Una campanella...
una classe,
compagni di scuola...
probabili amici...
Sospiri desolato...
Sei stato portato lì, senza spiegazioni...
in un istututo...
Certo...
per geni...
ma c'è qualcosa che vuoi...
-Mamma...dov'è la mia mamma...-
A quella domanda, l'uomo che era seduto accanto a te,
si era fatto cupo...
dov'era la tua mamma...

Lentamente, cominciasti a sprofondare in un baratro di solitudine e dolore...
Un mondo tuo...
un regno mentale,
in cui tu eri l'unico reale...
un mondo che cominciò a risucchiare i tuoi sentimenti...
qualcosa che potesse estraniarti da tutto,
e da tutti.
Volevi stare solo...
solo con il tuo dolore...
perchè...
perchè proprio te, fra tanti, avevi perso tua madre?
Non facevi neppure caso, che tu non eri il solo...
eri in un orfanotrofio,
ma nessuno lo dava a vedere...
nessuno era depresso...
nessuno,
tranne te...

Ma venne il giorno,
in cui ,
qualcuno riuscì a violare il pesante muro costruito attorno al tuo cuore,
oramai congelato...
Non usò l'amore,
l'amicizia...
Ma l'odio, il rancore...
Mello...
ecco il suo nome...
che in seguito divenne poi l'oggetto della tua ammirazione...
Era un ragazzino dolce,ma non con te...
forse un po' matto...
Era un ragazzo particolare...
il tuo eterno rivale...
dalla scuola, allo sport...
vi contendevate il ruolo di erede di L...
Ma quando lo stesso l morì, senza aver scelto ...
fu il putiferio!
Lui se ne andò dall'istituto, e fece perdere le sue tracce
per qualche anno...
Quando,
venne a farti visita,
non fu certo una bella rimpatriata  tra vecchi compagni di scuola!
Eppure...
solo lui riusciva a scioglire il tuo cuore di ghiaccio...
Un amore non corrisposto...
Una more doloroso...

Una sera, Halle ti chiamò...
non c'era nulla di strano... era una tua sottoposta!
Ma il tono della sua voce,
i suoi singhiozzi mal celati...
fu quello a spaventarti...
-Mello... mello è morto...-
No... non poteva essere...
Perchè,
lui...
e alla tua mente, riaffiorarono scene,
mai viste...
o forse solo rimosse...
Sangue...
una donna stesa a terra...
tua madre!
E tutto ricominciò dal principio....
alla tua mente,
ricominciò a bussare quella vocina...
-Loro non erano abbastanza... a te basto io...-
un incubo...
un nuovo baratro....