Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: fri rapace    09/05/2014    9 recensioni
Daenerys entra nella casa degli Eterni per riprendersi i suoi draghi e in una delle stanze della dimora stregata si trova di fronte al Trono di Spade... e a Bran Stark. Verranno entrambi catapultati in un'altra casa, al numero 12 di Grimmauld Place, a Londra.
Storia prima classificata al contest "The Throne through space and time" indetto da Valvonauta sul forum di efp.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bran Stark, Daenerys Targaryen
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non ci sono regine tra i maghi



Erano ormai diverse ore che si trovavano intrappolati in quella squallida stanza: un letto a baldacchino tarlato ne occupava buona parte e le pareti erano ricoperte da una spessa carta verdognola che pendeva nei punti in cui si era scollata. Una sola finestra, celata da una pesante quanto polverosa tenda, dava su una distesa di tetti grigiastri di abitazioni addossate le une alle altre, alte, strette e brutte.

Bran, seduto sul letto dove Daenerys l'aveva aiutato a salire, mosse una mano e strappò da uno dei bracci del baldacchino festoni di ragnatele, riflettendo sulla propria sorte.

Nell'ultimo dei suoi strani sogni si era ritrovato nella sala del Trono di Spade, con di fronte a sé una giovane donna dagli argentei capelli.

Il contatto dei loro sguardi si era protratto per non più di qualche secondo, poi la pavimentazione dell'imponente salone si era aperta come lo scarico di una latrina, lasciandoli cadere nel vuoto. A Bran era parso di precipitare nei suoi incubi e aveva stretto forte le palpebre, fino a che la loro corsa si era arrestata con una rovinosa caduta sullo strano fondo peloso di quella stanza.

Fuori da essa percepivano voci, risate, a volte strilli e urla: la muffita dimora era abitata.

Stregoni,” aveva affermato Daenerys con sicurezza, “ma non riesco più a sentire i richiami dei miei draghi.”

L'identità della ragazza aveva sorpreso Bran: era una Targaryen, la sorella minore del principe che aveva rapito e ucciso sua zia Lyanna.

Il ragazzo aveva scelto di essere prudente, quando era stato il suo turno di presentarsi le aveva nascosto il nome della sua casata; Daenerys, comprendendo che Bran proveniva da Westeros, aveva chiesto notizie del figlio dell'Usurpatore, ma non aveva preteso di conoscere altro della sua identità. Forse lo credeva uno storpio del popolino perché i suoi vestiti, pur di ottima fattura, si erano sporcati e strappati quando lui, Rickon, Hodor e Osha erano stati costretti a fuggire da Grande Inverno e dal traditore Theon Greyjoy, per poi trovare rifugio nelle cripte degli Stark, dove Bran ancora si trovava quando il sogno l'aveva rapito.

Lo stomaco gli si torse in uno spasmo al ricordo dei due poveri bambini uccisi da Theon a causa sua. Se non fosse fuggito sarebbero ancora vivi, lo sapeva bene.

Daenerys era una donna gentile, ma anche orgogliosa e forte. Come una vera regina era avvezza a dare ordini, ma non rifiutò il suo consiglio.

Non sai cosa ti aspetta la' fuori,” le disse, “sarebbe più opportuno esplorare, prima di uscire allo scoperto.”

Andrò io,” replicò lei, sforzandosi di non indugiare con lo sguardo sul corpo spezzato di Bran.

Se ti compiace, lascia questo compito a me,” Bran esitò, sapeva bene quale nomea avessero quelli come lui, “io sono un Metamorfo, posso possedere uno degli stregoni e dare un'occhiata.”

In realtà non era proprio certo di poterlo fare, non aveva mai provato a entrare nel corpo di un essere umano, ma in quella casa avvertiva una presenza, qualcosa che gli ricordava, per molti versi, Estate.

Daenerys lo osservò con attenzione, non c'era ombra di disprezzo nei suoi profondi occhi viola.

Se pensi di poterlo fare.”

Sì.”

Perciò... ora dormirai?”

Sarà quello che parrà a te.”

Bran chiuse gli occhi e si concentrò sulla voce dell'uomo-lupo. Erano diverse le voci che arrivavano fino al loro nascondiglio, ma quella dell'uomo-lupo era facilmente distinguibile: era roca, come il ringhio di Estate, ma con un'inflessione gentile.

