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Autore: dianarusso98    12/05/2014    3 recensioni
Questa è una storia sulla mia coppia preferita: Kim & Jack.
Due anime gemelle che si avvicineranno pian piano....
Ma non temete! la storia non mancherà certo di combattimenti, sorprese, battutine sarcastiche e di amicizia e lealtà!
Spero vi piaccia e buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 

Nuovo anno...nuovo inizio. 

 
Kim passeggiava annoiata tra i corridoi tutti uguali della Seaford High School, il pavimento a scacchi blu e giallo, i muri bianchi intervallati da file di armadietti azzurri e l'atrio (nonché cortile di ritrovo per i ragazzi) disseminato di panchine a cui erano collegate le colonne che sorreggevano l'alto soffitto. 
La bionda si passò una mano tra i capelli con un gesto meccanico, molti ragazzi si girarono verso di lei con un’espressione estasiata. 
Non riusciva ancora a capire perché da un anno a questa parte ricevesse tutte quelle attenzioni. 
Si diresse perplessa verso il suo armadietto riservando una faccia stranita a chiunque si girasse a guardarla mentre camminava. 
-Hey Kim! - si sentì chiamare nell'atrio. 
La bionda si voltò giusto in tempo per vedere Frank che salutava un suo amico e si avviava a passo veloce verso di lei. 
Indossava la solita divisa nera e rossa con le maniche bianche dei Black Dragon. 
Questi ultimi venivano chiamati così perché praticavano karate nell'omonimo dojo dove era iscritta anche lei. 
La ragazza gli sorrise in segno di saluto. 
Si passò un'altra volta la mano nel ciuffo lasciato libero dall'acconciatura che teneva il resto dei capelli dietro le spalle. 
-Senti Kim...- iniziò Frank gonfiando il petto come faceva sempre quando era imbarazzato o nervoso. 
La bionda lo guardò curiosa. 
-Stavo pensando... cioè mi chiedevo...se...volessi uscire con me oggi dopo l'allenamento...magari a mangiare una pizza...o quello che vuoi tu- propose Frank portandosi una mano dietro la testa e spazzolando i corti riccioli dorati. 
Kim afferrò il volume di letteratura europea e si prese tutto il tempo di pensare alle parole da dire. 
Quando finalmente tornò negli occhi azzurri di Frank, che la guardavano speranzosi, sapeva cosa dire. 
-Ascolta Frank...sei un amico...e non vorrei mai rovinare tutto questo, quindi credo sia meglio di no...ma ti ringrazio tantissimo per l'offerta- rispose Kim tutto d'un fiato. 
-oh...ma tu hai pensato da soli? - chiese il riccio fingendo che la ragazza avesse capito male. 
Kim lo guardò corrugando la fronte. 
-io intendevo con Samuel...sai da amici! - si riprese Frank cercando di apparire del tutto disinvolto. 
Sul viso di lei comparve una ruga di preoccupazione per il comportamento più che strano del ragazzo. 
-allora...ci sto- disse poi decidendo di passarci sopra...-dopo l'allenamento andremo al centro commerciale, ho saputo che hanno aperto una nuova pizzeria e dicono sia ottima- raccontò la ragazza sorridente. 
-bene...allora a dopo Kim- la salutò Frank accennando un sorriso. 
-Si a dopo- confermò la bionda chiudendo l'armadietto e dirigendosi lungo il corridoio diretta nell'aula A7, destinata allo studio di letteratura europea. 
 
