Harry si svegliò presto, quella mattina.
Andò subito in cucina e aprì il frigo, poi prese il bellissimo sandwich che Niall aveva preparato il giorno prima e aveva detto che il giorno seguente sarebbe venuto a prenderselo, perché a casa sua non c’era il pane. Quel sandwich non arrivò mai alla pancia di Niall, per sua sfortuna e avrebbe potuto uccidere squartare Harry per riprenderselo.
Harry fissò intensamente quel sandwich al formaggio, indeciso tra mangiarlo o meno, ripensando a quelle parole pronunciate il giorno prima dal biondino “Se domani vengo e non lo trovo, squarterò la pancia di ognuno di voi, anche se l’ho già trovato”.
- Poco male- disse alzando le spalle, e prese il panino dal frigo.
Dopo un po’ si svegliò anche Louis, che, vedendo Harry con le guance colme di un panino che non gli apparteneva, disse:- Niall potrebbe ucciderti- e anche lui aprì il frigo.
- Porca… ma qui non c’è nulla!-
-  Per quesfto sto risfchiando la vita.- disse Harry con un altro boccone in bocca. - … Vuoi assaggiare? Niall non ha pensato al fatto che non lo troverà intero nel nostro stomaco… E poi, se ti squarta certo io non mi preoccupo.
- Bene, grazie, Harry.- disse sorridendo Louis, che guardava quel panino (o Harry) come se fosse un gelato.
- Allora, lo vuoi o no?- disse il più piccolo porgendo il panino a Louis.
- Ovvio!- e affondò i denti nel pancarré tanto amato da Niall.
- Sfai che quando sforridi sfei proprio bello?- disse Harry a Louis, che arrossì leggermente.
Inghiottì subito e disse:- Cosa?
Anche Harry inghiottì e ripeté:- Quando sorridi sei bello… Ma non solo quando sorridi.
Louis arrossì, di nuovo:- Ahah, davvero?- disse impacciato, massaggiandosi il collo.
- L’ho appena detto.- confermò Harry.
- Oh, beh… Grazie. Perché me lo dici?-
- Perché lo sei. Ti amo.
Lou alzò le sopracciglia.
- L’ho detto al sorriso- spiegò Harry. Poi baciò Louis, che contraccambiò il bacio.
*Mmmm… Dolce.* pensarono entrambi mentre le proprie lingue si sfioravano.