Bran scivolò dentro la sua pelle quasi con la stessa facilità con cui lo faceva con il suo meta-lupo.

La prima cosa che inquadrarono i suoi nuovi occhi fu il volto di quella che probabilmente era una donna originaria di Tyrosh, i suoi capelli, infatti, erano tinti di un rosa acceso e vestiva come un ragazzo del popolino.

C'era qualcosa nel suo viso che Bran trovò molto familiare.

Ci conosciamo?” chiese stupidamente con la voce roca dell'uomo-lupo.

Lei lo guardò storto.

Quanto sei spiritoso, Remus,” rispose, colpendolo con un pugno scherzoso sul gomito.

Bran capì che non poteva indugiare a lungo nel corpo dell'uomo-lupo chiamato Remus, i suoi compari avrebbero presto compreso che c'era qualcosa che non andava in lui.

Si guardò attorno: si trovava in una cucina con pareti di pietra viva, illuminata da un focolare e con un esercito di tegami appesi al soffitto. Sotto a un lungo tavolo, notò, erano state spinte una ventina di sedie spaiate. Intravide anche manufatti argentei di un certo valore: calici, candelabri a forma di serpente... forse quella scialba, minuscola dimora un tempo era stata di proprietà di qualche contrabbandiere, o magari di un mercante.

Una donna bassa e tozza dai capelli color carota condusse in tavola una decina di calici, facendoli fluttuare davanti a sé grazie a un legnetto levigato che teneva nel pugno.

'Dany ha ragione,' pensò Bran, 'sono degli stregoni!'

Si tastò il fianco, rilevando che anche l'uomo-lupo possedeva un legno incantato.

A che ora inizierà la riunione?” chiese la donna dai capelli rossi.

Saranno qui alle sette, Molly,” le rispose la Tyroshi, “ci sarà anche Silente... e Piton, purtroppo...” fece una smorfia.

Bran pensò che lui e Dany avrebbero potuto fuggire una volta che gli stregoni si fossero radunati tutti nella cucina, doveva subito esplorare il resto dell'abitazione per individuare una via d'uscita!

Staremo tutti in questa stanza?” chiese, per scrupolo.

No, Remus, in questa riunione ci sparpaglieremo in giro per casa e ci urleremo i punti del giorno, il ritratto della madre di Sirius apprezzerà di certo,” ridacchiò la Tyroshi.

Bran capì che stava scherzando e, senza dire una parola, abbandonò la stanza.

Ehi, dove vai, adesso? Mica mi avrai preso sul serio, vero?”

Mentre usciva incrociò un uomo alto a magro, con dei lunghi capelli neri. Lo ignorò, pensando che lui facesse lo stesso.

Bran arrivò di fronte a una scalinata di legno e la salì certo che Daenerys si trovasse ai piani superiori, la veduta dalla finestra della loro stanza non lasciava dubbi.

C'erano diverse porte che davano sui corridoi del secondo e del terzo piano, provò ad aprirne qualcuna, scoprendo quella che suppose fosse una latrina estremamente lussuosa, le stanze da letto di due ragazzini e, in un'altra, un mostruoso essere metà cavallo e metà rapace da cui scappò immediatamente.

L'esplorazione fu molto veloce, ma Bran commise l'errore di non guardarsi alle spalle: quando diventava Estate non aveva bisogno di tenere alta la guardia, grazie ai sensi acutissimi del meta-lupo era al sicuro da sorprese, ma con l'uomo-lupo era diverso. Malgrado tutto fosse più vivido anche dentro al suo corpo, era anche molto più complicato, come se la natura dell'uomo e quella del lupo fossero in continuo conflitto; purtroppo per lui era quella umana a prevalere.

Quando l'uomo-lupo aprì la stanza dov'erano nascosti lui e Daenerys, Bran venne sbalzato dentro al proprio corpo, riverso sul letto a baldacchino. Si tirò a sedere e vide apparire dietro all'uomo-lupo la donna dai capelli rosa e l'uomo che aveva incrociato appena fuori dalla cucina, che chiamò Dany, accigliato:

Fleur?”

Daenerys si parò davanti a Bran, la schiena eretta, regale e bellissima.