L'aula A7 era l'aula del signor Wilson ormai da tre anni o forse di più, e da quando Kim lo aveva conosciuto non lo aveva mai visto vestito casual. 
Gli piaceva essere elegante, uno di quei professori che a vederli avresti detto che lavoravano solo per non starsene a casa tutto il giorno. 
Era uno degli insegnanti più attraenti del corpo docenti e per questo quando le ragazze sapevano di una sua lezione durante la giornata, tendevano a vestirsi con gonne cortissime e top scollati, quando entravano in aula si appiccicavano subito alla cattedra con qualche scusa banale. 
Ma stranamente quella mattina nessuno degnava minimamente di un’attenzione il professore, nessuno tranne Emy Turner, la secchiona della classe. 
-Hey Emy....Buongiorno professore- salutò Kim entrando in classe e dirigendosi subito nel suo posto in terza fila. 
Grace la notò subito e si diresse nella sedia affianco alla sua, il suo viso esprimeva eccitazione. 
Sembrava che morisse dalla voglia di dire qualcosa ma che stesse aspettando il permesso dell'altra per parlare. 
Kim adorava Grace, era una Cheerleader, ma non era affatto come loro. 
Di solito quest’ultime erano arroganti e vanitose ma Grace era tutto l'opposto. 
Si erano conosciute veramente solo l'anno precedente e tra loro era subito nata una fantastica amicizia. 
Kim guardò le sopracciglia eleganti della sua amica arcuarsi in attesa, le labbra carnose e scure strette a voler mostrare lo sforzo di starsene in silenzio e gli occhi marrone scuro spalancati in una muta richiesta. 
La bionda sbuffò divertita- dai cosa è successo? - chiese poi cercando di trattenere un sorriso. 
-Davvero non lo sai?!- sbottò sbalordita Grace scuotendo la testa e facendo oscillare la coda alta che teneva racchiusi i suoi lunghi capelli neri. 
Kim scosse la testa. 
-è arrivato un nuovo studente del nostro anno! - esclamò Grace come se avesse appena annunciato l'invenzione di una cura per una qualche malattia mortale. 
-quindi? - chiese Kim mentre poggiava la borsa nera di pelle lucida a terra vicino alla propria sedia e si sistemava la maglia a maniche corte fucsia sopra i pantaloni neri. 
-Kimberly Crowford...- la sgridò Grace, la ragazza in questione alzò le sopracciglia- possibile che tu non sia nemmeno un po' curiosa? -  
La bionda ci pensò su. 
-si è possibile- si limitò a rispondere. 
-bè io te lo dico lo stesso- esclamò indispettita la corvina continuando imperterrita, si sistemò il gonnellino azzurro della divisa da cheerleader che le stava d'incanto dato la pelle scura e tornò ad affondare gli occhi in quelli color nocciola della biondina. 
-dicono che suo padre sia una qualche specie di militare e che quindi abbia viaggiato molto...pare anche che il ragazzo stufo di cambiare città ogni sei mesi abbia deciso di rimanere qui stabilmente a vivere da solo e ogni volta che il padre è in congedo lo raggiunge- raccontò Grace fiera di avere tutte quelle informazioni. 
Kim fece per aprire bocca ma proprio in quel momento la campanella suonò e il signor Wilson si alzò dalla scrivania per iniziare la sua lezione. 
-Buongiorno ragazzi...- salutò aggiustandosi il colletto della camicia di ottima fattura- quest'anno...come credo che molti di voi già sappiano, avremo un nuovo studente- iniziò il professor Wilson ma il rumore di qualcuno che bussava alla porta lo costrinse a fermarsi. 
Fece un segno verso la porta che si aprì lentamente rivelando un ragazzo alto, aveva i capelli lunghi marroni la pelle era chiara e indossava una camicia a quadri blu sopra un pantalone grigio fumo. 
-ecco...lui è Jack Brewer e da oggi frequenterà questa lezione con voi- lo presentò il professore firmando un foglio che il ragazzo gli porgeva. 
-va a sederti- disse poi l'uomo indicando l'unico banco rimasto vuoto proprio a sinistra di quello di Kim. 
La bionda finse di fissare il quaderno fino a che il ragazzo non si fu seduto, dopodiché si girò verso di lui e poté notare i particolari che da lontano le erano sfuggiti. 
I capelli non erano solo marroni ma erano un caldo color mogano, erano lunghi fino alla mascella che era molto imponente e virile, aveva due occhi leggermente a mandorla di un colore che pareva cioccolato fuso. 
La camicia stretta mostrava un fisico asciutto e muscoloso, le maniche tirate a tre quarti lasciavano intravedere due braccia muscolose e i pantaloni leggermente stretti fasciavano a perfezione le gambe toniche. 
-Ciao...io sono Kim- si presentò la bionda sorridendo al nuovo arrivato che si voltò verso di lei e la fissò per due secondi senza realmente sapere cosa dire. 
-io sono Jack...Jack Brewer- disse poi risvegliandosi come da un incantesimo. 
-da dove vieni? - chiese Kim educatamente. 
Jack alzò le spalle- direi da un po' tutti gli Stati Uniti ma la mia ultima tappa è stata San Francisco- raccontò lui. 
I due avrebbero volentieri continuato la chiacchierata ma il professore decise che avevano già perso abbastanza tempo e che, quindi era ora di iniziare la lezione. 
 
