Serie TV > The Originals
Segui la storia  |       
Autore: starmoon    09/05/2014    1 recensioni
Sono passati 19 anni da quando è nata la piccola Alyssa, figlia di Klaus e Hayley e le minacce sono tornate.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PLAN 1x03 

 

 

 

Il giardino di casa Mikaelson era immenso, aveva un qualcosa di regale, quasi come se fosse il giardino di un castello. Elijah fissava un albero di ciliegio, era l'albero che aveva piantato insieme ad Alys, anni prima. 

- mi devi spiegare un sacco di cose 

Kol er a dietro di lui, tra le mani teneva ancora quel ciondolo. 

- lei è viva, non ha senso lo vista morire

Elijah si volta lentamente verso il fratello 

- tu l'hai vista cadere e morire, ma Klaus le aveva dato il suo sangue 

- allora perché non sa che è viva? 

- perché la morte di Hope lo ha portato ad essere un mostro e se lui avesse scoperto che lei lo è diventata grazie a lui sarebbe stata la sua rovina 

- non lo ha capito da solo?

- gli ho mentito

 

_____________________________

 

 

 Cristine aprii leggermente gli occhi, si aspettava di vedere la sua solita sveglia a rovinare i suoi sonni tranquilli, ma la prima cose che vide fu una fotografia, era Alys con lo stesso uomo che l'aveva trovata nella cripta, biondo, sguardo fiero, sembrava una foto di qualche anno fa, Alys poteva avere senno dodici anni, sorrideva felice e l'uomo aveva la sua mano sulla spalla sinistra dell'amica. Cristine si alzò si colpo notando che quella stanza era piena di foto dell'amica, il letto matrimoniale era immenso. Di fronte a lei vide l'enorme televisore al plasma spento. Un portatile sulla scrivania con alcuni adesivi stampati e glitter. Vestiti sparsi sulla sedie e sul poncio. Si mise in piedi notando di essere su qualcosa si morbido, il tappeto lilla le dava un senso di piacere ai piccoli piedi nudi. Si avviò verso la porta e cercò con lo sguardo qualcuno, si stupii del modo completamente opposto dell'arredamento, era come essere in una casa completamente diversa. Sentii dei tacchi picchiettare fino a lei. 

- sei sveglia

La voce acuta dell'amica arrivò alle sue orecchie, fino a quando non apparve dalle scale con un enorme sorriso sul volto.

 

_________________________________

 

https://www.youtube.com/watch?v=9MgmaOCQWcs

 

Il sole era alto nel cielo quando Hayley uscì da casa sua per dirigersi verso casa Gilbert.

Davina se  ne stava seduta sul dondolo che si trovava nel portico, era talmente intenta nei suoi pensieri che non si accorse dell’arrivo di Hayley.

-    Credo che dovremmo parlare, e  per iniziare ho portato dei cornetti- disse Hayley porgendo la busta a Davina, ma quest’ultima non fece neanche un cenno, non aveva sentito niente di quello che Hayley aveva appena detto.

-    Davina! Esclamò Hayley toccandola, Davina saltò in aria 

-    Non ti avevo sentita…

-    Si l’avevo notato… come ho detto prima ho portato dei cornetti, dobbiamo parlare

-    Si lo credo anch’io 

Le due si trasferiscono nel salotto di casa Gilbert e dopo una colazione con un buon caffè e un cornetto, Hayley senza troppi giri di parole espone i suoi pensieri

-    New orleans  è costantemente in pericolo, in questi ultimi tempi ci sono stati troppi attacchi e le nostre figlie non sono più al sicuro, dovremmo fare qualcosa per proteggerle 

-    Si, ma cosa? La interruppe Davina

-    Beh, intanto potremmo iniziare a dire la verità, dire qual è la loro vera natura, è arrivato il momento di dire tutto a Cristine 

-    Non posso abbiamo deciso che lei non deve mai venire a sapere niente di tutto questo

-    Non hai più scelta ormai devi dirglielo, pensaci bene è l’unico modo che hai per proteggerla, non sappiamo cosa hanno in mente almeno così potrà imparare a difendersi se dovesse capitargli qualcosa.