Il mio nome è Daenerys Targaryen,” fissò il gruppetto, che ora puntava verso di lei tre legni incantati, senza tradire alcun timore, “ma voi, questo, lo sapete già.”

È reale?” chiese la donna Tyroshi ai due uomini.

Bran sentì la testa girare, metteva in dubbio la loro esistenza?

Le parole però non sembrarono sortire alcun effetto su Dany.

Avete rapito i miei draghi e ora me li restituirete,” comandò, mentre Bran cercava di afferrarle il braccio nudo: voleva avvertirla del pericolo, della magia contenuta nei legni degli stregoni.

I tre si scambiarono una veloce occhiata, da cui trasparì tutto il loro sconcerto e Bran seppe che Daenerys si sbagliava; sembrava che la credessero pazza, non che fosse una reazione anomala, anche lui stentava a crederle perché i draghi erano estinti da secoli.

A farsi avanti fu l'uomo-lupo.

Noi non possediamo draghi. Come certo saprai, detenerli è illegale... oltre che poco fattibile, in un edificio di queste dimensioni. Al centro di una città. Circondato da Babbani... sai, i draghi sono piuttosto ingombranti, dal cattivo carattere...”

...per non parlare del loro bollente alito,” s'inserì l'uomo dai capelli neri, “lo starnuto di uno di loro basterebbe a ridurre in cenere l'antica dimora dei miei avi.”

Bran si sentì preso in giro.

Lord... signori.. come può essere illegale detenere draghi? I draghi sono estinti, lo sanno tutti!”

Tranne i miei,” precisò Dany, “e ancora di dimensioni sufficientemente ridotte da poter essere nascosti in una dimora modesta come questa.”

Io sono Tonks,” si presentò la Tyroshi, “voi chi siete? Come avete fatto a entrare? Questa casa è protetta da potenti incantesimi.”

Voi mi conoscete! Mi avete costretta a venire qui dopo aver rapito i miei draghi!”

No, senti... Daenerys, giusto?” la donna chiamata Tonks abbassò il legno incantato. “Noi non abbiamo i tuoi draghi né ti abbiamo mai vista prima. Sul serio, non abbiamo la più pallida idea di chi tu sia... sempre che tu sia reale e non un incantesimo della dolce mammina di Sirius, che ci sta distraendo con questa storia assurda dei draghi allo scopo di cavarci gli occhi, naturalmente.”

Daenerys era esterrefatta.

Io sono Daenerys Targaryen, Nata dalla tempesta, la Non-bruciata, Madre dei Draghi, Khaleesi del Grande Mare d'Erba, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signora dei Sette Regni.”

Non ci sono regine tra i maghi,” commentò l'uomo-lupo chiamato Remus.

Voi mi conoscete,” ripeté Dany, le cui certezze, però, iniziavano a vacillare, “siete gli stregoni che abitano questa dimora e avete rapito i miei draghi!”

Abitiamo questa dimora, è vero,” acconsentì lord Black, “ma non abbiamo mai visto prima né te, né il tuo piccolo amico e tanto meno i tuoi preziosi draghi. Nessuno sano di mente vorrebbe possedere dei draghi.”

A parte Hagrid,” lo corresse Tonks.

Già. Potrebbe esserci lo zampino di Hagrid in questa storia... non sarebbe la prima volta che si mette in grossi guai per dei draghi,” concordò l'uomo-lupo.

Bene, allora conducetemi da questo Hagrid,” ordinò Daenerys, risoluta.

Non ce ne sarà bisogno, sarà qui tra poco.”

Daenerys si placò e si concesse di osservare gli stregoni con più attenzione.

Le vostre labbra non sono blu,” constatò, “non mi trovo più nella casa degli Eterni, non è vero?”

Temo di no,” rispose lord Black, “di certo la casa di questi 'Eterni' era di gran lunga più accogliente di quella dell'Antichissima Casata dei Black.”



***

Se Molly Weasley le sembrava l'archetipo della balia, l'unica presenza rassicurante tra i loro carcerieri, complice il suo corpo forgiato da innumerevoli gravidanze e le sue tenaci premure, Daenerys non aveva mai conosciuto donne come Tonks o la vecchia alta e dritta come una picca. Vestita di verde brillante, si era presentata come 'professoressa McGranitt': una specie di Septa, aveva stabilito lei, ma solenne e volitiva come una lady.

