati. Pensò a quello che successe a Willow e si rimproverò di non esser stata l'amica esemplare. Probabilmente era stata anche colpa sua se la rossa aveva toccato il fondo.
E poi pensò ad Anya. Non avevano avuto questo gran rapporto nel corso degli anni, anzi, era convinta che l'ex demone della vendetta delle volte la odiasse. Ma rendeva felice Xander e questo a lei bastava.
Xander. Dopo la perdita aveva pianto poco, forse per niente, ma lei sapeva che in realtà stava morendo dentro. Era bravo a nascondere il dolore dietro delle battutine sarcastiche, ma lei sapeva che soffriva. Lo notava dagli occhi... dall'occhio.
Lo aveva visto piangere una volta sola e Willow era lì a consolarlo. Lei si era limitata ad un abbraccio... sapeva di essere di troppo. Ogni tanto le sfiorava il pensiero di essere il terzo in comodo, insomma, quando era arrivata in città i due erano già legatissimi. Certo, entrambi erano i suoi migliori amici e sarebbe morta per loro, ma sapeva anche che un legame come quello non era neanche lontanamente paragonabile a quello che aveva lei.
Lo sguardo poi si spostò su Dawn... si sarebbe presa cura di lei per il resto della vita. Le aveva giurato di farle conoscere il mondo e di non escluderla più.. e lo avrebbe fatto. Era l'unica cosa sicura che sapeva in quel momento.
Ringraziò Giles mentalmente per averle fatto da mentore e soprattutto da padre in quegli anni. Probabilmente era quello a cui era più grata. Senza di lui non sapeva come avrebbe fatto. Lo avrebbe voluto sempre accanto, ma sapeva che questo non era stato possibile e lo ringraziò ancora. Doveva tutto a Giles, tutto fatta eccezione per la notte brava con la madre.
Scoppiò a ridere al solo pensiero.
E poi pensò a Cordelia, ad Oz, a Riley... Riley. Era a lui che doveva la sua presa di coscienza al suo ritorno. Certo, gli avrebbe voluto volentieri spaccare la faccia una volta saputo di Sam, ma vabbè. Gli voleva troppo bene per avere rancore.
E poi nuovamente pensò a Spike. Già le mancava. Come avrebbe fatto senza di lui? Era l'unico che non le aveva mai voltato le spalle. Gli sarebbe mancato per sempre.
Spinse via un altro sasso lungo il cammino prima di voltarsi a causa delle urla insistenti di Dawn.

"Buffy! Buffy! Ti vuoi fermare?"
"Sì, scusami, ero in preda ai pensieri.." si fermò di colpo aspettando il resto del gruppo.
"Senti c'è un motel a meno di un chilometro, probabilmente è deserto, potremmo passare lì la notte prima di rimetterci in viaggio.."
"Buona idea Xander, ci vuole un poco di riposo e dobbiamo vedere anche come fare per trovare della benzina per l'autobus."
"Pensiamo prima a passare la notte, poi domani ci mettiamo alla ricerca.. posso provare con un incantesimo localizzatore.. è cosa da poco!" ribattè dolcemente Willow. "Insomma, quanto può distare una pompa di benzina!"
"Io in realtà sto svenendo dalla fame" le diede un colpetto sulla spalla.
Buffy sorrise lievemente prima di fare cenno di sì con la testa a Faith che le sorrise in risposta.



Buffy uscì silenziosamente dalla sua camera rimboccando minuziosamente le coperte a Dawn che dormiva già profondamente.
Il corridoio era deserto, doveva aspettarselo, erano tutti così stanchi dopo la battaglia contro il primo, lei compresa.
Eppure non si spiegava perchè non riusciva a prendere sonno... c'era qualcosa che doveva fare, sapeva anche cosa, ma non le andava molto. O meglio, si sentiva a disagio.
Salì le scale, non sapeva neanche perchè, e scorse la porta che dava sul tetto leggermente aperta.
Non ci pensò due volte e la attraversò. Doveva aspettarselo, quella ragazza delle volte sembrava occuparle la testa in una maniera assurda. Non aveva mai notato la sua bellezza così tanto come ora, sotto i raggi della luna, era rimasta incantata e il suo viso leggermente ammaccato dalle botte non le dava giustizia.
"Vuoi fare un tiro B.?" le chiese la mora senza neanche voltarsi. Era seduta sulla grata terminale del palazzo.
"Ah..te ne sei accorta della mia presenza.." abbassò leggermente la testa imbarazzata prima di raggiungerla sedendosi al suo fianco. "Comunque no. Non fumo."
"Giusto, non sia mai dovessero saperlo, rovinerebbe la tua immagine da brava soldatessa!" sorrise prima di fare un altro tiro.
"Beh...dà qua.." Buffy le strappò la sigaretta da mano e aspirò così profondamente da tossire prima di farla cadere al suolo.
"Ehi, se ne volevi una bastava chiedere! E poi sai che stavo scherzando....forse"
"Nah, non sono stata poi così brava negli ultimi anni..."
"Sì, la tua storia tutto sesso con Spike..  mi hanno detto che avevi perso la testa"
"Io non..... sì, probabilmente avevano ragione. Ma non è stato solo sesso!" si girò per la prima volta guardandola negli occhi e mettendo su un piccolo broncio.
"Uhm, se lo dici tu!" e si accese un'altra sigaretta.

