Storie originali > Favola
Ricorda la storia  |      
Autore: MajoWriter    12/05/2014    2 recensioni
Spuntano le prime luci dell’alba e il Girasole già inizia a sorridere. Sa che tra poco potrà vederlo, potrà vedere il suo Sole.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spuntano le prime luci dell'alba e il Girasole già inizia a sorridere. Sa che tra poco potrà vederlo, potrà vedere il suo Sole. Eccolo che si intravede. Il Girasole non sta più nella pelle. Si alza, bello e fiero, con lo sguardo rivolto verso di lui, verso quel sole che tanto ama. C'è uno scambio di sguardi, uno scambio di sorrisi. Entrambi sono felici. Continua a spostarsi, il Sole, mentre il Girasole non gli toglie gli occhi di dosso, seppure sia ancorato al terreno. Per lui quella sfera luminosa in cielo è la cosa più bella che possa esistere: passerebbe l'intera sua esistenza ad osservarla.

Il Sole è alto nel cielo ed il Girasole è felice come non mai. Non si parlano, non una parola. Basta un semplice sguardo per capirsi, per entrare in contatto, per sentire le loro anime unite, traboccanti di felicità. Il Girasole si fa inondare dai raggi solari, con il caldo o con il freddo, con il cielo sereno o tempestoso. Perché quei raggi sono l'unica cosa bella che potesse mai desiderare e non permetterà che gli siano negati, non lo permetterà a nessuno.

È trascorsa un'altra giornata, il Sole ha di nuovo fatto il suo dovere ed è tempo per lui di riposarsi. Con un ultimo sorriso, saluta il Girasole per poi tramontare dietro quelle colline, lasciandosi dietro l'oscura notte, illuminata debolmente dalla Luna. Il Girasole è triste. Con la schiena curva, non fa altro che guardare sconsolato il terreno. Non ha più motivo per alzare il volto, benché il cielo presenti un bellissimo spettacolo con la Luna e le Stelle.

"Perché te ne vai via ogni giorno?", si domandava con un velo di tristezza il povero Girasole.

«Che cos'hai piccolo fiore?» chiese cortesemente la Luna al Girasole.

«Non capisco perché il Sole se ne debba andare ogni volta. Sta forse male con me?»

«È il suo compito dover illuminare il mondo di giorno e riposarsi la notte. Non può rimanere per sempre»

«Ma io mi sento solo»

«Lo rivedrai domani»

«E se domani non dovesse arrivare?»
«Allora lo aspetterai»

«Ma non voglio aspettare, ho bisogno di lui ora!»

Il girasole scoppiò a piangere.

«Non è piangendo che lo farai arrivare. Vedi, io sono la Luna e queste sono le mie figlie: le Stelle. Come te, anch'io devo aspettare per poterle vedere e loro fanno lo stesso con me. Dobbiamo imparare ad essere pazienti. Arriverà il tuo Sole, vedrai che arriverà. Devi solo imparare ad essere paziente. E credimi, l'attesa verrà ripagata. Ma nel frattempo, non stare chinato ad osservare la terra. Alza lo sguardo verso il cielo. Il tuo Sole sarà anche magnifico, non lo metto in dubbio, ma ci sono moltissime altre cose belle nel mondo. Non privartene solo perché sei triste. Impara a sorridere e a guardare avanti anche senza di lui. E quando tornerà, potrai raccontargli di tutte le belle cose che hai visto in sua assenza e che lui probabilmente non avrà mai visto in vita sua. E lui farà altrettanto con te»

Il piccolo Girasole alzò pian piano la testa, con gli occhi ancora intrisi di lacrime. Vide il cielo con la Luna e le Stelle e rimase sbalordito. Si asciugò le lacrime e cominciò a sorridere.

«Che spettacolo magnifico! Ti ringrazio per le tue belle parole Luna, sono sicuro che il Sole rimarrà sbalordito quanto me non appena gli racconterò cosa ho visto questa notte!» disse il Girasole con il sorriso in volto.

Non bisogna mai lasciarsi andare alla tristezza, in attesa che sorga il Sole.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Favola / Vai alla pagina dell'autore: MajoWriter