Erano tutte Maegi, per cui Daenerys era molto diffidente. Quella chiamata Tonks, in particolare, era una 'Donna Senza Faccia', oltre che una stregona, quindi doppiamente pericolosa, anche se lo sapeva nascondere molto bene. In quanto a goffaggine non aveva eguali, era sgargiante e chiassosa come una Tyroshi, ma parlava disinvoltamente la Lingua Comune con l'accento delle terre del sud.

Gli stregoni erano uomini in età, tutti oltre la trentina, uno solo era piuttosto giovane e anche molto avvenente, nonostante l'abbigliamento sciatto.

Bill, Daenerys non ti ricorda un po' Fleur?” chiese lord Black al giovane. Anche Black era di bell'aspetto, nonostante l'età e l'aria sciupata.

Bill le sorrise e lei pensò che i suoi capelli, raccolti in una coda, sembravano un fiotto di fuoco gettato sulla sua spalla.

'Baciato dal fuoco'.

Hai sangue Veela?” le domandò Bill, curioso.

Targaryen, io sono una Targaryen,” ripeté Daenerys per l'ennesima volta. Era frustrante per lei che nessuno riconoscesse il suo nome né il suo lignaggio. L'uomo con i lunghi capelli neri apparteneva alla 'Nobile e Antichissima Casata dei Black', ma lei e Bran non avevano mai sentito di lord che portassero quel nome e la cosa era reciproca.

Un uomo che indossava una lunga veste nera, seduto un po' discosto dal resto del gruppo, allungò il grosso naso verso di lei, scrutandola con occhi da corvo, mentre il vecchio con la gamba di legno e uno spaventoso occhio stregato la trafiggesse con lo sguardo.

Ripeti un po' chi sei,” interrogò bruscamente Bran, ruotando anche l'occhio stregato verso il ragazzo.

Sono Bran, Bran...” il suo piccolo compagno di sventura le lanciò un'occhiata apprensiva, sul suo pallido viso danzava il riflesso del fuoco che scoppiettava vivacemente in fondo alla cucina.

Nessuno ti farà del male per quello che sei,” lo rassicurò con gentilezza quello che Bran chiamava uomo-lupo, uno stregone consumato da qualche impietosa malattia, con il viso sfregiato e stanco, “dalle nostre parti non c'è nulla di peggio che essere come me, eppure queste persone mi sono amiche,” osservò con gratitudine i suoi compagni.

Bran sembrò rinfrancato e Dany ne fu felice. Non avrebbe esitato a intervenire se gli stregoni si fossero accaniti su un povero ragazzino storpio. Lord Black lo aveva trasportato tra le braccia fino al piano inferiore come fosse un infante e Bran non era riuscito a celare l'umiliazione che quella scelta obbligata gli aveva procurato.

Sono Bran Stark, principe del Nord, fratello di re Robb Stark.”

Per Daenerys fu un brutto colpo: un cane dell'usurpatore, che aveva tradito anche il ragazzo sul Trono di Spade per appropriarsi del posto che spettava a lei di diritto.

Sei uno Stark,” gli rinfacciò, sentendosi tradita, “perché me l'hai tenuto nascosto?”

Subito dopo averla posta, la domanda le parve incredibilmente stupida. Storpio e indifeso, sarebbe stato uno sciocco a provocare l'ira di chi si era a lui presentata come legittima regina dei Sette Regni.

Qui faccio io le domande, ragazzina!” la redarguì aspramente il vecchio con l'occhio stregato.

Daenerys avrebbe voluto urlare che lei era una regina e che non avrebbe sopportato oltre la sua insolenza, ma sapeva che sarebbe stato solo fiato sprecato. L'unico che avesse una vaga idea di cosa fosse una regina era Remus, il malconcio uomo-lupo, che comunque non la riconosceva come tale.

Ragazzo,” proseguì lo stregone, “non so di cosa tu stia parlando. Principi e re del Nord... cose insensate... siete due Babbani, non è vero?”

Cosa sono i Babbani?” chiese Bran, accigliandosi.

Persone prive di poteri magici.”

Daenerys annuì.

Noi non siamo stregoni,” confermò, calcando con disprezzo sull'ultima parola.

Non possono essere Babbani, Malocchio, la ragazza dice di possedere dei cuccioli di drago!” protestò Tonks. “E poi il bambino ha fatto qualcosa a Remus...”