Kim ascoltava assorta la lezione sulla narrativa del settecento in Europa quando qualcuno le lanciò un foglietto di carta abilmente piegato. 
La ragazza si guardò intorno per capire chi le avesse scritto poi notò Grace che la guardava attendendo che lei leggesse il fogliettino che adesso giaceva sul banco in attesa di essere aperto. 

Non so se hai notato ma il nuovo arrivato è decisamente carino 

 
Kim lesse quelle parole e sorrise tra sé e sé "sempre la solita" pensò divertita. 
Afferrò una matita e iniziò a scrivere stando ben attenta a non farsi vedere dal professore. 

Può essere ma non parla molto.... 

 
fu l'unica risposta che riuscì a scrivere per poi lanciare il bigliettino dritto nelle mani di Grace che teneva aperte dietro lo schienale della sedia nella fila avanti. 
La cheerleader stava per aprire il foglietto quando notò che il professore la fissava mentre spiegava. 
-Lei sa quale tipo di racconto andava per la maggiore in quegli anni signorina Richard? - chiese il professor Wilson a Grace. 
La ragazza si guardò intorno allarmata. 
-la novella- rispose qualcuno e tutti si voltarono verso Jack che teneva lo sguardo dritto davanti a sé senza guardare nessuno. 
-molto bene signor Brewer...- rispose l'insegnante prima di procedere con la sua spiegazione. 
Grace sospirò sollevata ed aprì il fogliettino, si apprestò a scrivere qualcosa e lo rilanciò a Kim che lo afferrò al volo e lesse. 

Sarà anche di poche parole ma ti sta fissando di sottecchi dall'inizio della lezione 

 
Kim girò giusto un po' il viso per testare la teoria di Grace e si sorprese quando incrociò gli occhi di Jack che la guardavano. 
Il ragazzo distolse subito lo sguardo prendendo a giocare con la matita che aveva sul banco e la bionda si mosse a disagio sulla sedia guardando in giro per nascondere l'imbarazzo. 

Avrò qualcosa tra i capelli o gli ricordo qualcuno... 

 
Grace dovette trattenere le risate quando lesse le assurde pensate della sua amica. 
Prese la stylo nera con cui stava scrivendo sul quaderno di letteratura e scrisse velocemente. 

Kim...Kim...Kim...ma cosa gli fai tu ai ragazzi?! Ah...prima mi sono dimenticata di dirti una cosa...mi ha detto Savannah a cui è stato detto da Brady che ha parlato con David che vuole uscire con te e che stasera ti chiamerà per chiedertelo. 

 
Kim lesse con la fronte corrucciata dalla concentrazione cercando di capire tutto il giro di informazioni, stava per scrivere qualcosa ma la campanella suonò decretando la fine dell'ora così Kim prese la sua borsa è mimò un "ne parliamo a pranzo" a Grace e scappò verso la sua prossima lezione. 

 
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ANGOLO DELLA SCRITTRICE 
Salve gente...mi presento...sono Diana ed ho sedici anni. 
Comunque....sono una grande fan della coppia Jack-Kim e....questa è la mia prima FF su di loro quindi spero vi piaccia. 
Niente...volevo avvisare che posterò nuovi capitoli solo se mi recensite. 
Buona lettura! 
A presto. 
Un bacio. 
Diana 

   
 
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