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Autore: IceQueenJ    10/05/2014    2 recensioni
Bella e Edward si conoscono da quando erano bambini, ma un giorno Bella deve trasferirsi con in genitori in Italia. Passano gli anni e i due continuano a tenersi in contatto, questo grazie alle loro famiglie.
Tutto cambia con una visita inaspettata.
Cosa accadrà quando Edward rivedrà Bella?
Cosa accadrà quando Bella lascerà il suo ragazzo e dopo qualche mese tornerà a Forks a conoscenza di cose che non dovrebbe sapere?
E come reagirá Edward?
Riusciranno a risolvere i loro problemi?
Riusciranno a superare tutte le sfide che gli si presenteranno?
-Questa storia è stata pubblicata anche su Wattpad.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Eccomi qui con il 3° capitolo della storia. Chissà cosa ci riserverà questo capitolo, che però, come gli altri due è solo di passaggio. La storia entrerà nel vivo solo dal prossimo capitolo.

E' ancora un pov Bella. Non arrabbiatevi! La storia si sta sviluppando ed è giusto che a raccontarla sia Bella, anche perchè all'inzio avevo intenzione di scriverla solo da parte sua. E' ancora breve come capitolo, e ancora non capisco cosa mi sia preso, perchè ripeto, sono molto prolissa.

Ringrazio per la recensione dello scorso capitolo e mi farebbe piacere ricevere molte più recensioni, soprattutto se sono delle critiche. Dal mio punto di vista, ritengo che sia sempre bello migliorarsi, quindi, se avete qualcosa da dire, sono qua! xD

Ah, ci tenevo a precisare che Christian, il cugino di Bella, non è il Christian Grey della trilogia di cinquanta sfumature, come mi ha detto un'amica quando ha letto questi primi capitoli. E' stato facile per me creare un cugino per Bella e renderli uniti, perchè so cosa vuol dire. Avevo un cugino che si chiamava Christian e avevamo lo stesso rapporto che hanno Bella e suo cugino. Ho voluto fargli un omaggio, anche se so che lui non leggerà mai questa storia. Quindi se qualcuno l'ha pensato, adesso ho chiarito questa cosa.

In questa storia, c'è molto di me, della mia vita, del mio passato. Avrete notato che la "mia" Bella non è come quella di zia Steph. In questa Bella c'è molto di me, del mio carattere, delle mie passioni. Anche la storia che Bella si lascia alle spalle, è la mia storia, che come quella di Bella è archiviata, ma che non ho potuto fare a meno di inserire, perchè quando ho inziato a scrivere, io e il mio ormai ex-ragazzo ci eravamo appena lasciati.

Bene, non ho più nulla da dire. Ci tenevo a chiarire queste cose, anche se non so a chi di voi possa interessare la mia vita. Io, però, questa piccola parentesi sulla mia vita privata l'ho sentita necessaria, perchè quando ho iniziato a scrivere questa storia, che ha risentito del mio stato d'animo, avevo bisogno di uno sfogo e di un modo per fuggire alla realtà che in quel momento mi faceva stare male.

Detto questo, visto che non voglio scocciarvi di più e farvi passare la voglia di leggere il capitolo, vi lascio e ci leggiamo sotto.

Buona lettura, Ally!

Capitolo 3: Surprise

Pov Bella


Il giorno dopo mi svegliai esausta.
Le ore di fuso orario mi avevano letteralmente distrutto e confuso e notai di essermi svegliata in pieno pomeriggio.
Quante ore ho dormito?
Accidenti al fuso orario!
A casa di Christian non c’è nessuno.
Sono tutti a lavoro, ovvio.
Devo trovarmi anch’io qualcosa da fare. Magari farò prima un giro turistico e poi mi cercherò un bel lavoro, ma dovrò comunque parlarne con Christian e qualcosa mi dice che sarà una lunga e difficile chiacchierata. Sono sicura che Christian, ricco com’è, non mi permetterà di fare niente, mi dirà che posso chiedergli qualsiasi cosa voglio e finiremo per litigare.
Uscita dalla mia stanza, mi diressi in cucina, dove trovai solo la domestica che, dopo avermi chiesto cosa volessi mangiare, mi comunicò che mi aveva cercato il signor Cullen.
“Quale dei due?”.
“Emmett, signorina Swan”.
“Grazie e mi chiami Bella o Isabella e mi dia del tu, signora …”, feci una pausa per sapere il suo nome o cognome.
L’ultima volta che sono stata a Seattle, Christian aveva un’altra domestica.
Mi accigliai, pensando che Christian cambiava domestica molto più velocemente di quanto cambiava il tempo.
“Il mio nome è Elena Bolton e proverò a chiamarla … chiamarti Bella”.
Mi sorrise amorevolmente ed io ricambiai, poi andai nello studio di Christian per chiamare Emmett. “Pronto Christian?” , disse lui dall’altro lato.
“Ciao Emm, sono io, Bella. Mi è stato detto che volevi parlare con me”.
“Oh ciao bella dormigliona. Volevo chiederti un piccolo favore. Ed stasera ha una partita e quindi torna tardi e non può badare a Thomas, per caso verresti qua a dargli un’occhiata? Io e Rose dobbiamo partire urgentemente perché una sua amica non sta molto bene, torneremo in un paio di giorni. Di solito resta Edward, ma stasera davvero non può”.
“Certo Emm, non c’è alcun problema, ma Ed non era malato? Comunque, anche per i prossimi giorni posso restare io, non ho molto da fare qui”.
“Sì, aveva la febbre, ma a quanto pare gli è passata. Allora ci vediamo stasera per le otto a casa mia? Christian sa dove vivo, fatti accompagnare da lui, un bacio”.
“A dopo!”.
Mentre aspettavo Christian, decisi di andare a farmi un bel bagno rilassante.
Preparai tutto l’occorrente e una volta dentro, chiusi gli occhi.