Cosa aspettavate a informarmi?” ringhiò Malocchio, guardingo. “Fatto cosa, parla!”

Remus si massaggiò la fronte.

Mi ha usato per dare un'occhiata in giro, credo.”

Usato?”

Posseduto. Chiamalo come vuoi.”

Questa è magia nera!” tuonò lo stregone chiamato Malocchio, stringendo il pezzo di legno che teneva infilato nella cinta come una spada, senza però servirsene.

Te ne sei accorto!” esclamò Bran, rivolto all'uomo-lupo.

Sono rimasto tranquillo in un angolino, ti ho lasciato fare perché... perché sapevo che mi avresti portato da te. Inoltre non ti ho percepito come una presenza ostile.” Remus fece una pausa, fissando il ragazzo negli occhi, come in cerca di qualcosa. “Era come se ti conoscessi.”

È stato lo stesso per me. Ma... sapevi della mia presenza e non sei impazzito?”

Remus si poggiò una mano sul cuore.

Qui dentro convivo con ben di peggio di un ragazzino spaventato.”

Io non sono spaventato!” protestò Bran, facendosi rosso in viso. “E non sono un ragazzino! Sono quasi un uomo fatto!”

Oh, per Merlino, un uomo fatto!” sbuffò Molly. “Piccolo, non avere fretta di crescere.”

Bran stava per ribattere, oltraggiato, quando fece il suo ingresso nella cucina uno stregone alto, magro e molto anziano, con una lunga veste purpurea abbinata a un buffo copricapo a cono, con la punta un po' floscia. Dietro di lui, un uomo peloso e gigantesco fu costretto a chinare la schiena per oltrepassare l'uscio.

Sembra il fratello di Hodor!” esclamò Bran, indicandole il gigante.

Hagrid, questi due sono opera tua?” ringhiò lo stregone chiamato Malocchio.

Il gigante li scrutò da sotto le sopracciglia cespugliose.

Cioè se li ho portati io qui?” chiese, raspandosi il mento celato da una barba simile a rovi. “No. Mai visti prima.”

Ma i draghi della ragazza li hai visti, però, non è vero?”

Gli occhietti scuri di Hagrid si dilatarono.

Tu hai dei draghi?” domandò entusiasta, rivolgendosi direttamente a Daenerys.

Lei scosse il capo avvilita, era chiaro che neppure l'enorme stregone era il responsabile del rapimento dei suoi draghi.

Bene, ragazza, ora basta con le menzogne,” ordinò Malocchio, “chi vi manda e perché?”

Su su, Alastor, non essere scortese con i nostri giovani ospiti,” lo ammonì bonariamente l'anziano stregone che aveva appena fatto il suo ingresso nella cucina.

Ospiti? Ostaggi sarebbe più corretto,” contestò Daenerys.

Non siamo stati noi a condurvi qui, né vi costringiamo a restare.”

E allora cosa volete da noi?”

Capire.”

Anche noi vorremmo capire,” disse Bran, sporgendosi verso lo stregone, che come prima cosa si presentò: era Albus Silente, il 'preside' di un castello chiamato Hogwarts.

Come chiami la lingua che stiamo parlando?” lo interrogò Silente.

Lingua Comune. Alcuni di voi hanno l'accento del sud, altri del nord,” rispose il ragazzo senza esitare.

Noi la chiamiamo inglese,” asserì l'anziano stregone.

Inglese?”

Ci troviamo a Londra, in Inghilterra.”

Daenerys si impegnò in un ripasso delle proprie conoscenze geografiche, da cui uscì sconfitta. Non aveva mai sentito nominare terre chiamate 'Inghilterra' prima d'ora e dall'espressione spaesata di Bran, comprese che lo stesso valeva per lui.

Io vengo dal nord del continente occidentale,” gli disse.

E io da Essos, il continente orientale, più precisamente dalla città di Qarth.”

Lo stregone con il naso a becco li scrutò con uno sguardo penetrante.

Mentono,” decretò.

Non credo, Severus, parlano di altri mondi...”

Il mondo è uno solo, per questo stiamo combattendo, per sventare la rovina dell'unico di cui disponiamo!” intervenne lo stregone zoppo e guercio.