Hayley lasciò casa Gilbert lasciando Davina ancora più confusa di quanto non lo fosse prima se prima poteva avere qualche dubbio ora davvero non sapeva cosa fare, avrebbe tanto voluto l’aiuto di suo marito in quel momento.

 

___________________________

 

 

Sam fissa intensamente la bara in quella stanza immensa. 

La piccola strega gioca con le candele facendo incantesimi. 

- perché non ci divertiamo un po'…- la ragazza si voltò verso di lui con occhi da cerbiatta, ma Sam distolse lo sguardo infastidito. 

- hanno detto di non toccarla 

La rossa sbuffò. 

- non dire sciocchezze, non ti è mai importato di cosa dicono 

- beh adesso di- Sam era seccato, la ragazza si avvicinò a lui. 

- sai cosa penso…che tu ci tenga ancora…la tua adorata mammina

Sam la prese per la gola con forza, furioso l'alzò verso l'alto.

- e tu sai cosa penso di quello che pensi? che non me ne frega niente- Sam liberò la presa tornando a sedersi sulla poltrona di pelle marrone.

___________________________

 

 

La luce filtrava attraverso la grande vetrata della finestra andando ad illuminare il quadro appeso nella bianca parete, di fianco l'enorme scrivania era piena di fogli. Klaus era seduto concentrato a fissare il vuoto. Nella sua testa riecheggiavano le parole della strega con poi il susseguirsi delle espressioni dei fratelli. Si alza e si avvia di fronte alla finestra, sotto nel giardino di suoi fratelli discutono. Klaus corrucciò la fronte, voleva delle risposte. 

 

___________________________

 

 

Alys scende le scale che portano al secondo piano della grande villa, il corridoio e ampio e luminoso. La porta dell'ufficio di Klaus e di un marrone scuro, tutta la stana è molto rustica. La ragazza non amava molto quel genere, ma anni di lamentela non bastarono per far cambiare idea all'ibrido. Appena arrivò davanti alla porta poggiò la mano sulla maniglia aprendola leggermente. Klaus era seduto sulla poltrona, tra le mani teneva qualcosa, ma non riusciva a vederlo bene. 

- possiamo parlare?

Klaus alzò finalmente lo sguardo incrociando quelli azzurrissimi della figlia annuendo. 

- volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto…hai salvato Cristine

Klaus notò che il tono non era di certo allegro e non aveva niente di buono, sapeva a cosa stava andando incontro. 

- ma?- disse Klaus incitandola. 

Alys non si sorprese del fatto che lui già avesse capito tutto, infondo aveva sempre saputo cosa pensava.

- ma non posso farlo…- la voce le sembrava non volesse uscire - ma non posso perdonarti…non lo avevi mai fatto con me…non mi avevi mai controllato..- Alys si sentiva ferita più di quanto lo avesse fatto in vita sua, quello era stato il colpo finale, il suo mondo, le sue certezze, niente per lei era lo stesso, Klaus non lo aveva mai usato con lei, in qualche modo le faceva credere di avere almeno un minimo controllo su di se, ma nel momento esatto in cui la sera precedente aveva fatto ciò si sentii impotente, una semplice umana in un mondo di potenti. 

- lo sapevo già- Klaus si alzò dalla poltrona andando verso la finestra e guardando fuori, non riusciva a guardarla in faccia. 

Alys abbassò lo sguardo, aveva previsto anche questo. 

- perché fai sempre così papà? 

Klaus si voltò di poco, non si voltò completamente, girò poco la testa, quel che bastava per guardarla.

- non voglio che ti accada niente

Alys scosse la testa. 

- no non è solo questo

Klaus rimase colpito dalle affermazioni della figlia. 

- tu hai paura che ti abbandoni…ma così facendo sei tu che mi allontani- Alys strinse i pugni e si voltò velocemente, non riusciva più a sopportare la tensione che si era creata. 

 

___________________________

 

https://www.youtube.com/watch?v=x_C2ILgsMF8

 

Hope sente dei passi venire verso di lei, riconoscerebbe la presenza di Sam ovunque. Finalmente riesce a rivedere la luce. Sam la guarda divertito. 

