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Autore: Kiritsubo83    12/05/2014    8 recensioni
Anche il professor Faraize ha una vita.
Nessuno si è mai chiesto cosa fa al difuori del liceo? Ovviamente no, perchè a nessuno frega, ma io ho voluto dargli comunque un pò di spazio.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Professor Faraize
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sapone per piatti-






 
Ti manca il detersivo per i piatti. Decidi controvoglia di uscire per comprarlo, ma arrivato nel posteggio sotto casa, noti che la tua macchina, una vecchia Polo del novantadue, a cui rimane ancora poco da vivere, ha entrambi gli specchietti retrovisori estirpati.
Vorresti imprecare, ma ti trattieni, finendo per tirare un calcio allo sportello, non solo ti fai male, ma ammacchi la portiera della tua utilitaria, che già non gode di buona salute.
Sei quasi certo che sia stato uno dei tuoi studenti, a giocarti questo brutto tiro. Probabilmente, Castiel non ha gradito quel due, che pur cercando di essere magnanimo, hai dovuto mettergli nell’ultima verifica.
Lo stipendio da insegnante non ti permette di buttare via i soldi, per cui passeranno diversi anni, prima che tu possa permetterti una nuova auto. Il tuo sesto senso però, ti dice che prima della lezione di domani, troverai quegli specchietti nell’aula insegnanti, appesi in bella mostra, come segno della supremazia del tuo studente su di te.
E’ già successo altre volte, con la tua valigetta porta documenti ad esempio, o solo per citare un’altra bravata di Castiel, con gli occhiali che avevi dimenticato distrattamente in aula. Sai già che non ti arrabbierai, perché quel ragazzo ti ricorda te stesso alla sua età. Non è cattivo, è solo giovane!
 
Il supermercato non è uno dei posti in cui ti sai destreggiare meglio. Sicuramente l’edificio scolastico ti è più congeniale, ti senti meno impacciato nella tua aula, nel bel mezzo di una lezione, magari mentre declami una poesia di Blake, autore e artista che ami molto.
Ti fai sedurre dalla merce esposta sugli scaffali, forse una macchina non te la puoi permettere, ma diamine, ogni tanto qualche sfizio te lo puoi anche concedere!
Dato che ti sei fatto prendere la mano, finisci per comprare il mondo. Afferri anche una confezione di pomodori in offerta, ti torna in mente la scena di quella mattina, quando la nuova studentessa, all’ennesima battutina di Castiel, lo ha insultato chiamandolo “testa di pomodoro”. Scuoti il capo divertito, sistemandoti gli occhiali che sono scesi sul naso.
Arrivi alla cassa e accendi un mutuo per pagare la spesa. Sospiri, ripetendoti che con tutta quella roba, saresti stato a posto per almeno una settimana.
 
Torni a casa con le borse che strabordano, a momenti si spaccano pure, ma si sa che i sacchetti biodegradabili, non sono famosi per la loro resistenza.
-Fantastico!-, esclami sarcastico, dopo essere arrivato davanti all’ascensore.
Ovviamente quell’aggeggio infernale è rotto, ti tocca fare le scale a piedi, faticando come un mulo da soma zoppo. Pensavi che il calcio tirato allo sportello della tua auto, non avesse avuto ripercussioni su di te, invece ti sbagliavi!
 
Posi le borse sul tavolo, ti prendi un minuto di pausa. Sospiri. Rimani fermo a fissare i sacchetti della spesa ormai logori e sfatti. Rifletti.
C’è qualcosa che non va, una strana sensazione ti attanaglia. Cerchi di non pensarci e metti via i tuoi acquisti con calma.
Castiel direbbe che sei paranoico! Nella tua mente riesci a vedere chiaramente il suo sguardo beffardo e, le sue labbra che si incurvano in un ghigno. Sorridi a tua volta, accorgendoti che nel giro di un paio d’ore, è già la terza volta che pensi al tuo studente.
“Non c’è nulla di male…”, ti ripeti poco convinto, è solo che quel ragazzo ne combina ogni giorno una, è normale preoccuparsi per lui, dato che sei il suo educatore.
Finisci di sistemare le ultime cose, per poi sdraiarti sul divano e rilassarti. Ormai sei tranquillo.
Accendi la televisione, mentre fai zapping distrattamente, l’occhio ti cade in maniera del tutto involontaria sul lavello della cucina. Ancora quella sensazione…
-Merda!-, imprechi come non sei solito fare, -Ho dimenticato il detersivo per i piatti!-
 
Fine




Angolo della demente: Ciao a tutti ^u^
Bene, che dire... è una storia inutile, ma ci sono vari motivi per cui mi è venuta voglia di scriverla:

numero uno: Nel gruppo
D per Dolcetta (di cui faccio indegnamente parte), tra i vari temi proposti dalle ragazze, ce n'era uno in particolare che mi piaceva, ma che purtroppo non è ancora stato scelto. Diciamo che avevo voglia di scrivere qualcosa sulla persona di quel tema XD

numero due: dopo aver letto un post lasciato da un amico su facebook, mi è venuta in mente questa storia, (lo ringrazio per avermi dato l'autorizzazione di usare la sua "disavventura")
Per cui si può dire che la storia l'ho scritta io, ma le idee non sono farina del mio sacco... quindi ringrazio D per Dolcetta e Marco ^^

Se vi va di lasciare un commento o un insulto, sarò felice di riceverlo XD
  
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