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Autore: MiSaKi    27/07/2008    6 recensioni
"Noi umani dovremmo prendere esempio dalla pioggia. Lei batte su tutto e su tutti, non si ferma davanti a nulla. Talvolta sa essere così insistente da entrare fin dentro le ossa, in profondità. Fino a cuore. Io invece, non ci sono riuscito." Breve fanfiction yaoi sui GazettE. ReitaxRuki
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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E' la prima cosa che pubblico, non siate cattivi, vi prego. >//<'' *fugge*


Noi umani dovremmo prendere esempio dalla pioggia.

Lei batte su tutto e su tutti, non si ferma davanti a nulla. Talvolta sa essere così insistente da entrare fin dentro le ossa, in profondità. Fino a cuore. Io invece, non ci sono riuscito. Non sono entrato nel Suo cuore, mi sono fermato alla prima difficoltà, come sempre.

Ruki? Perché sei venuto fino qui? Il vento è forte, e freddo, e l’acqua sembra scendere di più, sempre di più, ogni volta che chiudo e riapro gli occhi, per vedere se non sei solo un miraggio. L’ennesimo sogno.

Ma questa volta la pioggia non spazza via la tua immagine, che si avvicina a me velocemente.

In qualche secondo sei davanti a me, siamo vicini. Mentre sorridi come un’ebete, noto che hai cambiato taglio di capelli, adesso sono biondi e rossi. Bellissimi e bagnati. Qualche ciocca galleggia intorno al tuo viso, mentre l’acqua ci scivola sopra.

Sorridi. Il tuo sorriso mi basta per illuminare questa giornata in cui la pioggia sembra non voler smettere di tormentarci.

Cosa? Non ti sento, la tua voce viene sovrastata dal rumore di un tuono, mentre un fulmine illumina il cielo a giorno. I vestiti iniziano a pesare e a diventare fastidiosi, mentre sento le gocce scivolare lungo le braccia.

Sotto casa mia non c’è più nessuno, a parte qualche uomo in giacca e cravatta con la sua 24 ore e l’ombrello, troppo indaffarati per notare due deficienti che conversano sotto l’acqua.

Hai le guance rosse, forse ti stai ammalando. Parli, ma non ti ascolto. Sono troppo impegnato ad ammirarti. – Reita! Mi ascolti?- I tuoi occhi sono inchiodati nei miei.

Non resisto più, voglio sfiorarti, voglio proteggerti e farti da scudo da questa pioggia pungente con il mio corpo. E lo faccio. La mia mano scivola sul tuo viso e sulle tua guancia arrossata, mentre chiudo gli occhi. Sto facendo un cazzata, lo so. Adesso scapperai.

D’un tratto ti aggrappi alla mia felpa grondante d’acqua e mi tiri verso di te, fino a farmi incontrare le tue labbra morbide e umide. Non posso fare altro che ricambiare, estasiato da questo calore. Le mie mani scivolano sul tuo collo umido, tra i tuoi capelli. Un tuono rimbomba nel cielo e la pioggia aumenta ancora, come non avevo mai visto.

Il vento è più forte e freddo di prima, anche tu stai tremando. Ti stringo più forte e avvicino la tua vita al mio bacino, mentre in nostri corpi aderiscono alla perfezione, nonostante tu sia più basso di me di una decina di centimetri. Ti stacchi dalle mie labbra e ti avvicini al mio orecchio ridacchiando qualcosa – A quanto pare ti sono piaciuti i miei nuovi capelli…- Ansimi, mentre mi prendi in giro. Riporto le tue labbra sulle mie, non prima di averti risposto –Ti stanno bene. Ti stanno benissimo.- Ti sposto una ciocca di capelli rossi dal viso prima di trascinarti in casa mia.

 

Dicono che la pioggia durerà ancora per parecchi giorni. Ma in fondo, per noi due, sarà meglio così.

 

  
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