Serie TV > Agente speciale Sue Thomas
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Autore: vale89vd    11/05/2014    1 recensioni
Erano passate solo poche ore da quando aveva deciso di restare a Washington DC, anche se nessuno ancora lo sapeva. E tutto le sembrava così surreale. I pensieri di Sue in un giorno così importante, che le avrebbe cambiato la vita. Da quel giorno in poi, chissà come poteva proseguire la sua bellissima storia, la sua vita!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Hudson, Sue Thomas, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una notizia.
O meglio, prima un fatto. Ora la notizia.
 
Jack ora era seduto su quella sedia da ben 7 ore… e ancora nulla.
Pochi rumori, piccoli brusii sommessi.
Gente che si muove di fretta, che va avanti e indietro, presa ognuna dal suo compito o lavoro.
Jack però in quel momento vedeva tutto come se fosse parte di un film, lento..molto lento… quasi uno slow motion.
Il suo sguardo era perso nel vuoto, e molta gente lo osservava preoccupata.
Certo, sette ore e nessuna notizia, buon o cattivo segno??
 Nemmeno lui sapeva che pensare; molte volte, grazie al suo lavoro,aveva visto queste scene, a volte finite bene con mille sorrisi e altrettante con pianti disperazione e tristezza.
Questa volta, però , la situazione lo colpiva dritto al cuore; questa volta era lui l’uomo seduto su quella sedia;  l’uomo che aspetta la notizia. NIENTE.NULLA. IL VUOTO.
 
EPPURE ERA TUTTO QUASI PERFETTO.
7 ORE FA.
 « Allora hai preparato le fette, Jack???»
«Ehm no, Sue…. Non trovo i piattini!!!! » Rispose Jack, colpendosi subito la testa con una mano, ricordando che Sue non poteva sentirlo.
Nello stesso momento, si voltò per cercare Sue, ma si ritrovò addosso a lei, non volendo, a pochi centimetri dal suo bellissimo volto.
Scusandosi, un po’ imbarazzato si spostò per permettere a Sue di cercare i piattini.
«Scusa, Sue, stavo per venirti incontro perché non trovo i piattini… non volevo essere un’ “onda d’urto su di te”!» disse sorridendole.
«Tranquillo, colpa mia! Appena mi sono ricordata che non puoi sapere dove tengo le cose  sono venuta  verso di te, ma invece di incontrarci, abbiamo pensato di…..» e dopo una piccola pausa «.. scontrarci!»
 “ Anche se è uno scontro, con te, è sempre un piacere, visto che è un’occasione per stare vicino a te, sfiorarti… sentire il tuo respiro così vicino” pensò Jack.
 Vedendo la sua faccia immobile Sue aggiunse «Tutto bene ?? hai una faccia!! …Terra chiama Jack!»
«Ops scusa, ero distratto, porto i piatti in salotto e vado un secondo al bagno, finchè il caffè non è pronto…. Così poi ci mettiamo comodi e ci gustiamo la torta in tranquillità!» disse in fretta Jack, voltandosi  di colpo, verso il salotto.
“Mah, che strano, va beh magari è veramente distratto… però sembra in imbarazzo stasera…con me..” pensò Sue, voltandosi verso i fornelli.
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Jack aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia della porta del bagno,  pronto per tornare in salotto quando quello che sentì li fece raggelare il sangue…
UN URLO.
Non un urlo qualunque.
«SUEEEEEE!!! »e di corsa raggiunse il salotto.
  
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