Uno solo? Come fai a dirlo con certezza, Alastor?” gli domandò pacatamente Silente e Dany, che iniziava a percepire uno spiacevole senso di vertigine, sperò in una risposta, una qualsiasi risposta che l'aiutasse a sbrogliare quel mistero.

Io...” bofonchiò Malocchio, in difficoltà. “Come fai tu a essere certo del contrario?”

Silente allargò le braccia in direzione di Dany e Bran.

Voi combattete?” chiese Bran, forse per superare il proprio smarrimento. “Anche in questo... ehm... in questo mondo è in corso una guerra?”

Speriamo di non arrivare a tanto, Bran e forse... forse voi potete aiutarci a evitarla. Il tuo forte interesse per i draghi, Daenerys...”

Io sono il sangue di drago,” dichiarò lei, sentendosi di nuovo forte nel pronunciare quelle parole.

Noi non deteniamo i tuoi draghi, ma ce ne sono altri, a centinaia. Il fratello di Bill, Charlie, li studia in un paese chiamato Romania.”

Centinaia di draghi?” gli occhi di Daenerys brillarono. “E li darete a me?”

Dipende. Tu cosa intendi farne?”

I miei avi, cavalcando i draghi, hanno conquistato il mondo.”

Cavalcare draghi? Un modo originale per porre fine alla propria vita,” sibilò acido lo stregone chiamato Severus.

Io non credo,” disse Silente.

Naturalmente vorrete qualcosa in cambio,” disse Daenerys, che aveva imparato fin da piccola come ogni favore fosse sempre e solo un debito da saldare.

Naturalmente. Se aiuterai la nostra causa, noi aiuteremo te e Bran a tornare a casa.”

Con i draghi?”

Se è questo, ciò che desideri... permettimi solo un consiglio, giovane regina, non permettere alla brama di potere di corromperti.”

Dany avvertì una stilettata al cuore, quante volte aveva temuto di diventare un mostro?

Voi per cosa combattete?” chiese a Silente. Qualcosa nell'espressione del vecchio le diceva che lui aveva provato in prima persona l'effetto malevolo che il potere poteva avere sulle persone.

Lui le offrì la più soddisfacente delle risposte possibili:

Per un mondo migliore.”

È ciò che anch'io intendo costruire.”

Lo stregone le rivolse un caldo sorriso, poi interpellò Bran.

Bran, qual è il tuo dono?”

Perché me lo chiede?”

Perché penso che nulla capiti per caso. Siete qui per un motivo, entrambi.”

Il ragazzo esitò.

Io... sono un Metamorfo.”

Tonks sbarrò gli occhi, sorpresa.

Non avevo mai incontrato prima qualcuno come me!”

Io non sono come te,” replicò Bran, perplesso, “tu sei una Donna Senza Faccia, un'assassina a pagamento.”

Davvero?” rise inspiegabilmente lord Black, mentre la Maegi dai capelli rosa gli faceva una linguaccia.

Io non posso modificare il mio aspetto fisico, ma riesco a entrare nella mente del mio meta-lupo Estate e vedere attraverso i suoi occhi.”

Silente lo scrutò intensamente.

Puoi farlo solamente con il tuo meta-lupo?”

Bran indicò l'uomo-lupo Remus.

L'ho fatto anche con lui.”

Remus confermò.

Ma io ho avvertito la sua presenza e avrei potuto fermarlo quando volevo.”

Tu sei una persona-animale, con gli animali-animali è più facile,” gli spiegò Bran.

Silente si lisciò la lunga barba bianca.

Te la sentiresti di provare con un serpente?”


***

Ali più nere della notte solcarono silenziose il cielo sopra la tenuta di lord Malfoy. Bran aveva visto attraverso gli occhi di un serpente di nome Nagini che era lì che si nascondeva lord Voldemort, colui che mirava al trono del Mondo Magico allo scopo di estirpare chi aveva bollato come esseri indegni. Daenerys pensava che volesse fare di loro degli schiavi, o forse addirittura abbatterli.

Sapeva che Bran si era affezionato agli stregoni che li stavano ospitando nella sede del loro gruppo di cavalieri senza titoli, ma per lei era diverso. La natura di quelle persone la costringeva alla diffidenza, malgrado la simpatia che provava per la maggior parte di loro; tuttavia, dopo un'attenta valutazione, aveva appoggiato la loro causa, una causa giusta, nobile, che le avrebbe anche permesso di riprendersi Westeros.