Tornato Christian, chiacchierammo un po’ mentre aspettavamo l’arrivo di Josephine per cena. “Finalmente vedo un po’ di colore sulle tue guance, l’aria di casa ti fa proprio bene, piccola. Mi ha detto Emm che stasera vai a badare al piccolino. Sai … è passato in ufficio per chiedermi se andava bene, ma io gli ho detto che avrebbe dovuto parlarne con te. Inoltre … sono felice che tu sia qui, adesso mi prenderò cura di te. Non che i tuoi genitori non lo sappiano fare, sia chiaro, ma ho sempre saputo che l’Italia non era il posto adatto a te. Il tuo posto è qui con me, Edward e tutti gli altri. Sarai felice qui, vedrai” e mi abbracciò.
“Anch’io sono felice di essere qui”.
“Oh tesoro, sono contento e ieri sera non hai visto nulla. Vedrai cosa ti aspetta oggi, ehm … stasera”, rise.
“Christian? Cos’avete architettato tu ed Emm? Oh ti prego, dimmelo”.
“No cara, non ti dirò nulla, è una sorpresa. Sai ogni tanto il destino ha bisogno di una mano”.
E dopo aver detto questo, se ne andò nel suo studio ridendo, lasciandomi sola in salotto a guardarlo male.
“Non cambierete mai voi due”, urlai, sicura che mi avesse sentito.

Dopo cena Christian e Jo mi accompagnarono a Forks a casa di Emmett e Rose, che non era molto distante dall’abitazione di Carlisle ed Esme.
Thomas non aveva ancora cenato e quando arrivai, era attento a guardare i cartoni alla tv.
Ha solamente un anno ma è piuttosto intelligente per la sua età.
Mi ha visto solo una volta, qualche mese dopo la sua nascita, eppure ricorda chi sono.
È molto affettuoso, anche se a detta dei genitori è un grande combina guai, un po’ come Edward ed Emmett da piccoli.
Non parla molto bene, ma riesce comunque a farsi capire.
Non appena tutti andarono via, il piccolo mi disse che aveva fame e così andai a preparargli la cena. “Tia ma allola tasela tio Eddy non vene? Neanche a dolmile? Pelché io con lui mi divelto tanto, lui mi lacconta tante tolie belle che mi fanno lidele tanto tanto”, mi chiese Tommy quando andai a prenderlo in salotto per lavare le mani.
“Eh no tesoro, penso che non ce la faccia a venire. Ti prometto una cosa, però, domani andremo a casa dei nonni e gli faremo noi una sorpresa che ne dici? E facciamo anche una bella torta appena ti svegli”. Detto questo, mi fece subito un sorriso a trentadue denti.
È evidente che è molto affezionato a suo zio e che Ed sa come farsi amare dai bambini.
Certo, gli faremo proprio una bella sorpresa domani.
Non vedo l’ora di abbracciarlo.

Cenammo in tranquillità, con Thomas che mi raccontava tutto quello che mi sono persa.
Risi tantissimo quando mi raccontò che una volta aveva dovuto difendere la sua fidanzatina dell’asilo dagli altri maschietti, ma che poi Rose lo aveva messo in punizione per averli picchiati.
Quando finimmo, mi chiese di guardare un po’ di cartoni, facendomi degli occhioni cui non riuscii a resistere.
A un certo punto del cartone, si addormentò tra le mie braccia e così lo portai nella sua cameretta.
Dopo aver spento la luce della sua stanza, mi sentii chiamare.
“Tia Bella, tia Bella, mi dai il bacino della buonanotte? E te faccio un blutto togno, poi vieni a coccolalmi? Mammina lo fa temple”, disse strofinandosi gli occhietti stanchi.
“Certo piccolo, basta che mi chiami ed io corro subito da te a mandare via i brutti sogni”. “D’accoldo”, disse triste continuando a guardarmi con i suoi grandi occhioni azzurri.
“Non riesci proprio a dormire eh? Facciamo così, inventiamo una parolina magica che i mostri cattivi non conoscono e tu appena fai brutti sogni la dici e mi troverai qui. Che parolina vuoi scegliere? Però parla a voce bassa così loro non possono sentirci”, dissi facendogli segno di abbassare la voce.
“Mmm … tia che ne diti di Bambi? È il nome di un animale di un caltone che mi piace tanto tanto e i motli non lo tanno chi è”, disse sottovoce. “Ah tia, domani lo vedlemo, velo?”.
“Certo tesoro. Allora vada per Bambi”, dissi sottovoce anch’io. “Buonanotte ometto” e gli diedi il bacio della buonanotte.
Mentre mi dirigevo verso la stanza che Rose mi aveva indicato, pensai a quando sarebbe stato divertente il weekend con quel bimbo.
Dopo essermi lavata e sistemata per andare a letto controllai che tutto fosse in ordine e mi misi a letto.
Caddi subito in un sonno profondo (il fuso orario mi ha davvero sfinito), fin quando un rumore mi svegliò.
Aprii gli occhi e vidi una figura sulla soglia della porta.
“Bella, tu che ci fai qui?”, disse Edward sorpreso.
Io non riuscii a fare altro che guardarlo sorpresa con la bocca che formava una “O” perfetta.


Bene, ecco il capitolo. Come vi è sembrato? Edward ha finalmente fatto la sua apparizione, anche se solo con una frase. Il prossimo capitolo, sarà un pov Edward e potremo quindi scoprire i suoi pensieri.

A sabato prossimo!!!

Un bacio!!!
   
 
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