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Autore: Bidirezione    11/05/2014    4 recensioni
#1 L'ultimatum che aveva dato a Sasuke era: o smetti di fumare o non ti bacio più; ma alla fine Naruto aveva cominciato a fumare.
#7Gli bastava visualizzare le labbra di Sasuke che stringevano una sigaretta, per eccitarsi.
Raccolta di 24 frasi SasuNaru su di un unico prompt: il fumo; pov. principalmente di Naruto. Hope you like it! :3
Genere: Angst, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Salve gentili lettori! :3
questa che vi presento è una cosa un po' particolare....una raccolta di frasi (genere che so già essere stato utilizzato più volte da queste parti).
24 frasi e/o brevi periodi con un prompt in comune (datomi da un amico): il fumo. Io l'ho giostrato in questo modo! Con un velo di porn e di angst. Sullo sfondo c'è un alone di SasuSaku e di NaruSaku, lo capirete leggendo =p
Non c'è una vera e propria trama, anche se le frasi vanno in un ordine abbastanza cronologico. E' narrata la storia
passionale di Sasuke e Naruto, qualcosa di segreto, di non duraturo; ognuno può pitturare sopra ciò che vuole, i particolari che sente più vicino a sé e a loro; io spero di riuscire a donarvi delle istantanee.
Oh, la mia fic “Lighter” ne è un assaggio! (In realtà doveva essere parte di questa fanfic, ma poi le frasi sono andate un po' diversamente...pilotate verso l'angst. Ehm. *adora l'angst.). Spero vi piacciano! E scusate se assillo un po' troppo da queste parti ma...
meno male c'è efp. E ci sono loro due. XD
Grazie a chi leggerà e mi farà sapere, un bacio e buona lettura...:3
[The other side of] Bidirezione


Smoke on the water



#1 Ultimatum.
L'ultimatum che aveva dato a Sasuke era: o smetti di fumare o non ti bacio più; ma alla fine Naruto aveva cominciato a fumare.


#2 Prese di coscienza.
«Ho notato questo: ogni volta ti vedo con una sigaretta diversa,.»
Sasuke lo guardò mentre prendeva una lunga boccata. Gli espirò il fumo in faccia e «fortuna che non si tratta di uomini, Naruto.» disse, non riuscendo a nascondergli il sorriso che gli era apparso sulle labbra.


#3 Fumo passivo.
Alla fine appena visualizzava nella mente il nome e la figura dell'individuo di cui si era innamorato perchè per svariate ragioni quella sera o quel giorno non potevo vederlo, sentiva subito in bocca il gusto del tabacco rollato.
Era come avesse fumato come un turco dalla mattina alla sera:
tanto lo pensava.


#4 Sesso.
Probabilmente il vizio di Naruto era forte come quello del fumo di Sasuke.
«Prendimi.»
Sentiva che era arrivato al punto da non riuscire a stare più di due giorni senza essere scopato forte da lui, proprio come Sasuke non sarebbe mai riuscito a rinunciare alla sigaretta pre e post sesso.


#5 Mozzicone.
Quando era nervoso prendeva brevi e ripetute boccate, riducendo la sigaretta ad un mozzicone piccolissimo. All'apparenza era calmo, ma Naruto sapeva che il ragazzo covava qualche pensiero fastidioso dentro la sua testa.
Erano dei minuti che Sasuke fumava a quel modo e Naruto era certo che non si prospettava nulla di buono.
«Nei prossimi giorni non mi cercare.»
Il mozzicone irrisorio cadde a terra e fu calpestato con violenza.
Naruto si sentiva come quel mozzicone, solo che a differenza di quest'ultimo poteva domandarsi in un mantra senza fine:
perchè?


#6 Solitudine.
Nei giorni in cui era stato di nuovo un individuo senza alcuna metà che lo completasse aveva preso l'abitudine di provare più tabacchi e segnare i giudizi che si faceva in merito ad essi su di un blocknotes che aveva comprato assieme a Sasuke: era un modo per sentirlo vicino, oltre che distrarsi in attività che solamente un anno prima gli sarebbero risultate di una noia mortale.