Lo stregone di nome Silente le aveva promesso che li avrebbe ricondotti a casa e lei gli credeva; quell'uomo era un abile manipolatore, ma non sarebbe venuto meno alla parola data, ne aveva già dato prova: le gambe di Bran, grazie lui, erano guarite.

Il drago che Dany cavalcava era una femmina di nome Norberta, il loro primo volo assieme le aveva fatto provare sensazioni di un'intensità simile a quelle suscitate dal piacere che solo Drogo era riuscito finora a offrirle.

Indirizzò il drago sull'abitazione, che era quanto di più simile a un castello avesse veduto fino a quel momento.

"Dracarys!" urlò.




Note: il titolo si rifà a una frase pronunciata da Remus Lupin in “Harry Potter e il principe mezzosangue” (“Non ci sono principi tra i maghi”).

Nel punto in cui Bran, dentro al corpo di Remus, vede Tonks, lei le sembra familiare perché Tonks e Osha sono interpretate dalla stessa attrice... ok, lo so, quando scrivo di HP tengo conto dei libri e non dei film, ma non ho resistito alla tentazione di giocare su questa cosa.

Bran a un certo punto sostiene che a Grimmauld Place si parla la Lingua Comune con accenti del nord e del sud, questo perché ho scoperto che in lingua originale gli attori del telefilm parlano in inglese con l'accento del nord o del sud dell'Inghilterra a seconda della zona d'origine dei personaggi che interpretano.

La mia storia si rifà al telefilm 'Il trono di spade' perché, a quanto ho capito, Martin ha vietato di scrivere ff sui suoi libri, perciò Dany è circa coetanea di Tonks, invece che una quattordicenne.

E boh... questa è la prima crossover che scrivo, spero non faccia troppo schifo!




-Grammatica: 9,1/10
La maggior parte sono di punteggiatura, che peccato, davvero!
“Il ragazzo aveva scelto di essere prudente, quando era stato il suo turno…”: punto e virgola dopo prudente. (-0,2) “la'”: là. (-0,2) “la salì certo che Daenerys si trovasse ai piani superiori, la veduta dalla finestra della loro stanza non lasciava dubbi.” Due punti, in quanto esplichi il perché di tale certezza da parte di Bran. (-0,2)
“Bran pensò che lui e Dany avrebbero potuto fuggire una volta che gli stregoni si fossero radunati tutti nella cucina, doveva subito esplorare il resto dell'abitazione per individuare una via d'uscita!” Dure punti dopo cucina, non la virgola. (-0,2)
Errori di battitura: “uomo alto a magro”: e. (-0,1)

- Stile e lessico: 9/10

Ad ogni personaggio sei stata attenta a dare precisi connotati, a distinguerlo in modo marcato da tutti gli altri. Dany è molto regale nel suo modo di atteggiarsi ed esprimersi, così come anche Silente; molto meno Tonks e Remus. Anche tramite ciò si vede quanto sei stata scrupolosa nella resa dei personaggi.
Ottimo lavoro. Hai saputo giocare anche sul linguaggio per caratterizzarli, ed è stata una scelta importante. Il tuo stile mi piace: elegante, lineare e chiaro, ma mai lezioso. Hai saputo muovere i personaggi (parte descrittiva) senza mancare di inserire, dove necessario, le loro impressione (parte psicologica). Sei stata in grado di alternare queste due evidenti necessità senza far mancare nulla.

