Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: strambascrittricediff    11/05/2014    1 recensioni
Nei Sette Regni le nobildonne sanno che è loro dovere sposarsi e dare al proprio marito dei figli. Ma quando Annalise scopre chi è l'uomo che dovrà sposare decide di rinunciare alla sua vita di nobildonna, al suo nome e scappare.
Il suo piano per rifarsi una vita e essere libera è semplice ma nei Sette Regni le cose non vanno mai come dovrebbero.
Presenza di un OC che incontrerà i protagonisti del trono di spade.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister, Nuovo personaggio, Tyrion Lannister, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Indossò il mantello di lana scura e si calò il cappuccio sulla testa, quindi raggiunse il muro occidentale e aspettò nascosta dietro un albero che la guardia passasse per la sua ronda. Quando si fu allontanata si arrampicò sulle rovine del muro di cinta.

Era crollato mesi prima ma dato che suo padre aveva perso al gioco o con le puttane quasi tutti i suoi soldi non aveva potuto farlo riparare.

Una pietra rotolò e cadde con un tonfo sordo, lei si accucciò e trattenne il respiro per qualche secondo ma non arrivò nessuno.
Come aveva previsto le due sole guardie che suo padre poteva ancora permettersi di pagare non potevano tenere d’occhio l’intero perimetro ed essendo pigre le loro ronde erano circa una ogni ora quindi non sarebbero tornate al lato ovest del castello lasciandole il tempo di compiere la sua scalata. In più la notte che aveva scelto per la sua fuga era una notte senza luna, in quell’oscurità e coperta da un mantello nero difficilmente qualcuno avrebbero potuto vederla.

Arrivata in cima al muro assicurò la corda a un grosso masso e si calò con lentezza, quando toccò terra sentì che la testa le girava per l'emozione.
Era riuscita veramente a scappare senza che nessuno la vedesse, se avesse avuto fortuna le guardi non si sarebbero accorte della corda che penzolava dal muro e lei avrebbe avuto tutta la notte per allontanarsi dal castello, ma anche se fossero usciti subito a cercarla le sarebbe bastato nascondersi nella foresta e poi l’indomani cercare un passaggio lungo la strada.
Inoltre era certa che nessuno l’avrebbe riconosciuta. Prima di lasciare il castello si era travestita da popolana tagliandosi i capelli all’altezza delle spalle e legandoli  con un cordino di paglia e poi aveva indossato gli abiti che aveva cucito nella settimana precedente. Così ora indossava una sottoveste di cotone bianca, sopra di essa un modesto abito di tela grezza e sopra di esso uno scamiciato di lana grigio topo.
Aveva rubato a una delle servette un paio di scarponcini marroni un po’ rovinati e le sue calze.
Nel complesso gli abiti erano caldi e comodi ma la lana e la tela pizzicavano troppo, però ci si sarebbe abituata.

“Mi abituerò a mangiare pane e cipolle al posto del montone con le patate, a strofinare pavimenti e lavare panni sporchi anziché ricamare e a dormire per terra piuttosto che tra guanciali di piume pur di non dover sposare il vecchio lord Frey” pensò mentre a piedi si allontanava dal piccolo maniero che era stata la sua casa per sedici anni.

Lo zaino che portava sulle spalle era pesante ma si sarebbe abituata anche a quello, strinse in mano il suo pugnale e continuò a camminare seguendo la strada e facendo attenzione a ogni rumore sospetto.
Sarebbe arrivata a Lannisport e si sarebbe imbarcata in una nave passeggeri per Pentos, sarebbe diventata una donna libera e nessuno le avrebbe potuto dare ordini.
  
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