- è ora di fare due chiacchiere

Hope vede la mano possente di Sam prenderla per il polso. 

- potrei ucciderti- disse Hope alzandosi e uscendo finalmente da quella bara. 

Sam allargò le labbra in un sorriso. 

- no non lo farai…sai Hope ti conosco da quando sono piccolo ormai so ogni tua mossa

- non capisco perché tutto questo

Sam si avvicinò pericolosamente a Hope, ma la ragazza non lo temeva, in fondo lei era più forte. 

- cosa vuoi da me Sam? 

Il ragazzo le accarezzò una guancia. 

- mi hai mentito- con forza spinse la vampira al muro freddo della stanza. Hope fece per muoversi, ma qualcosa la bloccava e non era solo il braccio forte di Sam. 

- mi avete fatto un incantesimo 

- non si sa mai..- disse lui quasi sussurrando. 

- credevi davvero che non lo avrei saputo

Hope abbassò il capo, aveva capito tutto. 

- lo stai proteggendo ancora non è vero

Sam era furioso. 

- lui ha ucciso i miei genitori e tu lo difendi ancora 

- io ti ho salvato la vita…- rimarcò Hope, i suoi occhi si fecero più intensi, aveva amato Sam con tutta se stesse, come una madre. 

- ti ho cresciuto, ho fatto di tutto per darti quella vita che ti ha strappato…ma non ti basta…- disse urlando 

- no non mi basta- urlò furioso lui, quasi sulle labbra della ragazza. Hope sussultò. 

- allora adesso cosa mi farai? mi ucciderai? 

Sam allontanò il braccio dal collo della ragazza. 

- non l'hai ancora capito? gli porterò via ogni cosa, tutto quello a cui tiene, la persona più importante della sua vita 

Hope sentii il cuore batterle a mille. 

- non puoi farlo, non sei costretto quella ragazza non ti ha fatto niente

- nemmeno i miei genitori avevano fatto nulla 

Hope lo guardò negli occhi, non lo riconosceva più. Sam la prese da un braccio e le iniettò qualcosa con forza nel braccio. Dopo alcuni istanti Hope incominciò a vedere tutto sfocato, fino a perdere definitivamente i sensi. 

 

___________________________

 

 

La casa di Davina era semplice, bianca, pulita. Non aveva un grande giardino, ma piccolo e sistemato, segno che passava molto tempo a prendersene cura. Elijah si ritrovò a pensare che ormai da troppo spesso faceva visita alla famiglia. Sali le poche scale del piccolo portico e guardò arrivo suonò il campanello e attese che aprisse. Davina lo guardò confusa. 

- Elijah? Cristine deve ancora finire…- Eljah alzò la mano facendole capire che non era li per la ragazza. 

- ho bisogno della tua magia 

Davina lo guardò serie. 

- entra..

Elijah si sedette sull'enorme divano in pelle nera. L'arredamento era semplice, un po' rustico, ma raffinato, poteva notare i vari quadri appesi e le foto sparse per la casa. 

- sai che non posso aiutarti sempre

- ho bisogno che trovi una persona 

Davina spostò una lunga ciocca dei capelli dietro l'orecchio e lo guardò attentamente. 

- presumo che Klaus non ne sappia niente 

Elijah sorriso apprezzando la perspicacia della ragazza. 

- puoi aiutarmi? 

- se lo faccio prometti che veglierai su mia figlia…io non metto in dubbio la parola di tuo fratello, ma mi fido molto più di te 

Elijah annuii acconsentendo. 

- bene chi devo trovare? 

Elijah le porse tra le mani un ciondolo, era molto antico, incastrato in esso c'era una pietra azzurra. 

 

__________________________

 

 

Alys si sedette velocemente, posando sul tavolo la borsa rossa. 

- stai bene?- Cristine notò che Alys era agitata, non che lei stesse meglio, ma era un persona che si prendeva sempre cura degli altri, era nella sua indole. 

- si si..allora cosa abbiamo?