#7 Eccitazione.
Gli bastava visualizzare le labbra di Sasuke che stringevano una sigaretta, per eccitarsi.


#8 Odio.
Quella sera gettò nel portacenere la sigaretta ancora quasi intatta con un moto di nervoso: odiava fumare. Non ce la faceva più ad aspettarlo.


#9 Una donna.
Ricomparve una notte di agosto, erano passati tre mesi dall'ultima volta che lo aveva visto. Naruto sentì tra le braccia che era più magro di quando l'aveva lasciato e non odorava che di profumo.
Deve
esser stato da una donna, una donna a cui non piacciono le sigarette.
«Grazie di essere tornato.»
All'udire quelle parole, Sasuke ebbe un lieve sussulto.
A meno che a Sasuke non piaccia fumare in compagnia di lei – pensò Naruto aggrappandosi ad un filo di speranza, consistente quanto quello lasciato da una sigaretta e stringendo l'uomo più forte a sé.


#10 Bagnoschiuma alle fragole.
Per giorni Sasuke aveva profumato di bagnoschiuma alle fragole, inutilmente Naruto gli aveva fumato addosso.
«E' bella vero?» gli aveva domandato allora al quarto giorno di agonia, uscendo sul terrazzino del proprio minuscolo appartamento e cercando con gli occhi una scia di fumo familiare. «Lo capisco dal profumo.»
Sasuke si alzò e gli annusò il collo, Naruto sentì il proprio corpo profumato del nuovo bagnoschiuma alle fragole rabbrividire tutto.
«Non provarti più a metterti addosso
quella roba»
Dopo di che un odore acre gli invase le narici e fu lì lì per piangere di felicità. «Bentornato a casa, Sas'ke.»


#11 Sublime
Un momento sublime? Quando Sasuke gli aveva spento la sigaretta su una natica e Naruto allora si era sentito pervadere da un dolore così acuto che aveva creduto di svenire, ma allo stesso tempo il piacere era stato talmente tanto che aveva creduto pure di venire subito dritto sulle lenzuola.


#12 Consumarsi.
A un certo punto, guardandolo per la prima volta con occhi non schiacciati dall'estasi, realizzò per la prima volta che Sasuke Uchiha era un individuo che giorno dopo giorno andava consumandosi come quella sigaretta rollata che teneva sempre tra le mani; ma ormai era troppo tardi per spegnere la miccia.


#13 Tasselli.
Non gli aveva mai parlato molto di sé, della esistenza anagrafica di lui sapeva solo che in vita aveva unicamente un fratello più grande a capo di un'importantissima multinazionale; sapeva però che ogni volta che riceveva una certa chiamata si metteva ad armeggiare subito con le cartine, filtro ed il tabacco a mani svelte ma leggermente tremanti, ogni volta che spariva ritornava più nervoso, diffidente, schivo, violento.
E a volte, ma solo a volte, quando tornava profumava di doccia-schiuma e di donna.
Naruto doveva cercare di mettere insieme dei tasselli che nella sua mente ora apparivano già chiari di loro.
Che la donna e suo fratello fossero parte dello stesso puzzle?
Dalla curiosità e dall'angoscia aveva cominciato a fumare anche di sera, da solo sul terrazzino a osservare il cielo mentre chiedeva alle stelle che non si vedevano proprio come il suo ragazzo segreto: «Perchè non rimani qui?»
Un vento molto forte allontanava sempre la scia di Sasuke dal luogo in cui si dipartiva.


#14 Destino.
Suo padre era morto di cancro alla gola, Sasuke sapeva che quel fottuto tumore non era stato altro che la manifestazione esterna di una vita di merda fatta di avvoltoi, fiducie spezzate e troppi soldi.
Sasuke gli diceva sempre che probabilmente gli sarebbe toccata fine simile e non certo
perchè fumava.


#15 Dolcezza.
Non era nè il tiramisù che aveva preparato con le sue mani quella mattina nè l'accendino appena regalatogli dipinto di tante coccinelle rosse a scaldargli il cuore, ma il calore che emanava il corpo di Sasuke che gli stava dando il loro primo vero abbraccio.
«Buon compleanno, dobe.»