- IC: 8,5/10

Partiamo con Bran. Forse tra i due è quello che mi ha convinta di meno.
Certo, devo dire che secondo me a Bran hai dato un modo di esprimersi che non gli appartiene del tutto. Si, è un giovane lord, l’Erede di Winterfell (dopo la tragica e prematura morte di Robb), ma allo stesso tempo va ricordato che è praticamente un bambino e nel telefilm più che sul primo aspetto puntano sul secondo – almeno secondo me. “forse quella scialba, minuscola dimora un tempo era stata di proprietà di qualche contrabbandiere”: non capisco perché un ragazzino – come lui, tra l’altro - dovrebbe uscirsene con una frase del genere, senza contare il fatto che fino a pochissimo tempo prima era rinchiusa in delle catacombe, e Wintefell non è mai stata una dimora lussureggiante, come quelle in capo ai Lannister o i Tyrell.
“'Dany ha ragione” Si conoscono da poche ore quando ci presenti questa scena, e sarebbe più che naturale che lui non si fidasse di lei. Addirittura che lui le affibi un nomignolo mi sembra eccessivo.
In sostanza alcune espressioni non le ho trovate del tutto corrispondenti, anche se in generale hai saputo delinearlo bene, soprattutto grazie alle considerazioni di cui ci rendi partecipi (es. come si sente nel corpo di Remus e le differenze con Estate).
Daenerys mi è piaciuta di più, e anche molto – forse anche perché è la vera protagonista. Il suo modo di comportarsi, muoversi e relazionarsi è perfettamente attinente al personaggio originale. Hai mostrato la sua determinazione (che molto spesso sfora nella presunzione), ma allo stesso tempo il suo carattere nobile, la sua bontà d’animo. Dany c’è ed è lei in tutto e per tutto.

- Originalità: 10+/10

Tu sei stata l’unica tra le partecipanti a questo contest a sorprendermi, sul serio. In fondo era questo quello che chiedevo (o per lo meno, speravo mi venisse presentato). La tua è stata l’ultima che ho iniziato a leggere, ed ormai ero convinta che, se tutti avevano fatto un semplice adattamento, forse era colpa mia per aver chiesto troppo. Per fortuna mi hai fatto ricredere.
Hai saputo partire dalla trama originale per creare qualcosa di assolutamente nuovo e quasi… innovativo. Hai fatto un bellissimo cross-over credibile – cosa per niente facile -, riuscendo a conglobare insieme le due saghe senza farla sembrare una forzatura pazzesca, come molto spesso mi è successo di trovare. Un buonissimo punto di partenza quello che hai scelto, forse il migliore per la vicinanza che trovano le due saghe.
Anche la trovata di pensare alla licantropia di Remus come un qualcosa che riesca a renderlo molto più animale – giustamente – e quindi usare lui come mezzo per il metamorfo mi ha quasi esaltata. Mi hai seriamente stupita. Bravissima.

- Padronanza HTML/Presentazione grafica: 4/5

L’immagine di presentazione è molto gradevole, e il testo in sede di lettura non presenta imprecisioni grafiche che distraggono.

- Punti bonus per scelta due personaggi: 2,5/2,5

- Punti bonus per accoppiamento "Due Mondi": 2,5/2,5

Da regolamento.

- Gradimento personale: 5/5

Non ho potuto, come avrai già capito, non apprezzare (/adorare) la storia che hai presentato.
Ho adorato il punto di partenza, il modo intelligente in cui sei riuscita a fondere la situazione in cui si trova Dany nella casa degli Eterni, con le visioni di Bran. Una trovata fantastica, che solo quella basterebbe di suo. Invece non solo hai fatto questo. Hai saputo portare avanti la storia bene, mostrandoci i personaggi di Harry Potter tramite gli occhi dei due protagonisti di Westeros (e viceversa, anche se indirettamente). Le loro reazioni sono state fantastiche, ed in certi punti anche spassose.
Mi ha colpita particolarmente questa frase: “Lo stregone di nome Silente le aveva promesso che li avrebbe ricondotti a casa e lei gli credeva; quell'uomo era un abile manipolatore.”
Tutti dipingono Silente come una sorta di santone intoccabile e appena ne parli male c’è gente disposta a tirare fuori unghie e denti per difenderlo (a me è sempre capitato così, forse sarò stata fortunata); io personalmente l’ho sempre visto in tono, si, positivo, ma anche negativo (e non solo per quello che fa a Potter). Mi è piaciuto il fatto che ti sei soffermata a sottolineare anche questo aspetto.
Il finale molto bello, anche se si nota che l’ultima parte della storia l’hai curata di meno – forse per una scelta tua di focus - regalandoci solo uno sguardo veloce; sarebbe stato interessante vedere come Silente sarebbe stato in grado di riportare Dany a casa. Ma forse chiedo troppo. Anche il titolo è azzeccato, e davvero d’effetto; incuriosisce particolarmente ed è in grado di inquadrare la storia, per quanto possa farlo una riga.
Complimenti e grazie per aver partecipato. Alla prossima.

Totale: 50,6/55

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