- beh la ragazza che sta con tuo zio ci ha preparato qualcosa all'Italiana credo..- disse Cristine indicando gli spaghetti succosi. Alys trattenne una risata, Cristine aveva catalogato sua madre come la compagna dello zio. Poi un pensiero le venne in mente, Cristine era stata rapita ma ancora non ne avevano parlato. 

- cosa ti hanno fatto?- Alys si fece serie, quasi minacciosa. Per una attimo era come vedere Klaus. 

Cristine si strinse nelle spalle, non ne aveva ancora parlato apertamente con qualcuno. 

- a quanto pare mi hanno marchiata e non so molto 

- sai cosa volessero da te? 

Cristine batteva il piede continuamente, nervosa. 

- hanno detto che torneranno e prenderanno ciò che gli serve e poi hanno preso l'atra ragazza 

Alys si sporse più avanti. 

- quale ragazza? 

- era castana, aveva capelli lunghi e occhi castani, ho visto solo che veniva colpita e poi trascinata da un uomo, non so chi fossero. 

- quando ti hanno preso c'era una ragazza rossa

- la stessa che mi ha fatto questo

Cristine si portò istintivamente la mano sulla fronte. 

- sembra una voglia 

- lo spero altrimenti non potrò più uscire

Alys sorrise, aveva bisogno di rilassarsi un po'. 

 

_________________________

 

 

Davina era appoggiata al tavolo, mentre eseguiva il solito incantesimo di localizzazione. Elijah aspettava appoggiato alla soglia della porta. Improvvisamente Davina si voltò verso di lui. 

- trovata..posso chiederti una cosa? 

Davina sembrava particolarmente affascinata dalla situazione. 

- dimmi

- chi è? 

- una vecchia amica 

Elijah parlava in modo sempre rispettoso, ma nel tono delle sue parole Davina poté percepire molto rammarico. 

- ti scrivo qui la via 

Prese un post-it vicino al frigo e scrisse le coordinate e poi porse il foglio al vampiro.

 

__________________________

 

https://www.youtube.com/watch?v=OZag436MBcY

 

Il bar ormai era diventato una specie di punto d'incontro. Klaus ci andava raramente, ma sapeva che tutti i vampiri andavano li, anche se innocui. In particolare sapeva che era solito frequentarlo Marcel. Con lo sguardo lo individuò subito. Si accorse che era seduto al bar con due ragazza accanto, ma appena vide l'ibrido che lo fissava le allontanò e Klaus avanzò verso di lui. 

- ma che sorpresa il potente Klaus scende dai comuni mortali..- ironizzò Marcel, ma lo sguardo serio di Klaus gli fece capire che non era il momento di fare ironia. 

- cosa vuoi adesso? 

- voglio sapere cosa ne sai dei rapimenti delle streghe 

Marcel lo guardò scettico. 

- pensi che sappia tutto di tutto 

- beh fino a qualche tempo fa era così 

Marcel si concentrò sul suo bicchiere di birra. 

- non ne so niente 

In lontananza una Cami ormai leggermente segnati dagli anni osservava i due, si avvicinò. 

- posso portarvi altro?

Klaus sorrise divertito. 

- vuoi sapere cosa succede? puoi evitare la recita

Cami rimase in silenzio, Klaus sembrava leggermente adirato. 

- allora?- disse Cami riprendendo il controllo di se. 

Klaus fece un sospiro. 

- avevano rapito Cristine a quanto pare le streghe hanno ancora dei problemi 

- allora cosa c'entri tu?- disse Marcel rimarcando l'ultima parola. 

- perché insieme a lei c'era mia figlia e se ci va di mezzo le ucciderò una per una 

Cami rimase in silenzio a fissarlo, da un lato, parlando da genitore poteva capire la preoccupazione di Klaus. 

 

________________________

 

 

La grande biblioteca della casa Mikaelson possedeva tutti i tipi di libri, ma quelli più diffusi erano di storia. Alys aveva liquidato Cristine con la scusa di farla riposare per poter cercare qualcosa di più sul suo simbolo. Aveva cercato in tutti i libri di magia, poi si alzò da per terra, non aveva voglia di risistemare tutti quel libri, ma odiava sentire le prediche dei suoi genitori. Rimise al suo posto alcuni libri che aveva preso e sfogliato inutilmente. Poi si voltò verso la porta, se poteva trovare qualcosa era solo nel grimorio di famiglia. 

