Princeton Plainsboro Teaching Hospital non avrebbe retto a lungo.
CAPITOLO I
I pompieri avevano inizato a far evaquare l'edificio già 2 ore prima e ancora
non erano tutti salvi. I pazienti in terapia intensiva, quelli attaccati ad una
macchina respiratrice, come potevano essere portati fuori?
Ad ogni scossa della Terra, una scossa interna facev sussultare il cuore di
Lisa Cuddy: la sua creatura stava morendo ed erano...cause naturali. Lei non
poteva fare più nulla!
Ma lasciarla...mai! Piuttosto preferiva la Morte, seppellita sotto le macerie
di quel luogo di amore che era stato tutta la sua vita. Le sue fatiche, gli
studi, gli sforzi e le rinunce per essere il 'capo supremo', si stavano
sgretolando tutt'intorno a lei.
Aspettò che il piano venisse evaquato e si fermò ad osservare i muri che
cedevano e gli altri alle sue spalle, sgomeni, osservavano la scena a debita
distanza. Alcuni facevano il segno della croce e pregavano per le anime di
coloro che andavano a morire.
Pater Noster, qui es in caelis: sanctificétur nomentuum..si sentiva in
un grande coro dalla strada. Tanti si unirono ad esso, tra credenti e non. E
gli altri erano tutti raccolti, abbraccati. E un uomo tutto d'un pezzo stava
tra loro: composto, impassibile osservava la scena con gli occhi di chi non
crede in nulla se non in sé stesso!
Lisa era ancora lì, ferma sulla orta ad osservare, erano passati pochi minuti,
ma sembravano un'eternità, un periodo tanto lungo da avere tutto il tempo di
squarciarle il cuore, aprire la ferita, vederla sanguinare e lasciare la parte
lacerata in vista, senza mai ricucirla. Lei era ancora lì, nonostante le
intimassero di uscire, la richiamavano tutti e lei...era ancora lì!
Fino a quando...