Farewell














 

“Dovresti essere onorato questo è il suo massimo per dire grazie”
Disse Natasha costringendolo a voltarsi.
 “Non vai con lui?” chiede sorpreso Steve, dirigendosi verso di lei con passo sicuro.
“No” ammette la ragazza, come se fosse l’ultima cosa che desidera fare.
“Né resti qui” prosegue il Capitano, un tono che rispecchia la consapevolezza della risposta positiva che sta per ricevere e, nello stesso tempo, un po’ di malinconia causata dall’imminente distacco da quella che per tre anni è stata la sua compagna di missioni.
“No” conferma lei con un sospiro di velata tristezza; abbassa lo sguardo e fa una breve pausa, prima di riprender parola.
“Ho bruciato le mie coperture… devo trovarne una nuova” aggiunge con un mezzo sorriso, un tentativo di nascondere l’infelicità che quella decisione le sta arrecando.
 “Ci può volere tempo” sottolinea Steve, forse cercando di darle un motivo per non andare via.
 “Me lo auguro” è la risposta di Natasha, nonostante nemmeno lei sia veramente sicura che ciò che desidera di più sia sparire dalla circolazione.
 “La cosa che mi avevi chiesto, mi hanno contraccambiato qualche favore. Ora me lo fai tu un favore? Chiami l’infermiera?” dice, porgendogli il documento con i file su Bucky e ricacciando con forza le lacrime che minacciano prepotentemente di lasciare i suoi occhi.
“Non è un’infermiera” ribatte il Capitano, stando al gioco dell’amica.
“E tu non sei un agente dello S.H.I.E.L.D.” insistette la Vedova Nera, un sorriso malinconico, e forse anche un po’ rassegnato, dipinto sul volto.
 “Com’è che si chiama?” domanda il biondo, fingendosi interessato.
“Sharon… è simpatica” lo informa la russa: sapere che Steve non sarà solo le dà un minimo di conforto.
Lui annuisce impercettibilmente, l’ombra di un sorriso stampata sul viso: quella donna non si arrende mai?
Dopo una breve pausa, Natasha si avvicina all’uomo e gli lascia un casto bacio sulla guancia: un gesto che parla da solo, un amaro addio.
“Sii prudente Steve. Forse faresti meglio a fermarti qua” è il suo ultimo consiglio, prima di cominciare ad allontanarsi a passo lento.
Il Capitano impiega qualche secondo, prima di realizzare ciò che è appena accaduto: la Vedova Nera si è abbandonata ad una dimostrazione d’affetto, cosa che non capita tutti i giorni.
Un impulso, dettato da non si sa quale parte del suo corpo, lo spinge a correrle incontro e a fermarla, afferrandone il braccio; la volta bruscamente verso di lui, attirandola a sé, e la osserva per un istante, prima di posare con decisione le labbra sulle sue.
Un bacio troppo lento e troppo dolce considerato l’impeto con cui è iniziato, ma che fa comunque venire l’affanno alla giovane.
Una volta allontanatisi l’uno dall’altra, entrambi si guardano confusi, e forse anche un po’ spaventati, prima che Natasha cominci ad arretrare.
“Addio, Cap” mormora, senza osare dargli un ultimo sguardo, senza permettergli di vedere le lacrime che silenziosamente solcano il suo volto.
“Addio, Nat” risponde impercettibilmente Steve, sospirando rassegnato. 





**************************************Angolo Dell'Autrice********************************************
Salve a tutti!
Vi sono mancata? (Non penso proprio ahahah).
Mi è appena venuta in mente questa idea (che poi è quello che pensavo sarebbe successo nel film
e ci sono rimasta malissimo quando ho visto che non sarebbe accaduto proprio un bel niente)
e l'ho scritta di getto, per poi pubblicarla subito.
Confesso che ho una mezza idea di scrivere una long su di loro, ma per il
momento aspetterò un pochino prima di dedicarmici, causa scuola e troppe fanfiction
da finire.
Come al solito spero che la flashfic vi sia piaciuta, se vi va fatemelo sapere :)
A presto,
Bell.