Passarono dieci minuti buoni senza parlarsi, o guardarsi. Entrambe fissavano la luna incantate.
Buffy era nuovamente persa nei suoi pensieri, non sapeva che dirle, era troppo imbarazzata.
Insomma le sarebbe bastato un semplice 'grazie', ma la persona che aveva di fronte era Faith! Avrebbe mai potuto ringraziarla dopo quello che le aveva fatto passare? Non si era mai sentita tanto vicina ad una persona come aveva fatto con lei. L'aveva capita e l'aveva amata per quella che era. Una stronza psicopatica che ha cercato di uccidere i suoi amici diverse volte, ma in fondo al suo cuore sapeva che non aveva mai smesso di volerle bene. Sempre se aveva cominciato.
Fu nuovamente Faith a spezzare l'imbarazzante silenzio creatosi tra loro. In realtà ogni cosa tra loro era imbarazzante.
"Pensi di buttarmi nuovamente giù dal palazzo?" le chiese sarcasticamente.
Buffy la guardò leggermente infastidita "Faith io..."
"Lo so B. sono stata una testa di cazzo, è stata colpa mia."
"In effetti è stata solo colpa tua, ma....." smise di guardarla abbassando la testa "ma grazie"
La mora la guardò con aria interrogativa.
"Beh, grazie per non aver fatto la stronza di nuovo e soprattutto per non avermi voltato le spalle quella sera a casa.."
"B. te l'ho detto. Io sono con te, in un nido di vespe o all'inferno."
"Già..." sorrise Buffy tornando a guardare la luna.
"E prego comunque.." fece un altro tiro dalla sigaretta ormai quasi finita.
"Allora, come te la sei passata in prigione?" domandò improvvisamente. "Sai siamo state così impegnate con la battaglia che non ho avuto modo di godermi il momento.."
E così Faith cominciò a raccontare tutte le sue avventure, di quello che aveva promesso a se stessa. Di quanto volesse essere migliore e apparire migliore ai suoi occhi. Ovviamente quest'ultima parte era rimasta solo nella sua testa. Raccontò di quella volta che la guardia panzuta ci aveva provato toccandole il sedere e di come lei le avesse spaccato il naso. Altri lavori forzati furono la conseguenza.
O di quando le proponevano continui film da checce che lei cercava sempre di saltare compiendo qualche pasticcio.
E Buffy rideva, le erano mancati quei momenti con Faith.
Si era sempre chiesta di come fosse l'unica a farle perdere un poco le staffe e allo stesso tempo a farla ridere così tanto di cuore. Si sentiva vicina a lei, sentiva di capire il dolore che spesso avvertiva nelle sue parole. O la solitudine. Probabilmente era il loro status di cacciatrici. O anche il loro essere così estremamente diverse a legarle tanto. Ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.
Dopo un'ora buona di risate la mora si alzò sgranchendosi un poco le gambe. A Buffy aveva sempre infastidito quel rumore di ossa scricchiolanti.
"Beh, direi che si è fatto tardi, domattina dobbiamo rimetterci in viaggio e qualche ora di sonno vorrei farmela" Si allontanò piano verso la porta.
"Ehi F..." Buffy si alzò di colpo raggiungendola e afferrandola per un polso.
La mora si girò e si sentì spiazzata quando le braccia della più bassa le avvolsero la schiena in un abbracciò così caloroso da farle tremare il cuore.
Faith non se lo aspettava. Non sapeva neanche come reagire in queste situazioni. Insomma quando qualcuno la abbracciava lei o gli dava un pugno o lo portava a letto.
Cosa avrebbe dovuto fare? Era così in imbarazzo che avrebbe voluto semplicemente sotterrarsi in quel momento. Arrossì anche un pò e senza neanche accorgersene le sue braccia già stringevano il corpo minuto della bionda come se fosse il gesto più naturale del mondo. E forse lo era, ma sicuramente non per Faith. La strinse sempre un pò di più. E poi affondò la faccia nel suo collo inspirando forte il suo odore. Non pensava le potesse piacere così tanto.
E poi l'abbraccio terminò e si sentì un pò più vuota. Si guardarono negli occhi come mai fatto prima e le parole le uscirono spontanee: "Sai, potrei addirittura baciarti ora"
E Buffy scoppiò in una sonora risata... "Sai, probabilmente ti bacerei anche io!" rise ancora prima di superarla lentamente per raggiungere l'uscita. O l'entrata in quel caso.
"Ah Faith!"
"Sì?" si riscosse da mille pensieri sobbalzando.
"Questo è per esserti fatta Riley e....per tutto il resto" il pugno forte della cacciatrice si schiantò sul volto della mora provocandole un dolore atroce alla mascella.
E poi restò sola,massaggiandosi il viso e avvolta da mille pensieri sorrise, face un ultimo tiro all'ennesima sigaretta e tornò dentro sussurrando un "me lo sono meritata."
  
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