Alys sapeva che Klaus non sarebbe rientrato prima di sera, così silenziosamente percorse il corridoio e arrivò nell'ufficio di suo padre e entrò senza pensarci…tra i vari libri della sua libreria ce n'era uno rosso. Era un comune libro, ma sapeva che all'interno c'era nascosto l'altro. Lo aprii e cercò velocemente qualcosa che parlava di marchi o simboli. 

Sfogliando tra le pagine trovò un simbolo simile a quello di Crisrine, tirò fuori dalla tasca il suo iPhone e fece le foto alla pagine. Velocemente ripose il libro al suo posto uscendo dall'ufficio. 

 

_________________________

 

 

 

Cristine era sdraiata nel suo letto in camera di Alys, si sentiva stanca, voleva riposarsi un po’. La porta era socchiusa, Kol passò li davanti notando Cristine sola nella stanza, bussò alla porta aprendola

-    Posso entrare? Domandò il vampiro

-    Si, certo- rispose Cristine, non avrebbe mai potuto dire di no a Kol

-    Come va?

-    Bene, mi sento solo un po’ stanca e la testa … pesante

-    Troppi pensieri?! 

-    Beh, possiamo dire che le ultime settimane non sono state molto facili- rispose Cristine accennando un sorriso

Kol si sedette sul letto accanto a lei osservando la stanza di sua nipote, aveva tappezzato i muri pieni di fotografie. 

- tu e Alys vi conoscete da tanto vero?

Cristine sentii un innata curiosità crescere in lei notando come Kol guardasse con attenzione le foto dell'amica. 

- si diciamo di si 

Cristine annuii poco convinta, aveva sempre trovato troppo schivo il loro rapporto, troppe cose non dette. 

- quindi siete amici di infanzia?- erano mesi che voleva approfondire questa discussione, ma non ne aveva mai avuto l'occasione. Kol corrucciò la fronte divertito, sapeva dove voleva andare a finire, ma non poteva sbilanciarsi troppo. 

Kol mugugnò qualcosa e poi si alzò dal letto girandosi verso di lei. 

- riposati bambolina

Crisitne fece una faccia finta arrabbiata, ma quando il vampiro uscii dalla stanza, il suo viso prese un colorito rossigno, sorrise senza rendersene conto.

 

 

 

_________________________

 

 

Sam si avvicinò alla bara lucida e la aprii, Hope aveva ancora gli occhi chiusi, il siero che le aveva iniettato era forte, veramente forte. Sorrise soddisfatto. In mano aveva un paletto e senza pensarci due volte la colpi nello stomaco senza centrare il cuore di proposito. 

Hope spalancò gli occhi dal dolore e dal terrore. Sam la guardava divertito mentre sfilava via il paletto. 

- ben svegliata

- cosa stai facendo?…- la voce era leggermente tremante. 

- sei libera…per adesso 

- cosa?

- sai non è ancora il momento per adesso puoi andare…ma prima c'è una cosa che devi sapere 

Hope si alzò lentamente da quella bara, che odiava con tutta se stessa. 

- cos'altro c'è? 

Sam girò tra le mani il paletto. 

- sarai tu il vampiro che morirà nel rito 

Hope lo guardò spaventata, non capendo, aveva ancora l'effetto di quel cose che le avevano dato, ma non era per quello, aveva paura per quello che avrebbe fatto Sam, per la persona che era diventata, aveva paura per lui. 

- quindi vuoi questo? vuoi farmi morire e poi uccidere lui, vuoi vendicarti?

- era ovvio mi sembrava 

- perché non mi uccidi e basta?

Sam si avvicinò a lei, nuovamente era troppo vicino. 

- perché non sarebbe divertente

Hope si sentii la testa pesante, portò la mano alla testa dal forte dolore. 

- ancora tu…- disse voltandosi e vedendo la figura della rossa, poi perse i senti nuovamente. 

