Trunks volava a tutta velocità verso i cyborg.
Arya Stark cercava di stargli dietro ed era rimasta impressionata dalla forza che Trunks aveva acquisito dopo il suo viaggio nel passato. Alle sue spalle, Ago era chiusa nella sua fodera in attesa di essere impugnata per l'ennesima volta contro C18 e C17.
Al pensiero del cyborg dai capelli neri, Arya aumentò la velocità, la determinazione dipinta negli occhi.

«Syrio dice che sono stata brava, oggi».
Eddard sorrise alla figlia mentre guidava verso casa, dove li attendevano gli altri membri della famiglia Stark. Era appena uscito dal servizio, infatti aveva ancora indosso la divisa da poliziotto e la pistola di ordinanza era nella fondina appesa alla cintura.
Sul sedile del passeggero, Arya era ancora elettrizzata per la lezione di scherma appena conclusa. Anche in quell'occasione, Ago era chiusa nella fodera e posata sui sedili posteriori.
«Quindi Jon ha fatto bene a regalarti la spada, vero?».
Arya annuì e padre e figlia ricordarono la faccia di mamma Catelyn quando, per il compleanno di Arya, il suo fratellastro Jon si era presentato con la spada per lei.
Inaspettatamente, Eddard Stark inchiodò in mezzo alla strada.

Bulma Brief non avrebbe voluto che Arya seguisse Trunks.
Quei cyborg erano troppo pericolosi per suo figlio, figurarsi per lei.
Eppure, rifletté Bulma, Arya aveva una determinazione che non aveva nulla da invidiare ai Saiyan come Vegeta.
«Voglio vendicare mio padre» le aveva detto prima di uscire: «E quando avrò ucciso C17 andrò a cercare la mia famiglia. So che mio fratello Jon fa parte di un gruppo di resistenza fuori città».
Bulma l'aveva lasciata andare, pregando che non le succedesse nulla.

«Papà, cosa c'è?».
Eddard non rispose e Arya vide per la prima volta i cyborg che terrorizzavano le città del mondo: «Arya, riesci a sgattaiolare dietro, vero?» chiese con tono serio e lei annuì.
Mentre Arya si appiattiva sul sedile posteriore, Eddard scese dall'auto e tirò fuori la pistola. Alla vista del terrestre, la ragazza bionda lo indicò e rise insieme a C17.
«Ehi, voi, che state facendo?».
«Nulla che ti riguardi, terrestre».
Arya trattenne il fiato e strinse l'impugnatura di Ago mentre si sporgeva per vedere cosa ci fosse fuori. Proprio in quell'istante, C17 aveva appiattito una mano ed era scattato veloce verso Eddard.
«Papà!» gridò Arya prima che il cyborg decapitasse suo padre con un gesto secco.

Agli occhi di C17 appaiono altri cadaveri, ma a lui non interessa. Dopotutto, lui e sua sorella sono stati creati per questo, no?
Il rilevatore nei suoi circuiti rileva due potenze in avvicinamento e C17 si volta verso il cielo con un sorriso malvagio.
Trunks e quella mocciosa di Arya sono in arrivo, evidentemente.

Arya rimase appiattita all'interno della macchina anche dopo che i cyborg se ne erano andati. Non seppe mai dire con esattezza quanto tempo passò prima che la portiera dell'auto fosse aperta.
E vide lui.
Era un ragazzo dai capelli neri che indossava una strana tuta arancione. Senza riflettere, la ragazzina gli puntò Ago in faccia digrignando i denti.
«Non ho intenzione di farti del male» disse lui scansando la punta della lama con un dito: afferrò Arya per le ascelle e la tirò fuori dall'auto.
«Reggiti forte» disse ancora e spiccò un salto. Arya pensò subito che stessero volando.
Da quel giorno, Son Gohan divenne il suo nuovo maestro.

Cinque anni erano passati da quel giorno.
Nel frattempo, Bulma aveva accolto Arya come una figlia e, per la piccola Stark, i Brief e Gohan divennero la sua nuova famiglia.
Ma un giorno, come accadde al tenente Eddard Stark, C17 e C18 si presero anche Gohan.
Arya era lì quando Trunks ne aveva trovato il cadavere e si era trasformato in Super Saiyan.
«Me la pagherai anche per questo, C17» aveva mormorato stringendo di più l'impugnatura di Ago.

C17 non riusciva a rialzarsi.
Sollevò la testa quel tanto per vedere la punta di una spada e due piccoli piedi femminili.
Non poteva perdere tempo così, doveva vendicare il suo orgoglio ferito e la sua defunta sorella C18. Lui, il cyborg più forte, doveva uccidere Trunks.
«Ciao, C17».
Il cyborg si mise in ginocchio e vide gli occhi gelidi di Arya Stark che lo fissavano. Aveva visto gli stessi occhi duri anche in un terrestre che aveva ucciso anni prima.
«Arya, C17 è tutto tuo» le gridò Trunks con noncuranza.
La ragazza sorrise e, con un fendente, decapitò C17.





Note dell'Autrice
Salve a tutti,
non so se chi ha letto questa storia conosca Dragon Ball. Per fugare ogni dubbio, in questo cartone l'universo Mirai è un periodo in cui due androidi, C17 e C18, hanno distrutto gran parte della Terra e sterminato molti terrestri. Nella serie originale, a combatterli c'è un ragazzo di nome Trunks, che qui ho affiancato ad Arya. Per altre informazioni, rimando a Wikipedia.
Ho cercato di attenermi il più possibile alla serie tv, facendo anche alcuni riferimenti come il nome del maestro di scherma o per quello che ho scritto a proposito di Jon Snow. In questa storia, Eddard è un poliziotto (scusatemi, ma io con la divisa ce lo vedo) e l'androide C17 sarebbe la trasposizione dragonballiana di Joffrey Baratheon.
Il banner in alto è stato realizzato da me.
Concludo questo angoletto ringraziando Valvonauta per aver indetto il contest a cui la storia partecipa.
Un bacio,
Triz