#16 Masturbazione.
A volte fumava persino mentre lo masturbava con violenza: i suoi gesti erano straordinariamente ipnotizzanti: prendeva una lunga boccata, espirava piano girando la testa su di un lato e poi dopo averlo guardato una frazione di secondo con un piglio sensualissimo glielo prendeva in bocca, la mano che teneva la sigaretta tenuta vicino al fianco, neanche troppo lontano dal suo cazzo duro come marmo.


#17 Dichiarazione.
«Io... ti amo»
Non gli rispose a voce, ma
il corpo di Sasuke quella notte gli fece male, gli fece capire che non doveva dirlo, ma non disse mai neppure una volta che non ricambiasse.


#18 Pericolo.
Sasuke era entrato in camera e l'aveva sbattuto sul muro e Naruto aveva notato fin troppo bene che la solita apatia dipinta su quel viso pressoché perfetto era stata sostituita da una maschera di rabbia.
Quella volta aveva creduto fosse davvero giunta la fine.
«Brutto bastardo...si può sapere dove l'hai messo?»
L'accendino nero di Sasuke era sparito nel nulla.


#19 Amici.
Quelle rare volte in cui li vedeva, i suoi amici gli chiedevano che fine avesse fatto, che razza di mostro lo tenesse occupato così tanto da non vederli più neanche per una chiacchierata al bar il venerdì sera come avevano sempre fatto fin dai tempi del liceo. Naruto eludeva la domanda sorridendo bonariamente e accendendosi una gitanes che aveva chiesto in prestito a Sasuke la sera prima chiedeva loro, nella sorpresa generale, se avessero da accendere.
Era troppo abituato a farsi prestare l'accendino dal suo ragazzo, per comprarne uno.


#20 Ritrovamenti.
Non la vedeva dai tempi delle elementari, eppure era rimasta esattamente uguale a se stessa; perciò fu un pugno allo stomaco ritrovarsela al bancone del bar, coi suoi folti capelli lunghi fino al fondo schiena e gli occhi verdi che vagavano a cercare proprio lui che però in quel momento se ne stava vicino all'ingresso del bar a fumare una sigaretta prima di cominciare il turno serale.
«Sakura?»


#21 Incontri.
«Di tutte le cose che avrei immaginato su di te da grande...quella del fumo non mi era proprio mai passata per la testa»
Sakura sorrise scuotendo la testa e in quel sorriso Naruto notò che era cresciuta anche lei, non lo ricordava così
affilato. Dolce-amaro.
«Non è colpa mia, ma di una persona che fuma come un turco!»
Naruto rise ma smise quando vide Sakura farsi seria, gli occhi ridotti a due fessure e il martini liscio dentro al bicchiere nella sua mano destra sembrò tremare appena.
«Anche io conosco un tipo così, ma io odio chi mi fuma accanto» disse tutto d'un fiato e Naruto credette di morire.


#22 The end.
La fine arrivò una sera di agosto, gliela presagì la sigaretta che si spense sotto a secchiate d'acqua che sembravano mandate giù sulla terra da Dio in persona.
«
Non cercarmi più
Non ci sarebbero più stati prossimi giorni in cui aspettare il suo ritorno.


#23 Felicità in fumo.
Naruto pensò ai capelli rosa di Sakura tirati indietro da un cerchietto rosso col fiocco, ad una fronte spaziosa e alla promessa di matrimonio che le aveva fatto quando avevano otto anni.
Dove era finita tutta quella felicità?
Era cominciato tutto da quando il fumo era entrato nella sua vita.
Tutto il dolore di questo di mondo.


#24 Ciò che è stato e ciò che sarà.
Non aveva rimpianti, soltanto un grande senso di malinconia che neanche il suo sorriso più grande e la fronte spaziosa che aveva riottenuto riuscivano a togliergli di dosso.
Aveva smesso di fumare, ma l'odore non aveva alcuna intenzione di andarsene: era nelle narici e probabilmente non se ne sarebbe andato più, unico segno veramente tangibile di una storia clandestina e al limite della follia durata due anni e poco più.

   
 
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