 

_______________________

 

https://www.youtube.com/watch?v=gR7upBxIZ94

 

Hope sentii una mano calda sfiorarle il viso, non aveva ancora recuperato le forze e per giunta non beveva da giorni. 

- Esperanza..- la voce calda di Elijah arrivò alle sue orecchie come un soffio leggero, per un attimo le sembro di essere ancora nel passato. Aprii lentamente gli occhi scuri e incrociò quelli dell'originale. 

- Elijahì?…dove sono?- Elijah l'aiutò ad alzarsi. La ragazza notò che era in mezzo al verde, non sapeva dire bene dove, non ricordava nulla, ma intorno a se vedeva solo alberi e piante. 

- cosa è successo?- chiese Elijah aiutando la ragazza a camminare fino alla sua macchina. 

- Sam..- Hope disse solo queste parole. 

- chi è Sam 

Hope si voltò verso l'uomo e aprendo lo sportello della macchina sussurrò: mio figlio. 

Elijah perse un colpo. 

- tuo…

- non di sangue..lo cresciuto come un figlio lui e suo fratello 

Elijah sembrava capire meglio la situazione. 

- e perché mai un figlio rapirebbe la loro madre 

- se questa gli nasconde chi ha ucciso i genitori forse è plausibile 

Elijah la guardò negli occhi, Hope teneva tanti segreti per se, sempre per proteggere le persone, anche nel passato. Si incupii di colpo quando vide sulla sua fronte lo stesso simbolo di Cristine. 

- come te lo sei fatta? 

Hope guardò dallo specchietto della macchina il simbolo, non ne era molto sorpresa. 

- cosa significa?- disse l'uomo, Hope si voltò verso di lui. 

- sono stata scelta come sacrificio

Elijah perse un battito, le cose erano più serie di quello che pensava. 

 

_________________________

 

https://www.youtube.com/watch?v=Tpl6ncyxLGw&index=24&list=PLD576F6C03F42C460

 

Elijah parcheggiò di fronte all'hotel dove Hope alloggiava. La ragazza aprii lo sportello. Si muoveva lentamente, si sentiva stanca e priva di forze. 

- vuoi che ti accompagni?- Elijah la guardò con la sua espressione premurosa, ma Hope fece cenno di no con la testa. 

- sto bene tranquillo 

- da quanto non bevi? 

Hope si fermò un attimo a pensare. 

- cinque giorni 

- sono tanti 

Hope sorrise chiudendo lo sportello della macchina e poi si abbassò verso il finestrino. 

- Elijah grazie 

Hope si allontanò sotto gli occhi protettivi di Elijah. 

 

Dietro un paio di macchine, Diego osservava la scena interessato. 

 

_________________________

 

 

Cristine entra silenziosamente nella sua stanza, non sa ben definirlo, ma le era mancata molto. Guardò il borsone vuoto sul grande letto. Davine le aveva raccomandato di portare tutto il necessario. Si avvicinò all'armadio bianco e apri le ante prendendo quasi tutti i vestiti. La prima cosa che prese fu un vestitino azzurro, il suo preferito. Una volta finito con i vestiti passò alle scarpe, prese le più comode. Si girò intorno e quasi le venne un colpo vedendo il portatile sulla scrivania, non poteva lasciarlo li. Sopra la scrivania c'era una foto che ritraeva lei e Alys, li rivide il suo riflesso e non riusciva a togliere lo sguardo da quello strano simbolo. 

- Cristi? 

Davina bussò prima di entrare. Si avvicinò alla ragazza, aveva un'aria preoccupata. 

- tutto bene?- si affrettò a dire Crisitne. 

- vieni di sotto dobbiamo parlare

 

Il soggiorno per Davine sembrava essersi ristretto. Si stringeva nelle spalle, quasi a chiudersi a riccio. Cristine osservava curioso la scena, senza capire cosa passasse per la testa alla madre.

- stai bene? 

Davina annuii. 

- Tesoro c'è una cosa che devi sapere sulla nostra famiglia

Cristine si mise più comoda nel divano, la discussione si faceva interessante. 

- siamo streghe 

Cristine non sapeva come reagire, un enorme sorriso divertito le si distese sul volto. Smise di sorridere solo quando vide che il volto della madre era troppo serio. 

- mi prendi in giro?- disse seria la ragazza. 

- ho un solo modo per convincerti 

Davina si alzò dal divano e prese un fiore chiuso tra le mani. Si risedette accanto alla figlia e chiuse gli occhi pronunciando delle parole che per Cristine erano indecifrabili. 

Pian piano il fiore aprii i suoi bianchi petali, sotto gli occhi scioccati di Cristine. 

 

__________________________

 

 

Diego tornò da Klaus, dopo aver seguito per tutto il giorno Elijah. 

- allora che notizie mi porti?- chiese Klaus sospettando. 

- ti stupirà quello che ho scoperto, il nobile Elijah esce in compagnia di una nuova fiamma. 

Klaus assunse un espressione stupida, susseguita da un ghigno divertito. Si sedette sulla sua poltrona, proprio al centro del grande soggiorno. 

- puoi andare- ordinò soddisfatto.

 

__________________________

 

https://www.youtube.com/watch?v=KlBDGx8stR0

 

Dopo diversi mesi della sua assenza Jeremy Gilbert fa ritorno a New Orleans, la città non sembrava essere più la stessa, tutto sembrava diverso, anche il clima era più pesante. Arrivò davanti casa sua, si fermò ad osservarla, era emozionato era passato tanto tempo da quando non vedeva sua moglie e la sua adorata figlia, oserei dire che era passato anche troppo tempo, questo lo rendeva triste, non avrebbe mai voluto allontanarsi dalla sua famiglia per così tanto tempo, ma non aveva scelta era il suo lavoro.

Entrò la chiave nella serratura ed improvvisamente la porta si aprì, sentì subito che qualcosa non andava, che era successo qualcosa, non c’era più quell’aria tranquilla che sentiva ogni volta entrando in casa, subito notò Cristine scendere di corsa le scale con le valigie in mano, la sua faccia era sconvolta, Davina dietro di lei tentava di calmarla 

-    Cristine, fermati lasciami spiegare

-    Come hai potuto? Come hai potuto nascondermi la verità per tutto questo tempo??

Sembra che in quella casa nessuno si fosse accorto del ritorno di Jeremy

-    Pure tu papà- Cristine si girò verso il padre con una faccia delusa… - Come hai potuto farmi una cosa del genere- 

E senza neanche lasciargli il tempo di rispondere uscì di casa.

Jeremy capì che Davina aveva raccontato tutta la verità alla figlia, ma la cosa che non riusciva a capire era il perché, dato che di comune accordo avevano deciso di nascondere il tutto.

-    Perché l’hai fatto? Disse Jeremy posando il suo sguardo sulla moglie che se ne stava seduta sulle scale con la faccia tra le mani

-    Sono cambiate molte cose da quando sei partito- rispose Davina alzandosi dalle scale e dirigendosi verso il marito, dopo avergli tolto la valigia dalle mani i due si dirigono verso il salotto, mentre sorseggiavano un drink Davina raccontò tutto quello che era capitato nella città mentre lui non c’era, e soprattutto raccontò come si era sentita quando aveva scoperto che le streghe avevano rapito sua figlia

-    È per questo che ho dovuto dirle tutto, almeno posso insegnarle qualche incantesimo per proteggersi da sola se mai dovesse capitarle di nuovo qualcosa.

Jeremy si sentì terribilmente in colpa dopo aver ascoltato quello che la moglie gli aveva detto, avrebbe voluto essere li per poterli aiutare, d’istinto si alzò dal divano in cui era seduto e stringendo forte a se Davina le disse 

-    Si sistemerà tutto, ora ci sono io con te, e non ti lascerò sola.

 

 

 

 

 

 

 










ANGOLO AUTRICE: Salveee, eccovi il terzo capitolo, spero vi piaccia, e che distragga dell'atteza del finele di stagione traumatico ( almeno per me ) xD fatemi sapere cosa ne pensate. 


 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Originals / Vai alla pagina dell'autore: starmoon